?????? dimmi che stai scherzando !!!!
:)
No. Mi ha fatto veramente schifo. Ho anche tentato di dormire senza riuscirci. Che ci posso fare?
E vabbe' il mondo e' bello perche' e' molto vario :)).
...pero' tra i cinefili della blogosfera
http://cinebloggers.splinder.com/1096485791#3041733
A propo' che si intende per bufala con acciughe?
Una pizza con la pasta sottilissima che solo gli egiziani sanno fare, con pomodoro, mozzarella di bufala fresca e acciughe. Il tutto reso ancora più massiccio da abbondante birra. Quanto alla (argh!) "blogosfera" e ai "cinefili", ho rapporti pressoché inesistenti con entrambi.
mi candido per la prossima bufala.
Io l'ho trovato bellissimo....
film + formaggio= due bufale!
ora che l'hai marcato come inguardabile, posso definitivamente classificarlo tra i film *belli*.
Sono contento, ha fatto schifo anche alla mia mamma, credo sia la prima volta che ci troviamo d'accordo su una cosa.
Io sono tornato a vederlo due sere dopo, ne sono entusiasta. Un film sui sussulti d'orgoglio dopo vite passate in cattività. Un film sulla dignità. Sono andato a vederlo senza saperne alcunché, senza aver letto nemmeno una riga di recensione (non mi fido dei cinephiles e ancor meno dei blog cinefili), senza aver visto un trailer. Non avevo idea di cosa parlasse. Una sceneggiatura sorprendente, non c'è un solo minimo gesto o dettaglio che non abbia senso e non contribuisca a creare il contesto, non c'è niente che non torni, nemmeno una piccola sbavatura o interiezione. La migliore sceneggiatura dell'anno, e lo dico a mio proprio detrimento, dato che ho contribuito a scriverne una anch'io. Raffaele Pisu e Angela Goodwyn maestosi. Servillo raggiunge il top nella nota biografica sciorinata subito dopo la pera. Scena che mi è rimasta più impressa: il mafioso che canticchia "Rossetto e cioccolato", e tra una strofa e l'altra rivela a Titta cos'è successo davvero, e chi ha cercato di incastrarlo. Per questo non capisco la reazione di Alberto, evidentemente non è riuscito a entrarci, quel particolare ritmo non lo ha preso. Pazienza, non è piaciuto nemmeno alla mia compagna, probabilmente per lo stesso motivo. Comunque, Sorrentino ha inventato un sotto-genere: il film di mafia intimista.
Ammetto Roberto, non sono riuscito a entrarci in questo film. Probabilmente se ci fossi riuscito, vedrei Titta come archetipo (a me è parso solo improbabile), la sceneggiatura impeccabile (io l'ho considerata presuntuosa), Servillo bravissimo (per me è stereotipato). Come pena del contrappasso, devo confessare che alla mia compagna e alla mia socia è piaciuto moltissimo, quindi dopo la proiezione mi sono pure cuccato il dibattito a cena ;-)
Ma i film intimisti di mafia già esistono. Due esempi italiani sono "Angela" con la splendida Donatella Finocchiaro e il lugubre "Imbalsamatore". Il più bello di tutti è americano: "Donnie Brasco"!! ve lo ricordate? Al Pacino stellare. Definirei invece "Le conseguenze...", (girato a Treviso, dice Sorrentino alla Feltrinelli), "provincial-fumettistico". Se Moscatelli fosse stato aperto all'uscita del Brera , mi sarei calato volentieri un paio e + bicchieri di Brachetto dopo il film.
sì, sì, da Moscatelli, con quei cubetti di pizza alta di Pattini e Marinoni a mettere più sete...
Sono la compagna di quello del Bracchetto. A me invece è piaciuto molto. Il titolo del film sembrava alludere alla storia fra la Magnani-nipote e Servillo. Invece si scopre che "Le conseguenze...." sono quelle generate dall'amore fra Pisu e sua moglie, pur condito da falsi litigi.Titta le ascolta regolarmente di nascosto (si è persino comprato un coso da medico per auscultare), e riconosce nei saldi sentimenti di due vecchi, umiliati dalla vita, la sua possibilità di riscattarsi. Da piccola vile pedina in mano alla mafia, può dichiarare con il suo gesto di aver riconosciuto la bellezza dell'amore anche se non l'ha vissuta di persona.
Non ho visto "Angela", ma non definirei "L'imbalsamatore" (che mi è piaciuto molto) un film di mafia intimista: non so altri spettatori, ma io non sono mai entrato direttamente "nell'intimo" di quei personaggi, come spettatore tenevo una distanza e "deducevo" i loro sentimenti vedendo come si comportavano, le scelte che facevano etc. Scuola "behaviourista", insomma. Mi è piaciuto, mi ha intrigato, non mi ha commosso. Poi era camorra, mica mafia ;-)
"Donnie Brasco", anche quello mi è piaciuto, ma mi sembra proprio tutta un'altra cosa, un altro mondo, un altro insieme di riferimenti.
Al Moro 2 di via Salaino, qualche anno fa, mi hanno servito un risotto con dentro ciocche di capelli. No, niente, così.
fabio, io non sono abituato al cinema americano, per dire, ho trovato straordinario Primavera, estate, ecc. Ma questo in particolare l'ho trovato spocchioso e sforzato.
Mio dio, cosa devo leggere...