No, uno che ha studiato filosofia non può dire "cupo medioevo"! "Cupo" un cavolo! Nelle loro dispute teologiche, nei loro rigiri metafisici ci sono i semi delle meglio idee nostre, c'è molto più misticismo sano (il distacco, il "prenderlaconfilosofia") nel tuo "cupo medioevo" che adesso! Perdinci!
Vabbè, Daniela, dai... E' ovviamente un commento estetico. Non mi verrai a dire che l'abito marronastro di un imminente fratonzolo possa essere paragonato ai colori della Cina dell'anno Mille!
La dama del Liocorno, le vetrate di Bourges, di Angers, il palazzo di Avignone, i codici istoriati.... E le vesti da banchetto? ...Và,và,và! (Ma mi resti simpatico lo stesso)
daniela hai una sospetta identita' di vedute con franco cardini.
mi sono fato sfuggire "hero" in sala ma questo non me lo perdo!
Perdona l'ignoranza, ma chi è franco cardini?
E pensare che ai tempi di "5 dita di violenza", questo genere era considerato da subnormali e Bruce Lee un guerrafondaio con gli occhi a mandorla.
Potenza dei tempi che cambiano...
Posso fare il Fantozzi della situazione ? Io mi sono annoiato tantissimo. Hero era un'altra cosa.
la cina dell'epoca tang sta all'europa come la nasa sta a un garzone del fabbro che raddrizza chiodi.
non c'e' paragone.
questo film e' un'operazione commerciale dovuta al successo di "hero.
la trama e' fiacca, i personaggi superficiali, l'intreccio e' ridicolo e le coreografie dei combattimenti scontate e noiose tranne "il passo dell'eco" e la foresta di bambu'.
mi stupisco che un professionista come zhang yimou si sia piegato alle ragioni del mercato, evidentemente la velocissima economia cinese sta cambiando velocemente anche lo spirito degli intellettuali.
o forse sono io che l'ho visto con occhi troppo occidentali, a toni_i l'ardua sentenza.
e' una bella favola.
premetto che se vedo un bambu' alto piu' di 3 metri mi commuovo e che il film l'ho visto aggratis grazie a un proiezionista infiltrato.
Quindi sono di parte.
Ma, pur con le critiche di berja, rimane un film-fiaba di grande impatto visivo. Quindi chiuderei un occhio sulla trama e il resto. Vestiti, ciotole e arredi filologicamente corretti (notato il tavolino sul "letto da harat/luohan"?). Anche gli strumenti musicali, l'erhu e la pipa ci stanno (quest'ultima era appena arrivata dal mondo arabo).
Uno solo mi pare l'errore storico. I fagioli.
Il messaggio mi pare tutto nel coltello lanciato sull'albero alla fine del film. Un invito a una posizione terza quando la follia della guerra ci vuol costringere a vedere solo bianco e nero.
Anche io l'ho adorato. Nonostante il rumore di qualcuno che russava in fondo alla sala. Quello che vedevo davanti ai miei occhi era un songo.
(e se avessi visto anche il tizio che russava alla fine del film, altro che pugnali... gliele avrei suonate di santa ragione!)