Aiuto, mia moglie mi brucia i libri
di MARCELLO VENEZIANI
Cari lettori, vi considero ormai la mia famiglia e perciò vorrei parlarvi con il cuore in mano di cose che solitamente non si scrivono sui giornali. Superando la comprensibile ritrosia a stendere in pubblico i panni privati, soprattutto quando sono sofferti e da lunghi mesi ormai, vorrei raccontarvi una storia che è sì assolutamente personale, ma tocca un argomento che coinvolge a vario titolo ormai tante persone. Premessa: la cosa a cui più tengo, dopo le persone care, sono i miei libri. Ne ho 15mila divisi in sette grandi librerie a parete, sono il mio pane e la mia anima; li vivo e li respiro, ne parlai pure in un libro recente. E ci lavoro. Mi rifugio in loro quando sono malinconico, deluso dalla vita. O quando ricerco vite ulteriori e inseguo la grandezza negata al meschino gossip del giorno. Da mesi ormai sono costretto a entrare in casa mia, di mia proprietà, dove ho i miei figli, le mie cose, i miei vestiti, il mio archivio, i miei libri, come un ladro. Li consulto in fretta e poi vado via furtivamente. Per una dolorosa storia di separazione, di cui si sta occupando il magistrato, mi è impossibile restare in casa in presenza di mia moglie. Per non turbare la quiete famigliare sono costretto ad andarci solo qualche mattina, quando so che non c'è lei. Già questo, capirete, fa male; vivo tra domicili provvisori, l'auto ridotta per mesi a casa-armadio, il conto in banca saccheggiato perché mi fidavo e cointestavo tutto, case e conti.
vabbe' dai...anche tu hai dedicato dei commenti non proprio cavellereschi alla ex-signora Biraghi...
certo scriverci degli articoli...magari ha ragione la ex-moglie che manco si puo' difendere...poi bruciare i libri non e' sempre una cosa cattivissima, avete presente pepe carvalho?
Risparmio ad Alberto il viaggio in Mondadori, l'articolo completo è qui: http://213.215.144.81/public_html/esclusivo.html
È spassosissimo, specie quando riesce a piazzzare un 'plug' per un suo libro in questo modo strabiliante:
"Quando riprendevo quei libri e ritrovavo a margine la sua calligrafia alternata alla mia, ritrovavo il filo di una continuità, di padre in figlio (è il titolo di un mio libro che proprio oggi mi è giunto nella traduzione portoghese, “De pai para filho”)."
Peccato che manchino editore, numero di pagine e prezzo di copertina.
Per la precisione: "la Prima Signora Biraghi" (cfr Barney's Version" di Mordecai Richler).
link esatto all'articolo di veneziani
http://213.215.144.81/public_html/articolo_index_17083.html
la discrezione non e' proprio una virtu' di questa gente...
Che tristezza... deve essere messo proprio male per raccontare i fatti suoi alla pubblica piazza.
lui, sì, è ridotto male...ma anche voi, che state dietro a 'ste cose...
Linda2, io non so tu, ma per me questa storia è esilarante. Questo che gli portano via i libri di Heidegger con le sue note a margine... ma l'hai sentito mai parlare? Hai letto come scrive? Pensare che 'sto tizio millanta di conoscere e commentare Heidegger è esilarante. Questo Veneziani è davvero l'archetipo della destra berlusconiana, cialtrona e piagnona, tutta forma, nessuna sostanza, tutta vanteria tarocca. Non so, se fossi un lettore di Libero, il giornale del celodurismo tout-cour, penso che mi incazzerei per questo sfogo da adolescente brufoloso. Speriamo...
a tutt'oggi penso che etichettare il partito berlusconiano (e tutto il suo entourage) come un partito di destra sia una esigenza esplicativa figlia del bipolarismo. della serie: "devo scendere in campo perchè per risollevarmi dai debiti, evitare il carcere a me e ai miei collaboratori e aumentare i profitti della fininvest mi serve di gestire il governo." una strategia imprenditoriale come un'altra... "quindi, a sinistra non mi conviene, al centro nella DC c'ho troppi nemici...deduzione logica: mi tocca scendere in campo a destra; tanto, co tutti i soldoni che metto per la campa...ops...scusate, per il BOMBARDAMENTO elettorale vuoi che l'italiano medio non mi voti, a prescindere da destra, sinistra, centro, sopra, sotto e obliquo??? come si può definire DI DESTRA uno che è entrato in politica per intervenire a tappeto sulle (sue) imprese?? che mi risulti, uno dei concetti cardine della divisione fra le due grandi famiglie di partiti (destra-sinistra), degenerazioni a parte, è il grado e il tipo di ingerenza dello stato nella società civile; più stato a sinistra e meno stato a destra. vi pare che quello di berlusconi sia uno stato minimo???visti i suoi ministri, sicuramente è uno stato dal Q.I. minimo, questo si!!! le deregolamentazioni ad personam per tirarsi fuori dai guai non sono sinonimo di liberalismo, sono sinonimo di criminalità!!!
il fatto è che, non mi stancherò mai di ripeterlo, i ceppi ideologici con le relative identità si sono persi col tempo e aveva ragione Weber quando parlava di elitismo competitivo; solo che Weber parlava di leader capaci...a noi ci toccano solo coglioni!!!
la sinistra sarà pure in difficoltà e probabilmente ha perso una parte della sua identità; ma la destra, quella vera, dopo lo sfacelo del fascismo non è mai più rinata...chissà se c'è mai stata in italia...
oggi in italia si può (forse) parlare di centro-sinistra...molto più centro che sinistra...ma non si può parlare di centro-destra!! al limite si potrebbe parlare di "berlusca davanti e dietro tutti quanti"! peccato però che chi se lo prende al culo non è il berlusca, che il deretano ce l'ha fin troppo parato, ma siamo noi.
cambiando discorso, ma veneziani che vuole?? vuole che i lettori della carta igienica stampata su cui scrive organizzino una colletta perche il suo conto in banca è "saccheggiato"?
E STI CAZZI NON CE LI METTI????
Ma ragazzi, ancora con 'sta storia destra-sinistra?? Ma chi ci crede ancora?
Dico che con tutti i problemi che si sono, questa è un'idiozia. E tra tutti i problemi, il più grave da affrontare a Milano è un derby ai quarti di finale...altro che Veneziani!
beh, è vero che ultimamente - a parte la crisi coniugale - Veneziani è sempre a partecipare ai dibattiti, ma leggere un libro al giorno non è così difficile quando non si ha null'altro da fare o quasi. Durante il liceo ho fatto dei periodi da due libri al giorno... (presi in biblioteca)
ci vuole coraggio per scrivere di se stessi. Coraggio per dire agli altri
hai tutto il mio appoggio
un bibliofilio