Intesa Curia-Regione, un prete in ogni ospedale
di Antonella Cremonese
Un sacerdote e piccole équipe con suore, diaconi e volontari laici. I religiosi: non cambia il nostro lavoro
«Il mio ricordo più bello riguarda un bambino siciliano. Arrivò che aveva due anni, e fu sottoposto per tre volte al trapianto di fegato. Adesso sta bene e frequenta le elementari. Quando torna a Milano per i controlli è una festa per tutti». Monsignor Piero Cresceri, cappellano e viceparroco (il «parroco» è il cardinale Dionigi Tettamanzi) dell' ospedale Maggiore Policlinico, è al lavoro da 11 anni nell' istituzione di via Francesco Sforza, ora diventata Fondazione Policlinico-Mangiagalli-Regina Elena. Ieri pomeriggio, insieme al presidente della Fondazione Carlo Tognoli e al direttore generale Giuseppe Di Benedetto, è stato il testimone della firma del protocollo d' intesa tra la Regione ecclesiastica Lombardia, rappresentata dal cardinal Dionigi Tettamanzi come presidente della Conferenza episcopale lombarda, e Roberto Formigoni, governatore della Regione Lombardia. Protocollo d' intesa che impegna tutte le realtà sanitarie della Lombardia (ospedali, ma anche case di riposo e strutture assistenziali) a garantire ai ricoverati di fede cattolica l' assistenza spirituale di un sacerdote, nella misura di un sacerdote ogni 300 posti-letto. Per il resto, sarà com' è stato finora: «Noi cappellani siamo designati dall' ordinario diocesano, e siamo dipendenti dell' ospedale. Qui siamo in due, io e don Daniele Grassi. Il nostro lavoro è visitare tutti i malati dell' ospedale, da mattina a sera. E far coraggio ai parenti. Ce n' è tanto bisogno, come è stato per la storia a lieto fine del bimbo siciliano». L' intesa firmata ieri introduce anche la «cappellanìa», piccola équipe spirituale coordinata dal sacerdote. Spiega monsignor Cresceri: «Ne fanno parte le suore (qui al Policlinico ce ne sono sette, preziosissime), i diaconi, i volontari laici. Le suore possono portare l' Eucarestia, i diaconi possono somministrare tutti i sacramenti, tranne la confessione.»
E noi che facciamo? perchè tra atei, ebrei, musulmani, anarcociclisti, ecc. Non occupiamo il pirellone al grido di "basta con le cazzate, i nostri soldi devono servire ad altro?" Eh? perchè gli unici che vedo che si danno davvero da fare sono i 7 gatti di qualche sede ds? ( e con quel che fanno/dicono i ds mi viene il malo dimare a sentirli)Perchè io, tu noi non siamo ora davanti al pirellone a far casino? Sono seria.
La frase "Soprattutto perché l'opposizione in regione è ancora più inetta e ignava di quella in comune" è una frase che mi fa vomitare, è molto simile al più vomitevole modo qualunquista, fascista e leghista, male informato, che usa la destra fascista e non, del governo italiano per definire tutto ciò che non gli piace.
Ricordo, se per caso Alberto Biraghi non se ne fosse accorto, che questa opposizione "inetta e ignava" (parlo di quella del comune di Milano) è quella che ha dato battaglia per 4 anni di seguito senza sosta sulla privatizzazione dell'Aem, arrivando ad ottenere dopo migliaia di emendamenti e ricorsi pagati a proprie spese, una sentenza sospensiva al Tar di Milano,e dopo la controsospensiva del consiglio di stato,una sentenza pendente alla corte europea che con tutta probabilità riporterà indietro la privatizzazione; ricordo che questa inetta opposizione è riuscita per il momento, grazie ad una battaglia per la difesa del diritto del consiglio comunale a discuterne, a evitare una rapida svendita e privatizzazione di Sea 2 anni fa arrivando a vincere il ricorso al consiglio di stato (prima sconfitta di un comune in Italia su di una privatizzazione al cds); ricordo che proprio per quella battaglia la maggioranza di destra fu costretta dalla mole degli emendamenti da noi presentati (2500) a presentare emendamenti in bianco, per i quali per la prima e unica volta Albertini è costretto a sottoporsi ad un processo penale di cui è in corso la prima fase, ricordo che siamo stati noi inetti e ignavi a sollevare con grande anticipo e purtroppo profetici tutti i problemi che stanno venendo a galla sulla Scala, obbligando il Sindaco ad ammettere peer la prima volta nell'ottobre del 2003 una serie di problemi (arcimboldi per primo)che ancora chiedono di essere risolti, e sul cui ritardo le conseguenze sono ben visibili; ricordo che è questa inetta opposizione che ha appoggiato la battaglia contro la Gronda Nord arrrivando a far discutere una delibera alternativa in Consiglio, contro il parcheggio della Darsena, contro la Clinica Santa Rita, contro questo modo di fare i parcheggi per i residenti distruggendo gli alberi, contro il ridisegno di c.so garibaldi, contro la vendita di Piazzale Dateo, contro l'orribile Piazza Schiavone, contro l'orribile Piazza Maggi, contro le follie dell'"asfaltizzazione" di Milano, contro l'abbandono o la distruzione del Vigorelli, per l'allontanamento del preside Nazista del Carducci, contro il revisionismo dei libri di storia regalati dai consigli di zona, a fianco dei radicali per il referendum sulla legge 40, contro il progetto Piano per ponte lambro, presentando un nuovo progetto. Ricordo che per quattro anni di seguito Milano è sempre stato l'ultimo dei grandi Comuni Italiani ad approvare il bilancio preventivo ( in genere a marzo) per la mole di opposizione ed emendamenti di noi ignavi ed inetti, per cui il governo Berlusconi dovette fare un decreto ad hoc per salvarlo, il bilancio di Milano,
Migliaia sono le persone, M I G L I A I A , che hanno partecipato a nostre iniziative in questi anni, sopratutto nelle periferie sui problemi devastanti che abbiamo nei quartieri di proprietà pubblica, sul verde, sul traffico, nelle iniziative sulle questioni del commercio ambulante, sulla sicurezza, e poi sul disagio, sulla disabilità, sulla formazione in età infantile. In queste ore siamo impegnati a opporci alla scelta di realizzare 20.000 nuovi alloggi di edilizia pubblica tutti su aree verdi del comune. La Giunta ha approvato il provvedimento a Marzo, alcuni ignavi ed inetti si stanno opponendo da allora sollevando legittimamente tutto ciò che di sollevabile c'è da sollevare contro questo ennesimo scempio urbanistico.
Ovviamente ho potuto citare un centesimo delle cose fatte, ovviamente per tutto quello che ho citato ci sono molti metri lineari di citazioni sulla stampa in carta, slla rete, alla radio o in televisione e non credo valga quindi la scusa che "forse qualcosa fate, ma non si vede" che spesso sento risuonare, no, la verità è che c'è un vezzo, che come spesso accade nella storia resta appiccicato a noi che siamo opposizione. Un vezzo che sale alla testa per tutti noi "compagni" che vogliamo mandare a casa il Cavaliere rimboschito e compagnia cantante, per cui siccome lui è troppo, troppo ricco, troppo forte, troppo inquisito, troppo tutto, per pensare di riuscire a trovare qualcosa da dire che potrebbe farlo incrinare,allora si dice che è l'opposizione che non fa un cazzo.
Un po' come se la colpa di avere la destra al governo e delle loro scelte di destra, stesse tutta nella buone o cattive capacità di chi fa opposizione.
Beh io non ci sto, sarà perchè mi sento offeso, sarà per i 5/6 giorni alla settimana a 12 ore al giorno che passo a fare opposizione, sarà perchè questa analisi non mi soddisfa, ma io non ci sto a passare per ignavi e inetti. Non a Milano, non in questi ultimi anni, non a Palazzo Marino. A Milano in questi anni noi non ne abbiamo fatta passare una, e io mi sento la coscienza a posto.
P.S l'iniziativa di Formigoni sul sacerdote negli ospedali e vergognosa. L'opposizione doveva farsi sentire. Io mi farò sentire.
Emanuele Fiano capogruppo ds a Palazzo marino
Fiano, grazie dell'intervento.
- Secondo te perché l'opposizione non si è fatta sentire sul sacerdote in ospedale?
- Perché Sarfatti candidato alle regionali è invisibile e sconosciuto?
Vi è una diffusa sensazione che si sia rinunciato (i DS, l'opposizione) a correre per la regione Lombardia perché sarebbe troppo rischioso bruciare un nome importante contro l'attuale presidente della regione. Molti lombardi (io per primo) si sentono presi in giro e abbandonati ad altri lunghi e dannosi anni con Formigoni.
Fiano ha ragione. Tu non costruisci una mazza di niente così. Disfi e basta. Bravo. Continua così. Continua a darci lezioni. Che è facile e non costa niente. Non comporta noiose spiegazioni, non richiede ore ad allestire gazebo e a volantinare nei mercati, serate a discutere nelle case popolari, giornate a cercare di costruire un'alleanza la più ampia possibile.
Ti vedo, te ne stai lì decidi che non serviamo a un tubo e spari le scemenze.
Certo ti serve Berlusconi. Perchè così puoi insistere a dire che è sempre e solo tutta colpa di quelli dell'opposizione...complimenti, davvero.
Sarà come dite voi ma io (e vi assicuro non solo io) tutta questa attività dell'opposizione proprio non la vedo. Se colgo bene l'aria che tira alle prossime eleslezioni prendete, giustamente una sonora legnata. E non solo in Lombardia. Quando si decide di farsi rappresentare da gente come Polito sui mass media vuol dire che si è solo una massa di coglioni.
Fiano, credo che l'inettitudine e l'ignavia di cui parla Alberto Biraghi sia una sintesi di ciò che sta accadendo nelle fila della parte politica di riferimento (in mancanza d'altro) a tutti i livelli. Intervengo in questo post che a rigore non mi riguarda, visto che vivo a Roma e voto in Sicilia (povero me, un'altra scheda buttata?).
Considera per un istante la possibilità di lasciar da parte i dettagli. Prova a pensare allo sfondo.
Oggi sono più disperato dell'altroieri perchè LO STANNO FACENDO davvero: si stanno dirigendo verso un nuovo regime, diverso dal fascismo ma comunque venato (venato? intriso, inzuppato, permeato) di dittatorialità: quella nuova ed eterna contemporaneamente, che prima mette le mani sull'informazione (anello debole) poi sulla magistratura (anello forte), contemporaneamente diffondendo la paura del futuro (economia, terrorismo) e quindi tentando di far accorrere il gregge intorno al buon pastore forte, che ci proteggerà tutti.
Ieri hanno votato quell'aborto di riforma, da ieri non so che fare: entro in clandestinità? mi azzuffo, visto che sto a Roma, con il primo forzista o leghista o fascista che trovo? vado a casa di Andreotti (abita qui dietro, citofono e salgo, forse) a piangere chiedendo perdono di averlo disprezzato?
Che cazzo state facendo lì dentro? Voi siete o dovreste essere i recettori del vostro elettorato, le antenne della società: ma la volete capire una buona volta, mannaggia alla vostra carriera, che siamo nei guai seri?
Questo vale per tutti i diessini che conosco (casa mia è a due passi da via Palermo, nella vineria dove vado io incontro un boato di sottobosco quercino, ne conosco un po', regolarmente ci litigo perchè la loro maledetta presunzione sembra non avere fine, inoltre per lavoro a volte incrocio i Nostri Cari Leader, e qui stendo un himalaya pietoso).
Un solo episodio, e ne ho di peggiori: un paio d'anni fa ad una manifestazione di art.21 per la libertà di stampa vado da Angius, che stava lì' e quindi m'ha fatto saltare la mosca al naso: "si rende conto che il primo ad aprire il fuoco in Italia contro i gornalisti, ad ironizzare sulla loro pochezza, a fare facili battute senza poter essere rintuzzato a dovere è stato D'Alema? Che Berlusconi ha solo colto i frutti di questo primo esperimento di 'dagli giù al giornalista'. E lei che ci fa qui?"
Lui guardava infastidito altrove, non nei miei occhi: diceva "sì, siì, vabbè..." prendendomi per il culo.
Umiltà. Chiedete perdono per l'esistenza di Morando e dei liberisti nel fu Pci; espelleteli, mi raccomando con cortesia. Beccatevi i vaffanculo dei vostri disperati datori di lavoro (io e gli altri); abbiate la buona grazia di tirarci fuori da questo pantano fetido; non è più il momento del dialogo, le cose sono diventate serie.
Anche se, come diceva Odoardo Ascari, uno dei primi avvocati di Andreotti, "l'Italia non crolla perchè la gelatina non scricchiola".
Forse.
caro il mio capogruppo dei ds a palazzo marino Emanuele Fiano,
è del tutto inutile stare a fare l'autocompiacimento su quello che avete fatto fin'ora, è del tutto inutile lavarsi la coscienza affermando "non gliene abbiamo fatta passare una", è del tutto inutile informare i presunti malinformati su tutto il lavoro svolto dalla stoica e indefessa sinistra d'opposizione in lombardia. forse ti sfugge una cosa: fare tutto quello che voi dite di aver fatto, è semplicemente, niente di più niente di meno, aver adempiuto al minimo indispensabile dei vostri doveri...vi dobbiamo beatificare per questo?? qualora ci fosse stato, siamo tutti pronti a riconoscere il vostro impegno continuo, ma visti i risultati ottenuti però ( e non parlo da qualunquista), cercate di farvi girare le palle con un po' meno veemenza se qualche cittadino esasperato vi critica e si incazza...non mi sembra un buon modo per prendere voti! eh, già...perchè alle elezioni si concorre P E R V I N C E R E, ed è solo V I N C E N D O che si ha la possibilità di attuare il proprio programma e il C O N C R E T O potere di cambiare qualcosa. il buon blau nel post qui sopra ha detto già tutto in merito alla vergognosa impostazione della campagna elettorale della sinistra in lombardia, V E R G O G N O S A!!!!! quindi, se sapete di partire sconfitti in partenza e non fate niente per non dare al vostro elettorato questa sensazione, non vi innervosite se qualcuno che si è rotto le palle vi lapida!!! continuate così...rassegnatevi a fare altri 4 anni di coraggiosa, impegnata, coerente, stoica, indefessa, I N U T I L E opposizione. fatela bene però, mi raccomando: così voi continuerete ad avere la coscienza a posto...e noi continueremo ad avere una regione di merda! grazie, grazie di cuore
Bene bene. Negli USA puoi scrivere al tuo senatore di riferimento e quello ti risponde. Qui devi avere più lettori del Riformista, condire le tue considerazioni con un po' di fiele, assegnare un Premio Prestigioso e vedi spuntare dal nulla due notabili diessini a dire la loro. Li ringrazio per "le palle" con cui si mettono in gioco (qui e altrove). Bella cosa la Rete: fino a dieci anni fa avrei potuto dire le stesse cose e nessuno se le sarebbe filate. Oggi, assieme a questo gruppetto di lettor* (benevol* e dissident*) esistiamo anche a Palazzo (o "Palazzino", a quello grosso ci arriveremo tra un po').
Quattro commenti sugli interventi di Fiano e Majorino.
1) Gli aggettivi sull'opposizione, "inetta e ignava", sono legati ai risultati sotto gli occhi di tutti e prescindono dalle lodevoli iniziative di singoli o gruppi (ci metto anche i Verdi tra quelli che fanno qualcosa, tipo il can-can del buon Baruffi per la salvezza dell'aria milanese).
A Milano siamo reduci da varie giunte leghiste e forziste da far rimpiangere Pillitteri; in regione si sta per canonizzare Formigoni. Da elettore MOLTO preoccupato non posso che dare il voto più basso sul funzionamento dell'opposizione in generale, del mio partito (DS) in particolare. Le candidature a sindaco di Milano (con tutto il rispetto per quel brav'uomo di Antoniazzi) sono da tempo immemorabile una dichiarazione di incapacità e improvvisazione politica.
Alle scorse elezioni i DS non sono riusciti a sostenere compatti la candidatura Dario Fo, che avrebbe certo perso, ma facendoci ridere, sputtanando Albertini e i suoi bravacci, toccando l'immaginario dii tante persone che disprezzano la politica e non votano più). Cos'è questa, se non inettitudine? Ancora: Le regionali sono imminenti, il nome del candidato (mi astengo dalle valutazioni politiche sulla scelta) è di fatto sconosciuto. Mi auguro che Majorino abbia ragione, che avremo belle sorprese, in fondo in provincia si è vinto quindi possiamo far bene qui. Sono pronto a festeggiare e autopremiarmi col Prestigioso Premio Calderoli. Ma la vedo male: Formigoni non è la Colli e non ha un Albertini contro. Se davvero voi addetti ai lavori state in ballo, telefonate, aggregate, vi agitate decine di ore al giorno, delle due l'una: o i milanesi sono irrimediabilmente fascio-berlu-leghist* (e allora è tutta fatica inutile) oppure (come penso io) dovreste fare una seria riflessione sulle vostre strategie. Chessò, chiamare Cuperlo, dirgli che forse messaggi meno idioti di "per votare DS fai la croce qua" potrebbero aiutare.
2) Ancora sui candidati. Oggi Pierfrancesco mi ha detto testualmente al telefono «abbiamo bussato a mille porte» per trovare buoni candidati. Il risultato è sconfortante e se fossi al posto suo farei un serio esame di coscienza. Evidentemente - visto che a nessuno fa schifo fare il sindaco di Milano, vedi i nomi che si fanno a destra per il successore di gabriele - il problema sta nella coalizione, che non è credibile. O anche questa è colpa degli elettori?
3) Il politico reagisce alla critica con l'argomento «io mi sbatto, tu critichi ma non fai un cazzo, facile». A parte che ve lo siete scelto di mestiere, quindi immagino che sbattersi faccia parte del gioco e dell'investimento, faccio osservare che quelli come me magari non sanno fare comizi nelle case popolari, ma costruiscono zone di dibattito, immaginazione, informazione (e per certi versi consenso) alternative a quelle tradizionali. Incazzarsi sulla satira (il Prestigioso Premio) trascurandone il fine intrinseco (dire cose "di sinistra") è l'atteggiamento perdente e distruttivo, altro che il Biraghi! A margine: purtroppo è un atteggiamento molto diffuso tra i "nostri", a partire dal presidente DS (non posso esimermi dal criticare l'indecente D'Alema ogni volta che posso), che si è sempre imbufalito con la satira, l'opposizione interna, i movimenti di cittadini, la stampa, eccetera pur avendo perso tutto quello che poteva perdere, tanto da ridursi ad acquistare un partito su misura (la fondazione ItalianiEuropei), senza una base che rompe i coglioni come faccio io. C'è chi può.
4) Majorino si è anche incazzato per la frase sulla "scagnozza che manda la mail". E' un altro piagnisteo in perfetto stile d'alemiano. Dannazione, la volete capire che la Rete ha delle regole, che una mail come quella fa perdere consenso? L'avete sentito nominare Howard Dean? E il "kapò" Martin Schulz? Loro mi hanno scritto e risposto "personalmente". Non sono così ingenuo da credere che abbiano tippettato sulla tastiera "caro Alberto", certo. Ma hanno rispettato le regole. Quante volte lo si è detto? Non disprezzate la Rete, è un luogo di consenso straordinario, l'unico non monopolizzato da Silvio. Volete partecipazione? Eccola: imparate una buona volta come si scrive una mail, ve lo insegnamo noi. Vi metto a disposizione strutture e persone, server, competenza, tutto il cazzo che occorre. Posso coinvolgere varie persone anche più autorevoli di me. Non voglio una lira in cambio, neanche un grazie. Mi basta vedervi rispondere e relazionarvi decentemente su Internet, postare cose comprensibili sui forum, attivare un blog sensato, ovvero: ri-acquistare la credibilità che "avete" (voi DS) perso.
E' tutto. E non aspettatevi mai sconti, solo perché siete dei bravi cristi. Non ne avrete.
WOW *esiste* un capogruppo DS (o Ulivo o Unione? Non si capisce più niente) a Palazzo Marino?
Giusto che siamo in tema, qualcuno mi puo' dire chi e' l'alternativa a Formigoni per le prossime elezioni? No, perché siamo in TANTI che NON LO SAPPIAMO - fra quelli che la politica la seguono di striscio, ma la seguono. Dico sul serio. Capito? NON LO SAPPIAMO. Disperato da questa cosa, cerco addirittura fra i cartelloni pubblicitari, ma io non l'ho mica capito chi e' che dobbiamo votare se non Formigoni. Dov'è l'opposizione in questa campagna elettorale?
"Considera per un istante la possibilità di lasciar da parte i dettagli. Prova a pensare allo sfondo."
Uso questo punto di vista di rotafixa che mi sembra allarghi la scena giustamente.
Avevo prima elencato dei dettagli xchè su quelli ci metto la faccia e ne rispondo personalmente e anche xchè è sbagliato pensare che le opposizioni siano uguali dappertutto anche se sono dello stesso partito, un po' come se ti dicessi che Polito e Furio Colombo rispondono al medesimo disegno...
non è così, e io condivido molte delle critiche che qui leggo sul livello di opposizione che abbiamo fatto in regione o sulla sensazione che abbiamo dato in campagna (ogni tanto considerate che non abbiamo soldi in generale e comunque non quelli che hanno loro). Su questo però per scelta ne parlo dopo le elezioni. Ora pancia a terra.
Se sfondo vuol dire, il nostro non è un avversario è un nemico, il loro non è un modello alternativo è un regime, esattamente nei termini postati da rorafixa; per Berlusconi questo è vero, secondo me, ma non è abbastanza per dirmi come si abbatte.
Leggeremo insieme poi i risultati delle regionali, secondo me a Milano il risultato sarà meglio che nel resto della Lombardia e questo forse metterà buone ali alla corsa per Milano 2006. se così sarà, io leggerò il risultato come frutto anche del culo che ci siamo fatti a Palazzo Marino.
P.s. ovviamente non ho ancora risposto a tutto, ma stasera voglio dormire un po'
p.p.s non ho capito perchè non vedo le scuse di alberto sul fatto che il telefonino majorino se lo paga davvero...
Lele, lezione di rete 1: la smentita di Pier basta e avanza. Ero convinto che il telefonino del segretario DS fosse a carico del partito (lavorando alla Festa di Bologna 2003 ne ho visti a bizzeffe). Lui dice di no, la sua smentita resta lì, come ultima parola. Le formalità le lasciamo fuori dalla Rete. Se poi qualcuno vuole anche sentir dire "mi spiace di aver pensato che il telefonino sia un fringe benefit quando te lo paghi tu", lo posso fare in privato, non è certo un problema (anzi, mi pare di averlo detto a Pier al telefono, tra mille altre cose).
"non è abbastanza per dirmi come si abbatte".
naturalmente non ho ricette miracolose, ma provo a dire il mio punto di vista sperando che vi torni utile.
La prima cosa di cui sento la mancanza nella mia parte politica è il coraggio; la seconda la passione sincera; la terza la limpidezza delle parole e dei concetti.
In questi anni ho assistito a eventi direi "traumatici" da un punto di vista politico. Il primo che ricordi: la pervicacia con cui D'Alema ha cercato di modificare la Costituzione insieme al Polo. Non ne sentivo e non ne sento alcun bisogno, ma lui ha insistito e non si fermava. Poi sappiamo come è andata la Bicamerale.
Il secondo evento traumatico: il licenziamento di Romano Prodi dopo aver risanato i conti (mettendoci la sua faccia e il suo culo: se falliva affondava lui, è riuscito ed è stato cortesemente allontanato: una vigliaccheria così non me l'aspettavo, anche conoscendo il Nostro).
La riunione a Botteghe Oscure in cui si decise di mandare er Mortadella a Bruxelles mi è stata raccontata da un ministro di quel governo, di cui non voglio fare il nome -è una brava persona-: D'Alema disse: se Prodi fa un partito suo non ce lo leviamo più per dieci anni. Gloria Buffo, dicono, uscì dalla stanza disgustata dal cinismo del segretario.
Ecco, ho bisogno di quel disgusto; ho bisogno delle vene del collo ingrossate di un ex damerino come Pietro Folena, che quando sbroccò alla Camera finalmente tornò ad essere un uomo e non un quadro.
Vorrei che l'intelligenza di D'Alema fosse applicata in altri settori, ringraziandolo per il ruolo svolto in questi anni e magari donandogli un orologio d'oro. Vorrei che alla guida dei Ds ci fosse un uomo e non un quadro, uno che ancora ricordi le parole di Calamandrei e degli altri costituenti durante la costruzione della mia amatissima Costituzione repubblicana e che provasse ad essere all'altezza di quei concetti, uno che non facesse calcoli da miserabile ma che guardasse al futuro della società pensando a come migliorarlo, non a come vincere (vincere?).
Passione, cuore, servizio: non calcolo, mente, carriera.
Guarda che lo capiamo: e infatti stiamo capendo il contrario, da qui la disaffezione.
Avevamo trovato Cofferati: lo abbiamo neutralizzato, come fu fatto con Prodi: è il caso di rifare i complimenti al Nostro? E' stato bravissimo a fotterci ancora una volta.
Ad un pranzo con Cofferati, molto prima che lasciasse la Cgil, parlavamo di un referendum. Quando ho detto che non sarei andato a votare mi ha spiegato pacatamente e limpidamente che sbagliavo: bisogna esercitare la democrazia, diceva in sostanza. Non mi ha convinto (io sono testardo e stupido) ma mi è piaciuto sentire la sua argomentazione: semplice, lineare, classica: da "saggio greco" direi. Siamo invece in mano ai levantini: via da lì.
Fiano, non so se mi spiego: non è solo "avere un leader", cosa che peraltro mi urta (non credo all'uomo forte in genere): è una "società politica forte", serena, appassionata, onesta, monacalmente dedita al servizio pubblico che mi manca. Mi manca da matti. Ma sono convinto che gli uomini ci siano. Se solo non li emarginassimo perchè fanno ombra al leader di turno...
Ci dobbiamo sbrigare. Collaboriamo. Buttiamo a mare la buona educazione e quando questi serpenti nostri connazionali fanno una cosa che riteniamo profondamente sbagliata mettiamoci di traverso con ogni mezzo necessario, anche politicamente traumatico o penalmente rilevante. Usiamo più spesso le procure, denunciamo penalmente chi viola i principi di base della democrazia, contrastiamoli anche fisicamente.
Sogno una folla enorme e silenziosa che all'improvviso circonda palazzo Chigi, di notte e senza alcun preavviso, un muto tam tam che dice: dobbiamo andare lì e guardarlo in silenzio, farlo sentire solo, e intorno trenta, quaranta milioni di brave persone. Bimbi in braccio, carrozzine, biciclette, nonni col bastone, tutti a guardarlo in faccia silenziosi, ognuno vestito come stava quando la Convocazione Magica gli è balenata nel cervello. Ore così, giorni e notti, sempre lì, a turno si va a comprare un pezzo di pizza per gli altri, e si torna il prima possibile: trenta, quaranta milioni lì, silenziosi. Una forza in grado di schiantare Gengis Kahn.
Scusate il delirio.
Questa del cellulare è bella ed emblematica. Caro Alberto, tu usi la rete secondo i tuoi gusti, non secondo le sue regole.
E la satira non è una clava.
Tu la fai con quel tono che non serve. Spari nel mucchio. Così, come ci ha insegnato la Lega.
Bravo. Il premio Calderoli è tuo.
Almeno documentati. Sui cellulari e sulle scagnozze.
Spiega. Impara a distinguere. Non mettere insieme ciò che insieme non può stare.
PS : ai gazebo e ai mercati di stamane non ho visto nè te nè altri di quelli che s'accalcano sulle tribune degli eterni commentatori della sinistra che sa sempre tutto. O magari c'erano e non si sono presentati. Fatevi vedere. Stare in mezzo alle persone in carne ed ossa non provoca brutte malattie - e smettetela di fare i leghisti di sinistra -.
Prima di leggere i due post di Rotafixa pensavo di essere l'unico imbecille in circolazione; ora ho scoperto che ce n’è almeno un altro.
Sì, perché anch’io ho il suo stesso sogno, ma cominciavo a pensare che fosse un sogno da pervertito, o forse qualcuno mi aveva quasi convinto che lo fosse.
Bene: viva gli imbecilli! E speriamo che ne arrivino altri.
Ma perché non capite che le nostre critiche, le nostre incazzature derivano dal fatto che non ci sentiamo più rappresentati da voi, perché ciò che fate non risponde alle aspettattive che avevamo quando vi abbiamo votato, perché ciò che vorremmo sentirvi dire viene detto da altri (spesso quelli sbagliati), perché ogni tentativo di rinnovare una sinistra, che definire “ingessata ed autoreferenziale” è bonario eufemismo, viene puntualmente bollato come “bolscevismo, estremismo o leghismo di sinistra (?!?)”.
Possibile che ogni accenno di critica vi debba far storcere il baffo, inarcare il sopracciglio, rivoltare gli occhi verso l’alto?
Possibile che non siate consapevoli di essere sempre più scollegati dalla gente, di essere incapaci di raccogliere i voti di protesta (anzi sembra vi facciano inorridire)?
Possibile che dimentichiate di essere lì, in forza di un nostro mandato, per rappresentarci e che quindi abbiamo tutti i diritti di “segnalarvi” il nostro disappunto?
Sono sconfortato.
Preciso che, scrivendo da 1000 km di distanza, non mi riferisco alla situazione milanese.
Constato, peraltro, che non sembra differire da quella della mia e di altre città.
Alberto: sul punto del telefonino, Majorino ha ragione. Non si chiede un post nuovo di smentita, ma un commento scritto sì, perché altrimenti si pecca di dalemismo.
D'altra parte, io continuo a non vedere la sinistra nemmeno al mercato il sabato (gli altri giorni capita che lavori...)
Ok, se lo dice .mau. ;-)
Dichiaro formalmente di aver detto una stronzata: Pierfrancesco Majorino afferma di pagarsi il telefonino da solo, ossia non glielo pagano i DS come ho supposto e scritto io incautamente ed erroneamente. Mi scuso per il peccato di superficialità.
Quanto al resto del tuo post, Pier, oggi è venerdì, e se il segretario dei DS sta a volantinare al mercato, non fa altro che il mestiere per cui lo paghiamo e delghiamo. A meno che non ti paghi da solo pure il tempo, oltre al telefonino. Se è così, vuol dire che farò ammenda un'altra volta.
Ora, forse potresti provare a pensare alle stelle e smetterla di concentrarti sul dito che le indica.
Ecco gli appuntamenti dei prossimi giorni.
Domani quattro gazebo - Cordusio, Porta Romana, San Babila, San Carlo - sono aperti e si volantina. Volantiamo allo Stadio San Siro alle 18 - c'è la partita, ci sono, oltre agli scozzesi, i tifosi azzurri -.
C'è in via Nicolajevka una festa alle 10 di mattina. Un po' di feste la sera - tra provincia e città, soprattutto nei circoli cooperativi e simili, indicati per chi ama il liscio -.
Domenica saltiamo.
Martedì alle 10 c'è Fassino al Nuovo.
Martedì sera in Casa della Cultura Aurelio Mancuso, segretario nazionale dell'Arcigay e candidato di Uniti nell'Ulivo, discute di liberà e diritti civili. Partecipa tra gli altri Franco Grillini.
Mercoledì sera, tra le tante iniziative, Franco Mirabelli fa la festa elettorale alle Scimmie.
Giovedì giornata antismog di mobilitazione dei diessini con mascherine distribuite e volantinaggi alle stazioni.
Venerdì sera festa di chiusura in Cordusio.
Due turni di volantinaggio ogni giorno alle stazioni di Cadorna, Garibaldi, Porta Genova, Lambrate.
Trentaquattro - 34 - turni di presidio ai mercati tra i prossimi martedì e venerdì (segnalo tra gli altri il mercoledì di Piazzale Martini e il venerdì di via Crema).
Dopo il voto e le valutazioni di rito - speriamo positive - iniziamo a lavorare pubblicamente su Milano 2006.
Entro maggio, tra l'altro, vogliamo lanciare il sito relativo a tutto ciò, affinchè la partecipazione sia in rete e la rete sia partecipata.
Programma, progetto di città e candidature come "oggetti" del lavoro di gruppo.
Alla prossima.
Che bello, mille iniziative e feste!
Domanda: io sono un elettore di destra, non propriamente contento di come vanno le cose, che lavora da mane a sera e che *se* ha del tempo libero preferisce divertirsi che interessarsi alla politica. Credo di rappresentare quindi un elettorato. Elettorato che, se convinto, puo' votare a sinistra.
Ma lo deve fare *non* per scegliere il meno peggio (sono gia' convinto di aver scelto il meno peggio), ma perche' c'e' qualcosa di meglio a sinistra.
La politica la seguo sui giornali, in TV e anche su questo blog perche' ritengo alberto una persona _realmente_ di sinistra, la conosco e la stimo. Grazie a lui ascolto meglio le voci che prima giudicavo faziose perche' dalla parte politica che non mi interessa (mentre, mi pare che qui due diessini ci sputino in faccia, e in maniera piuttosto antipatica).
Be' io non ho motivo al momento per votare a sinistra, non ho le informazioni necessarie, e alle Scimmie ci vado per bere una birra con gli amici. Che fate voi in questi casi? Se il potenziale elettore non puo' o non vuole andare alle vostre feste, dico. Possibile che ci sia solo l'arma dei gazebo? Perche', al contrario, sento sempre la voce della maggioranza e mai la vostra? Mi aspetto che la sinistra faccia qualcosa di sinistra, che non faccia la vittima, e che *proponga*, e che trovi idee migliori dell'attuale maggioranza e che trovi il modo di farmele sapere. Come fate sono affari vostri, ma mi chiedo, voi _come_ vi aspettate di guadagnare elettori? Impuntandovi sul fatto che alberto parla di chi ha comprato il cellulare?
Bello il volantinaggio, la trovo un'arma informativa utile, e se *per caso* giro per milano e ne becco uno spero di trovare sopra delle proposte e non solo lamentele. Volantini che si lamentano sono buono di stamparmeli da solo.
Apprezzo comunque che persone impegnate in politica scrivano su un blog. Questo lo apprezzo molto.
per essere chiari questo blog mi piace, questo dibattito mi piace, accetto le critiche, accettate le nostre. Non voglio essere beatificato Simone, ma neanche voi pensatelo solo perchè avete il sacrosanto diritto di criticarci. Perchè dovrei dire che la nostra opposizione, a Milano città, è stata inutile, se per esempio le cose che abbiamo ottenuto e che ho parzialmente raccontato sono frutto di quella opposizione e se per esempio alle provinciali del 2004 a Milano noi siamo passati D A V A N T I al polo ? E' culo ? E' un caso ? Sarà anche un po' merito del lavoro, che obbligatoriamente ci spettava?
Io non penso che la politica si possa far da soli tra quattro funzionari e un telefonino, non penso che noi ds possiamo essere soddisfatti di quello che in Lombardia e a Milano abbiamo fatto in questo ultimi 10 anni, ma neanche sono obbligato a dire che non valiamo un tubo, solo perchè Berlusconi o Formigoni sono ancora li. E' su questo che non sono d'accordo. Per Charlie :"Possibile che ogni accenno di critica vi debba far storcere il baffo, inarcare il sopracciglio, rivoltare gli occhi verso l’alto?" Io non storco il naso, cerco di spiegare e da questo blog viene fuori innanzitutto che i lettori del blog non sanno cosa facciamo, e questo è un punto critico, un nostro difetto, una critica giusta, ma non equivale a dire che non facciamo un cazzo.
Un'altro punto secondo me è che c'è una percezione sbagliata di quello che si può fare in un comune. Nei Comuni il Sindaco ha potere quasi assoluto, Albertini di più, la maggioranza quasi assoluto, 37 consiglieri su 60, l'opposizione ha un po' di possibilità ma poco, anche per una legge che va secondo me cambiata che stata ahimè scritta da Bassanini.
Alberto, lezione di rete 2, non ti innervosire, siamo "compagni", vogliamo le stesse cose, solo non basta aprire la bocca per aver ragione, vale per me vale e per te :-)
Lele, no problem, esiste un unica persona tra i DS capace di innervosirmi, ma ha i baffi e non si chiama Mussi. Invece mi innervosiscono (e mi inquietano) Silvio coi vari Moratti, Formigoni, Scajola, e avvocati, poi quella faccia viscida del sindaco che mi ritrovo, il suo vicesindaco affarista dei box, i vari Goggi, Zecchi, Predolin. Tutta gente che c'entra un cazzo con la destra vera e perbene, quella di GP che scrive qui sopra, di mio padre buonanima, di Marco Travaglio, Massimo Fini, Indro Montanelli.
Per dirla tutta, invidio chi ha vissuto le gioie di Bologna (non esenti da successivi, prevedibili dolori, come ha scritto Alessio in un lucido e interessantissimo post) e vorrei godermi la sfida veneziana tra Casson e Cacciari (pur tenendo io al primo, anche vincesse il secondo c'è da esultare, riformista ma intelligente, insomma non è Cuperlo o Morando).
Ecco il problema vero, al di là di tutto il vostro impegno personale: a Milano il meglio che mi date ("voi" sta per DS) è Franco Mirabelli. E benissimo-issimo-issimo che vada, festeggerò la vitoria di - che so - un Ferruccio De Bortoli (eccellente persona, dipendente di Confindustria, alieno a ogni valore di sinistra, firmatario della petizione per santificare la Fallaci) o subirò la sconfitta di un "bravocristo-Antoniazzi-clone". Argh.
Quanto al blog, bello o brutto che sia, torto o ragione che abbia chi ci scrive, giovedì 24 ha superato per la prima quota 2.500 lettori veri, più dell'accoppiata Ferrara-Polito, oltre dieci volte quelli che frequantano il sitarello che l'opposizione non ha saputo/voluto usare. Tra i 2.500, vari dissenzienti (come GP, che apprezzano la sincera indipendenza di queste pagine) e molti vicini, ma incerti o sfiduciati (che trovano argomenti più coinvolgenti qui che sui quotiani).
E siccome di luoghi così ce n'è a bizzeffe, rimango basito se un maggiorente dei DS si punge per una stronzata come la battutaccia sul telefonino e arriva a scrivere «Fatevi vedere. Stare in mezzo alle persone in carne ed ossa non provoca brutte malattie.». Sto calmissimo, ci mancherebbe, ma anche preoccupato per il disprezzo tipicamente (perdona il chiodo fisso) d'alemiano verso chi non accetta gli schemi.
E comunque (così si rettifica e ci si compiace un po' tutti) sia chiaro che ogni volta che c'era, Pier mi ha potuto vedere, dal magico 25 aprile 1994 piovoso in poi, Palavobis e piazza S. Giovanni compresi. Sempre a mie spese, sempre cercando di trascinare gli amici pigri, sempre pronto a mettere una banconota nell'urna e la croce dove richiesto, malgrado tutto, perfino malgrado Mattioli.
Quindi, "dopo il voto e le valutazioni di rito", prometto e mi aspetto comportamenti coerenti con le valutazioni. Eccheccazzo.
Hem... vedo adesso, ore 00.01, che venerdì c'è stato un altro record, 2.985, magari Silvio mi fa un'offerta. Sai che pacchia, mandarlo affanculo sarebbe una gioia enorme ;-)
He he...magari ti fa direttore dell'arancione...l'unica altra alternativa con minor pubblico rispetto al blog è rete4. bella scelta..!
Vai così :)
wow complimenti per il record, te lo strameriti :-) quanto al sitarello del comune strameritiamo il giudizio :-(, ma mi farebbe piacere a questo punto un dibattito sull'insieme dell'opposizione, xchè come alberto sa bene, gestire il rapporto tra l'insieme delle forze nostre e il pubblico è cosa veramente defatigante e improba, ovvero impossibile, e altro che le critiche ai ds...mentre come tutti sappiamo x vincere, Non bastiamo certo noi da soli
confermo la presenza di due gazebo dell'Unione per Sarfatti in san Babila e san Carlo (sono solo passato là, quindi non posso dire su altri posti).
In compenso mi preoccupa molto la frase sopra, "secondo me a Milano il risultato sarà meglio che nel resto della Lombardia". Sarò prevenuto, ma io ci leggo queste cose:
- in Lombardia si perde di brutto (che si perda, è ovvio per tutti)
- a Milano si perderà abbastanza di brutto, o meglio si farà peggio che l'anno scorso (dove se non ricordo male in città si era leggermente sotto, ma non di molto)
Mi sembra un programma rinunciatario non da poco...
Leggo testuale dalla lettera di Prodi ai Lombardi i primi tre punti di quello che dovrebbe essere il programma del centro sinistra per questa Regione: sicurezza, infrastrutture, viabilità...qualcuno ci vede delle differenze con quello delle destre? Complimenti, pensavo che si fosse toccato il fondo e invece vedo che dovremo ancora aspettare prima di cominciare a scavare...
Non vedo nulla di strano sul fatto che quelli siano i punti fondamentali - anche se manca occupazione. L'importante è vedere cosa sta dietro le parole.
Sarà che io sono notoriamente uno non di sinistra che si ritrova qua perché tutto il resto dell'Italia si è spostato a destra :-)
D'altra parte, sicurezza non significa necessariamente sbattere dentro la gente solo perché ha l'aria di essere magrebina; infrastrutture significa anche avere una linea ferroviaria normale (non l'alta velocità) a quattro binari e senza passaggi a livello da Novara a Milano; e una Pedemontana a nord e un anello tangenziale esterno a sud sono utili... oltre naturalmente a fare parcheggioni fuori Milano serviti da mezzi rapidi per la città e contestualmente ridurre il traffico dentro la città.
Majorino: _entro maggio vogliamo lanciare il sito relativo a tutto ciò_. Benvenuti nel 2005.
Beh, finché si continua a pensare di ridurre il traffico costruendo nuove strade e autostrade non mi pare che andremo molto lontano...mi viene da piangere a pensare che la pianura più fertile del mondo viene vista da tutti solamente come un posto che non offre ostacoli alla cementificazione...
A San Siro ieri pioveva. Così ci siamo spostati dalle parti degli ingressi alla metropolitana di Piazzale Lotto.
Gli scozzesi, molti, ridacchiavano bevendo birra dei nostri materiali arancioni. Con alcuni abbiamo litigato su Tony Blair - per loro era troppo di sinistra, noi non ci credevamo a sentire cose simili.. -.
Gli italiani c'hanno accolto in tutti i modi possibili. Indifferenti, solidali, partecipi, frettolosi.
Una signora tutta leopardata mi ha domandato come mai, testuali parole, "rompessimo i coglioni pure vicino allo Stadio".
Una ragazza ci ha chiesto i pacchetti di figurine di Sarfatti che voleva distribuirli a scuola.
Ho pensato che dallo scorso anno non facciamo altro a Milano che distribuire materiale, fare assemblee, frequentare luoghi di discussione - in rete o meno -.
Eppure tutto questo non basta mai. E ho pensato che sì, effettivamente, non basta, e che i toni - l'ultimo patetico di Bini - così saccenti con i quali commentate anche in questa occasione i nostri progetti - perchè siete voi, tu, caro Alberto, quelli supponenti, non certo io o Lele, in questa discussione - beh quei toni vadano visti per quello che dimostrano e cioè che oggettivamente la nostra presenza a Milano non è ancora sufficientemente "marcata".
Allora vi propongo di passare a farci qualche proposta in più in vista del 2006 milanese e, se possibile, ma solo se possibile, di lasciare a casa un po' di distruttività.
Pier, credo convenga cominciare a escludere gli aggettivi e magari anche a dare un taglio con la polemica. Responsabilità e doveri sono molto diversi tra chi fa la politica e chi no. L'elettore ha tutto il diritto di giudicare, pur non dando altro contributo che il suo voto (scusa se è poco). Altrimenti si rafforza l'immagine di politica oligarchica, lasciamola a FI.
I fatti: Lombardia e Milano sono nelle mani della destra. Quindi, se nonostante tutto il vostro sbattimento (che credo nessuno metta in dubbio) la situazione non cambierà (e lo dico toccandomi), riterrei doveroso un chiaro segnale di autocritica da parte della dirigenza dell'opposizione, non a parole, ma a fatti (anche se non è nel DNA nazionale, altrimenti non continueremmo a sentirci concionare dalla casta di perdenti di professione che inquina la politica).
Comunque sia, e per cercare di dare un taglio a un dibattito che si sta un po' avvitando, noto dal tuo tono che continua comunque a sfuggirti un fatto fondamentale: ti stai relazionando con persone che condividono il sogno di scendere in piazza assieme a te a festeggiare una inaspettata vittoria, col capo cosparso di cenere e le scuse formali per non aver avuto abbastanza fiducia.
Se ricordi, io l'ho fatto dopo la vittoria di Filippo Penati e sarei felicissimo di rifarlo tra una settimana.
PS: Roberto Bini mi trova d'accordo: in Rete siete/siamo in grave ritardo, nonostante alcune lodevoli ecczioni (Prodi, Cofferati...).
Io posso essere patetico, ma il sito DS Lombardia (http://www.dslombardia.it/) lo è di più. L'ho visitato per caso alla ricerca dei candidati alle regionali. Il sito brilla per due notizie in "primo piano" risalenti a 24/1 e 29/12.
provo a tirare alcuni fili del discorso: i diesse si stanno sbattendo un sacco per fare propaganda, cercano in ogni dove candidati validi e chi li critica "da sinistra" e' prevenuto o saccente.
Mah.
Negli ultimi, diciamo, cinque anni sono sceso in piazza parecchie volte. I diesse non c'erano praticamente mai. Talora annunciavano la presenza, salvo poi smentirla un giorno prima. Talaltre volte erano direttamente contrari alla piattaforma. Quando poi si e' trattato della guerra sono scesi in piazza per protestare per non essere ancora loro a farla, suppongo.
Il loro atteggiamento parlamentare e' stato a dir poco fallimentare, a partire dalla loro riforma della costituzione (che e' il miglior vassoio d'argento mai dato alla destra), alla riforma dell'universita' (completata poi dalla petroliera), alla sempre annunciata rapina del tfr (scampata per la caduta di dalema). Per non parlare della flessibilita'.
Come salariato non ho nessuna sponda in un partito che sembra difendere seriamente solo gli interessi delle banche e dei sedicenti liberi professionisti. Tralascio gli ideali che' vorrei proprio sapere quali siano quelli loro.
Cosa rimane? Rimane la presunzione leninista di essere membri di un'avanguardia che ha compreso il senso della storia (ma senza le analisi leniniste).
Peccato che la storia non abbia senso, se non quello che vogliamo darle noi. E il senso che le vuol dare la dirigenza diessina non riesco a capire quale sia. Ma riesco ad avvertire chiaramente che non e' il mio.
Sembrerò ossessionato dalle parole ma quando rispondo ai termini e ai modi utilizzati è perchè vorrei che si riuscisse a costruire qualcosa insieme. Altrimenti non continuerei a discutere e non replicherei nemmeno agli insulti.
Non mi riferisco all'intervento di tonii - poichè se uno crede che siamo stati contro la guerra solo perchè impossibilitati a farla allora non ho veramente niente da aggiungere nè da replicare, di un parere così sinceramente me ne frego - quanto ad altre cose che ho letto - e con cui in altre sedi mi è capitato di confrontarmi -.
Innanzitutto chiedo a tutti uno sforzo concreto e materiale in questi ultimi giorni di campagna elettorale.
Poi propongo di giudicare il risultato per come sarà e infine auspico e desidero una discussione collettiva - che riguardi, in città, tutti coloro che a prescindere dalle loro biografie non vogliono la "destra al governo" -su Milano 2006 per costruire assieme - diciamola così, sul modello bolognese di Cofferati - progetto e proposta politica.
Dunque, a presto. Se sarete disposti a farlo senza presunzione - e pretendendo da noi, sia chiaro, lo stesso atteggiamento - sarete tra quelli che coinvolgeremo nei fatti per la costruzione dell'alternativa alla destra.
'di un parere così sinceramente me ne frego'
'la costruzione dell’alternativa alla destra'
chissa' perche' mi viene da pensare che queste due frasi non possano stare nello stesso discorso.
non e' che una delle due e' falsa?
:-)
Eh eh no. Non nel caso delle cose che hai scritto tu. Rileggile.
ho riletto.
mmm. pero' continuo a non capire. Milioni di persone in piazza contrarie alla guerra e la sola preoccupazione manifesta dei diesse era di non 'appiattirsi' sulle posizioni di bertinotti.
A me non e' importato sfilare colle suore o con bertinotti. Se il motivo e' giusto o meno: questo mi interessava.
Rimango della mia: ai diesse e' costato sangue dire un ni (stiracchiato, sottovoce, con mille distinguo e contorsioni) alla guerra. Costato cosi' tanto che se ci fosse stato un governo fassino sono convinto avrebbe mandato anche gli alpini con tanto di muli in irak. Come avrebbe potuto fare qualcosa di diverso da Blair?
Avrebbe potuto, ma non avrebbe voluto.
Per finire: non sono io che devo convincere. Sono i diesse che se vogliono i voti devono convincere. Convincere di essere diversi culturalmente, antropologicamente, prima ancora che politicamente, da chi vogliono battere.
Caro Pier, davvero senza polemica, solo con amarezza, credo che prima di "fregarsene" dell'opinione di uno come toni_i sarebbe bene leggere quanto lui ha scritto nel tempo, qui e in altri luoghi. Ti accorgeresti che - oltre a essere persona che non parla a vanvera - rappresenta quell'ampia zona di elettori potenziali della sinistra che non accettano di sostenere un partito (o aggregazione) che sentono uguale a "quelli dall'altra parte" proprio perché "se ne fregano" delle loro istanze.
Lo capisco, anche se la mia reazione non sarà così netta e forse voterò ancora per i DS. Ma se all'ultimo deciderò di puntare su Bebo Storti, sul Cip o su un altro che non appartiene alla casta, sarà perché la sensazione che delle mie idee i DS se ne fregano non sarà più stemperabile nell'affetto antico. Ci sono vicino a questo livello e il tuo approccio certo non aiuta.
Insisto: fare politica, a sinistra, non è "fregarsene". Gramsci, Benetollo, Berlinguer, Cofferati non se ne sono mai "fregati" di quelli come toni_i (pur non essendo mai venuti meno alle loro posizioni). Hanno saputo mediare, dibattere, confrontarsi, convincere. Ma "me ne frego" probabilmente non l'hanno mai pensato, ma certo non l'hanno mai detto, tantomeno scritto.
La frase "di un parere così sinceramente me ne frego" denota un totale distacco con l'idea stessa di "sinistra". Secondo me hai sbagliato mestiere. O forse mi sbaglio, forse ha solo sbagliato parte politica, ce n'è una più in sintonia con la locuzione che hai usato:
_Il motto pregiudicato e schietto
Fu detto da un baldo giovanotto
Fu trovato molto bello se ne fece un ritornello
E il ritornello allegro fa così
Me ne frego non so se ben mi spiego
Me ne frego con quel che piace a me
Albione la dea della sterlina
S'ostina vuol sempre lei ragione
Ma Benito Mussolini
Se l'italici destini sono in gioco
può ripetere così_
vabbè dai, oh. j'è scappato un me ne frego, la tastiera e la rete e la comunicazione immediata e la fretta fanno questi scherzi.
chi mi conosce sa che non sono un perdonista, anche in politica, ma riconosco che qui, su un blog -per quanto letto e quindi pure utile a chi fa politica- abbiamo letto e scazzato con due persone dell'apparato ds. in questo io, inguaribile ottimista, vedo un segnale di speranza in genere.
credo che se facessi il politico anch'io cadrei nelle trappole in cui gli altri cadono. il nostro dovere, da spettatori attori, è indicare ai giocatori dove hanno fatto la cazzata, e il loro dovere è ascoltare le critiche per migliorare. se collaboriamo forse usciamo dalla merda.
(mi sa che ho scritto una cosa democristoriformista, ma sti ca)
questo thread è terribile e dimostra solo che ognuno ha i politici che si merita. l'itaglia ha questi e questi si merita.
Sentite. Io, come tanti altri, ero a Genova, ho manifestato assai convintamente contro la guerra, ho - sempre con tanti altri, non faccio mica il martire- partecipato ad un botto di iniziative di, per, con Cofferati e la CGIL.
Mi metto a discutere (giustamente, sbaglia chi non lo fa) in un sito in cui prendo un premio intitolato a Calderoli (cioè il peggio del peggio) nel momento stesso in cui ci si augura che io venga - come altri, chiaro - spazzato via dal tempo che viene e non devo incazzarmi per frasi come quelle di tonii, a cui, più che consapevolmente, ho risposto con la stessa moneta fascistoide e superficiale.
Insisto su 'sto punto poichè credo che il rispetto di tutti e tra tutti sia una condizione per il futuro.
confermo il post qui sopra... sapete solo darve dei fascisti a destra e sinistra e dire quanto siete bravi per aver fatto questo e quello, mi viene in mente pillitteri che dava dei fascisti ai tranvieri. poi ci si stupisce se a milano abbiamo avuto in sequenza borghini, formentini, albertini... bastano degli "ini" qualsiasi per battere questi qua.
d'altra parte c'è chi si firma con nome e cognome, e chi non ne ha nemmeno il coraggio.