Caro Alberto, ma sei proprio un incontentabile!
Persino quando la tua parte stravince le elezioni (o meglio, la parte avversaria le straperde) riesci a trovare motivi di insoddisfazione.
E' ovvio che in Italia esistono delle roccaforti, di destra e di sinistra, quasi inespugnabili.
Io sono di destra (o meglio, non sono di sinistra) e mai mi sognerei di sperare che la sinistra possa perdere Emilia, Toscana, Umbria.
Così come levati dalla testa che la destra possa perdere Milano o la Lombardia. In certi posti è perfino inutile fare campagna elettorale.
Sono eventi eccezionali, tipo quando la coalizione di centrodestra ha vinto a Bologna: era accaduto perchè i prodiani avevano votato Guazzaloca contro lo strappo dalemiano.
Insomma, io fossi in te oggi penserei a festeggiare , nunc-est-bibendum, perchè francamente non è che a voi di sinistra ultimamente sia capitato molto spesso...e anche perchè per vincere le politiche non vi serve vincere a in Lombardia, basta fare un pò meglio altrove.
La cdl ha preso una batosta terribile, ma attenzione a cantar vittoria perchè le politiche sono un'altra cosa, e perchè il risultato, tranne che in Puglia, è stato determinato più dai demeriti degli avversari che non dai meriti dell'unione...
Pur lontanissimo da certe posizioni guardo con simpatia alla vittoria di Vendola in Puglia, per me la sinistra dovrebbe ripartire da lì
Anch'io dovrò sorbirmi altri 5 anni di Formigoni con la sensazione che il centrosinistra in Lombardia abbia corso con l'obiettivo di una sconfitta onorevole (a schiena dritta, direbbe Fiano) e non per vincere.
Nonostante sia una roccaforte come scrive Claudio, qui ci sono molti motivi di insoddisfazione a cui la destra non ha dato risposte convincenti: aria inquinata, sanità costosa e inaccessibile, trasporto pubblico al collasso (vedi i pendolari), prezzi di case e affitti...
Sono curioso di leggere le considerazioni di Fiano, che in un altro commento in questo blog rmandava a dopo il voto le sue considerazioni sulla vicenda Sarfatti.
Aggiungerei che sono ragionevolmente convinto che parecchia gente abbia votato disgiunto "alla rovescia", cioè Formigoni più un candidato del centro sinistra, quindi la percentuale di voti a "Sarfatti ma non il centrosinistra" è ancora maggiore.
Mi chiedo il significato: protesta contro i partiti, o amici tra i candidati?
sì, sono d'accordo anche io con alberto.
Forse essere milanesi è un po' una maledizione. e difficilmente in una città come milano si potrà mai vedere una faccia interessante, per il centrosinistra. troppi i soldi, troppi gli affari, le aziende in ballo. Guarda al discorso traffico. Cosa credi che avrebbe fatto una giunta di sinistra? le stesse cazzutissime domeniche a piedi fatte dal centrodestra.
Ho fatti fatica a votare Sarfatti. una fatica immensa. La voglia, sopratutto per le questioni ambientali (dovute alla netta sensazione di nolontà bipartisan di prendere provvedimenti "seri" e drastici) che sono quelle che mi toccano più da vicino, di mandarli a quel paese e non votare è stata forte. Però alla fine mi vien sempre fuori un certo qual senso "civico" che mi fa andare meccanicamente a votare.
Quando vedrò un candidato che in cima al suo programma mi parlerà di "lunedì a piedi" o di centro chiuso al traffico dai bastioni, mi meraviglerò e andrò a votare, senza quella sensazione di fastidio. Certo parlare di "ottimo risultato", in questa ottica, appare frase che allontana ancora di più le mie speranze.
Achab, lo sai che Goggi (sì, lui...) aveva proposto di spicchiettare l'interno della cerchia dei Bastioni, rendendo in pratica impossibile fare il giro dalla cerchia dei Navigli? È stato subito impallinato dai suoi.
appunto, chi vuoi che possa anche solo pensare di raccogliere consensi proponendo certe cose?
a questo punto però, perso per perso, che si perda con coraggio: si proponga un bel candidato incazzato che faccia proposte provocatorie. non questi noiosi facciotti (anche se nei manifesti la faccia non c'era) che parlano, dicendo e non dicendo.
Credo che Alberto faccia bene ad aprire questa riflessione partendo dai numeri. Lo dico davvero, non polemicamente (almeno per una volta!).
I numeri ad esempio ci dicono che la lista Uniti nell'Ulivo, a 'sto giro, in città, ha preso quasi tre punti percentuali in più - e non in meno ! - rispetto alle elezioni provinciali dello scorso giugno - primo turno, quando vinse Penati e si presentarono divisi DS, Margherita, Repubblicani e SDI - passando dal 23,6% (risultato somma partiti) al 26,3%. Rispetto poi al risultato conseguito da Uniti nell'Ulivo in quello stesso giorno in occasione delle Europee effettivamente sì, certo, si sono persi oltre tre punti percentuali (quel giorno Uniti nell'Ulivo a Milano prese sei punti in più della somma dei partiti, compiendo un balzo in assoluta controtendenza rispetto al panorama nazionale).
Ora se si valuta la cosa in termini di voti assoluti - che poi vuol dire di comportamenti reali delle persone in carne ed ossa - emerge che la lista ulivista ha ottenuto rispetto alle provinciali un avanzamento ancora più deciso.
Detto tutto questo credo che un problema sull'Ulivo ci sia. Se infatti tantissimi candidati votando "l'Unione - Sarfatti" hanno pensato di votare "Ulivo" allora qualche problema c'è e noi sbaglieremmo a negarlo e a negarcelo - direi che si tratta di questioni relative all'efficacia della campagna elettorale, allo spirito della lista unitaria e via dicendo, se volete ne parliamo ulteriormente -. Invece Biraghi sbaglia anzi stra-sbaglia a non cogliere il testa a testa milanese tra il complesso delle forze di centrosinistra e la destra, la quale non dimentichiamoci schierava un big stra-celebrato e vezzeggiato come il "Celeste" Formigoni e lo faceva qua a Milano (capito, mica Sesto San Giovanni!).
Tutto ciò detto passiamo alla fase due, quella che guarda a Palazzo Marino. E facciamolo assieme.
Ho fatto un curioso lapsus "elettori" - "candidati". Perdonatemelo.
Il lapsus è anche mio, dove dico "ben 3 punti percentuali in meno rispetto alle recenti provinciali" in realtà intendevo "europee". Per me comunque la chiave di lettura resta la stessa, checché ne dica Pier: a Milano il risultato di Uniti nell'Ulivo, pur con tutte le attenuanti del caso, è lontano dall'essere positivo, anche in relazione al generale tracollo polista. Santamaremma, hanno tenuto solo a Milano!
Se a questo si aggiungono i nomi che sento fare per i candidati di qua e di là (e per fortuna Penati ha smentito di far parte del totosindaco, sennò era davvero una farsa prima ancora di cominciare), non riesco a stare tranquillo: Moratti (una Ombrettacolli2 la vendetta), Fidel (potentissimo, un'eminenza grigia con un serbatoio di voti immenso) e Sangalli (tutti per lui i commercianti).
Dal nostro lato, c'è solo un nome buono tra quelli fatti, anzi molto buono, è il candidato che potrebbe farci fare il colpaccio. Speriamo solo che i DS si facciano sentire per non trovarci "Sarfatti2-lavendettadellamargherita" invece di quello buono.
Detto che non condivido l'uso negativo del "Sarfatti" - che, non dimentichiamolo, si è prestato generosamente ad una sfida complicatissima concordo su di un punto : il candidato - la candidata - deve essere scelto presto, deve essere autorevole, deve essere selezionato secondo logiche non "romane" nè spartitorie, deve essere disponibile al confronto con tutta la milano possibile - su questo buon vecchio alberto non la vediamo allo stesso modo, io pure i delusi dal polo li vedo come interlocutori, anche se non è lì che dobbiamo "scegliere" -, deve essere disponibile alla consumazione delle suole delle scarpe ma soprattutto deve venire dopo - e non prima - un confronto sulle cose da fare, il programma o chiamatelo come volete voi.
Bravi Milanesi. Ma d'accordo con Alberto che il 3% in meno non e' poco (1% 1,5% di differenza rispetto a somma partiti si poteva anche capire... 3 e' tanto!). A proposito: MA alberto ha gia' accesso riservato ai dati dei flussi di Draghi ? o e' il drago sotto mentite spoglie? PEnso che quello dei flussi vostri sara' da studiare attentametne e "quasi " seggio per seggio , o meglio zona/circosrizione per evidenziare chi e come si sposta (e si potrebbe spostare ancora). Io vi scrivo da "quasi" bologna, e saprete come e' andata la volta precedente (per il primo... Bisogna sempre pensare che non esistono mai roccaforti ne' di DX ne' di SX) - se volete la "fortuna " di BO nel periodo guazzaloca e' che ... il guazza ed i suoi boys erano perfino peggio ed inetti dei precedenti compagnucci.(e pure poco "vetrina" per 'quelli di roma', meglio cosi'!)
In ogni caso 5 anni ce lo siamo tenuto!
E vi assicuro che senza il quasi anno dalla presentazione del candidato Coffy alla sua elezione.. bhe' non so se bologna sarebbe tornata al centro sinistra... - Magari prodi andava a costruire la sua "fabbrica del programma" in puglia !!! (magari in un capannone a gallipoli ;-)).
Quindi, daccordissimo perche' troviate presto un candidat* per palMarino presto (entro estate?).
Sul "programma" prima del candidato (majorino) invece ho dei dubbi.
La cosa grande di Coffy e' stata appunto la "costruzione" e raffinazione del programma nel corso di centinaia di incontri con la popolazione
(movimenti, piccoli gruppi di protesta, gente al mercato, assemblee di quartiere ecc. )ben prima dle mese o 2 prima di campagna. La designazione ufficiale del candidato e' avvenuta da parte di una assemblea di "grandi elettori" con una buona quota di associazioni della soc. civile.
A bo i partiti conta[va]no ancora molto, (e ds, rifcom ecc. spesso hanno avuto "facile controllo" di svariati gruppi di cittadini/movimenti locali).
Se mi permettete forse per la vostra citta' il modello coff applicato a MI dovrebbe dare ancora maggior peso ai cittadini autocandidati grandi elettori e Associazioni di appoggio al candidato ed un po' meno ai partiti
(del tipo: partiti 50% di grandi elettori, Associazioni 30% cittadini eletti in assemblee di circoscrizione 20%).
Il motivo sta nello slogan "milano da bere"....
Qualcuno, anni fa, la vs. citta' se la e' bevuta, e girava pure spesso con le valigette piene di banconote... Qua a BO almeno se e' successo non lo ha saputo nessuno! (e propendo decisamente per "il fatto non e' accaduto" proprio!). Ed anche .. a Bo la lega e' decisamente trascurabile (si ferma a Modena ma non e' cresciuta abbastanza per fare quorum,- i 3 con regionali ora li elegge a piacenza parma e RE ).
Su traffico e ambiente cittadino. (problema comune anche qua).
E' impensabile pensare di affrontarlo SOLO in chiave locale.
Va pensata tutta la logica del vivere/consumare/spostarsi in citta' ... e cio' richiede investieti e tempi di progettazione e sviluppo di infrastrutture che abbiamo perso e che ci costringono a "tentare" di non fare ora cio' che gli altri paesi europei hanno creato (es per la mobilita' -metro' ecc.- nelgi anni 70-80, anni nei quali ... Ma li abbiamo costruiti 50 km di metro'??? (un dato: solo in francia ed escluso lo sviluppo della rete "interna" di parigi di metor e di rotaie ne han stese qualche centinaio di km in quei decenni !).
Ricordo la frase di un gobbetto della bambina "papere" (Nonno mi racconti dei gobbetti?):
la frase era "abbiam bisogno di tutta la nostra intelligenza..." Ecco, c'e' da inventare e ricostruire.
In bocca al lupo. io vi seguo da lontano.
(Casalecchio di Reno.)
PS: cinefilo di un biraghi: mi indovini il titolo del film e il nonno?
Ciao booksworm63, benvenuto e grazie del bell'intervento. Io sono cinefilo di riflesso, quella vera è Cristina (ora a Milano, ma bolognese per dieci anni) che mi dice "Verso sera" della Archibugi.
Dati: li ho raccolti qua e là, tra colleghi, giornali, Rete, agenzie. Li ho buttati in uno spreadsheet e ci ho riflettuto un po'. Secondo me ho ragione io a essere preoccupato, non Pier a essere ottimista e - come disse Piero Scaramucci dopo la vittoria di Berlusconi - "non possiamo abbaterci, perché c'è tanto da fare, tanto da fare...".
Sono d'accordo con te al 100%: metodo Cofferati approvato: primarie subito, candidato in grado di raccogliere il più vasto consenso possibile, poi al lavoro su programma, poi su campagna elettorale. Niente logiche bizantine, spartizioni, ricatti, eccetera. Trasparenza, coinvolgimento delle persone, lavoro capillare sul territorio reale e telematico.
Ce la faremo? Ce la dobbiamo fare, De Corato, Predolin, Goggi e tutti quelli lì non li posso più vedere, mi pare una ragione più che sufficiente.
Scusate se sconfino in thread che non riguardano le auto ma volevo portare la mia testimonianza su predolin. Faccio una piccola premessa doverosa: non mi interessa la politica e, forse proprio per questo non sono prevenuto e non giudico aprioristicamente un candidato, di destra o di sinistra che sia. Una decina di anni fa, ancora ragazzino quindi, venni invitato a casa di predolin da un amico che lo conosceva per una cena pre-elettorale. Sarà stata anche la vicinanza di via dezza con casa mia, accettai. Anche perchè pensavo che fosse predolin il presentatore e contavo su qualche fighetta da rimorchiare. Purtroppo così non fu. Fatto sta che di piacevole ricordo il cane di predolin, la figlia e la casa. Il resto mi stupì non poco. Allora, mentre ancora stavamo camminando verso via dezza il mio amico mio parlava di predolin e di mantica che sarebbe stato presente quella sera come di due persone moderate, di una destra equa, democratica e tutto sommato "tranquilla". Bene, per farla breve, entrati in casa vidi un libercolo che aveva come titolo quelcosa tipo "la pianificazione demografica delle popolazioni extracomunitarie". Nel corso della cena Mantica e Predolin dissero ad un ragazzotto presente piuttosto grosso e dall'aria tra il vacuo ed il minaccioso di tenersi pronto con i suoi amici skinhead (sic) ma che per adesso se ne stesse buono e non facesse cazzate che non era ancora il momento. Insomma il tono era davvero quello di un golpe in preparazione e quello che successe di lì a poco mi diede ragione. Il problema alberto non è che questi non costruiscono piste ciclabili, il problema è che se fosse per loro con le bici dovreste saltare il cerchio di fuoco tra le baionette....cappitto mi hai??
Guarda che io l'ho capito da un pezzo che questi sono dei fascisti, che vanno rimossi, mandati a casa. Per questo sono preoccupato, se fosse gente della destra decente - che non esiste più - sarei molto tranquillo.
Bè secondo me non si può fare di tutta l'erba...un fascio (scusa il gioco di parole). nel senso che ci sono esponenti del centro destra che non sono pericolosi per la democrazia e altri invece che tendono ad esserlo. Per dire, in Forza Italia ci saranno anche spregiudicati affaristi ma di gente capace di atti violenti o di mettere in crisi le istituzioni non ne vedo. Ad esempio, sempre parlando di persone che ho avuto modo di conoscere di persona, Massimo Guarischi, chiacchierato esponente del centro-destra non è uno da cui ti aspetti che tiri fuori il moschetto ed ammazzi dei "comunisti". Gli piace la bella vita ed è disposto a tutto per continuare a farla ma questo non vuol dire che stia tramando un golpe...
Difficile in una discussione così piena tenere conto di tutte le questioni sollevate, io penso che a Milano ci sia stato un risultato positivo dell'Unione e che all'interno di questo il risultato di Uniti nell'Ulivo non sia abbastanza soddisfacente.
Albertini alla seconda elezione raccolse circa il 58 per cento dei voti espressi e la somma di Antoniazzi Di Pietro e Milly Moratti, i tre candidati del centro sinistra, circa il 43 % se non vado errato. La distanza fu allora quindi di circa 15 vpunti percentuali tra i due poli. Oggi quella distanza è di un punto e mezzo. Sarfatti, mi pare spesso criticato da Post di questo Blog, ha ottenuto il sostanziale pareggio contro il più forte esponente della destra italiana di questo periodo,questo si chiama un buon risultato, la partita è aperta, bisogna lavorare, bene, coinvolgendo e non escludendo, e facendo molte altre cose ancora che penso e che potremmo dibattere in un thread apposito se qualcuno vorrà.
Sul risultato di Uniti nell'ulivo vorrei dare però, detto che mi aspettavo di più, qualche numero per discutere con dati più comparati. Sarfatti ha preso circa 30000 voti in più di quelli di Penati al primo turno delle provinciali dell'anno scorso. 326009 contro 294256. Uniti nell'ulivo ha ottenuto, sempre a Milano città, 137700 voti cioè il 6.89 % in più di 128821, che è la somma dei voti ottenuti da DS, Margherita, SDI, Repubblicani, al primo turno l'anno scorso. Rifondazione il 6.96 % in meno, i Comunisti Italiani il 40 % in più, i verdi il 7,09 % in più, Italia dei valori il 47 % in meno. Ovviamente queste percentuali si riferiscono al confronto con i voti reali del medesimo schieramento. Questa volta l'affluenza è stata del 67,62% cioè 703707 votanti su 1040724 aventi diritto , contro i 704605 votanti su 1049789 dell'altro anno, cioè 67,11%
Schede Bianche 4699 nel 2005, 15427 nel 2004.
Voti non di lista, cioè solo per il presidente ma non per i partiti, 156448 nel 2005 contro 121820 nel 2004, il 22.98 % contro il 17.28 %.
La maggior parte di questi voti disgiunti è andata a Sarfatti. Da questi primi dati,non ufficiali, mi pare si possa dire che il dato più forte è il grande numero di voti che gli elettori di centrosinistra, preferiscono dare ai candidati unitari e non ai partiti. E' un dato su cui riflettere, anche sapendo che molti votano il candidato dell'unione pensando che il voto vada comunque a uno dei nostri partiti. Quello del voto grigio, come lochiamano sul sito del comune di milano, è il primo partito del centrosinistra.
Gli elettori a sinistra, premiano il candidato unitario, era già successo nel 1996 con l'ulivo, è risuccesso.
Il centrosinistra a Milano è cresciuto, la disaffezione al voto non è aumentata,(lo dimostrano la diminuzione delle schede bianche e la stabilità dell'affluenza), la gente chiede partecipazione e unità, candidati unici( 15 punti in più rispetto ai tre candidati del 2001 alle comunali), difficile dire se sono preferiti candidati dei partiti o della cosidetta società civile.
La partita è aperta.
Possiamo perdere l'anno prossimo, certo, ma sarebbe difficile avere poi un'occasione migliore.
ovviamente il confronto con le europee è diverso, ed è quello descritto da Alberto, ma è diverso anche il metodo di voto, per cui alle provincial c'era il candidato unitario che ha drenato voti dei partiti e alle europee no.
Stiamo parlando di Formigoni... uno che ha appoggi ovunque e un grande potere economico, che sa fare per di più discorsi interessanti e che si è sempre venduto bene... E sta al potere da 10 anni. Dopo di lui la destra farà fatica anche in Lombardia, probabilmente.