Spettacolari queste «Crociate», sembrano vere
Il film di Scott è bello ma anche veritiero: lo abbiamo capito leggendo Cardini
Lo confessiamo: ci siamo bevuti Le crociate di Ridley Scott come se fosse un film hollywoodiano qualsiasi, divertendoci a quelle che credevamo «invenzioni» dello sceneggiatore William Monahan. Poi, per scrupolo, abbiamo recuperato un volume che da anni prendeva inutilmente polvere sulla nostra libreria: Il Saladino, di Franco Cardini, edizioni Piemme. Beh, il nostro studioso del Medioevo dovrebbe chiedere a Monahan i diritti d’autore: il film racconta (quasi) la stessa storia del libro. E ne sposa, cosa ancora più singolare, la tesi di fondo, che è poi la stessa cara a Mario Monicelli fin dai tempi dell’immortale Armata Brancaleone: nel XII secolo, ai tempi delle Crociate, nel momento più buio del buio Medioevo, la vera civiltà stava dall’altra parte; e viste da occhio arabo, le Crociate furono l’inaspettata invasione di un’orda di pezzenti.
Campeggia, nel libro di Cardini come nel film di Scott, la figura del Saladino. Che ai tempi delle figurine era chiamato «feroce», e che certo stinco di santo non era, in un’epoca in cui era assolutamente ovvio passare a fil di spada i nemici. Però il Saladino era un grande politico, un fine intellettuale e, quando voleva, un guerriero generoso. L’unica cosa su cui Cardini e Monahan non concordano è il suo ingegno militare: secondo il nostro storico il Saladino non era un grande stratega, nel film lo è. Inoltre, cosa sorprendente per noi ignorantoni, l’uomo era curdo: un tassello dell’immenso mosaico etnico che era il Medio Oriente di allora, e che ancora, in buona misura, è oggi. Scott fa di lui un eroe spietato, intelligente e alla fine misericordioso: lo interpreta un attore dal volto magnifico, Ghassan Massoud, che assomiglia in modo forse non casuale a un suo omonimo: il famoso comandante Massoud dell’Alleanza del Nord, l’eroe della resistenza afghana.
Sul fatto che il Saladino fosse un personaggio storico non avevamo, comunque, dubbi. Eravamo, invece, ingenuamente convinti che fosse inventato l’eroe cristiano del film, Balian d’Ibelin, interpretato da Orlando Bloom. E invece, nel libro di Cardini, eccolo lì, assieme al re lebbroso Baldovino, a sua sorella Sibilla, e al di lei sposo Guy de Lusignan, affiliato dei Templari e guerrafondaio convinto. Sissignori, andò più o meno come vi racconta il film: con i Templari decisi a menar le mani, e con i seguaci di Baldovino tesi a mantenere la precaria pace in quel di Gerusalemme. E con le truppe del Saladino che entrano in azione solo dopo che i Templari hanno compiuto una strage di donne, vecchi e bambini. Durante l’assedio, Gerusalemme fu davvero difesa da Balian, che riuscì a concordare col Saladino una resa non sanguinosa. Erano, fondamentalmente, due uomini di pace, e Le crociate (il titolo originale, Kingdom of Heaven - «Il regno dei cieli» - era più bello e più giusto) canta le loro lodi.
Curioso film davvero, quindi: meno spettacolare e visionario del Gladiatore, ma assai più accurato storicamente, Le crociate dovrebbe comunque piacere al pubblico che vi troverà panorami abbaglianti, amori sotto le palme e battaglie senza esclusioni di colpi. Corretto, e poco più, il parco attori: Orlando Bloom, ovvero l’elfo Legolas del Signore degli anelli, non sembra avere ancora la statura da protagonista, mentre Marton Csokas e Jeremy Irons sono comprimari di buon livello ed Eva Green (The Dreamers di Bertolucci) è più bella che brava. Il migliore in campo è Edward Norton, che fa Baldovino: non mostra mai la sua faccia (il re, lebbroso, viveva con il volto coperto da una maschera) e in italiano è pure doppiato, ciò non di meno è una presenza indimenticabile.
Bene. Il recente filone di riscrittura della storia antica in chiave anglosassone non fa ben sperare, ma quello delle crociate è un gran bel tema.
Per chi non vuole arrivare al film impreparato consiglio le Crociate viste dagli arabi, di Amin Maalouf, bello, ben scritto, divulgativo:
http://www.unilibro.it/find_buy/libro/sei/le_crociate_viste_dagli_arabi.asp?sku=979390&idaff=0
ciao
Sul venerdì c'è proprio Cardini che smonta il film perchè non abbastanza fedele.
ciao
Dunque quella del venerdì non è in linea, ma c'è un'altra breve intervista a Famiglia cristiana che è più o meno uguale:
http://www.stpauls.it/fc/0519fc/0519fc70.htm
Bon, ora la smetto. ciao