Un commento di Wu Ming 1
Io vorrei tranquillizzare Jeeg e gli altri: non mi pare che qui si stia ragionando sul "tanto peggio tanto meglio", "se c'è Sgarbi allora no, aridatece er puzzone", "il pallone è mio e non si gioca più".
Certo, la priorità è buttare giù questi (questi fascisti, questi mafiosi, questi schifosi) sapendo che dopo ce la vedremo con quegli altri (quegli incapaci, quei vigliacchetti, quei conformisti, quei pretonzoli "laici", quei portacqua-nelle-orecchie colla scorza de limone), senza illusioni di nessun tipo, senza speranze catartiche (ma quando mai? Con Letta? Con Franceschini? Con...Vannino Chiti? :-P)
Qui mi pare si sta esprimendo il legittimo disgusto per i tanti che - talora inutilmente, o addirittura tafazzianamente - il centrosinistra va riciclando.
Sgarbi è solo l'esempio più appariscente, ma che dire dell'intercettazione del voto mafioso al Sud da parte della destra del centrosinistra, tramite il "salto della quaglia" di maneggioni locali e peones rastrellati in Transatlantico?
Credo che sia inevitabile, l'anno prossimo, turarsi il naso e anche il culo e forse anche ogni poro dell'epidermide, votare contro il centrodestra con un mix di speranza e disincanto (soprattutto il secondo). La caduta del Puzzone non porterà ad alcuna palingenesi, non me lo aspetto. Avremo more-of-the-same in forma appena attenuata. Ma a ciò che sta per cadere va data una spinta, direbbe Zarathustra.
D'altro canto, ritengo più che legittima l'astensione da parte di chi si vede piombare un simile figuro nel proprio collegio, grazie a Rutelli e compagnia.
Io, se me lo ritrovo sulla scheda (improbabile, a Bologna), non lo voto. Non voto il fondatore in pectore del "Partito dell'Orgoglio Occidentale". Non voto un fan della Fallaci. Non voto un reazionario.
Quando hanno cercato di presentarcelo a una fiera del libro, un cinque anni fa, lui ha allungato la zampa e noi (io e WM4) ci siam girati di spalle finché non se n'è andato, lui e il suo attonito chaperon.
Nel caso, farò così anche come elettore.
Caro Romano, tra mille difficoltà e mille dubbi saremo in tanti qui a seguirti per dare assieme a te un contributo al risanamento dell'Italia. Mi preme però segnalarti che il nostro impegno vacilla quando leggiamo notizie come quella che recentemente ci ha annunciato l'arrivo di un personaggio quantomeno discutibile nell'Unione (e nel tuo partito!). Romano, per favore, fai qualcosa. Se un qualunque blog può raccogliere in pochi giorni oltre 100 adesioni, immagina cosa potrebbe fare la corazzata mediatica di Silvio.
Con stima,
Alberto Biraghi
Chomsky dice che lo stato nazione è un invenzione commerciale del 600. E ha ragione. Su questa base io mi chiedo chi me la faccia fare di restare in questo paese di briatori sgarbini, dove "la massa " non si arrabbia neppure per le auto blu anche al parrucchiere dell'ultimo dei portaborse, dove si accetta che un tizio condannato in 2° grado per collusione mafiosa se ne stia in parlamento, dove le leggi ad personam non finiscono neppure più in prima pagina. Perchè non c'è la rivolta generale? Perchè non c'è una manifestazione al giorno? Sappiamo solo lamentarci? Io quersto tizio con gli occhiali lo costringerei a fare il lavoro che facevo io qualche anno fa ( la cameriera) per una ventina d'anni...
concordo (in larga parte) con Alberto, ma mi piacerebbe che tutti i dirigenti dell'Unione (non solo Prodi) fossero messi al corrente di quanto succede nell'elettorato di sinistra. Io non sono iscritta a nessun partito, ma ho sempre (sottolineo sempre) votato per partiti di sinistra. Ma francamente stavolta non me la sento proprio di votare certi personaggi noti solo per il loro miserevole opportunismo, non me la sento di avallare il berlusconismo latente e a volte dichiarato - vedi pubblicità della festa de l'Unità - di certa sinistra veramente "sinistra", è un rospo troppo grande da ingoiare, e credo di non essere la sola. Certo, la cosa più urgente è "que se vayan todos" questi sciacalli mafiosi e corrotti, questi delinquenti che oggi impazzano al governo, ma se poi nel governo locale del quotidiano rischiamo di ritrovarci una (poca o tanta non fa differenza) parte del lerciume attuale, significa che nulla o quasi sarà diverso, quando invece "la gente di sinistra" chiede un cambiamento radicale rispetto al governo attuale della cosa pubblica. Per quel che posso, io faccio Politica tutti i giorni (naturalmente non la politica come la intendono i D'alema, i G. Amato, i Rutelli e compagna bella) nel mio relazionarmi quotidiano con gli altri, che comprendono la mia famiglia come il capufficio, il fornaio sotto casa come gli amici, ma mi sento sempre più mosca bianca, aliena, e sempre più mi mancano gli argomenti e le risposte - risposte oneste intellettualmente e non le risposte furbette dei politici di professione - per spiegare certe posizioni ufficiali della "sinistra" a chi non condivide le mie idee politiche pur essendo disposto a dialogare. E' quasta sensazione di isolamento, di emarginazione frustrante, di impotenza verso l'agire politico che porterà alla formazione di un altro governo, che spingerà me e tantissime/i altre/i, se il modus operandi dell'Unione non cambia, ad un sicuro aumento dell'astensione di sinistra. Insomma, se il mio voto è ritenuto (come sembra) meno importante del voto dei delusi del centrodestra, che bisognerà blandire con promesse adeguate alle loro istanze, allora veramente bisogna dire che non c'è più speranza, che l'unica soluzione è di emigrare (e si può emigrare anche senza uscire fisicamente dal Paese). Scusate lo sfogo, ma vi prego di non sottovalutare la richiesta di partecipazione ed il bisogno di cambiamento che viene dalla gente comune come me.
Per capire:
vi tenete Mastella, la Bindi, Pomicino, Cossutta e figlia e vi mobilitate contro Sgarbi?
Così come avete fatto di tutto per non avere i radicali che davano fastidio alle vostre correntine di integralismo cattolico...
Mah, veramente non so che dire (se questa è la sinistra..)
Angelo, ma sei davvero convinto che i radicali diano fastidio alle correntine di integralismo cattolico? Hai presente cosa sono diventate le "battaglie civili" degli anni '60 e '70?
Per gli altri, Pomicino e le truppe mastellate non le voterò esattamente allo stesso modo (anche se sono rimasto stupito che Clementone non abbia fatto il salto della quaglia). Cossutta e la Rosi non sono i miei idoli, ma li trovo molto più seri degli altri succitati.
No. non ho presente cosa sono diventate le "battaglie civili" degli anni '60 e '70 (quelle che portarono il paese fuori dal medio-evo). Che vuoi dire?
Ho invece presente che abbiamo ancora una sinistra ben lontana dalle altre sinistre europee, per partire dal tanto amato Zapatero al tanto "vituperato" Tony Blair. I quali hanno tutti una visione del mondo, ella socialdemocrazia, della laicità dello stato, delle libertà civili anni luce più avanzato di questo strano e anti-moderno coacervo di cattolici, giustizialisti e post-comunisti (con qualche tentazione islamica) che è oggi la sinistra italiana.
Per quanto rigauarda i radicali. Ti ricordo che non si è fatto l'accordo per le regionali perchè Prodi e compagni non accettavano il simbolo delle liste "Luca Coscioni"..un po' toppo avanzato per i preti e le suore che immaginate nel vostro elettorato.
Detto questo: Sgarbi -con tutti i suoi difetti caratteriali- mi pare assai più moderno di Mastella, Bindi e Cossutta.
O no?
A occhio e croce credo che Alberto intendesse dire che oggi i cosiddetti "radicali" sono dei pasdaran del liberismo più spinto, della distruzione del welfare e di qualunque ammortizzatore sociale, dei licenziamenti selvaggi anche senza giusta causa e della deregulation totale, che fanno convegni e comunella con neo-con loschissimi come Michael Ledeen, che hanno appoggiato entusiasticamente tutte le guerre americane degli ultimi quindici anni, che la loro posizione sul problema israelo-palestinese è faziosa quanto quella di Hamas, e altre due-tre cosette, come che hanno fatto lingua in bocca con Berlusconi (e prima ancora con Craxi, e propugnarono addirittura l'entrismo nel PSDI, spedendoci dentro Giovanni Negri), che il loro progetto politico consiste nel vendersi al miglior offerente, che sono continuamente in tv a lamentarsi del fatto che non vanno in tv etc. Così, a occhio e croce mi pareva intendesse questo, ma potrei sbagliare.
grazie, WM1, mi hai fatto risparmiare di scriverlo io :-)
(per Angelo: sono sicuro che anche all'unione sanno che preti e suore tanto non li votano. E per quanto mi riguarda, la "modernità" non è automaticamente positiva)
Io concordo su tutto e mi viene il vomito a pensare di votare una aggregazione con all'interno tali figuri, ma la mia domanda (non retorica nè provocatoria, ma che rode continuamente la pancia) è: in questo momento storico preciso, che si fà, non si vota e si lascia il paese in mano al nano pelato per altri anni?
azzardo una risposta per garp: si deve montare abbastanza casino da scoraggiare di aggregare un personaggio del genere. siamo ancora in tempo.
Sono d'accordo con Angelo, quando uno sta con Mastella non può certo lamentarsi di Sgarbi.
Sulla modernità: il pensiero occidentale è arrivato alla modernità (cioè allo stato attuale) attraverso una serie di passaggi incluso l'illuminismo.
Anche il + "reazionario" dei moderni (vale a dire di coloro che sono figli del pensiero illuministico e di quel che segue) è molto, ma molto + avanzato e "di sinistra" di uno di Hamas, di Comunione e Liberazione, della sinistra cattolica, fratello mussulmano etc.
Se non si capisce questo, tutte le analisi successive sono sbagliate.
Mi sa che, come minimo, confondete "progresso" e "sviluppo", e ve lo dice uno che ha il pallino dell'Illuminismo, di Voltaire, di Diderot, dell'Encyclopedie etc. Con affermazioni come le vostre, veniamo catapultati a uno stadio del dibattito addirittura primitivo, prima di "Dialettica dell'Illuminismo" di Adorno-Horkheimer (che pure non mi piace). Non vanno confuse "razionalità emancipativa" e "ragione strumentale". Anzi, nel mondo del turbocapitalismo, sovente le due ragioni si scontrano. Non vi è alcunché di "illuminista" né di razionale né tantomeno di emancipativo nelle politiche del Fondo Monetario Internazionale (organismo non elettivo che spadroneggia in giro per il globo e impone "ricette" fallimentari), o nelle politiche della Banca Mondiale, o nell'accordo sulle "barriere tecniche al commercio" targato OMC, o nella dottrina della "Preemptive War", o nel surriscaldamento del pianeta a furia di bruciare petrodollari in una risorsa non rinnovabile etc. Al contrario, sarebbe razionale ed emancipativo fermare la corsa del pianeta verso il baratro. Non vi è nulla di "illuminista" né di illuminato nello scambio ineguale tra Nord e Sud del mondo, situazione di squilibrio che produce ogni giorno carestie, guerre, disastri, e viene usato come pretesto dai terroristi. Non vi è nulla di "illuminista" nella dottrina dello "Scontro tra civiltà" di Huntington, Fallaci, Pera e altri razzisti.
All'interno di questo contesto, e lo dico da ateo, è molto più illuminista (senza virgolette) un prete della Teologia della Liberazione che lavora per organizzare i derelitti nelle favelas, piuttosto che un Capezzone qualsiasi che - novello Pangloss, e quindi inevitabile bersaglio polemico di chiunque voglia adottare un punto di vista voltairiano - ritiene che quello del mercato senza freni e delle scorribande delle multinazionali sia il migliore dei mondi possibili.
x Garp: questo post, se lo rileggi, contiene già la risposta alla tua domanda. Leggi anche la discussione qui:
http://www.onemoreblog.org/archives/007102.html
per quello che vale, concordo parola per parola con Wu Ming 1. grazie per il post. vediamo come si sviluppera' la strategia di resistenza che hai postato nell'altra sgarbi-sezione.
Mi spiace che riduciate tutto a polemica spicciola su Pera o chi per lui.
Il problema è diverso e riguarda l'interpretazione del mondo fondata sulla ragione per alcuni, su verità metafisiche del tutto infondate per altri.
Chi crede, proprio perchè invece di ragionare "crede", tende automaticamente ad una visione teocratica ed assolutista del mondo.
Lo hanno fatto i cattolici, lo fanno i mussulmani, lo hanno fatto (lo rifarebbero?) i marxisti-leninisti ed i fascisti.
Io non credo allo scontro di civiltà. Credo invece che la civiltà occidentale (piena di orrendi difetti, ma al momento migliore delle altre) sia minacciata da un'ondata islamica e teocratica (AVETE NOTATO CHE HANNO RIPRESO VOCE ANCHE I VARI DON BENZI?) che -in realtà- fanno leva sulla mancanza di "appartenenza" e di "certezze" che sono tipiche del nostro periodo. invece bisogna imparare a vivere senza certezze e appartenenze, per quello chi si è come individui (e non per la tribù di cui facciamo parte).
Inoltre non credo che esista tutto questo mondo islamico moderato; cos'è un credente moderato? Uno che va poco a messa?
Staremo a vedere.
ma non ci si può mettere a fare un Comitato Internet per Prodi (e soprattutto mettendo certe cose bene in chiaro)? Bisogna essere pronti ben prima che vadano a discutere su chi mettere nei collegi "buoni"... Perché tutta questa brava gente saltaquaglista vorrà bene dei posticini sicuri, no? Se Sgarbi lo candidassero a Piazza Armerina o a Treviso, a me la cosa ad esempio non infastidirebbe affatto :-)
Onestamente, ti sembra che io abbia fatto "polemica spicciola su Pera"? Ma come, io ti parlo dell'illuminismo e della sua dialettica, del mondo, delle politiche planetarie, e tu riduci tutto a Pera?
Per il resto, io sono laico e ateo, e avversario di qualunque pensiero teocratico, compreso quello della destra evangelica statunitense ai cui voti Bush deve la sua seconda vittoria elettorale.
Basta, vado in ferie, saluti a tutti.
Sono però avversario anche della logica del pogrom culturale, il problema non è "islam radicale" o "islam moderato", sono espressioni senza senso. Il problema è che se si ritiene che i nemici siano i musulmani tout court, allora la guerra è persa in partenza, si pensa forse di poter vincere contro un miliardo e mezzo di persone? Che si fa, si adotta la Soluzione Finale per i musulmani che sono già in Europa? Si sgancia l'atomica su mezza Africa, mezza Asia e una buona fetta di Oceania?
Le posizioni fallaciane non stanno in piedi, e tra l'altro la vecchia non propone niente se non sfoghi di bile (e balle madornali, come la storia del volantino che a Bologna annunciava l'attacco alle Twin Towers un mese prima che avesse luogo, fola smentita con decisione dalla stessa Digos).
Lo ha già fatto notare qualcuno: se si sostituisce la parola "ebrei" alla parola "musulmani", da "La rabbia e l'orgoglio" si ottiene qualcosa di molto simile al "Mein Kampf". L'islamofobia indiscriminata è l'antisemitismo dei nostri giorni, e così si ritorna al significato originale del termine, dato che gli arabi sono semiti.
Il mondo di cultura musulmana è variegato, non ci sono solo i fanatici wahabiti. Costoro, anzi, erano un'infima minoranza, teologicamente mingherlina e con pochissimo appeal. Sono stati ingrassati come oche da patè dalla politica USA, in un'epoca in cui i nemici da destabilizzare erano ancora il panarabismo laico, socialisteggiante e non-allineato (nasseriano, si potrebbe dire) e i movimenti di liberazione nazionale. Per non parlare dell'appoggio a fanatici ultrareazionari in Afghanistan, Osama compreso, in funzione antisovietica. E una delle teocrazie più mostruose del mondo non è forse l'Arabia Saudita, grande alleata degli USA e incubatoio di Al Qaedah?
Le società arabe più avanzate, fino a una trentina d'anni fa, avevano tutti gli anticorpi per fronteggiare e debellare un'epidemia fanatica. Tale sistema immunitario fu distrutto dagli Stati Uniti e dai loro alleati locali.
La realtà è dunque molto più complessa di qualunque schema sempliciotto sulla minaccia islamica.
egregio wu ming 1 ti trovo molto migliorato rispetto a 12, 13 anni fa; cavolo si riesce anche ad essere d'accordo con te.
ps: sgarbi e grauso (l'editore dell'unione sarda in odore di riciclaggio, di collusioni mafio-massoniche, precursore di internet in italia con vol) andarono in iraq ad incontrare saddam o chi per lui negli anni '90.
chissa' se se lo ricorda...
Forse non sono io che miglioro, ma tu che invecchi :-)
o tu che maturi?
La tesi che le colpe siano sempre dell'occidente è nota e, a mio avviso, risponde più ad un generico senso di colpa (tipico di una cultura avanzata e completamente assente nelle altre) che alla realtà.
Verissimo che USA e c. hanno sostenuto, ai tempi della guerra fredda e subito dopo,gruppi islamici contro i regimi "socialistoidi" (chiamiamoli così) di alcuni paesi del mondo arabo. Verissimo anche che l'occidente tiene a garantirsi un flusso di petrolio a prezzi non folli; ma tutto questo nulla ha a che vedere con la diffusione dell'estremismo islamico. Basta pensare all' Algeria, dove gli occidentali non hanno messo naso.
In realtà ci troveremo davanti anni bui, con un islam oscurantista che eserciterà un forte pressione nei confronti anche delle nostre società. La guerra non sarà con i miliardi di mussulmani in generale, ma con la parte estremista (probabilmente spalleggiata dai "moderati").
Può essere che sbaglio. Vedremo.
ciao angelo, anche se ti devo ricordare che in algeria la francia ha avuto un ruolo importante, riconosco e sostengo che il confronto con il mondo islamico e' complesso, e non deve partire da preconcetti che valgono per la nostra societa'. insisto a dire la definizione di cosa sia l'islam moderato va data con precisione.
se mi si puo' perdonare una puntata un po' piu' generale, non vedo perche' un immigrato in italia non dovrebbe dare prova di conoscere e condividere i principi che fondano il nostro stare insieme, ad esempio, la nostra costituzione, un minimo di codice della strada o che so io; tra l'altro, potrebbe essere una occasione per farci sentire tutti piu' cittadini italiani.
Perché, secondo te ci sono molti italiani che conoscono bene, non dico la Costituzione, ma il codice della strada?
Comunque, espressioni come "l'Occidente" non hanno più nessun senso se mai l'hanno avuto, perché l'occidente non si sa bene dove sia e in ogni caso non abbiamo tutti gli stessi interessi (io e Lapo Elkann di certo non li abbiamo) e gli stessi desideri e nemmeno lo stesso atteggiamento nei confronti del nostro presunto "retaggio", queste frasi sono merda buona giusto per la Fallaci e Pera.
Il "senso di colpa", quando si hanno colpe, è giusto averlo, altrimenti uno è solo uno stronzo. Il capitalismo europeo e quello americano hanno colpe smisurate, perché hanno costruito la loro potenza sulle risorse e ricchezze razziate nel sud del mondo, quasi sempre con la complicità di regimi di aguzzini tenuti al loro posto perché supervisionassero la razzia in cambio di $. Un po' di "senso di colpa" da parte di chi mangia la torta mi sembra proprio il minimo, è meno di un cucchiaino di maalox per ridurre l'acidità di stomaco dopo il pasto. In ogni caso, non abbiamo niente da insegnare a nessuno, il tanto decantato "Occidente" è poco più di una manica di ladri e assassini che usano il razzismo per giustificare il loro dominio.
ciao franco, il fatto che molti italiani non conoscano o rispettino le loro leggi e' un problema non da poco, ma non mi pare sia una cosa per cui ispirarsi per avere un modello di stato.
non sapendo dove si mira, non si arriva da nessuna parte, oppure: se non proviamo a migliorarci, peggioriamo.
e mi pare riduttivo presumere che il punto di partenza principale sia: non abbiamo niente da insegnare.