Appello al Cantiere per Milano
La candidatura di Veronesi, per come è stata presentata, per gli interventi tempestivi e coordinati che ne hanno seguito l'annuncio, per gli scenari che con essa vengono delineati, per le ultimissime dichiarazioni sulla stampa, è una operazione politica in grande stile e palese, che rende inutile il Cantiere per Milano come luogo per definire prima il programma, poi le persone che meglio lo possono realizzare.
Il tentativo di rinviare la discussione sulla candidatura di Veronesi a quando sarà ufficializzata e formalmente proposta alle forze del Cantiere, fa pensare che si voglia portare l'intero Cantiere a subirla. Anche l'affermazione che al candidato Veronesi potranno essere opposti altri candidati nelle primarie, configura questo tentativo: infatti significa che le posizioni di Veronesi sono politicamente compatibili con i contenuti su cui sta lavorando il Cantiere.
A nostro avviso non è così
L'incompatibilità di Veronesi - di cui non è in discussione il valore professionale - ci pare evidente rispetto a ogni possibilità di porre fine a Milano a quelle trasversalità di poteri e compromissioni del mondo degli affari che ha allontanato i cittadini dalla politica ed ha segnato il declino culturale e progettuale della città.
Veronesi è d'accordo con la privatizzazione della sanità in Lombardia, che ne ha peggiorato drasticamente i servizi per tutti. Ha sostenuto, anche come responsabile di importanti istituzioni sanitarie, le controriforme di Formigoni.
Veronesi apprezza l'operato del sindaco Albertini: quindi le privatizzazioni di fiorenti imprese pubbliche. Sono le stesse politiche di privatizzazione che in questi anni hanno prodotto la mancanza di entrate per l'assistenza agli anziani e alla povera gente e per opere di pubblica utilità come l'estensione della metropolitana e il rilancio dell'edilizia popolare. A consolidare questo quadro, infine, Umberto Veronesi è per il nucleare e gli organismi geneticamente modificati: cioè per nuovi insulti tossici a condizioni ambientali generali già altamente degradate.
La candidatura Veronesi, infine, è un aspetto non marginale, per il ruolo che gioca la nostra città negli equilibri nazionali, dello scontro politico all'interno del centro-sinistra per spostarne l'asse al centro, insieme con le esternazioni di Rutelli, la ricomposizione dei socialisti e la loro alleanza con i radicali e l'accoglienza dei transfughi dal centro-destra. La vecchia politica insomma, deve trovare nel futuro probabile governo di centro-sinistra un modo per continuare a prosperare.
Ecco dunque perché la candidatura Veronesi va discussa unitariamente nel Cantiere, e lì a nostro avviso respinta: pena, altrimenti, l'inutilità della discussione in corso sul programma e pena, più in generale la disgregazione, prima o poi, delle forze del Cantiere. E' già accaduto a Venezia: perché non potrebbe accadere a Milano?
Milano, 27 settembre 2005
Giovanni Acquati, Mag2 Milano - Vittorio Agnoletto, parlamentare europeo - Mario Agostinelli, consigliere regionale - Marco Bersani, Attac Milano - Paolo Cagna Ninchi, Comitato per le libertà e i diritti sociali - Giovanni Colombo, consigliere comunale, Pres. Rosa Bianca - Bianca Dacomo Annoni, Miracolo a Milano - Josè Luiz Del Roio, Forum Mondiale delle Alternative - Vittorio Lovera, Consorzio Caes - Roberto Mapelli, Ass. Punto Rosso - Maria Grazia Meriggi, docente universitaria - Emilio Molinari, presidente Comitato italiano acqua - Giorgio Riolo, presidente Ass. Punto Rosso - Basilio Rizzo, consigliere comunale - Roberto Rosso, Socialpress - Raffaele K. Salinari, medico, Università di Urbino - Josè Luis Tagliaferro, Argentina democratica - Giuseppe Vanacore, Cgil Lombardia - Luigi Vinci, presidente di Alternative Europa
Alberto, come al solito tutto condivisibile.
Resta la domanda: qual'e' il "candidato ideale"?
Mi pare che anche le votazioni su cambiamilano.it vedessero Veronesi ben posizionato e circondato da altri personaggi "discutibili".
Io so (davvero, non scherzo) chi sarebbe un buon candidato, ma non te lo posso dire. Intanto spero di contribuire all'accantonamento di questa candidatura, poi si vedrà.
Alberto, di te mi fido. Ma il "tuo" nome e' oggettivamente sostenibile da questa coalizione?
il discorso a me sembra sempre lo stesso: così come ieri si diceva a propostito di fassino e dei fischi a riuini, forse non sostenibili da questa coalizione. Allo stesso modo, il candidato deve essere sostenibile da questa coalizione, non da quella che ci piacerebbe. Una coalizione con dentro gente di tutti i tipi.
Sulu: sì, il "mio" nome lo sarebbe (credo).
Ma una cosa alla volta.
Ora il sogno è che Umberto Veronesi continui a fare quello che ha sempre fatto (benissimo) e che sia escluda l'ipotesi di una sua candidatura. Poi si penserà a un candidato come si deve.
Ho mandato questa mail in giro per la rete:
Cari tutti (mi rivolgo a una lista di oltre 500 indirizzi tra amici,
conoscenti, personaggi politici, eccetera), l'altro giorno, assieme a
qualche amico, si e' discusso della candidatura di Umberto Veronesi
a sindaco di Milano.
Abbiamo cercato di essere pragmatici, non ideolgici. Di prescindere
dalle rispettive posizioni politiche, concentrandoci sull'obiettivo vero:
arrivare alle elezioni comunali con un candidato (uso le parole di Pier
Majorino alla Festa de l'Unita') da "votare con entusiasmo".
Al di la' di radicalismi e riformismi, riteniamo che lo stimato oncologo
NON SIA il candidato giusto. E notiamo che piu' voci della politica e
della (perdonate il luogo comune) "societa' civile" condividano le
nostre opinioni.
A tutti voi, addetti ai lavori e simpatizzanti, ma accomunati dal
desiderio di togliere Milano dalle mani della destra, chiediamo
uno sforzo di lettura e - se lo riterrete - di diffusione del frutto
delle nostre riflessioni. Lo trovate qui:
http://www.onemoreblog.org/archives/007854.html
Grazie dell'attenzione e di eventuali contributi
Premesso che Veronesi potrebbe non essere un candidato perchè non disponibile e posto che il confronto su chi debba essere il candidato va fatto concretamente - a me piacerebbe molto, ad esempio, Nelson Mandela come Sindaco ma purtroppo non ritengo che lui sia d'accordo - vi ricordo il percorso che abbiamo proposto all'interno dell'Unione e del Cantiere.
1) elaborazione entro ottobre di linee guida per il governo della città
2) confronto sui candidati - quelli disponibili -. ovviamente l'accettazione delle linee guida è una condizione perchè ci si possa per l'appunto candidare
3) primarie se i candidati sono più d'uno.
Il tutto entro pochi mesi - diciamo non oltre dicembre, assolutamente -.
Ora una domanda : come mai tutti quelli che fino a luglio non facevano altro che dire "primarie" ora che alle stesse potrebbe candidarsi - uso e vi prego fate altrettanto il condizionale - Veronesi hanno smesso di ripetere la parolina magica ?
Una risposta io ce l'ho ma me la tengo per me.
Veronesi è una persona per bene ma questo non basta allora candidiamo un politico.......ma perfavore...propongo io un candidato che è senz'altro molto più pulito di certi politici se non di tutti: "RENATO VALLANZASCA"
...mi pare che, as usual, ci facciamo troppa guerra tra di noi e poca al nemico
Per favore, diamo per scontato lo spirito costruttivo, non ci avvitiamo ed evitiamo polemicuzze, trucchi dialettici, "dico e non dico".
E' palese che Veronesi sarebbe un candidato votatissimo, non c'è neanche bisogno di dirlo. Cinicamente: ogni donna mastectomizzata milanese lo voterebbe. Ma il ragionamento da fare è invece è: sarebbe un buon sindaco? Io - e non solo io - dico di no.
Ragionpercui le forze di centrosinistra, in particolare i DS, NON dovrebbero sostenere attivamente la sua candidatura. E' questo lo spirito della nostra riflessione.
Che se poi una eventuale candidatura Veronesi nascesse spontaneamente, sostenuta da una raccolta di firme autonoma, e si opponesse con delle primarie ad altre candidature espresse da politica e/o gruppi di cittadini, Milano vivrebbe davvero uno splendido momento di democrazia. Sarebbe il massimo.
D'accordo sulle tue considerazioni che però hanno presa solo su di una parte minima di elettorato consapevole,dotato di cultura civica e sociale,di responsabilità morale.
Ma in Italia la enorme maggioranza è priva di discernimento,preda di cultura delle immagini, incapace di ragionamenti sereni e non faziosi, alla quale va dato in pasto solo quello che riescono ad epidermicamente poter digerire.
Ed è per conseguirne i suoi voti che a destra e a sinistra si scelgono candidati di facciata.
Lasciamo che Veronesi faccia da specchietto per le allodole pur di non continuare a far sedere a Palazzo Marino un seguace di Berlusconi.
In attesa che questa maggioranza si evolva da popolo bue a popolo responsabile,purtroppo non c'è altro da fare.
Saluti,
cino
Si torna all'annoso e mai risolto dubbio: meglio votare il meno peggio, potenzialmente vincente, turandosi il naso oppure sognare un "meglio", un "ideale" con meno probabilita' di successo?
Personalmente sarei per la seconda ipotesi.
Ma il punto vero e': cosa sono/siamo disposti a fare per.
Forse è prematuro pronunciarsi sul candidato Veronesi, quando ancora non è stata sciolta la riserva. Ma personalmente trovo che sia una delle migliori candidature che si possano avere su Milano. E' un segnale laico, perché forte di una battaglia fatta a favore del referendum sulla fecondazione assistita (si è speso moltissimo, e per questo dovremmo essergli grati). E' un segnale riformatore, perché capace di impremere una forte spinta all'innovazione di questa città. E' perciò - anche dal punto di vista simbolico - un ottimo personaggio. La sua eventuale vittoria alle elezioni darebbe un'impronta molto particolare alla vittoria milanese. Non è un Albertini "meglio disegnato" se così posso esprimermi. Rappresenta - anche per noi della sinistra - una sfida di stile e di intelligenza che può aiutarci anche ad elaborare schemi di lettura diversa sulla città e sui suoi problemi. Capisco alcune delle perplessità che vengono esposte in questa sede, ma ritengo che l'onestà e la competenza del personaggio - e, ripeto, il valore anche simbolico della sua candidatura - aiutino a superare questi dubbi. Perciò a mio avviso Veronesi è un ottimo candidato. Poi, se vogliamo superare certe discussioni un po' rigide, possiamo anche dire che Veronesi non basta. Che ci vuole un programma. Che dobbiamo maturare insieme una visione nuova, riformatrice, forte, di questa città. Ma per far questo la paura e i timori non servono. Chiediamo a Veronesi di candidarsi e chiediamogli di provocarci con idee nuove e forti. Le abbiamo anche noi (a volte un po' nascoste, per la verità...) ma con un interlocutore di questo livello sapremo fare un'ottima sintesi e proporre un futuro diverso - di sinistra e di progresso - a questa città!
Veronesi se avesse un buon programma di riferimento - come quello che stiamo cominciando a scrivere, partendo dai principi, devo dire in un clima estremamente positivo - e una squadra molto plurale - cioè ricca di persone forti tra loro diverse per cultura politica, collocazione, ruolo etc. - potrebbe per me rappresentare una straordinaria chance. non solo di vincere ma di farlo sostenendo un candidato Sindaco autorevole, riconosciuto, libero - laico -. ovvio che ce ne possono essere anche altre, di ipotesi. ecco perchè le primarie potrebbero aiutarci.
ricordiamoci che a Milano si giocherà una partita difficilissima e che noi dovremo avere dalla nostra tanti di quelli che Albertini lo hanno eletto - non detestato, come il sottoscritto e immagino molti dei visitatori di questo sito -.
Dunque dobbiamo realizzare un sano mix tra capacità di pescare
voti "di là" e capacità di farlo a partire da un nucleo di cambiamenti radicali da imprimere a questa città il tutto per aprire un ciclo di governo lungo.
Veronesi sarebbe un ottimo sindaco per le ragioni che ci hanno ricordato Pierfrancesco e Franz. Tra l'altro ricordo a Biraghi che sarebbe un ottimo sindaco anche per ...
(vado su cambiamilano.org per prendere il dato aggiornato dei numerosissimi voti a Veronesi e scopro che la classifica è oscurata: coincidenza?)
... vabbe'. Diciamo che sarebbe un ottimo sindaco per un numero enorme di visitatori di cambiamilano.org (Alberto aiutaci: era al secondo posto l'ultima volta che ho controllato)
il candidato giusto? penati!
dopo anni di inutili dibattiti sul tema dell’area metropolitana - viziati dai soliti calcoli di piccolo cabotaggio elettoralistico e campanilistico - la candidatura del presidente della provincia penati a sindaco del capoluogo diventa l’unico modo (quasi una provocazione e perciò intrigante) per dare una spinta decisiva al governo della grande milano, nella sua giusta dimensione territoriale.
basti pensare alla drammatica situazione del traffico e all'impossibilità di risolvere i problemi attraverso inutili partite a scacchi tra capoluogo e comuni della provincia.
avanti penati dunque, se l'unico modo per avere un sindaco metropolitano è quello di riunire le due cariche istituzionali: sindaco e presidente della provincia.
tra l’altro, non vi è incompatibilità e i precedenti non mancano: è il caso della provincia di reggio emilia.
m@X
comitato "penati sindaco" di milano
via Alberto, la classifica...facce vedè a che punto sta il candidato
Penso che tu dica delle cose giuste..nel contesto sbagliato. Milano è sempre stata governata (realmente) dai commercianti. mai dalle persone "colte" (inteso come portatrici di cultura di vita e di progresso). Con una realtà di questo genere pensiamo seriamente di poterci permettere di rifiutare un Veronesi, persona "anche" colta?
E a prescindere da questo, quanto ancora vogliamo farci del male, dividendoci anche su una scelta (la candidatura di Veronesi) che una volta tanto aveva messo subito d'accordo sia i vertici che la base del centrosinistra e una volta tanto faceva sperare che la richiesta di unità urlata al Palalido e in tante altre occasioni fosse stata (una volta tanto, insisto) recepita?
Con amicizia,
I commenti che mi hanno preceduto dimostrano la molecolare diffusa necessità di partecipare. Le elezioni primarie dovrebbero essere un primo passo in questa direzione.
Veronesi non è l'unica persona di difficile scelta (chiunque si candiderà dovrà sottoporsi ad un giudizio impietoso). Alcuni candidati a sindaco di precedenti tornate erano forse anche meno proponibili. Ma (come ha scritto Majorino) Milano ha bisogno di nuovo respiro: dunque si tratta di capire quale candidato sarà in grado di restituire vita alla metropoli, ascoltando e condividendo proposte e nuove dinamiche di partecipazione e di responsabilità. Veronesi non ha ancora detto nulla al riguardo. Cosa aspetta?
Sono d'accordo con Carmelo. Sono di Roma, ma conosco bene Milano anche perché ci abita mio fratello. Albé, stavolta hai detto fregnacce. Veronesi mi sta bene( a parte il fatto che ha salvato la vita a mia cognata: costo 150 euro, ma questo è un altro discorso). E poi non si possono sparare cazzate senza fare altri nomi possibili e presentabili. Ciao, Francesco
Il problema della sinistra è che critica la destra, ma fa poco (non c'è ancora un programma per battere berlusconi se non l'antiberlusconismo che è l'unico collante tra Mastella e Bertinotti) e quando fà, fà peggio.
Veronesi è un ottimo oncologo (che faccia i soldi ...forse li merita) ma come sindaco sarebbe semplicemente "fuori posto" e ridicolizzerebbe chi (per avere un nome "forte&conosciuto) lo ha scelto. Siamo seri e, per una volta, facciamo scelte che ci qualifichino e non solo e sempre populistiche.
Abbiamo mandato a casa la "moglie di Gaber" ? Facciamo scelte qualificate che ci permettano di vincere "non solo perchè Albertini è scoppiato" (attenzione che se la destra candida DeCorato sono ..........)
Io continuo a sperare che anche a sinistra - nei fatti (non solo con le parole) - la politica-seria abbia ancora un proprio spazio e possa sopraffare il teatrino che dai "palazzi" ogni giorno viene trasmesso (forsanche con basso Auditel).
Auguri a tutti ...........noi.
Sono tra quelli, evocati da Majorino, che a fine luglio gridavano "primarie, primarie".
Continuo a pensare che, Veronesi o no, le primarie siano la soluzione.
Personalmente, su Veronesi condivido il parere di Alberto: non e' il sindaco che sceglierei, per l'eta' e per il comitato di affari a cui e' legato, forte abbastanza da vanificare ogni bell'impegno di programma preso con il Cantiere.
Tuttavia e' inutile star qui a farsi altre pippe mentali o sondaggi on-line su cosa farebbe l'elettorato: facciamo le primarie e andiamo a vederlo direttamente.
Cosa meglio di un Veronesi candidato trionfante alle primarie per dissipare tutti i dubbi e le menate ?
Il candidato sindaco deve: avere una visione innovativa, progettuale e aperta della città (basta con i provincialismi!) - condividere i valori della sinistra - sapere gestire programmi complessi di cambiamento - avere capacità di coordinamento democratico di squadre di collaboratori. Ma anche, sì, essere ben conosciuto dagli elettori e saper attrarre voti che in passato sono andati alla destra. Francamente non riesco ad immaginarmi NESSUNO che abbia queste caratteristiche più di Veronesi.
Spero solo che si convinca ad accettare di essere il nostro candidato.
Milano è governata dalla destra da quasi vent'anni. Noi abbiamo candidato persone rispettabili (in particolare voglio ringraziare Sandro Antoniazzi, di cui ho una grandissima stima), ma non abbiamo vinto. Io voglio cambiare: perché per una volta non proviamo a vincere?
Il sito Cambiamilano (acc... a proposito, quando c'era non se lo filava nessuno, almeno a parole, ora tutti a rimpiangerlo? birboni...) è stato chiuso per restauro e tornerà online a breve per generare ulteriori (e secondo noi benefici) mali di testa alla nomenklatura milanese. Fortunatamente c'è Michele Sacerdoti che ne ha salvato l'ultima schermata, che trovate qui. Potrei anche mettere online un riassunto, ma costa tempo di sviluppo => altri soldi. La soluzione di sfruttare il sito di Sacerdoti mi sembra eccellente.
Concordo al 100% con l'analisi fatta. Credo anche che sarebbe ora che questa città uscisse dalla condizione di apatia politica in cui versa da anni prendendo in mano le proprie sorti. Ero alla festa dell'Unità quando si è parlato di sindaco. Se i NO a Veronesi di Monguzzi, Rifondazione, Dalla Chiesa erano aprole vere e non tattica, credo che la decisione del prof dovrebbe essere ininfluente. Saltata la candidatura De Bortoli vale la pena di pensare a un nome un po' più fresco (e con questo non penso a un no global).
Covavo da tempo il sospetto che il disastro economico e sociale dell'Italia di Silvio (che include i vari albertini, formigoni, decorati, zecchi, salvini eccetera) avesse spostato i consensi. Così, prima di scrivere, ho fatto un paio di telefonate ad alcuni ex compagni di studi che si occupano di indagini di mercato, sondaggi, eccetera. Si sa che i sondaggi sono quanto di più fluido esista. Ma se non ci si scommette sopra la vita, se vengono usati solo per ragionare un po', allora sono utili. In questo caso la sensazione è che la politica di centrosinistra stia mascherando troppo (per scaramanzia, per strategia, per insicurezza, per sfiducia nell'elettorato, eccetera) i risultati che ha in mano. Io non vado su Mascalzone Latino perché soffro il mal di mare e posso dire quello che ho scoperto.
Punto primo. La situazione in questo momento - a livello nazionale - dà a Prodi un vantaggio superiore al 15% su Silvio e un vantaggio di circa il 10% su un altro grosso nome della Banda Bassotti (Casini, Formigoni, eccetera).
Punto secondo. Alle comunali milanesi il calo fisiologico di elettori rispetto alle politiche (10%) dovrebbe essere per oltre il 7% a carico della destra.
Qualcuno aveva notizia di questo? Neanche io fino all'altroieri. In altre parole: a Milano oggi si vince con qualunque candidato valido (vedi Penati in provincia) purché (a) riscuota un consenso preventivo (leggi: primarie) e (b) ci sia l'unità del centrosinistra (ovvero: Rifondazione e altri "radicali" non devono essere obbligati a correre per conto proprio).
Tutto ciò è ben noto nelle sedi cittadine dei partiti, ma fuori non se ne parla. La sensazione - confermata da molti commenti qui - è che la paura di perdere faccia gioco e sia usata per poter decidere la candidatura "dall'interno", senza le seccanti intrusioni dei cittadini. Paro l'obiezione "sei un dietrologo" con l'osservazione che i continui "al lupo al lupo" («non avremo regali alle comunali!» si sente dire. Vorrei anche vedere, andate a incatenarvio al parco di Gioia o alla darsena e i regali la città ve li fa subito) con una situazione di consenso tanto cambiata non hanno altra spiegazione che "strategia".
L'altro argomento è che si spinge Veronesi per "pescare voti a destra". Vecchia storia, ormai riconosciuta come farlocca. In simili condizioni di scontento, per "pescare a destra" non serve mettere un campione della medicina socio di Gnutti. Basta mettere sul tavolo proposte serie, davvero finalizzate alla crescita della città e al benessere dei cittadini. mantenendo equilibri corretti tra mondo dell'imprenditoria, del lavoro dipendente, dello studio, degli strati sociali deboli. Dovendo scegliere insomma - tanto per fare un altro nome che NON andrebbe bene - sarebbe corresse con un Penati piuttosto che con un Veronesi.
Ovvero: non c'è bisogno di un medico (pur bravissimo) distante anni luce dalla politica sul campo, in compenso vicino (anche troppo) alla "politica" degli affari. E questo sia detto senza moralismo, ma con intento pragmatico: con Umberto Veronesi il conflitto d'interesse si proporrebbe immediatamente e drammaticamente, fin dal giorno dell'insediamento. E' questo che vogliamo?
E' singolare che si proponga di aprire una discussione per respingere la candidatura di Veronesi.Che razza di dibattito si vuole se si prefigura già il finale. Accettiamo i progetti di tutti ma poi si accettino le decisioni della maggioranza con l'intenzione di "uniti si vince" altrimenti se ognuno crede di avere per forza ragione rinchiudiamoci nella purezza di noi stessi e continuiamo a perdere. Auguri.
Emilio, da quel poco che ricordo di "dialettica", mi pare che si parta da una tesi e ci si ragioni sopra, eventualmente cercando di trovarne le contraddizioni (lo diceva Socrate no?). Ora, se uno non espone una tesi, su che diavolo si discute?
Detto questo, vengo al punto: io, cittadino milanese, elettore di PCI/PDS/DS, profondamente antiberlusconiano e antifascista (ovvero: Albertini, De Corato e tutta quella cricca lì) faccio delle riflessioni (abbastanza argomentate mi pare) su un'ipotesi di candidatura che non condivido, sia per la persona, sia per il modo in cui viene posta da Roma e vissuta da Milano (soffro a vedere questa sinistra che se ne sta prona in attesa che il Monsignore del Bisturi si degni di sciogliere le riserve, fossi un addetto ai lavori proverei qualche po' di vergogna).
Sono convinto che esistano soluzioni diverse e migliori, che spero possano palesarsi e raccogliere il consenso che meritano. Ho il diritto di criticare senza che qualche testone se la prenda e salti fuori con la solita sciocchezza "quelli a cui piace stare all'opposizione"? Sinceramente trovo alquanto stupido questo modo di sfuggire il merito della questione.
bene fece mia zia, migliorista da una vita, gia' segretaria di
sezione in un quartiere "difficile" (minacce plurime negli anni '70
da fascisti E autonomi, incendi della sezione, catenate al suo
compagno mentre attacchinavano), iscritta dal 1969 a stracciare la
tessera del pds nel 1992 quando dopo aver sedotto la "sinistra dei
club" la dirigenza del pds diede un calcio nel culo a stefano rodota'
che era candidato alla presidenza del partito.
non ho mai condiviso nulla in politica con mia zia, ma aveva ragione.
signori ds fate schifo, fate senso; il pci arrivo' al 30% e
oltre con una politica chiara, senza strizzatine d'occhio alla
destra, senza candidati farlocchi.
c'era gente d'onore nel pci, c'erano militanti "de core", dirigenti
preparati, persone serie.
voi che siete?
vi svegliate dopo mesi di critiche, anche feroci, per difendervi
veronesi, CAZZO, veronesi...
ricordatevi quel buffone di borghini, il Pigliorista, siete della
stessa razza, fate schifo.
ps: majorino parla il tuo dialetto, la nobile lingua del Belli
lasciala a chi la meriti.
Ho letto ieri sulle pagine milanesi Repubblica le riserve di Rifondazioe. Occhi dice che se Veronesi fa la lista e non accetta il regolamento dell'Unione, loro corrono da soli. I DS rispondono che è inutile parlare finché Veronesi non scioglierà le riserve, che ora è all'estero, eccetera.
Di tutta questa storia quello che mi lascia perplesso e pure un po' incazzato è l'atteggiamento prono dei DS. Tutto fermo ad aspettare la parola di sua maestà. Non mi sembra un modo granchè furbo di affrontare il problema.
Secondo me questa vicenda mostra soprattutto l'inadeguatezza della dirigenza politica, che riesce a mescolare l'arroganza di chi sa di vincere con un'insopprimibile paura di perdere. Non se la sentono di scommettere su un cavallo giovane, preferiscono pararsi il culo (se si perde con Veronesi chi gli può dire qualcosa) a costo di mettere alla guida della città una figura di rappresentanza (con tutti i problemi che questo comporterà) invece di un sindaco vero.
Purtroppo questo si coniuga con la loro consapevolezza che i milanesi democratici voteranno principalmente per mandare via Albertini.
A FranzMaria: d'accordo, il segnale laico, il segnale riformatore, il valore simbolico, eccetera. Se il comune prevedesse la carica di "presidente onorario" sarebbe perfetto. Ma è possibile che siate tanto affascinati da un nome - sia pure carismatico come questo - da perdere di vista il fatto che la città va amministrata, che ha problemi enormi, che tutto serve, tranne un personagio d'immagine? Basta personalità e personalismi santo cielo! Ma possibile che vent'anni di Mediaset abbiano portato tutti ma tutti a credere che conta solo la fama a questo mondo?
Le argomentazioni di Alberto sembrano poter spostare il tiro della discussione. Sempre che ci fidiamo dei fluidi sondaggi.
Proviamo a fidarci.
Ma manca sempre il nome
Voce in aperto dissenzo!
Vediamo di far chiarezza sul perchè non si vuole un candidato laico alla guida del centro sinistra... perchè i signori della Margherita e i "cristiani" riscoperti della sinistra reputano legittimo che i vescovi impongano per legge la loro "morale" anche a chi non crede!!
Veronesi ha speso la propria immagine per il referendum ed è un sostenitore del dibattito sull'eutanasia, decisamente indigesto.
Questo il motivo "etico" ma vi è anche un retropensiero di bassa cucina che non certo meno importante per chi vuole boicottare questa candidatura. I SOCIALISTI E I RADICALI potrebbero dare vita ad una lista civica col nome del candicato e chiaramente raccoglierebbero voti e preferenze, forse anche in caso di vittoria darebbero un segnale politico di ricomposizione della casa dei laici e dei socialisti che in qualche modo ritornerebbe là, proprio là, a Milano dove è stata abbattuta e perseguitata.
Pensate un pò, cari compagni prima di ricominciare a spargere fango.
E' chiaro che donna Letizia vi ringrazia, per osteggiare un avversario vero e credibile. Complimenti consegnate la città per un altro turno elettorale alle destre, bravi compagni!!
livio: "la casa dei laici e dei socialisti" e' stata "perseguitata" perche' era una banda di ladri, di intrallazzoni e di amici dei mafiosi (ve lo ricordate il 19% del psi alle regionali siciliane nel 1991?).
quelli che si sono alleati coi ladri come i piglioristi nel 1992, facendone da foglia di fico, hanno fatto una pessima fine.
e adesso che veronesi venga imposto dalle segreterie di partito, che milano torni ad essere il buco di culo di provincia che e' sempre stata prima della falsa "grandeur" craxiana degli anni '80, tanto le aziende non ci sono piu', la finanza oramai ha una dimensione mondiale, la scala ve la siete fatta scippare e devastare, che cosa vi e' rimasto?
date via anche l'orgoglio, ve lo pagheranno bene.
No al gerontosindaco.
va benissimo Veronesi, perchè ci fa vincere le elezioni, ripeto, perchè ci fa vincere le elezioni, questo è il nostro obiettivo, altrimenti divertiamoci e candidiamo bugs bunny o l'uomo ragno, perchè non c'è un altro candidato credibile a milano che ci faccia vincere
abbiamo bisogno di un sindaco ma soprattutto di una giunta che ci faccia dimenticare albertini e le sue assemblee condominiali
Concordo completamente con l'analisi di Alberto e pare anche a me che la candidatura Veronesi, ancorché prestigiosa, sia inadatta per varie ragioni, tra le quali metterei in primo piano l'età e la tendenza autocratica.
Un punto importante Alberto l'ha proposto nei commenti. Se i sondaggi - ed anche un'analisi spannometrica - danno il centrosinistra in vantaggio, fosse pur solo per logoramento del centrodestra, non voglio credere che non si trovi un candidato valido, seppure non altrettanto mediatiazzabile.
Oppure, lasciamo che vinca la politica spettacolo.
solo alcune precisazioni
1 vogliamo cambiare Milano o continuare a far vincere il centro destra ?
2 vogliamo una Milano che guarda avanti e riesce a rappresentare tutte le esigenze della ns società o soltanto una parte chiusa nel proprio guscio ed incapace di vedere al di là del proprio naso in una posizione di pseudo sinistra solo rivoluzionaria?
io voglio una Milano aperta e capace di parlare a tutti con prospettive di un futuro migliore come è stato per il periodo a guida socialista.
non è accettabile non capire che solo un nome come quello di Veronesi (da ministro tolse il tickets, per il referendum prese posizione per il sì a riconoscimento della libertà dell'individuo di decidere e non di avere una morale imposta) può rappresentare una valida alternativa alla destra
Antonio: mi oppongo ferocemente all'idea di trasformare la politica in uno scontro di facce. L'idea della "persona che ci fa vincere" mi fa semplicemente rabbrividire. Io spero che le forze politiche dell'Unione elaborino "un programma" che ci fa vincere e trovino una persona capace di far vincere le "idee". Non sopporto che anche la sinistra cada nella politica- spettacolo in cui vincono le facce alla ... faccia dei contenuti. Se abbiamo bisogno di una star per strappare Milano a un'amministrazione che ha fatto malissimo per dieci anni, vuole dire che non abbiamo capito niente. Per favore, Majorino & C (ma dove sono tutti gli altri), noi vi diamo fiducia, ma voi pensate a quello che ho scritto.
A prima vista, si direbbe che il tema Sindaco di Milano sia il piu' sentito dagli onemoreblogghisti. Ben piu' della legge truffa, dei contratti scaduti dei metalmeccanici, della finanziaria ecc.ecc.ecc.
In realta' piu' che la discussione sul Sindaco di Milano pare pero' di assistere alle solite spaccature della Sinistra italiana (e non solo): su 4000 lettori, finisce che presentiamo 4000 candidature
credo che non si dovrebbe parlare della persona veronesi, ma di come si vuole governare la città. l'unica cosa che ha detto veronesi su questo è che albertini e formigoni hanno lavorato bene. questo lo dovrebbe far cancellare dalla rosa dei possibili candidati.
Veronesi è sicuramente un buon medico: faccia il medico. Milano ha bisogno di un buon sindaco, e non credo che le competenze di un oncologo (per quanto si trovi ad un livello per cui evidentemente conosce la malattia, ma anche i problemi politici che riguardano al gestione della sanità) siano le stesse competenze che servono per governare la città.
E le 80 primavere pesano, a fine mandato Veronesi sarebbe attorno agli 86 anni, che forse non è l'età ideale se si cerca una figura innovativa e dinamica.
leggendo tutti i commenti, o quasi tutti, viene fuori che a milano, tutta la sinistra sia costituita da dei cretini demenziali e che solo l'ideatore di questo sondaggio abbia la capacità intellettiva e taumaturgica per risolvere questo annoso e immenso problema.
io credo che tutti abbiano il diritto di espressione è sacrosanto e legittimo ma sempre nel rispetto delle regole e delle opinioni altrui.
ma le regole democratiche non permettono a di fare l'uomo qualunque e il populista e il disfattista costi quel che costi.
milano deve uscire dalla morsa di Albertini e De Corato e se questo vuol dire candidare VERONESI ben venga e dobbiamo solo augurarci che accetti.
Se per nostra sfortuna non dovesse accettare contro la Moratti e Berlusconi vi invito a fare i nomi dei cavalli vincenti.
sappiatelo non ne esistono.
la sinistra che ha abbandonato milano e la Lombardia a Formigoni e Bossi se vuole riuscire a vincere deve candidare chi ha le carte in regola per vincere.
a chi ha scritto che il nome c'è ma lo tirerà fuori dopo il ritiro di Veronesi io dico che fa meglio a dirlo prima, potrebbe rivelarsi peggio del male minore.
si gioca a carte scoperte e non con le carte truccate.
si facciano i nomi e poi i cittadini o i partiti decideranno.
chi è fuori dalle regole può fare forum come questo ma non si governa la città con questi forum.
chi governa deve sapere governare anche coloro che non lo hanno votato e per fare ciò occorre coraggio ed intelligenza.
i trucchi delle tre carte lo fanno già Berlusca e i suoi a noi basta.
ora è tempo di ragionare su come fare andare a casa il CENTRO DESTRA solo questo conta il resto son favole metropolitane.
Veronesi che abbia gia dimostrato quello che vale, non ha bisogno si esami politici, professionali ne difese d'ufficio ha bisogno dell'appoggio politico di tuto il CENTROSINISTRA.
facciamoci gli auguri per una vittoria dopo le provincili anche il comune e poi la regione.
Ciao a tutti.
antonio.depa, a me pare che Alberto abbia espresso delle opinioni, argomentandole. Non vedo cosa ci sia di male o di disfattista in questo. Se poi lui ha un'idea alternativa a Veronesi, visto che da quanto capisco non è altro che un cittadino del tutto estraneo ai meccanismi della politica, ha il diritto di fare quello che vuole. Anzi, fa bene a non buttare nomi sul tavolo, che solo creerebbero confusione.
Un ultima considerazione: Alberto ha argomentato, tu no. Quando dici "milano deve uscire dalla morsa di Albertini e De Corato e se questo vuol dire candidare VERONESI ben venga e dobbiamo solo augurarci che accetti" non spieghi PERCHE' Veronesi è necessario per battere Albertini. Io non lo credo, sono convinta che i milanesi non siano affatto scemi e che si siano resi conto del disastro in cui ci ha portati la destra.
Antonio, qui mi sembra che l'unica capacità taumaturgica sia quella che l'Unione (o parte di essa) cerca in Veronesi. Solo che lui ce l'ha contro il cancro, non contro la destra, che è un cancro diverso. Possibile che il ventennio non ci abbia lasciato esperienza, che non capiamo che i salvatori della patria alla fine sono una fregatura? Quanti cittadini conoscevano Penati prima delle elezioni? Perché non si ripete un'esperienza vincente, con un Penati-2 diverso ma simile che aggreghi il consenso di tutti?
Ma a 80 e passa anni cosa vuole il matusa?
Si metta da parte, abbia la dignità di non rovinare quell'immagine di credibilità che ha acquistato lungo la sua cariera prof.
Continuo a seguire er "dibbattito" e continuo a pensarla come prima: facce nuove, un programma, Veronesi é vecchio, é autocrate., è oncologo...Nesuno che faccia un nome spendibile nel senso di serietà, onestà, idee, programmi. Avanti milanesi ancora uno sforzo! Intanto Veronesi mi sembra la figura più decente nel desolante panorama meneghino. Francesco
scusate: leggasi "nessuno" e non "nesuno. Patetico l'illuminato che scri ve ancora "matusa". Ma come scrivi, ma come parli? "Sei più vecchio di Veronesi. Francesco
L'errore è concentrarsi sull'uomo e trascurare il contesto. Siamo in condizioni disperate, ma questo non dovrebbe essere una ragione sufficiente a venir meno a principi fondamentali. Il candidato deve essere solo un pezzo di una squadra capace di raccogliere il consenso di tanti cittadini, se il candidato diventa l'unico vaolre della coalizione siamo fritti. E con un candidato come Veronesi è evidente che tutto il resto passa in secondo piano. Molto pericoloso, poco democratico, per nulla "di sinistra". Giusta l'opposizione di Rifo, spero che sia autentica e non strategica.
Il sindaco di Milano dev'essere una persona e un milanese (anche d'adozione), deve vivere le quotidiane avversità della gente comune, deve conoscere quanto subisce la cittadinanza di negativo nel muoversi e nel comunicare in una città come oggi è Milano.
Il sindaco di Milano deve essere un'uomo o una donna di cultura e di spirito creativo, perché deve interpretare i sogni più immediati per restituire smalto e vivacità alla città, ed essere lungimirante per pianificare interventi che frutteranno i migliori risultati quando egli o ella non copriranno la carica istituzionale.
Il sindaco di Milano dev'essere un individuo eticamente portato a far prevalere le ragioni del bene comune, della pubblica utilità, del benessere della collettività, ed essere in grado di gestire in termini amministrativi e normativi il territorio e la sua gente.
Il Sindaco non deve ricoprire la carica come un delegato amministrativo di un'azienda privata: Parmalat, Cirio, FIAT Alfa Romeo Lancia, tre esempi di scatafascio, sono sufficienti a far tremare i polsi all'idea di come gl'imprenditori prestati alla politica siano la panacea di tutti i mali dell'amministrazione comunale italiana.
Grazie.
Angelo Errico
credo che una città come milano abbia bisogno di ben altro che veronesi dopo il periodo albertini
Veronesi è un medico. Lo erano anche Bucalossi e Ferrari, Sindaci di indubbio spessore politico. Si può essere oncologi ed avere opinioni politiche e battersi per queste. Veronesi lo ha fatto nel recente scontro del referendum. Quanti altri scienziati si osno esposti come lui?
Veronesi é parte di iniziative economiche che sono alla base del Istituto Europeo di Oncologia. In queste iniziative economiche ci sono un mucchio di nomi della finanza italiana. Tutti sicuramente più di destra che di sinistra. Che novità! E allora?Ci sono giudizi negativi sull'operato di questo Istituto? Ci sono fatti che dicono che ci sarebbero conflitti di interesse? Quali sarebbero? Si dica quali sono! Altrimenti siamo alle solite illazioni.
La candidatura di Veronesi potrebbe essere un fatto decisivo per la vittoria del centrosinistra. E' il govetno di una città come Milano viene certo segnata dalla figura del Sindaco ma deve poggiare su una squadra competente e motivata. E Veronesi ha dimostrato di saper dirigere equipe ed organizzazioni complesse.
Se poi dovesse rinunciare, anche per i mal di pancia di Rifondazione e simili, pazienza ! Si ricomincerà la ricerca. Sapendo però che a MIlano c'è tanta gente delusa dal centrodestra ma che non è entusista del centro sinistra. Perchè a Milano il centro è evanescente e la sinistra, nella sua maggioranza, è ancora una sinistra di opposizione e non di governo.
Saluti Mottini
Non conoscevo questo sito, ma ne ho letto su Repubblica oggi. Credo che questo post sia importante, perché dà parecchi spunti di riflessione. Si può non condividere, ma non si può negare che anche un candidato come Veronesi non può e non deve essere accettato supinamente dai cittadini. Se si pretende di intervenire, occorre farlo fin dall'inizio. Grazie per questo spazio che dedicate a un argomento tanto importante.
un sindaco 81 enne mi fa paura, con tutto il rispetto per i nonni, vorrei poter votare una faccia nuova senza troppi affari in ballo. grazie.
ma... tanto bailamme per nulla... De Bortoli non è disponibile ( mica scemo lasciare la direzione del sole 24ore per un'avventura ...in senso molto lato...chi glielo fa fare di confrontarsi con i vari spaccamarroni ??) Certo Veronesi fa paura perchè non è condizionabile dalle segreterie dei partitini dallo 0, % di voti... una canea messa in piedi ad arte...magari per poi candidare Penati (sarebbe uno straordianrio candidato ed un eccellente sindaco) e lasciare così la provincia di milano ad un esponente della Margherita... è quanto si sente nelle "segrete stanze"
scusate dimenticavo.... il ragionamento è questo: Se passasse Veronesi (con cui si vince a mani basse a meno di desiderare una tragica vittoria come quella della CDU/Merkel in germania),avremmo un presidente della provincia DS (ex Segretario Provinciale DS) ed un sindaco da moltissimi visto come di area DS (sponsor di Fassino-Prodi-Amato-... ma c'è anche Pecoraro Scanio... leggere sue dichiarazioni in merito) alla Margherita, secondo partito della coalizione, cosa rimarrebbe? Sperare che la lega faccia saltare Formigoni per eleggere al suo posto Sarfatti??? Vi sembra un ipotesi plausibile??? Allora, si monta ad arte i più..."antagonisti" affinchè possano portare a casa il risultato in nome e per conto della Margherita. Bocciare Veronesi con l'idea che "tanto si vince lo stesso".... Io sarei molto perplesso, mai vendere la pelle dell'orso prima di averlo preso!!! POi chi sarebbe il candidato? 1) Dalla Chiesa (ha già perso ed ha voglia di rivincita) 2) Milly Moratti (deve pur contare qualcosa il ramo secondario della famiglia Moratti)...3) Agnoletto???... ma mi faccia il piacere avrebbe detto Totò... si vince con il 51% dei voti e non se si prende il 10% (scusate l'impeto di generosità ma il Vittorio mi sta personalmente molto simpatico)
Cero ci sarebbe un altro candidato forte, che non accetterà mai, ed è l'economista Guido Rossi... ma come dicevo non acceterà mai
Certo è molto divertente leggere questo eterno "sturm und drag" della sinistra milanese. Mi piace l'idea di una sinistra col torcibudella perenne, certo abbiamo candidato splendide persone in passato (chi si risorda i loro nomi?? coraggio...un sforzo). Mi chiedo, è possibile pensare di governare una complessa metropoli come milano partendo da valutazioni del tipo " è vecchio e voglio un giovane" (da quando la tenerà età è un pregio indiscutibile? un totem?) oppure "non voglio persone legate a poteri economici"... da quando un sindaco non rappresenta poteri economici??? Importantissmo è che rappresenti i "miei" di interessi economici, l'interesse di avere una società che "includa" e non escluda le persone, i cittadini, dalla fruizione della cosa pubblica, dai diritti di cittadinanza. Certo gli elettori voteranno sopratutto contro il berlusconismo, e faranno bene. Vedo però una tendenza al minoritarismo, sempre presente. Una considerazione "politica " se mi permettete. La sinistra ha da sempre lottato per il decentramento amministrativo, qual'è il candidato che me lo garantisce??? Abbiamo fatto approvare la legge sulle municipalità, chi ne farà il suo vessillo?? La sinistra al potere a Milano si è sempre opposta alla realizzazione delle municipalità, magari non esplicitamente ma per fatti conseguenti, il decentramento non è stato realizzato dalle giunte di centrosinistra degli anni ottanta.
Come sempre contano solo ed esclusivamente i risultati, il resto sono chiacchiere da bar.
Questo è quello che a me personalmente interessa.
Per ottenere questo sono disposto ad accettare le candidature di chiunque mi garantisca :
1) che si vinca bene con una buona maggioranza(ha ragione chi dice che si rischia una vittoria alla tedesca) e per ora mi sembra ci sia solo Veronesi che possa garantirlo;
2) che si realizzi il decentramento già nei primi 100 giorni di governo.
Anche il nome di Filippo Penati, fatto da alcuni, non mi vedrebbe contrario. Anzi, il decentramento/l'area metropolitana si può realizzare solo con il concorso attivo della Provincia che deve cedere alcune competenze.
In chiusura, mi puzza un tantino il fatto che nessuno parli di queste cose...
Gli altri ipotetici candidati farebbero del decentramento e quindi dello spostamento verso i cittadini del potere, il loro cavallo di battaglia?
Per me che vivo sul territorio e faccio politica dalla posizione di segretario responsabile di una sezione dei Ds di zona 3, queste sono le cose importanti, più determinanti delle altre, per non lasciare dubbi. Il resto sinceramente non mi appassiona quasi per niente
Antonio: Il fatto che i DS abbiano favorito la percezione di Veronesi come loro candidato è già di per sé uno strafalcione politico gravissimo, di cui è colpevole anche la dirigenza nazionale, che ormai sembra aver perso qualunque contatto con la realtà milanese (e non solo), per non parlare del senso della misura.
Sul fatto che Formigoni cada le speranze sono pressoché nulle: l'intreccio di affri che lo tiene in auge è troppo importante e appetitoso perché qualcuno si tiri indietro davvero.
Sulle candidature alternative a Veronesi, credo che i nomi siano altri da quelli che fai tu: uno "Scalfarotto-2 La vendetta" (ovvero una faccia nuova e presentabile a tutti) è non solo possibile, ma anche probabile nel caso l'ipotesi Veronesi seddiovuole venga lasciata cadere in fretta. A Milano esistono persone di gran valore, non compromesse, facilmente comunicabili a un'opinione pubblica che non aspetta altro che di essere "piacevolmente stupita" da una scelta creativa e innovativa. Ribadisco: Penati prima dell'ambaradan provinciale lo conoscevano solo gli addetti ai lavori e i Sestesi, guarda come sono andate le cose in provincia.
Riassumendo: se i partiti, DS per primi, anziché attendere in posizione prona le bizze del pontefice si dessero da fare e ascoltassero, uscissero dai loro schemi, magari evitando di parlare a vanvera, davvero Milano potrebbe vivere una grande stagione di rinnovamento politico e sociale.
chiedo umilmente scusa allora... ma
il decentramento lo volete o no?
appunto evitiamo di parlare di cose non concrete... sono daccordissimo
Nicola: "splendide persone" non significano vittoria, soprattutto se non supportate da un'azione politica adeguata. Diemntichiamo il galantuomo Antoniazzi mandato al macello e pensiamo ai precedenti: anche Aldo Fumagalli e Nando Dalla Chiesa erano destinati a perdere. Il fatto che stavolta i DS abbiano tentato la strada più facile, giocando l'asso di denari, è una dichiarazione di sfiducia in se stessi (non difficile da comprendere), ma soprattutto uno strafalcione politico gravissimo della dirigenza locale e di quella nazionale, totalmente scollate dalla sensibilità delle persone "fuori". Un gesto di puro berlusconismo, di fede nella faccia nota indipendentemente dai contenuti. Per questo sono con te quando ti concentri sul decentramento, anche se personalmente non lo ritengo un argomento tanto critico: ma non stupisce anche me che non se ne parli, è la dimostrazione che il dibattito tra addetti ai lavori è molto più "da bar" di quello che trovi su tanti siti di discussione come questo.
Trovo invece agghiacciante la tua considerazione «da quando un sindaco non rappresenta poteri economici???».
C'è una differenza profonda tra "rappresentare poteri economici" (come avrebbe fatto De Bortoli) e "rappresentare i gli affari propri", come farebbe Veronesi, coi suoi progetti che non è azzardato definbire "discutibili". Vabbè il realismo, ma qui avremmo un sindaco che si troverebbe a deliberare la destinazione di un terreno che qualcuno (tale Ligresti) vuole omaggiare proprio a lui in cambio non è dato di sapere cosa (alla farloccata della lapide commemorativa se permetti crediamo poco). Che fa il prof. Umberto, quando c'è la delibera, se ne esce dall'aula come diceva Silvio? Ma dai...
Mi auguro quindi, per la stima che tutti abbiamo per lo scienziato, che Veronesi ci pensi e si tiri indietro. E che lo faccia subito, visto che la dirigenza cittadina non sembra in grado di dare il segnale di orgoglio e creatività che la città si aspetta e merita. Perché se stiamo ad aspettare la fine di ottobre, le primarie ce le scordiamo. E allora che si fa?
Reintervengo perchè discutere liberamente mi interessa assai - e lo faccio senza pseudonimi come mi auguro capiti a qualsiasi esponente politico milanese che prenda la parola in una discussione che non riguarda il giudizio sull'ultimo film di Michele Placido ma il candidato Sindaco -. E, soprattutto, lo faccio perchè alcune parole come quelle di Margherita - Margherita nel senso del nome proprio di persona - toccano le mie corde.
Mi spiego: la preoccupazione relativa al fatto che non serva o non basti una "Star" è anche la nostra (dei ds).
Infatti abbiamo proposto a tutti di lavorare prima sul terreno dei contenuti e poi su quello della scelta del candidato.
Sapendo bene che una figura "forte" poi può servire eccome - e non lo dico citando i sondaggi che in modo pressochè unanime spiegano che Veronesi è la più forte candidatura possibile - lo affermo semmai guardando a quello che è il panorama che si può delineare se una alleanza vasta (l'Unione, i movimenti, i comitati etc. etc.) raccolta attorno ad un programma condiviso si dota pure di un candidato estremamente popolare.
Si dirà il candidato non basta. Certo! E infatti noi - i terribili diessini!!- abbiamo fatto apposta un congresso cittadino tutto sul programma a giugno, apposta una festa nazionale de l'Unità che oltre ad aver fatto arrabbiare biraghi per la montagnetta - fosse per me la utilizzeremmo dodici mesi l'anno e tutta quanta - ha visto la partecipazione di circa centomila persone ai momenti di confronto politico e culturale, abbiamo fatto apposta la proposta del "Cantiere" alla città e così via.
Insomma nessuno pensa che solo una "faccia" possa servire a vincere e governare bene. Crediamo semplicemente che possa essere un ingrediente estremamente rilevante per farlo soprattutto se alla faccia conosciuta si associa una personalità forte, autorevole e stimabile - come il caso di Veronesi, che, ovviamente non è l'unico candidato possibile in grado di rispondere ad una simile necessità -.
Detto questo noi, siamo stati, siamo e saremmo per ricorrere alle primarie in caso di più candidature.
E di accettarne, ovviamente, il verdetto come dovrebbe fare chiunque.
PS: sono reintervenuto e reinterverrò magari ancora. Per il tema e molte delle cose che leggo. Trovo sinceramente agghiacciante l'attacco a Mirabelli - e chi mi conosce sa bene che non lo scrivo per un rispetto liturgico delle "gerarchie" o del "partitone"- . Quel modo di descriverne l'intervento e il contributo da parte di Alberto è esattamente ciò che noi dobbiamo lasciarci alle spalle. Lo stile da "anni novanta" di una sinistra snob pronta sempre e solo a darsi martellate.
ops credevo fossiio il destinatario
scusa 2 p
Sul PS di Pier, allora siamo pari. Io trovo agghiaccianti le cose che dice Mirabelli in un momento come questo, chevvofà...
Quanto agli pseudonimi, Pier ti ringrazio sinceramente per aver sottolineato la miseria di questo comportamento, che ovviamente ho notato dato che che vedo l'IP di ogni commento postato.
OT: Majorino, se voi occupaste la montagnetta 12 mesi l'anno tutta non si incazzerebbero solo Biraghi e il quartiere, ma tutta Milano. Su questa storia sarebbe meglio che voi andaste a riassettare e la chiudeste lì senza farci sopra dello spirito che è di troppo.
Sulle primarie, c'è solo una cosa da dire: cosa si sta aspettando?
Per G. Bassi : E invece una città moderna e vivibile non avrebbe paura di utilizzare i suoi spazi di continuo, rispettandoli e sapendoli cogliere come luoghi di tutti.
Poi è chiaro che la cosa non avverrà - per fare una Festa di 365 gg non abbiamo la volontà, i soldi, i permessi e piove troppo - ma il risultato straordinario della Festa è un serio stimolo ad andare avanti, magari anche l'anno prossimo.
Comunque di questo ne discuteremo certamente in altri luoghi materiali e virtuali.
Sulle primarie : a novembre quando, chiuso il confronto sui contenuti, discuteremo di candidati decideremo. Per quel che riguarda i DS la strada è pacifica : se di candidati ce ne è più di uno si fanno le primarie. E poi se ne rispetta l'esito.
interessi economici, età avanzata, esperienza politica limitata, piovuto dall'alto: i motivi per considerare insufficiente una candidatura dovrebbero essere ben altri!
non costringetemi a votare la moratti....
Facciamo due conti: si aspetta la fine di ottobre, Veronesi rinuncia, un nome unico non c'è, si devono fare le primarie. Un mese per fare il regolamento, un mese per la raccolta di firme, siamo al 2006... Mi sembra una follia
***..da quando un sindaco non rappresenta poteri economici???***
Questa da sola varrebbe il premio calderoli, se non fosse semplicemente terrificante.
Angelo non voterebbe Veronesi per "interessi economici, età avanzata, esperienza politica limitata, piovuto dall'alto" e in questo caso -aggiunge- sarebbe costretto a votare Letizia Moratti.
La quale -si sa- NON rappresenta interessi economici, NON ha una esperienza politica limitata e NON è piovuta dall'alto.
L'uso della retorica può avere come effetto collaterale il rendersi ridicoli: non bisognerebbe abusarne
Ho letto il tuo messaggio quando alla festa dell umidità si è fatto il nome di veronesi mi sono cadute le braccia e anche qualcos'altro che non ho essendo donna, comunque quasi nessuno ha applaudito e quando invece un rappresentante di rifondazione ha detto che veronesi non era adatto c'è stato un applauso scrosciante.
Io veronesi l'ho conosciuto di persona purtroppo 20 anni fa, essendo ammalata di tumore sono andata a fare una visita nel suo studio privato, per 3 minuti di visita pagai allora 300 000 lire come 500 euro odierni circa senza fattura ovviamente dato che c'erano circa 20 persone nel suo studio fai te quanto guadagnava ogni giorno l'onestuomo.....
Ciao luciana
marco, ho visto il tuo sito e devo dire che se questo è il contributo da "riformista", siamo messi male. ti rifiuti di prendere atto del fatto che per molte persone non esiste differenza tra un'amministrazione guidata dalla moratti, da veronesi, da albertini. eppure siamo tantissim*. mi auguro che le primarie nazionale diano un bel segnale forte in questo senso, cosi' da farvi ricuperare quel pò di buonsenso e intuito politico che sembrate aver annegato nel cinismo più deteriore. fai una battuta in meno e una riflessione in più.
Fiano e Mirabelli non hanno mai risposto alla mia proposta a proposito di candidature:
"(...)E che, se si tratterà di un medico, famoso o no, presentandosi agli elettori faccia una pubblica dichiarazione giurata che mai ha fatto visite (magari a pazienti dirottati dall'ospedale che dirige) senza rilasciare la regolare ricevuta.".
Saluti, ottimo lavoro!
Guido
Vorrei spostare la discussione dal candidato sindaco al programma che uscirà dal Cantiere.
Come ho dichiarato giovedì scorso al Cantiere su Sviluppo e Qualità ribattendo a Cerami dei DS, dal Cantiere dovrà uscire un programma dettagliato e non generico come il Progetto per l'Italia per le primarie nazionali.
Il programma dovrà essere di forte discontinuità rispetto a quanto realizzato dalla Giunta Albertini e dovrà dichiarare chiaramente quali dei progetti avviati saranno portati a termine e quali cancellati, soprattutto in tema urbanistico e trasporti (piano di governo del territorio, PII, parcheggi sotterranei, mobilità).
Dovrà dire quali politiche in campo urbanistico, ambientale, mobilità ecc. saranno perseguite.
Dovrà tenere in attenta considerazione le esigenze che i cittadini milanesi hanno espresso in questi anni con i loro comitati e associazioni.
Dovrà dire come si svilupperà la partecipazione diretta dei cittadini alle decisioni, indipendentemente dall'organizzazione futura dell'area metropolitana (se le nuove municipalità saranno altrettanto autoritarie quanto l'attuale comune non cambierà nulla).
Dovrà essere chiaro quali interessi e lobby verranno tenuti lontano dalle decisioni pubbliche.
Con un programma così fatto e che i candidati sindaco dovranno sottoscrivere, credo che la selezione dei nomi sarà automatica.
Se invece il programma sarà vago, tutti i candidati saranno accettabili e non rimarrà che individuare il migliore tramite le primarie secondo il suo programma individuale.
Il cantiere non sarà servito a nulla e mi aspetto che le associazioni che hanno aderito saranno molto deluse.
A me la candidatura del Prof. Veronesi è piaciuta subito, istintivamente. Sarà che il medico ispira fiducia? Poi però ho letto questo articolo e tutti i commenti e devo confessare di aver cambiato idea. Non sono più sicura che Veronesi sia la persona giusta. Comunque avrei avuto piacere di leggere gli interventi anche di altri esponenti politici, non solo Majorino, a cui faccio tanti complimenti.
Grazie a tutti per l'attenzione.
Veronesi eccelso scienziata e studioso,ma non canditato.X i motivi citati nella lettera e poi xchè,semplicemente/banalmente nulla indica che saprebbe amministrare una città.
Umberto Gay
no a Veronesi sindaco x i motivi da voi elencati ,non è in grado di affrontare i molti problemi di Milano.la Sanità non è solo lotta al cancro,ci sono altre cose altrettanto importanti
da curare.basta presentarlo come salvatore dell'umanità.è uno che ha fatto bene il suo mestiere,ma anche i suoi interessi.
Rispondo a Francesca P. nel merito della candidatura, ma -visto che devo parlare seriamente- con due premesse.
1) Non è affatto detto che il candidato sarà Veronesi e il percorso che abbiamo scelto per individuare il candidato dovrebbe rassicurare tutti: insieme (nel Cantiere) scriviamo le linee guida, i candidati le sottoscrivono, se ce n'è più d'uno si fanno le primarie.
E' chiaro però che lo schema funziona se non ci sono veti incrociati e preventivi.
2) Indipendentemente dal giudizio sulla candidatura e dal fatto che per le ragioni dette sopra trovo questa polemica su un nome scorretta, trovo anche questa discussione in assoluta malafede.
Si fa tanto rumore su Veronesi solo perchè si cerca una rendita di posizione per il futuro. Infatti se Veronesi si candida fai il pieno del tuo elettorato "duro e puro", se non si candida ottieni un successo di immagine. Se fosse solo battaglia politica lo troverei legittimo, ma qui lo si fa a rischio di perdere le elezioni: è il solito tanto peggio tanto meglio così caro a certa sinistra.
Ora il merito. Mi scuso per essere intervenuto prima solo con una battuta -si può scherzare, vero?-, ma avevo anche già detto che le risposte di Franz Maria e PierMajo mi sembravano eloquenti.
Metto lì alcune considerazioni sparse e in assoluto NON ordine di importanza.
La candidatura permette al centrosinistra di darsi una connotazione (un profilo) che a me soddisfa.
Infatti:
- ha chiare quali sono le priorità per il rilancio di questa area metropolitana (attrattività, sviluppo, innovazione, infrastrutture, risorse, rinascita culturale ...)
- è di sinistra e quindi sicuramente metterebbe al centro dell'azione di governo le classi più deboli (casa, servizi, cultura diffusa, integrazione,...)
- è quotidianamente a contatto con giovani ricercatori e eccellenze di ogni tipo (anche internazionali) al punto da farmi ben sperare che avrà come priorità e come stella polare la loro valorizzazione
- ha un'età che gli consente di poter ignorare ogni pressione clientelare
- sa cosa vuol dire gestire una squadra (e tutti sanno quanto una Milano gestita dal centrosinistra ne avrebbe bisogno)
e valorizzare le competenze di ciascuno
- ha esperienza di ministro che è l'esperienza politica che più assomiglia a quella di sindaco
- ...
... mi fermo qui perchè sono stato lungo assai.
Aggiungo solo che anche umanamente e sotto il profilo politico generale mi piace molto perchè è laico. Laico in senso vero e non solo perchè va contro le gerarchie ecclesiastiche. Tra l'altro sottolineo come una persona che ha avuto il coraggio di andare contro Ruini e il Papa non avrà certo difficoltà a tenere testa a Ligresti, Ricucci e agli altri "furbetti del quartierino".
E non si dica che nel caso del referendum non c'erano di mezzo i suoi interessi privati perchè sappiamo tutti che la Chiesa (qui intesa nella sua accezione temporale) qualche influenza sui finanziamenti ce l'ha eccome.
Milano deve tornare ad avere come interlocutore il mondo. Con Veronesi si può.
Marco, ho letto e riletto, ma la tua frase: «Indipendentemente dal giudizio sulla candidatura e dal fatto che per le ragioni dette sopra trovo questa polemica su un nome scorretta, trovo anche questa discussione in assoluta malafede.
Si fa tanto rumore su Veronesi solo perchè si cerca una rendita di posizione per il futuro.» mi è del tutto incomprensibile.
Fammi capire: visto che la malafede deve sottendere uno scopo, quale sarebbe il mio (immagino sia legittimo sentirmi tirato in ballo, visto che ho avviato questa discussion")?
E ancora: posto che non ho nulla a che fare con la politica, ne sono mille miglia distante (si capisce che il vostro mondo mi ... "inquieta" un bel po' no?), non mi candiderò mai a nulla che non sia la giuria del campionato di ciclomeccanica, ecco, mi piacerebbe sapere quale cazzo di "rendita di posizione per il futuro" io stia cercando.
Tanto per sapere. Oppure ho capito male e tu ti riferivi a tutte le forze politiche che l'11 settembre hanno detto un NO secco e preciso a questa candidatura e all'umiliante attesa prona dello "scioglimento delle riserve" da parte del potenziale oncosindaco?
Scusa Alberto, credevo che l'autoreferenzialità fosse caratteristica di alcuni frequentatori di questo blog e non del suo admin :-)
Scherzi a parte, mi scuso veramente per non aver precisato che il mio riferimento era all'appello Agnoletto - Rizzo (e altri).
Immagino che sia difficile "tenere testa a Ligresti" che insiste perché il comune cambi la destinazione d'uso del suo terreno per costruirci sopra il tuo IEO. Basterebbe questa storia a rendere ineleggibile Veronesi, ma è chiaro che i politici hanno completamente perso i valori morali e vogliono una cosa sola: vincere. Perché si sta molto più comodi sulla poltrona del governo che su quella dell'opposizione. Che vergogna...
Cara Rosa, quello verso Veronesi si chiama processo alle intenzioni. Ed è inaccettabile sempre, ma a maggior ragione in una coalizione.
Quanto al fatto che i DS vogliono vincere: ebbene si' ci hai scoperto!!!
Vogliamo vincere perchè questa città ha bisogno di una svolta e solo il centrosinistra può dargliela. Mi spiace per voi, ma per vincere prima bisogna convincere perchè sono gli elettori a decidere il sindaco e non pochi eletti.
Si facciano le primarie e si decida chi nella "nostra gente" ha più consenso tra Agnoletto, Colombo, Veronesi (o De Bortoli), altri; poi tutti insieme si vada davanti ai milanesi a dare loro una speranza di cambiamento.
Più facile a dirsi che a farsi, visto che molti di coloro che qui vomitano insulti ai "politici", ai Veronesi, al segretario dei DS, sembrano dimenticare che dopo -chiunque sia il candidato- dovranno fare la campagna elettorale con i politici, con i Veronesi e con il segretario dei Ds.
Sempre che queste signorine (che di mestiere fanno i consiglieri comunali, i parlamentari italiani o i parlamentari europei: non esattamente mestieri impolitici) vengano poi con noi a dare i volantini e attaccare i manifesti.
Sarà l'influenza, non ho capito chi sono le "signorine che fanno mestieri non impolitici".
Quanto a chi "vomita insulti al segretario", visto che sono parte in causa, vorrei capire se anche qui è diventato presidente Petruccioli, che in quel caso mi do una regolata e cambio tono. Questo però non cambierà la realtà, ovvero il fatto che ogni intervista a Mirabelli che leggo mi fa cascare le braccia. Ecco, se Petruccioli diventa presidente di OMB diremo così: «Ho osservato che le parole del Segretario Provinciale dei Democratici di Sinistra, Franco Mirabelli, mi inducono stati ansiosi e maniacodepressivi. Sto sottoponendomi agli esami opportuni per individuare una terapia».
Ma dai Marco, diobbono, sei giovane, c'hai il blog pure tu, ma santa madonna, ancora con la categoria del "vomitare insulti" come i manichini incartapecoriti della politica di professione? Sarebbe questo il rinnovamento che proponi? Dissenso sì, ma con i gomiti ben stretti, coltello e forchetta in punta di dita? Ma no per la miseria, non abbiamo fatto lotte e discussioni infinite, preso e dato botte, occupato aule, cantato e suonato "la violenza", non siamo sopravvissuti al craxismo e a Berlusconi per ridurci a questa malinconia. Ripensaci, ti prego, almeno tu che mi sembri persona con un minimo di sale in zucca.
Su Greenplanet un articolo sull'argomento da Affari Italiani.
a tutt'oggi il sito www.cantieremilano.it che avrebbe dovuto raccogliere le proposte dei cittadini per milano, per il candidato sindaco e per il programma che il futuro sindaco avrebbe dovuto sottoscrivere è in costruzione a me sembra tutta una presa per....
scusatemi, ma oltre a Veronesi, chi sono gli altri candidati?... Come al solito siamo in ritardo , il nome doveva essere fuori a settembre o no? Se poi il nostro Veronesi vuole fare una squadra con Borghini, Rivera, Tognoli io vado al mare ... non vomitomai prima dei pasti ed una ipotesi di questo tipo fa solo vomitare.
ciao
Be', oramai il Verünès l'ha rinuncià...
Vedi Repubblica.it e OneMoreBlog.
bene
adesso teniamo fuori de bortoli (che non basta essere avversati da berlusconi per poter rappresentare una sinistra anche pallida) e poi si ragiona di qualcosa di concreto e credibile
William Styron, whose Holocaust novel Sophie's Choice became a film and an opera, has died, aged 81...