Travaglio ai Ds: vi siete arricchiti, ora si sa il giro dei soldi
di PConti
Due anni esatti dopo il suo «sono entrati a Palazzo Chigi con le pezze al sedere e ne sono usciti ricchi» (parlava del governo D'Alema), Marco Travaglio rincara: «Se confermo le mie parole del 2004? Tutte. Con l'aggiunta di qualche nome. Adesso si conosce il giro dei soldi e dove sono stoccati». I 50 milioni di euro di Consorte? «Certo. Ma penso anche a Gnutti. La banda è cominciata lì, con Telecom. Non avevano né arte né parte, adesso hanno i soldi che gli escono dalle orecchie». Corridoio del teatro Ambra Jovinelli, da due giorni sede aperta della sinistra irregolare. È sera, tra poco si presenta il libro di Travaglio e Peter Gomez Inciucio - Come la sinistra ha salvato Berlusconi,
edito dalla Bur.
Poi la serata comincia. «Forse volete far vincere Berlusconi con questo libro?», chiede sul palco il presentatore della serata, Oliviero Beha. Peter Gomez: «Non siamo berlusconiani ma giornalisti. E vogliamo che il centrosinistra vinca. Ma pretenderei nel programma di Prodi una parola chiara: cosa farete sull'informazione nei primi cento giorni del governo? Nei suoi anni di governo il centrosinistra non ha saputo risolvere il conflitto d'interesse di Berlusconi». Applausi. Riecco Marco Travaglio: «Quando Berlusconi se la prende con i "demonizzatori" lo scopo è chiarissimo, quando qualcuno se la prende con Furio Colombo da sinistra perché fa un giornale che "demonizza", beh, è meno chiaro. Il centrosinistra non ha mai chiesto a Berlusconi dei 21 miliardi a Previti e lui ora chiede conto dei milioni Unipol all'Unione. Gli inciuci hanno aiutato Berlusconi e danneggiato la sinistra». In scena, le scalate al Corriere della Sera. Travaglio: «Berlinguer difendeva quel giornale, i vertici ds hanno sostenuto che gli immobiliaristi sono imprenditori come altri...».
Anche Paolo Flores d'Arcais risponde a Beha: «Gramsci diceva che la verità è rivoluzionaria, non che la rivoluzione usa la verità come gli pare. I nostri post-comunisti invece di rifarsi alla nobile tradizione gramsciana hanno un riflesso condizionato verso il comunismo francese, il più stalinista d'Europa: non si parla dei propri errori per non fare il gioco del nemico. Ma Consorte ha messo da parte 50 milioni di euro. E ai tempi di Tangentopoli un miliardo di tangenti era uno scandalo... qui sono cento miliardi per una consulenza». Ancora: «Nell'orizzonte della sinistra non dovrebbero mai comparire insieme "Svizzera" e "conti cifrati". Per mesi Diario, l'Unità, Micromega
parlavano di certi temi ma hanno dovuto subire le rampogne dei dirigenti ds che li accusavano di estremismo. Ora si scopre che avevano ragione. Perché questi dirigenti non fanno una cosa semplice e grande: ammettere di avere sbagliato e chiedersi perché... Ragionando così, forse si possono vincere le elezioni». Conclusione: «Berlinguer fece della questione morale una bandiera. Perché questi sentono il bisogno di avere le loro banche, o di varare bicamerali per rifondare tutti insieme la Repubblica?».
Una telefonata amplificata, è Beppe Grillo: «A proposito di inciucio. Ma lo sapete che Fininvest è socia di Unipol attraverso la società Clessidra?». Interviene Furio Colombo che pare avvertire Travaglio e Gomez: «Siamo in emergenza. Una sola persona regola il flusso quasi totale delle informazioni. Se Berlusconi vince, si rischia la libertà del Paese: non sono elezioni normali. Non possiamo perderle. Stiamo attenti a non tagliare i fili sbagliati per disinnescare la bomba, a non liberarci da Berlusconi». Di nuovo nei corridoi. Sabina Guzzanti chiude imitando D'Alema: «La sinistra ha ancora questo patrimonio. Sa organizzare, come grande forza, le masse. Per offrirle al commercio, alla Confindustria».
grande serata e io c'ero...
Scusatemi, ma trovo questo articolo di una disinformazione esasperante. Premetto che non ho letto "inciucio" (ma leggo tutti i giorni Travaglio sull'Unita' e ho letto altri suoi libri), ne' - vivendo a Milano - ero presente all'incontro.
La mia domanda è: che cosa esattamente si rimprovera a D'Alema? Dall'incipit sembrerebbe che gli si rimprovera di essere uscito ricco da Palazzo Chigi. Quindi di aver ricevuto tangenti. Ma da chi, se la notizia da giorni pubblicata ovunque e' che Consorte i suoi 50 milioni se li e' tenuti ben stretti? L'articolo si guarda bene dal dirlo.
Qualche riga piu' in la' invece sembra che il rimprovero a d'Alema sia quello di aver favorito l'arricchimento di Gnutti, Consorte e altri, che prima non erano nessuno e con l'operazione Telecom hanno guadagnato fior di quattrini. Ok, si puo' discutere se politicamente ha senso per la sinistra "appoggiare" o meno un'operazione finanziaria che riguarda la più grossa azienda di telecomuicazioni del paese. In ogni caso il tesoro ERA parte in causa (per via della golden share) quindi qualsiasi decisione prendeva, un'influenza (in positivo o in negativo) l'avrebbe avuta.
Ma, un conto è criticare la politica del governo e quindi di d'Alema sul caso Telecom, un conto è accusarlo di aver preso tangenti.
Io non credo che la sinistra al governo debba governare come se industria e finanza privata non fossero affar suo, ovvero di tutti i cittadini italiani. Proprio perchè non credo nel liberismo puro io penso che un governo DEBBA intervenire - se necessario - ovviamente nell'interesse di tutti i cittadini, non per interesse privato, come fa Berlusconi.
Siamo arrivati a un punto tale di malfidenza che ogni giudizio, ogni azione di un politico viene interpretata come se il fine ultimo fosse l' arricchimento personale. E' una china molto pericolosa, perche' la sua prima vittima è la discussione politica. E' impossibile discutere delle scelte (opinabili) di d'Alema sul caso Telecom, se si presuppone che in realtà non si tratti di scelte politiche ma di scelte dettate dall'interesse privato.
Allora, caro onemoreblog, qual'e' il senso di questo articolo?
Cxr: stamattina prima di uscire ho letto la consueta decina di pagine di Inciucio. Sto avvicinandomi proprio a quella sezione, dove immagino sarà spiegato con dovizia di particolari come la scalata Telecom sia stata uno scambio di potere da parte di un presidente del Consiglio che intendeva comandare nel salotto buono (o *sul* salotto buono) della finanza e dell’industria. Non so se l'interesse di D'Alema siano i quattrini o il potere (certamente almeno uno dei due), ma - da come ha agito, da come agisce, da come parla, da come si muove politicamente - mi è chiaro quale NON è l'interesse di D'Alema: quello che le persone "normali" pensano e dicono.
a me pare che l'articolo riporti fedelmente cose già avvenute, non ieri o ieri l'altro ma anni fa, quindi di che ci dobbiamo meravigliare ? che qualcuno se le ricordi e le rivendichi anche con orgoglio visti i recenti fatti ?
per essere disonesti non c'è bisogno di fare le rapine a mano armata.
vecchio articolo da da zeus news
"da come agisce, da come parla, da come si muove politicamente - mi è chiaro quale NON è l'interesse di D'Alema: quello che le persone "normali" pensano e dicono."
Si vede che sono una persona "anormale"
;-)
Premetto che ho la nausea di questa disUnione. Però mi unisco un pò a cxr nel chiedermi a così pochi giorni dalle elezioni a cosa serva questo sparare alzo zero su tutto e tutti. La parola d'ordine è vincere le elezioni, e vincerle con distacco per impedire l'ingovernabilità costruita dalla legge sulla proporzionale.Travaglio è bravo, raffinato acuto, quello che volete ma incomincia a darmi il sospetto di un certo cerchiobottismo. L'ho visto una volta alla Feltrinelli con Sabina Guzzanti. Non la lasciava parlare. Un primo della classe. Furio Colombo ha dimostrato come al solito di essere una spanna di buonsenso sopra tutti. Ma non ci rendiamo conto che questo paese con altri cinque anni di Berlusconi diventa l'Albania pre-Rugova? A casa, poi si vedrà, Allah Kerim!
CXR ha assolutamente ragione. E' esattamente quello che penso io e ho cercato, forse con meno chiarezza, di dire qua più volte, beccandomi del cretino, venendo accusato di "leccare che il mio padrone (D'alema, suppungo) saprà come ricompensarmi". E, temo, anche cxr non verrà capito. La cosa strabiliante è come se da una parte si accusa Berlusconi di essere un cialtrone dall'altra si osanna un pensiero che si muove in modo pressoché identico. In questo caso quello di questo articolo. Ieri ser vedevo un prgramma su "odeon" dal titolo "pensieri e bamba" dove per bamba ho scoperto si intende "il bamba" (comunque esilarante il nome del programma). Bene, i disocrsi su D'alema e Fassino erano esattamente dello stesso tenore. A condurre c'era un editorialista, credo, di Libero in tandem con Feltri.
Alberto, a me quello che spiace è che questa è malafede portata all'esasperazione. E conoscendoti, avendo capito e avuto modo di apprezzare la tua passione civile, non capisco come tu non faccia mai un minimo di autocritica su come stai finiendo per dare per scontato, esattamente come fa Berlusconi, che D'alema e parte dei DS sono dei criminali, sulla base di pure elucubrazioni, senza prove. O, cosa che ho capito da tempo, sulla base di una legittima, ma personale, avversione emotiva per il personaggio D'alema. Cosa che io, invece, per esempio, non provo. Mi dà più fastidio Prodi che sui Pacs dice cose poco di sinistra. Ma a lui il premio Calderoli non lo darai mai. Nemmeno quando sabato ha contestato in maniera assolutamente inopportuna e da democristiano le manifestazioni per le coppie di fatto a Roma.
io non capisco una cosa, ma un gesto di onestà non ce lo dobbiamo aspettare nemmeno a sinistra ?
perchè mai, anche se siamo a due mesi dal voto dovremmo metabolizzare anche le porcherie ? nessuno vuole, credo, che frottolo rivinca le elezioni, ed è proprio per questo che io mi sarei aspettata un gesto di umiltà invece dei soliti schiamazzi da cortile.
d'alema è sempre quello che disse che 'mediaset è un'impresa italiana che va difesa', io lo picchierei per questo, altro che Travaglio, quello è un gentiluomo...
Aha! cxr scopre le carte di onemoreblog e lo becca a recensire un libro che non ha ancora finito!!! Evidentemente cxr ha accesso a delle informazioni su 'questo blog' che a noi sfuggono. Brava/o cxr, continua così e metti alle strette onemoreblog. In realtà onemoreblog sta per rivelarsi e cambiare casacca prontamente: la sua stima per le pagine locali de Il Giornale lo tradisce sempre più. Così come capitato a Sven Eriksson, che è stato infinocchiato da un giornalista del News of the World travestito da Emiro arabo, anche Alberto è caduto in un tranello simile e io lo posso anticipare. Un giornalista de 'Il Riformista' si è travestito da Letizia Moratti e lo ha convinto a mollare Corritore per promuovere la campagna della Moratti, quella sbagliata. Alberto si è mostrato lusingato e ha detto che finalmente poteva fare una campagna come si deve, con delle persone con il pelo sullo stomaco come piace a lui.
Se comprate il Riformista di domaini, in vendita come allegato di Libero, trovate tutti i dettagli.
Oltre ad ascoltare ottima musica, Flores d'Arcais dice anche cose sensate: ai tempi di tangentopoli 1 miliardo era uno sproposito, Consorte oggi messo da parte 50 milioni di euro...e ci campano in tanti con quella cifra. Poi vedremo a quale conclusione arriverà la magistratura. Ma a qualunque conclusione arrivi, temo che il problema di fondo rimarrà irrisolto.
Vi ricordate quando da bambini ci immaginavamo i nostri genitori come esseri asessuati? Mai ci saremmo aspettati di venire a sapere che facevano sesso sfrenato nella loro camera da letto.
Ecco, il popolo di sinistra immagina i propri dirigenti come degli "asessuati", ovvero al di sopra di questioni legate alla finanza e agli affari.
andrea il tuo commento mi ha fatto pensare a quando ci si offende fra tifosi di calcio, se uno è della Roma gli danno del laziale, se è interista del milanista e via di questo passo...
Sto avvicinandomi proprio a quella sezione, dove immagino sarà spiegato con dovizia di particolari come la scalata Telecom sia stata uno scambio di potere da parte di un presidente del Consiglio che intendeva comandare nel salotto buono (o *sul* salotto buono) della finanza e dell’industria.
Beh, quando ci arrivi informaci della travaglio-verità; pendiamo tutti dalle tua labbra.
Scherzi a parte: l'impressione è quella di un'aggressione sommaria a baffetto (senza particolari prove) basata sull'antipatia personale e sul fastidio per la svolta socialdemocratica del medesimo.
Io penso che la questione delle cooperative abbia radici ben più lontane e che sparacchiare adesso contro lo skipper ds sia diventato uno sport facile e privo di senso.
Meglio Prodi? Per anni all' IRI a fare quello che chiedevano i politici?
Oppure Colombo? Uomo Fiat per anni (potere ex forte..) e poi convertito sulla via di damasco?
Ometto travaglio (per evitare le ire del proprietario del blog, nella cui casa mi è permesso parlare ma con certi limiti)..
Ha parlato Aleph Panebianco. Sempre super partes. Come il Corriere della Sera.
Per inciso: penso che D'alema sia una persona onesta. Antipatica, pieno di limiti, poco consono a guidare una coalizione di centrosinistra italiana, ma onesta. Fino a prova contraria. Le prove contrarie non le ho viste fin'ora. Checcé ne dica Berlusconi checché ne dica Travaglio.
Non lo faccio per partito preso, nel senso letterale del termine, non ho la tessera dei DS nè tantomeno dò per scontato di votare per loro. Ma penso che qui vada posto un punto fermo: queste a me sembrano le pulci che gli studenti invidiosi fanno al compagno di classe più bravo, intelligente e secchione. Comprensibili, ma assolutamente fasulle. E alla fine, quando si vinceranno le elezioni, si salirà tutti sul carro del vincitore, dandosi delle gran pacche sulle spalle. Questa è l'Italia, in cui si inneggia a Zapatero, ma poi si esalta un leader del centrosinistra che è un ex-democristiano cattolico che si scandalizza davanti alla difesa dei Pacs. L'italia è un paese catto-comunista. In cui tutti invidiano chi sa volare più alto. In questo caso D'alema. Che è salito in maniera esponenziale nella mia stima.
Achab, troppo onore ma mi sopravvaluti.
Non smetterò mai di sputare veleno contro il prete-catto-democristian-comunista Prodi (qualcuno parla di IRI ma io vorrei sentire parlare un pò pù spesso di Nomisma...).
Ma l'ho già fatto e ora divento noioso.
E non smetterò mai di chiedere a Travaglio un'atto coerente: le dimissioni dall'Unità.
Ma credo converrai con me che l'elettorato candiato alla vittoria crede di essere sempre dalla parte dei giusti e dei puri. Questa è una cosa che mi manda fuori di testa...
Grazie comunque per avermi paragonato a un giornalista...ma non è il mio mestiere.
Aleph mi spiace darti un dispiacere ma ieri sera me lo sono fatto dire da Furio Colombo in persona : Travaglio dall'unità non si muove, e ci mancherebbe altro.
Achab e altri: non accetto di dover nascondere il mio dissenso perché sennò vince Silvio. Voglio vincere nonostante tuto. Ma vincere con Giusy la Ganga, Sgarbi, Cuperlo e compagnia - come vuole D'Alema - è perdere. Il sogno è vincere con persone nuove e perbene.
ndreaR: Il Riformista domani esce come gadget di OneMoreBlog, nell'ambito di un accoro tra noi e la Scottex ;-)
Ringrazio Rosa Bianchi per il link a Zeus News. Ho apprezzato l'articolo: si discute su fatti e opportunità politiche, non su insinuazioni. In particolare l'articolo di Zeus News riporta:
"Travaglio è pesante, parla di arricchimenti anche se poi precisa che non si tratta di accuse personali di disonestà ma di accuse politiche".
E' questa ambiguità che trovo deleteria. Cristina dice:
"io non capisco una cosa, ma un gesto di onestà non ce lo dobbiamo aspettare nemmeno a sinistra?"
Quindi presuppone la disonestà. E perchè d'Alema dovrebbe rispondere a chi, senza uno straccio di prova, lo accusa di essersi arricchito?
albeto, il mio non è un discorso a fini elettorali. E' un discorso che farei comunque: non trovo giusto accusare di atti criminosi D'alema sulla base di illazioni tutte da verificare, solo perché ti sta sulle palle perché ha tradito lo spirito del partito per il quale tu voti. Tutto qui. Non ti chiedo per niente di difenderlo per vincere le elezioni.
E non smetterò mai di chiedere a Travaglio un'atto coerente: le dimissioni dall'Unità.
e rimarrai l'unico al mondo a considerarlo un atto coerente...
be' achab, è un "perché" di una certa consistenza, non trovi?
direi nodale.
di base.
originario.
fondamentale.
Questa è l'Italia, in cui si inneggia a Zapatero, ma poi si esalta un leader del centrosinistra che è un ex-democristiano cattolico che si scandalizza davanti alla difesa dei Pacs. L'italia è un paese catto-comunista.
Pura verità.
E mi sta diventando (l'Italia) anche un filo razzista. Solo un filo per carità.
Tra i tanti malanni della sinistra, uno di quelli che ha prodotto più danni è stato il leaderismo esasperato e la voglia di essere sempre più a sinistra degli altri. Negli anni 70 nacquero una pletora di gruppi e gruppetti extraparlamentari i quali poi tutto sommato si divedevano tra di lore per qualceh inezia, per un nonnulla, per una virgola. Finita quella fase oggi ci si divide su chi spara più forte sui dirigenti. Sia ben chiaro, diverse " sparate " le ho condivise, ma confesso che Travaglio non lo reggo. Fin quando l'accusa è quella politica, condivisibile o no, l'accetto. Ma quando poi si va nel pesante, D'Alema e soci vengono accusati di arricchimento personale, resto perplesso.
Sia ben chiaro, D'Alema ha fatto mille errori e credo che prima vada via dalla dirigenze dei DS e meglio è per tutti, ma da questo a farlo passare per un ladro, il passo è lungo. Qualcuno nel suo intervento gli ha contestato finanche di aver considerato Mediaset una impresa italiana che va difesa, e ci mancherebbe, che volevate, che la chiudesse e mandasse a spasso chi ci lavora. L'errore politico è stato quello di non separarlo dall' uomo politico Berlusconi, non la sua chiusura. Ero, sono e resterò convinto la sinistra si sia giustamente occupata dell'affare Unipol perchè la politica e l'economia vanno sempre di più unite, anzi è sempre di più l'economia a dettare l'agenda della politica, ed anche perchè senza soldi non fai nulla.
Se c'è stato qualcuno che ha sbagliato, la responsabilità penale è personale, ma questo tiro incrociato da destra e da Travaglio e compagnucci vari non porterà altro che la vittoria a Berlusconi, che per me rappresenta il peggio in assoluto.
quel qualcuno etabeta sono io, che non solo rimprovero a d'alema di aver considerato un'impresa fondata sul malaffare un bene da difendere, ma mi sto ancora chiedendo cosa ha guadagnato la sinistra in tutti questi anni agevolando il politico (...) berlusconi.
che piaccia o no Travaglio dice la verità, e che berlusconi sia un fenomeno prodotto dalla sinistra è un fatto che non si puo' confutare.
e adesso se ci sono i danni da pagare è bene che tutti si prendano le loro responsabilità se davvero vogliono cambiare il volto dell'Italia.
"Negli anni 70 nacquero una pletora di gruppi e gruppetti extraparlamentari i quali poi tutto sommato si divedevano tra di lore per qualceh inezia, per un nonnulla"
condivisibile quanto scrivi (anche se tagliato coll'accetta!).
ma quei gruppi avevano un grosso merito: non erano persone che stavano nel picci'.
chiedevano cambiamenti radicali, ma non accettavano di dover seguire fumose linee di partito decise nel comitato centrale.
"questo tiro incrociato da destra e da Travaglio e compagnucci vari non porterà altro che la vittoria a Berlusconi"
la vittoria (che aime' si va delineando) del berlusca va tutta ascritta a una sinistra che nel 2001 non ha avuto il coraggio di mandare fassino e dalema a raccogliere patate in pomerania orientale. loro e il loro inciucio della bicamerale. e le loro genuflessioni alla destra.
Basta non fare confusione: è ovvio che la politica debba occuparsi dell'economia del paese, creandone i presupposti per lo sviluppo e favorendone il consolidamento. Ma che ciò significhi collusione, ovvero favorire questo o quell'altro gruppo, questo o quell'altro imprenditore è fuori dalla realtà.
Chiamiamo le cose con il loro nome e restituiamo alle istituzioni le funzioni che loro competono.
Quale bene poteva portare all'economia nazionale la scalata di Unipol alla BNL?
E comunque,pure dandone per scontata l'estraneità alle manovre (sporche), la dirigenza DS ha avuto un comportamento quantomeno ambiguo (gli "immobiliaristi" sono imprenditori come altri) offrendo il destro al nano per sollevare un polverone che gl frutterà qualche punto alle elezioni.
E' questo atteggiamento che rischia di farci perdere le elezioni, non il fatto che Travaglio lo scriva e OMB lo riporti. Svegliaaaaaaaaaa!!!
sono ben rappresentate nel dibattito le due idee chiave della sinistra istituzionale italiana:
a) malgrado tutto, compagni, il partito siamo noi e noi siamo il partito, i dirigenti hanno fatto qualche errore ma sono una parte di noi, andiamo avanti con fiducia;
b) noi decidiamo benissimo con la nostra testa, i dirigenti ci hanno rotto il cazzo, il partito siamo noi che lottiamo, paghiamo, votiamo.
se posso dare il mio modesto contributo credo che se d'alema, malgrado la sua presidenza del consiglio esecrabile, tecnocratica, affaristica e presuntuosa, avesse voluto continuare a far valere la famosa "specificita' comunista" si sarebbe dovuto tirare da un lato nel 1999, invece ha preferito seguire il solco dei politici italiani di mestiere, sempre pronti a riemergere appena e' passata la buriana.
d'alema rappresenta quanto di piu' pessimo ha potuto esprimere la dirigenza del pci-pds-ds in 70 anni di storia gloriosa, la pietra di paragone per d'alema non sono togliatti-longo-berlinguer, ma bombacci-ferrara-adornato-bondi.
turco: visto che adesso se la prendono con ebrei e cinesi io aspetto solo un nuovo pogrom anti-armeno (o antikurdo, mi contento di poco) per far ricominciare la stora daccapo (un amico nostro diceva che prima era tragedia e poi farsa).
Rotafì, sì è un punto nodale. Anche a me D'alema non piace (oddio, dopo aver letta la'credine nei suoi confronti qui, l'ho rivalutato un po', come detto), ma trovo un errore altrettanto nodale e di metodo confondere la delusione e l'avversione con l'infamia. Quest'ultima non è mai giustificata, a mio avviso, se non da prove alla mano. E di prove non ce ne sono. Diventa calunnia, ostracismo, cattiveria gratuita. D'alema ha fatto un sacco di minchiate, ma va attaccato su quelle. Non attaccandosi ad argomenti degni della destra più becera. In questo momento anzi andrebbe posto un distinguo: noi critichiamo D'Alema, D'Alema non ci piace perché non lo riteniamo un leader all'altezza della sinistra, per la sua visione politica, economica e per la sua idea della sinistra, non lo condividiamo nemmeno un po', però non partecipiamo e ci chiamiamo fuori dall'attacco personale e dalla calunnia fondati sul nulla.
E' una questione fondamentale, rotafixa, quanto è fondamentale l'avversione per D'Alema per il suo aver tradito lo spirito di molti elettori.
E ripeto io mi sento altrettanto "tradito" da Prodi che condanna le manifestazioni per i Pacs.
"bombacci-ferrara-adornato-bondi"
trovo questo raggruppamento
particolarmente azzeccato
...soprattutto con bombacci!!! :-)
Negli anni 70 nacquero una pletora di gruppi e gruppetti extraparlamentari i quali poi tutto sommato si divedevano tra di lore per qualche inezia, per un nonnulla.
Ribadisco il mio pensiero, anche se tagliato con l'accetta. Qualcuno mi speighi oggi, non negli anni 70 quale grossa differenza esiste tra rifondazione e i Comunisti Italiani. E meno male che i verdi l'hanno smessa di fare i verdi nelle varie tonalità. O mi sbaglio? Quanti cazzi di partiti stanno nell'Unione, nell'Ulivo, e quali grosse differenze programmatiche hanno?
Per la storia di Mediaset, credo che le aziende, al di là di chi cavolo siano, devono essere tutelate. Il problema è chiarire i rapporti tra la propietà e la politica. Quindi se dovesse vincere la sinistra ( poco probabile oggi) e decretare la fine di Mediaset, sarebbe una cazzata assurda, una vendetta sulle spalle di chi ci lavora.
Io non sono contento dei nostri dirigenti politici, Fassino, D'Alema ed altri.
Ma il quadro è questo, dietro non vedo nessuno. Ed attaccarli sulle stronzate, barche, scarpe, telefonate o altro, porta solo l'acqua al mulino della destra.
Allora arrendiamoci, diciamoci inadeguati a fare politica e regaliamo il Paese a Casini e C. così potremo fare un'opposizione totale e Travaglio, uomo di destra (l'Ha detto lui) potrà continuare sui giornali di sinistra ad accusare di porcherie con rilevanza penale la sinistra.
Porcherie con rilevanza penale, attenzione, non critica politica, quella sono pronto a farla pure io, ma le accuse di arricchimento illecito, o vanno provate o restano porcherie, e questo vale per tutti, anche per Berlusconi.
Quindi se dovesse vincere la sinistra ( poco probabile oggi) e decretare la fine di Mediaset, sarebbe una cazzata assurda, una vendetta sulle spalle di chi ci lavora.
questa e' un'enorme cazzata, incommentabile.
se questa e' la sinistra che sta con d'alema meglio la destra.
riguardo alle differenze tra partiti o movimenti di sinistra forse le cose andrebbero considerate con meno superficialita'.
tieniti d'alema, mediaset e quest'italia di merda.
Le reti rai e mediaset non dovrebbero essere più di due per parte, altre due (una testa) dovrebbero essere cedute.
Bisogna evitare le posizioni di monopolio. La RAI, poi, dovrebbe fare servizio pubblico, lasciando le Lecciso varie ai privati-commerciali.
Ovvio che non sono d'accordo con Borja, la vittoria della sinistra deve essere un avvicendamento normale in un paese democratico, non l'arrivo al potere di un'etnia somala decisa a far piazza pulita degli avversari.
:-))) etnia somala :-))) guarda che i berlusconidi hanno messo in atto più o meno informalmente uno "spoil system" che non fa invidia agli americani!!! :-)))
Carolina
Le reti rai e mediaset non dovrebbero essere più di due per parte, altre due (una testa) dovrebbero essere cedute.
Ok, questo si chiama dare delle regole, e sono d'accordo con te, regole valide per tutti, poi le reti possono essere due, tre o 100, non so, lo decidano i tecnici. Io invoco le regole, valode per tutti, invece in molti interventi noto una voglia di vendetta sul nano pelato che veramente mi lascia perplesso. Il nano pelato dovrebbe essere messo in condizione di non nuocere ma senza vendette, ma cosa volete, l'occupazione di Mediaset, l'espropiazione di
Mediolanum. Ma siate seri.
tieniti d'alema, mediaset e quest'italia di merda. Che ti devo, non ti rispondo neanche. Ho sempre sostenuto, anche in altri post, che dovrebbe andar fuori dal partito, ma si vede che non vi basta, che facciamo, lo eliminiamo fisicamente?
-))) etnia somala :-))) guarda che i berlusconidi hanno messo in atto più o meno informalmente uno "spoil system" che non fa invidia agli americani!!! :-)))
Sono d'accordo.
Questo non è un paese civile. Lo dimostra anche il terrore del centro-destra di perdere.
Comunque, ad essere sinceri, molto fa pensare che siano gli italiani a volere questo tipo di classi dirigenti.
La corruzione, secondo me, è molto radicata.
Etabeta: tu sinceramente vedi all'orizzonte una possibilità che si intacchi in qualche modo Mediaset? Ma via, il massimo che si otterrà è una legge di riforma del sistema radiotelevisivo degna, una legge che regoli il conflitto di interessi, la cancellazione di tutte le norme che hanno alterato il normale corso dei procedimenti giudiziari e per effetto combinato di queste una riduzione della posizione protetta che consento alle aziende del primo ministro di realizzare profitti spropositati. Questo massimo, che poi è un minimo, già costerà sangue e sudore perché richiede di intervenire su una situazione che si è lasciata incancrenire. Saranno dolori.
Non credo quindi oggi che sia il caso di farsi premurosi riguardo a Mediaset. Uno perché bene che vada saranno introdotti a un sistema di regole eque, che non mi sembra poi sta punizione. Due perché preservare la risorsa Mediaset dopo che per farla prosperare in questi anni si è mandata in rovina la risorsa Italia non mi pare il caso.
Mi pare si faccia un po' di confusione.
E' un fatto che D'Alema sia entrato a palazzo chigi con le pezze al culo e ne sia uscito ricco.
Questo non presuppone che lui abbia "rubato", di certo ha spalleggiato una delle più grandi porcate finanziarie della storia italiana (storia che ne è piena) consentendo ad un paio di personaggi con molti limiti di acquisire Telecom senza avere i capitali necessari ed uscirne dopo averla ripulita di un bel po' del tanto caro "plusvalore" marxista.
Non gli è bastato permettere che questo avvenisse, era il presidente del consiglio (illegittimo) di quel momento, si è anche speso ora in questa nuova vicenda Unipol-Bnl: la sua imbarazzata marcia indietro nelle dichiarazioni degli scorsi giorni rispetto a quelle di agosto parla da sola.
Nessuno dice, non lo dice nemmeno travaglio, che D'Alema abbia intascato dei soldi, ma che D'Alema abbia fatto in modo di diventare presidente del consiglio, abbia fornito (con la complicità di altri) a Berlusconi tutte le ancora di salvezza di cui aveva bisogno durante la legislatura passata, non abbia realizzato NULLA di politicamente rilevante, abbia permesso grazie alla "non" azione che il terreno fosse "fertile" per la vittoria e lo sfacelo Berlusconiano degli ultimi 5 anni è INNEGABILE.
Il fatto che nel frattempo si sia comprato, ok in leasing, ok con altre due persone, la barca è solo un simpatico argomento da bar sul quale è possibile spendere qualche battuta.
Quello che conta è quanto male ha fatto D'Alema (con i suoi commilitoni) a questo paese e al suo partito, di fatto completamente incancrenito dalla sua presenza, quanto sia stato nullo in qualsiasi occasione che richiedesse una qualsiasi "azione".
Questi sono i fatti da smentire, fatti che Travaglio porta chiaramente alla luce in "Inciucio".
Il fatto che appaia al momento infondata l'ipotesi che lui si sia arricchito personalmente mi fa preoccupare ancora di più: significa che tutte le sue azioni sono legate ad uno scopo più sudbolo, il potere.
Etabeta: tu sinceramente vedi all'orizzonte una possibilità che si intacchi in qualche modo Mediaset?
A me di Mediaset non frega un cazzo. Io chiedo il rispetto delle regole e la salvaguardia di chi non c'entra un cazzo, come chi ci lavora.
Se all'indomani della vittoria del centrosinistra si definisse una nuova legge sull'emittenza per cui tra nuove società e altre storie si avesse finalmente una pluralità di voci e fosse salvaguardato il livello occupazionale a Cologno Monzese possono mettere anche le bombe sotto gli studi. Sto dicendo che quello che da più parti leggo, è una voglia di vendetta contro Berlusconi da attuarsi per altre vie. E questo non mi va. Chiarisco pure che io con Mediaset non c'entro niente, mi occupo di altre cose. Piaccia o non piaccia Fininvest da lavoro a tanta gente , e molti di questi non c'entrano niente con la politica, è gente che vuole sopravvivere, e non è compito della politica fare vendette sulle spalle degli innocenti. Poi se vogliamo discutere dei programmi è un altro mazzo di carte.
per quanto riguarda Gabriele, condivido la critica a D'Alema per quanto riguarda la vendita Telecom, ma poi non condivido quanto scrive che Nessuno dice, non lo dice nemmeno travaglio, che D'Alema abbia intascato dei soldi.
Uno che dice «Sono entrati a Palazzo Chigi con le pezze al sedere e ne sono usciti ricchi>> cosa vuole dire? Che per strada hanno trovato la gallina dalle uova d'oro?
Io sto cercando da più giorni di fare un discorso di metodo. Le critiche politiche vanno bene, anzi, sono il sale della politica, ma le accuse penali sono tutta un'altra storia.
Altrimento facciamo come Berlusconi, che va a trovare i Magistrati per raccontare storie di nessuna rilevanza penale. Quindi Travaglio o spiega che cavolo vuole dire o la smetta.
Su questa storia si è costruito un nome
E' un fatto che D'Alema sia entrato a palazzo chigi con le pezze al culo e ne sia uscito ricco.
Un fatto?
E chi lo dice?
Dove sono le prove?
Qualcuno ha visto i suoi conti bancari?
Può anche essere, ma i fatti sono i fatti (e vanno dimostrati); qui mi pare siamo nel campo delle pure opinioni. E' questo è il metodo tipico della propaganda alla Goebbels, spacciare per "fatti" proprie idee..
A meno che l'ineffabile si riferisse al lauto stipendio da presidente del consiglio.
Per fortuna, a quanto si sa, grazie a Nomisma il parroco di campagna Prodi entrerà (se vincerà) a palazzo Chigi già ricco..o no?
scusez magari sono idealista ma a me sembra
che la famosa frase delle pezze al culo
focalizzi il contrasto tra la visione della
politica come fatto personale e quella
come servizio al paese. questo il motivo per
cui se dalema se ne va non piangero'. ciononostante
(mi danno l'anima ad ammetterlo) siccome
l'alternativa e' la cdl, sarei capace di
votarlo. su prodi, invece, ho ancora una opinione
lusinghiera anche se mi piacerebbe che questi
fremiti di democrazia e partecipazione avessero
uno spazio garantito nel futuro dell'unione:
insomma meno spazio ai partiti. (e prima che lo
faccia berja lo dico io, non ci sono piu` le mezze
stagioni)
etabeta, solo la posizione di potere acquisita in maniera molto discutibile ha consentito a D'Alema di entrare nei gangli (per dirla alla silvio) della finanza.
Ovviamente passando attraverso personaggi dalla moralità discutibile, vedi Gnutti.
D'Alema povero non lo è mai stato, è pur sempre un parlamentare vita natural durante, certo che quando diventi amico di qualcuno a cui consenti un rapido arricchimento di diversi milioni di euro puoi star tranquillo che non avrai mai problemi economici in vita tua (intanto magari compri due immobili a roma e la barca, il che fa 3 mutui al mese, ma d'altraparte scrivendo i libri per la casa editrice del tuo "avversario" puoi pure permettertelo).
Il problema è qui: perchè un uomo che avrebbe dovuto essere di sinistra ha consentito e cerca di favorire operazioni finanziarie sbagliate, dannose per il mercato e per i cittadini?
Perchè è un pessimo politico.
Dedalus, non diciamo fregnacce, l'ho detto chiaramente alla fine del commento che non ritengo D'Alema sia un "ladro" in senso stretto.
Ricopio quanto ho scritto così la tua speculazione può avere termine:
"Il fatto che appaia al momento infondata l'ipotesi che lui si sia arricchito personalmente mi fa preoccupare ancora di più: significa che tutte le sue azioni sono legate ad uno scopo più sudbolo, il potere."