Avvertimento paranazista? Ma dove? Questo è un legittimo avvertimento di un assessore per mantenere la sicurezza nella sua città : dove sta la stranezza?
Kaiser. non conosci l'individuo. è terribilmente razzista. e tangentaro. per esempio si è inventato le differenze "etniche" nelle feste ai parchi. io immagino che tu, come me, se vuoi farti una grigliata a un parco non sia un problema. invece con 'sto tizio lo può essere. e in modo differenziato anche, se tu invece di essere italiano sei rumeno, ecuadoriano o brasiliano. perché questo tizio annette livelli di pericolosità sociale alle feste delle varie comunità nei parchi, a seconda delle nazionalità. e sai come regola la cosa? con incontri con le singole di ognuno. ma ti pare normale??? uno lavora tutta la settimana magari come badante dei tuoi nonni. la domenica vuole fare un picnic con i suoi amici ... che oltretutto possono essere di qualsiasi nazionalità. proprio come i tuoi amici. ma lui non solo non può chiamarli per la festa... deve anche essere autorizzato... e nemmeno dai vigili com'è d'uso per l'utilizzo di suolo pubblico... ma deve rivolgersi al console del suo Paese (anche se magari il suo Paese lo consideriamo antidemocratico non a cazzo, perché magari 'sto tizio è dovuto proprio scappare da lì. però non gli "esportiamo la democrazia"). che poi oltretutto e sempre per una misera, stupida festa al parco... livelli di rappresentanza degli stati si coinvolgono... a me viene da pensare pure per i soldi... non so se sia vero. ma ti rendi conto della follia? io non mi stupisco affatto del termine "paranazista".
e qui se la prende pure con i nomadi. a parte i pessimi riecheggiamenti storici, per favore. magari perché non hanno alle spalle un consolato che paghi la mazzetta. andiamo.
Carolina
Ma Carolina,gli zingari non hanno una nazionalità. Manca non lo conosco, però mi sembra esagerato dargli un premio Calderoli per aver detto una frase, che in fondo, è ciò che ogni assessore alla sicurezza dovrebbe fare. Magari ha anche usato un tono forte,però è esagerato dire "paranazista". Di che partito è,poi? Ora, senza ricacciare i soliti pregiudizi sui nomadi, purtroppo è vero che questa gente spesso costituisce un problema per la sicurezza, già nelle città piccole come dove abito io, figurati in una città come Milano, dove magari le comunità nomadi sono anche numerose
non hanno una nazionalità. altri ce l'hanno. ma che cosa conta per farsi un cazzo di picnic? nulla. solo che se 'sto tizio vuole incontrare i consoli per "concedere" feste al parco non solo discrimina fra chi ha una nazionalità e chi no, ma proprio fra le persone. oltretutto: i consoli vuole! ti dico! quindi Stati! non per dire i rappresentanti delle comunità straniere qui! per questo secondo me in tutta 'sta faccenda piglia pure soldi. altrimenti accetterebbe pure i rappresentanti dei rom o dei sinti o di chiunque se non proprio il fatto che le persone facciano picnic indipendentemente dalle origini (cosa che deve sfuggirgli completamente). credimi Kaiser, questa è stronzaggine, ignoranza e idiozia e non conta il partito "politico".
Carolina
Come sarebbe a dire che non hanno nazionalità? La stragrande maggioranza dei nomadi/rom hanno una nazionalità (spesso italiana, come nel caso in discussione).
Per carità, non saprei proprio come risolvere il problema degli accampamenti informali, ma da quello che scrivete mi sa che non ne abbiate molta idea nemmeno voi. Certo va fatta una mediazione, con le azioni di forza non si va da nessuna parte.
Comunque, il Premio è assegnato in base ai toni. Un assessore alla sicurezza dovrebbe essere il primo a moderare gli animi e a gettare acqua sul fuoco, non deve certo fare i comizi alla Borghezio. Dica magari anche le stesse cose, se ne è convinto e in grado di assumersene la responsabilità, ma con altre sfumature.
Dire ogni tanto la parola "legalità", poi, non guasterebbe, giusto per non sembrare un capo camorra.
Conta anche come le dici le frasi.. quei toni non sembrano pacifici.
CMQ bentornato al premio verde!
"Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso, di RAZZA, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali."
Toni e contenuti, "paranazisti" forse, razzisti di sicuro. Esiste una RAZZA nomade? Non mi risulta. Il fatto è che quei toni, si usano per chi commette reati, mentre qui il discorso è che devono andare a prescindere da cosa facciano o no, col presupposto che la parola "nomade" è sinonimo di illecito. Toni che altri colleghi di giunta non hanno adoperato neanche per altri stranieri rifugiati, che avevano occupato lo stabile di via Lecco (quindi l'illecito c'era, per quanto dettato dal bisogno e dalla richiesta di diritti).
Nel contenuto, l'affermazione più che razzista è stupida: via Pusiano non è un posto dove ci si va per amore del campeggio, ma perché si è trovato per la strada un altro assessore che ti ha mandato via. E' un gioco delle parti, con i "nomadi" a fare da pallina da ping pong, con risultati a volta sorprendenti, come quel gruppo di sloggiati che, avendo i documenti in regola, a ottbre scorso avevano piazzato le roulottes nell'orto di un maresciallo dei carabinieri, sempre in una periferia sperduta poco distante.
Non ho capito bene perché gli zingari non hanno nazionalità. A Milano hanno carte d'identità italiane i Sinti, i Rom Harvati e quelli Abruzzesi, votano alle elezioni e hanno svolto il servizio militare. Esistono poi Rom di nazionalità rumena, bulgara, serba (e kosovara), croata, bosniaca e macedone. Buona parte ha avuto figli in Italia, figli con diritti come gli italiani sino alla maggiore età (lo stabilisce la Bossi-Fini, mica l'ultimo dei sovversivi!). Bosniaci e kosovari di solito mancano di documenti per problemi con il consolato (che dipendono dalla situazione politica interna, nel caso della Bosnia il contenzioso è terminato recentemente), alcuni croati e serbi addirittura hanno ancora il vecchio passaporto federale con la nazionalità Rom. Sinti e Kalé francesi, presenti di solito per raduni religiosi, oltre ai documenti nazionali hanno un ulteriore "cahier de voyage".
Sul "comunità numerose", infine, si parla dell'1,5 per mille della popolazione, e l'aggettivo mi sembra il meno adatto. Vero è che le condizioni dei campi, regolari o meno, li rendono molto più identificabili (in senso peggiorativo) rispetto ad altre comunità nazionali.
PS: dove ho scritto votano, questo il link corretto.
Mi sa che confondete cittadinanza e nazionalità.
In che senso confonderemmo/ebbero cittadinanza e nazionalità? La maggior parte dei nomadi di cittadinanza italiana è anche di nazionalità italiana, quindi in questo caso non c'è alcuna differenza.
Con questi toni e con questo modo di agire non si va da nessuna parte.
"Non ho capito bene perché gli zingari non hanno nazionalità. A Milano hanno carte d'identità italiane i Sinti, i Rom Harvati e quelli Abruzzesi, votano alle elezioni e hanno svolto il servizio militare. Esistono poi Rom di nazionalità rumena, bulgara, serba (e kosovara), croata, bosniaca e macedone..."
Postato da Fabrizio Mercoledì 10 Maggio 2006 alle 1:55
Mi sa che confondete cittadinanza e nazionalità.
Chi mi chiama?
Diciamo che è una questione di lana caprina, dato che i Rom abruzzesi (per dire) sono presenti in Italia dal 1500, gli Harvati dal 1945. Lo stesso vale per la presenza negli altri stati europei.
A meno che... il non avere nazionalità (o viceversa essere di nazionalità Rom) significhi che puoi essere apostrofato peggio di un criminale, indipendentemente da cosa si fa. Razzismo, appunto, anche se sulla bocca di un ameno assessore.
Ragazzi, mi sembra di non capire...
I rom abruzzesi (per dire) sono di nazionalità italiana, per quanto li si possa chiamare "rom abruzzesi".
O vogliamo metterci a parlare di nazionalità sarda, siciliana, tirolese e magari pure padana?...
A 'sto punto all'aeroporto quasi quasi mi dichiaro gallo cisalpino...
Boh, lasciamo perdere non ci siamo capiti:
(per esempio: la maggioranza dei sudtirolesi sono di nazionalità tedesca ma sono cittadini italiani dal 1919).
Domanda a chi se ne intende: ma i Rom attualmente non hanno un'identità etnica diversa da quella italiana? Quali gruppi? E se sì, quale lingua parlano? Si sono assimilati tutti? CHIEDEVATELO!!
Grazie per le eventuali risposte
Danjar, non volevo dissertare su una qualsiasi tradizione, ma ce l'avevo con il razzismo di Manca. Facevo l'esempio di altre sue "iniziative" perché Kaiser non dava l'idea di conoscere il personaggio. Una FESTA AL PARCO non può essere soggetta a tali vincoli e balzelli e in più a seconda dell'origine di uno, che sia rom, brasiliano, italiano, portoricano o liberiano: non ha senso. una festa al parco è per tutti un tipico esempio di faccenda di diritto privato, e solo un assessore dell'attuale comune di MI può pensare e agire in modo contrario. Poi oggi/ieri si è anche pigliato il Premio Verde, e credo se lo sia meritato anche per queste frasi recenti.
Carolina
risponde specificatamente alla tua domanda...???
http://www.cestim.org/due-palazzi/studi_explorer_%201%20-%204/pagine%20web/storiadeirom.htm
http://www.sivola.net/dblog/storico.asp?m=20051001
http://dex1.tsd.unifi.it/juragentium/it/index.htm?books/simoni.htm
Grassie-Hvala-Danke-treno merci-thanks
molim...
Sul concetto di minoranza etnica e linguistica, QUI.
Il resto se non mi faccio troppa pubblicità puoi trovarlo sul mio blog, ma anche su Google o Wikipedia.
grazie per la segnalazione...
I nomadi non sono di nazionalità italiana. Come dice wanax, hanno la cittadinanza italiana, ma la loro nazionalità non lo è : da un punto di vista etnico non sono italiani,ma tzigani,rom, sinti o che altro.
Chi è che dice che "nomadi" non è sinonimo di llecito? Tecnicamente non lo è, ma in realtà e convinzione comune e diffusa che lo sia. Non è un caso se la parola "zingaro" è usata come insulto. Manca ha indubbiamente usato toni eccessivi, ma le cose che ha detto sono sostanzialmente giuste, specie da un'assessore alla sicurezza. Campi nomadi in certe zone sono molto pericolosi
Quali sarebbero le zone "non pericolose"? QUI una modesta proposta che arriva da loro stessi.
Fuori dal centro abitato,ad esempio
Solita lana caprina, mein herzlich kaiser! Es wechsel nichts. (scusate, non so + come farmi capire!)
Toglili dai centri abitati, e chi lavora ci torna per lavorare, lo stesso per chi compie degli illeciti.
Mi va bene, se tolti dai centri abitati la loro presenza serve a contrastare la speculazione edilizia, non mi va bene se lo schifo o lo spreco dei campi cittadini viene replicato "fuori dal centro abitato".
Ripeto, non è questione di toni eccessivi, ma di affermazioni razziste, se un assessore o un commentatore di onemoreblog, dicono che i "nomadi, tzigani, rom, sinti o che altro" sono asociali per nascita o per nomina (non in base a cosa fanno)
Kaiser, per un attimo stavo per risponderti seriamente, pensa un po...
(Mi hai fatto morire dal ridere soprattutto con il tuo "punto di vista etnico", ma anche "la convinzione comune e diffusa" non è male. Sei proprio uno zingaro...)
"e chi lavora ci torna per lavorare"
E da quando gli zingari lavorano?
Danjar, zingaro sarai tu. Mi fa piacere farti ridere,ma se oltre a dire scemenze puoi anche rispondere seriamente fai una favore anche a me.
Cioé Kaiser, fammi capire, tu scrivi la frase "E da quando gli zingari lavorano?", e io dico (direi) scemenze?...
La tua è una frase apertamente razzista e, in quanto tale, in violazione dell'articolo 3, comma 1, lettera a) della Legge 13 ottobre 1975, n. 654, che stabilisce che "è punito con la reclusione sino a tre anni chi diffonde in qualsiasi modo idee fondate sulla superiorità o sull'odio razziale o etnico".
Visto che sicuramente non avrai capito, ti spiego meglio: l'idea che gli zingari, in quanto tali e senza ulteriori specificazioni, non lavorino, è un'idea apertamente fondata sulla inferiorità razziale o etnica degli zingari. Il "non lavorare" non è un'affermazione neutra, in particolare visto che il lavoro è fondante per la nostra Repubblica. È una considerazione certamente negativa.
Ti segnalo in particolare la Sentenza della Corte di Cassazione del 7 giugno 2001 che, con riferimento proprio al dispositivo di legge che ho citato, ha già stabilito essere reato penale l'odio razziale.
Hai espresso la tua "bella" idea su Internet (l'hai "diffusa"); adesso sei perseguibile con l'ipotesi di reato citato, potresti rischiare un giudizio, un processo e una condanna.
Non so se tu sia in grado di capire quello che ho scritto ma, in fondo, non m'interessa poi molto. Mi basta sapere che sei razzista. Non ho bisogno di altro per non avere nessun interesse a proseguire alcun tipo di conversazione con te.
Credo che non valga la pena nemmeno di perdere tempo ad insultarti; nessun tipo di offesa può danneggiarti più dello squallore morale che ti auto-infliggi. Può darsi che in futuro mi degni di rispondere ai tuoi messaggi, ma non farci troppo conto, razzista.
Magari, danjar, poteva essere una battuta,no? E comunque, non è razzista ciò che ho detto. Non ho detto affatto che c'è inferiorità razziale : c'è tanta gente che non lavora! Il mio era semplicemente l'espressione, tipo battuta,di un pregiudizio diffuso : e come se avessi detto che i comunisti mangiano i bambini.
cribbio, dajar, mi stupisci, studi o sei laureato in giurisprudenza !
il richiamo legislativo è esatto !
hai pure intidimidito Kaiser !
>:->
No octopus, sono un ingegnere. Però mi occupo (anche) di sicurezza sul lavoro, che è un campo che ha molto a che vedere con i codici; inoltre il diritto mi ha sempre affascinato e appena posso approfondisco!
credo che la confusione da voi fatta sopra sia NON tra cittadinanza e nazionalità, bensì tra nazionalità (italiana, rumena, serba, albanese, francese ecc) ed etnia (Rom, afro, ecc).
Ci sono cittadini italiani di etnia rom e cittadini italiani di etnia non rom , e cittadini italiani di etnicamente afro.
Come esistono cittadini statunitensi di etnia afro, o ispanica , o rom....
Trovo l'affermazione di KAISER "non a caso la parola zingaro è usato come insulto" veramente sconcertante!
E' come dire che il fatto che la parola "negro" è usata come insulto sia "colpa" dei neri!!!!!!!
Un post da rileggere con attenzione, mentre si vota sulla Costituzione. Manca e Calderoli, due facce della stessa medaglia.