già il fatto che certi diessini parlino come se avessero vinto... contro Ferrante poi... bazzaaaaaaaa... sono più fuzzy dizzy di me e loro non lo fanno apposta. e dimettetevi perdindirindina o almeno statevene 'nu poco zitti.
Carolina
Colpa dei dirigenti? Non scherziamo.
Milano è una città abitata in prevalenza da deficienti e opportunisti che voterebbero destra anche se a guidarla fosse ancora Benito; deficienti che si dimostrano tali ad ogni tornata elettorale, sia essa politica, amministrativa, referendaria, vattelapesca.
I lombardi si confermano - con i siciliani - la "punta di diamante" della dabbenaggine ita(g)liana.
Non solo Ferrante ma anche i partiti che lo sostenevano hanno sostanzialmente fatto tutto quello che potevano (incluso, per certe facce, il farsi vedere in giro il meno possibile).
Vent'anni di destra a Milano, assieme a quindici anni di Formigonismo - il tutto di solito con percentuali schiaccianti - dimostrano che il problema sono i lombardi...
"Letizia ha vinto, ma noi non abbiamo perso..."
invece queste sono purtroppo le parole di Berlusconi a proposito delle politiche del 2006. Già solo per questo io ne userei delle altre.
Sono i milanesi che hanno votato la Moratti che non sanno cosa si sono persi...
Facciamo un partito democratico degno di questo nome, per favore. E cacciamo la nomenklatura.
http://blogs.it/0100206/categories/nelpassato/2006/05/29.html#a5578
Beppe
Piuttosto mi sa che non sanno cosa si sono presi...
copertina impeccabile,
sottoscrivo tutto.
Brunetto, per favore, resta!
Concordo con Danjar, temo che Milano e la Sicilia siano le tipiche zone d'Italia in cui la CDL potrebbe candidare anche un cavallo e vincerebbe lo stesso.
Questi sconfortanti risultati lo dimostrano, pochi giorni prima del voto è uscita la notizia delle casse delle scuole svuotate dalla Morattona e tutti sanno che è stato uno dei ministri più contestati dal governo Berlusconi, eppure ha vinto lo stesso.
Altra storia hanno avuto gli altri due ministri, Alemanno a Roma e Buttiglione a Milano, che si sono beccati due sonore mazzate.
un dato positivo: abbiamo perso di poco, non vale molto per i prossimi cinque anni ma è meno avvilente dei numeri che eravamo abituati a digerire le ultime volte.
certo che a vedere i risultati di roma e (soprattutto) torino viene da piangere.
quando si perde c'è anche un altro vantaggio, gli opportunisti tendono a stare lontani. quindi se c'è la prospettiva di rifondare davvero la politica a milano intorno a un qualcosa che magari si chiamerà partito democratico, allora questo è il momento.
se lo si fa ricordiamoci tutti che lo scopo è trovare un'unità alta moralmente e politicamente, non una frammentazione intestina fatta di miopi ambizioni personali e basse vendette.
UNITA'!!!!!
ps il prossimo appuntamento è comunque il referendum sulla devolution, ricordiamoci che se non passa la CdL potrebbe definitivamente frantumarsi (gli scricchiolii già si sentono, anche grazie al risicato margine della moratti a milano) e chissà che il loro crollo renda ingovernabile anche il comune di milano, e le prossime elezioni non siano poi così lontane.
Da infiltrato, da estraneo, lo scorso giovedì sono andato al comizio finale di Ferrante in piazza Duomo. Doveva essere una festa, con vari leader nazionali dell'Unione venuti per parlare e dare il loro apporto alla campagna elettorale del nostro.
C'erano molte figure di primo piano, c'era Rizzo dei Comunisti Italiani, Pecoraro Scanio dei Verdi, Rutelli ed anche Fassino. Tutti lì a dare il loro contributo.
Sono arrivato a comizio già iniziato, stava parlando Marco Rizzo, la gente lo ascoltava, partecipava e, con un certo distacco, si sentiva coinvolta.
Poi, è stato il turno di Dario Fo: un tripudio. La gente lo ascoltava, la gente partecipava con le sue emozioni. Di sicuro, qualcuno potrebbe pensare che Dario Fo abbia fatto delle buffonate, dello spettacolo; invece il discorso di Fo è stato politico, politico e realistico, improntato ai fatti ed alla realtà e condito con l'ironia che contraddistingue il nostro Nobel.
E' stato il turno di Pecoraro Scanio; non so se sia stata solo una mia impressione, ma mi sembrava che ogni tanto parlasse da solo.
Veniamo a Rutelli; l'ho seguito per i primi 10 minuti, ma non ricordo minimamente cosa abbia detto, ricordo soltanto che la gente cominciava a riunirsi in capannelli, parlando tra sè. La fine del suo intervento è stato salutato con un timido applauso, tra l'indifferenza generale.
Ed ora Fassino! Oltre mezz'ora di discorso, di politichese, di parole senza dir nulla, di aria alla bocca. Se prima di lui tra gli accorsi c'era ancora dell'interesse, con l'intervento del segretario DS la gente era completamente distratta in altro: chi faceva i suoi pronostici, chi parlava di Moggi e dello scandalo calcio, chi della scorrettezza delle destre. Per un attimo ho avuto un flash, mi sembrava di rivedere una scena di "Aprile" di Nanni Moretti, in cui il regista inveiva contro un D'Alema comiziante. Ormai, forse, abusiamo delle immagini, delle allegorie, delle dichiarazioni morettiane, ma come negare che abbia ragione?
I leader del centrosinstra mi sembra abbiano portato un contributo negativo a Ferrante, ho avuto l'impressione che se la siano cantata da soli, lontani dal pubblico; il palco non segnava solo uno stacco fisico, ma anche qualcosa di più, segnava la distanza tra la politica (dell'Unione) ed il suo elettorato.
In queste condizioni, l'elettorato non ha alcuna colpa; se a Milano è andata così bisogna cercare tutte le ragioni all'interno della classe politica, che non è capace di essere vicina alla gente. Uno spreco di risorse e di persone e questa volta la persona sprecata è stata Ferrante.
Si, infatti Zanardi, rispetto ai risultati deprimenti del Veneto......non cambieranno mai i Veneti, gli avranno detto ancora una volta che gli tolgono la casa, l'ICI ed il Cayenne e quelli ci hanno creduto...:-(
Ho visto i parziali di Roma, Forza Italia ha preso solo il 10%....ah, spero arrivi a questa media nazionale molto presto.
PS Ora c'è un'altra battaglia IMPORTANTISSIMA, il referendum costituzionale, sono certo che Berlusconi se la giocherà come ultima carta ed agiterà mari e monti, il referendum è importantissimo, sarebbe l'ultimo passo per gettare il paese nel baratro.
Ciao a tutti, io vivo in toscana e mi rattrista vedere alcune zone dell'italia che sono costellate di un finto-perbenismo e che non riescono a scrollarsi di dosso una politica cialtrone ed arrogante;
qui da noi i maggiori problemi nascono se scegliere una amministrazione di centrosinistra o di sinistra, e mi rammarica vedere che in altre zone invece sia dura arrivare anche a vincere.
quello che proprio non riesco a capire è come si può votare personaggi come Berlusconi-Moratti-Bossi (cosa rappresentano? se non l'arrivismo esasperato...è questo quello che vogliamo??) per non parlare del Cuffaro indagato!!! ma come si può!!!!
MA SE HA VINTO LA MORATTI EVIDENTEMENTE LA MAGGIORANZA L'HA SCELTA. E ALLORA??
LASCIATE CHE DISTRUGGA (O CONTINUI A DISTRUGGERE) MILANO COSI' COME HA FATTO CON LA PUBBLICA ISTRUZIONE.
QUANDO FINALMENTE IL POPOLO DI BABBEI LA SMETTERA' DI GUARDARE GRANDI FRATELLI, FATTORIE, MAGHI,CALCIO FASULLO, PREVISIONI DEL LOTTO E QUANT'ALTRO DI DEFICIENTE C'E' IN GIRO PER LA NOSTRA TV, QUANDO SARA' STANCO DI PRENDERLO IN C..O SENZA VASELINA SI DECIDERA' A MANDARE QUESTA GENTE DOVE MERITA. NEL FRATTEMPO QUESTA GENTE SI SARA' ULTERIORMENTE ARRICCHITA ALLE NOSTRE SPALLE E LASCERA' DIETRO DI SE' IL DESERTO ASSOLUTO.
TANTI AUGURI: IO ME NE VADO IN AMERICA LATINA COME HA FATTO QUEL GENTILUOMO (!?) DI GAUCCI.CIAO
"PS Ora c'è un'altra battaglia IMPORTANTISSIMA"
Una Nuova aggregazione di persone a Sinistra che si presenti alle elezioni,con regole del tutto nuove sganciate dalle solite logiche e con candidati scelti di volta in volta con le primarie
Bisognerebbe fare il primo passo
che tristezza...
nutrivo speranze sui Milanesi...
e invece... ciccia...!!!
certo che..., prendersi la Moratti... come sindaco dopo aver visto e subito le castronerie che ha fatto da ministro... è tragicomico...
eppure, è così...
complimenti ai milanesi... (sic..!!)
del resto..., se dopo il confronto su matrix, un sacco di gente con la quale ho avuto modo di parlare, ha detto che la Moratti sapeva ciò di cui parlava...
sapeva cosa ???
a me è parso che i luoghi comuni e la retorica, fossero l'unica cosa che la siora conoscesse...
ma a quanto pare la sua propaganda ha pagato e anche bene...
(sic..!!)
"Mentre scriviamo (sono le 20:30) ancora non sappiamo con certezza come andrà a finire, ma già tira una brutta aria. Letizia Moratti da qualche ora è appena sopra il 50% e in casa Ferrante c'è poco da stare allegri, anche se il clamoros ritardo con cui sono stati scrutinati i voti potrebbe ancora far sperare al miracolo. L'unico dato clamoroso che possiamo dare per certo è la bassa affluenza alle urne, 67,58% contro l'82% delle comunali del 2001 (alle politiche dello scorso aprile a Milano votò l'84% degli aventi diritto al voto). Una disaffezione che dovrebbe interrogare maggiormente i partiti del centrosinsitra, che mai come questa volta si sono avvicinati alla storica impresa di battere il centrodestra - cioè Berlusconi - nella sua città laboratorio. Se Ferrante perderà di pochi punti (come sembra), bisognerà comunque dirgli grazie, perché è stato sostenuto da una coalizione che non ha fatto altro che remare contro. Se invece dovesse... beh questa sarebbe tutta un'altra storia, e bisognerebbe dirgli grazie perché ha fatto quasi tutto da solo. Grazie anche perché, almeno lui, ha fatto tutto quello che poteva mettendo in gioco la sua persona e la sua carriera per cercare di cambiare la storia di questa città"
Dal Manifesto di oggi.
concordo anch'io con danjar.
era difficile prevedere un andamento migliore, avete sfiorato il ballottaggio. l'ulivo non ha avuto nessun tracollo, perchè mai la "lista Ferrante" non dovrebbe aver sottratto? chi l'ha votata, la sinistra antagonista forse?
ma perchè ogni volta che le cose non vanno come si spera (perfino quando vanno oltre le più rosee previsioni, come in questo caso, nonostante la sconfitta) si deve sempre accusare i dirigenti, i leaderini, gli arraffoni... ma ve lo volete ficcare in zucca che milano è una città di destra come bologna e molte altre lo sono di sinistra, e non c'è nulla da fare! piuttosto siate soddisfatti di avere sfiorato il miracolo, cosa che non è riuscita alla destra nelle città in cui era sfavorita.
qualcosa sta cambiando e la Cdl è alla frutta, sperare è lecito, ma non è lecito PRETENDERE un crollo totale nelle sue roccaforti, e buttare tutto all'aria se ciò non accade.
Drizzt, dopo il fuzzy dizzy partito e l'unità di pulizia spiagge... fonderei il movimento di quelli che si trovano ancora il culo nello specchietto retrovisore... con Biraghi presidente onorario. :-) e poi rispolvererei la teoria del "boicottaggio sociale" di Rotafixa... ovviamente con anche suo potere decisionale sulla linea e sul metodo. :-)
Carolina
ps comunque in quasi tutt'Italia la destraccia perde. e di brutto. almeno questo.
Non capisco Sandro, le primarie a Milano sono state fatte o no?
amarezza a parte..., anch'io concordo con quanto detto da danjar
in effetti sia la lombardia che la sicilia, hanno ben radicata una certa (s)cultura (sic..!!)
basti pensare che in sicilia, AN e' stata sopravanzata dal Movimento autonomistico di Raffaele Lombardo, che si radica nell'area siciliana assumendo sempre piu' i connotati di una Lega Sud.
le estremità dell'Ita(g)lia sono molto più simili di quanto esse stesse non credano...
Grazie a chi si è speso per la campagna elettorale, grazie per aver contribuito con entusiasmo a ripensare una politica anchilosata e in crisi di consenso. Purtroppo conta il dato oggettivo al fischio di fine partita, ma quel lavoro di mobilitazione e rinnovamento ha dato i suoi frutti e non va perso.
Per il resto io penso che avendo a disposizione più tempo il risultato sarebbe stato diverso. Per quanto non sopporti il tono disfattista di Dalla Chiesa, su Milano, ma non sulle altre città, la sua osservazione ha un merito: credo che sulla nostra città conti effettivamente molto l'atmosfera nazionale. Essendo l'unico grande comune in mano al polo, di cui è anche il quartiere generale, mentre normalmente le amministrative sono influenzate da considerazioni concrete, da noi pagano pegno alla loro retorica populista, che fa leva sulle paure e sull'indifferenza.
Se questo è vero siamo automaticamente più esposti, perché più umorali, ai chiari di luna della politica nazionale. E visto che la campagna di mobilitazione permanente condotta da Berlusconi sta producendo rigetto per saturazione, l'alta astensione a Milano la spiegherei così. Allo stesso modo, visto che credo che il governo andrà a recuperare credito man mano che gli sarà dato modo di governare e apparirà senza più ombre la sconfitta del centrodestra, se si fosse votato più avanti credo che questo avrebbe avuto effetto anche sulle elezioni milanesi.
Quindi in qualche modo paghiamo pegno un po' per tutti, visto che ci becchiamo lo strascico di un fenomeno berlusconiano che si va esaurendo.
Davide, ma è possibile essere così creduloni? AHai letto i risultati? Ti accorgi che Ferrante ha vinto dove i partiti sono riusciti a mantenere il loro elettorato (per esempio in zona Garibaldi), mentre nel resto della città, dove non hanno fatto altro che cercare di portare acqua al proprio mulino, si è perso? Capisci che a continuare dire che Milano è una città "di destra" e bologna "di sinistra" (e Guazzaloca dove lo metti?) si condannerà sempre questa città a essere abbandonata dalla politica e data per persa? Hai idea di quanto male hanno fatto i partiti in tutta questa vicenda, dalla candidatura di veronesi alla stessa di ferrante, alle lottarelle interne di Rifo con Fo, eccetera? Li hai sentiti parlare i leader a Radio Popolare? Hai sentito il vuoto agghiacciante delle loro teste? ma è possibile prendersela con i cittadini, quando èp evidente che la sinistra ha perso perché un sacco di gente non è andata a votare, disgustata invece che motivata? Ma vogliamo aprire gli occhi una buona volta?
Antonio, Berlusconi ha rischiato di vincere di nuovo dopo 5 anni di governo indecente, la Moratti ha vinto dopo aver fatto per 5 anni il Ministro di quel governo, ed è stata anche una delle peggiori!
Neanche la notizia che la Morattona ha lasciato le scuole senza SOLDI ha spostato voti.
La verità è che una buona parte dell'Italia è conservatrice ed egoista, probabilmente molto ignorante, legata al culto dell'apparire, volgare, il "Berlusconismo" è un problema culturale da cui non ci libereremo molto presto, inutile farsi illlusioni, la maggioranza delle persone è cieca, gira gli occhi dall'altra parte, ha un radicato senso di antistato ed ha poco senso della legalità.
Il culto dell'apparire e la superficialità sono mali profondi di tutte le civiltà occidentali, in Italia forse siamo messi anche peggio.
Si ma quanti di noi si sentono rappresentanti da Rutelli e Fassino?Io dico che tanta parte della sinistra starebbe volentieri altrove e che comunque ci sarebbe spazio per una nuova aggregazione,vasta popolare che dovrebbe succhiare consenso anche a partiti inutili ormai come rifondazione e comunisti italiani
Le primarie poi sono uno dei tanti strumenti di controllo democratico
Insomma qualcosa di nuovo e rivoluzionario nella struttura nell'organizzazione e già che ci siamo anche nelle idee
la maggioranza dei cittadini di Milano (quanti autoctoni sono rimasti ?) è fatta da ingenui, nella migliore delle ipotesi da opportunisti.
sarà il peggior quinquennio dei quattro dle centro-destra.
X Sandro,
"Si ma quanti di noi si sentono rappresentanti da Rutelli e Fassino?"
Pensare che TUTTI i rappresentanti di una parte politica mi siano simpatici è pura UTOPIA.
Prima della politica ci sono le persone, se uno è imbecille il suo colore politico non cambierà questa opinione.
"succhiare consenso anche a partiti inutili ormai come rifondazione e comunisti italiani"
Ecco un esempio di come è impossibile creare consenso su tutto.
Per me rifo e i comunisti sono partiti tutt'altro che inutili...:)
Vedi? Impossibile accontentare tutti! :-D
Luigi Morsello, non diciamo fesserie. Milano è una città viva, ricca, solidale. C'è di tutto, ovviamente, ma non accetto che si addebitino le sconfitte ai cittadini e si accreditino le vittorie ai politici, che portano sul loro groppone tutta la responsabilità della sconfitta di misura di Bruno Ferrante. Il primo passo per uscire dal loop di destra è sbarazzarsi della banda di incapaci che vivacchia nelle sedi di partito e - ahimé - sulle poltrone delle istituzioni.
Si va be' adesso misuriamo pure il grado di milanesità con gli autoctoni...
Il problema e' politico anzi sociale. devi stare sul territorio devi far capire che il tuo interesse privato e' legato indissolubilmente all'interesse di tutti
roberta, guazzaloca dove lo metto? guazzaloca è stato eletto nel '99, quando berlusconi era ai massimi storici. avrebbe potuto vincere dovunque, escluso livorno, credo.
ora berlusconi è ai minimi, che nonostante tutto sono ancora cifre di tutto rispetto, e che non consentono ribaltoni in lombardia, veneto e sicilia.
ma nonostante tutto alcuni ribaltoni ci sono stati, 5 città sono passate a sinistra, 1 provincia. nessuna invece è passata alla destra. se questo, unito al fatto che la moratti ha vinto di un soffio, non basta per essere soddisfatti, allora impicchiamoci tutti, la maggioranza schiacciante in italia, e soprattutto qui in lombardia, non l'avremo mai e non dovremo nemmeno sperarlo.
parli di vuoto agghiacciante nelle teste dei leader, ma delle teste dell'elettorato che mi dici? la vogliamo finire con questa favola degli elettori coscienziosi e interessati al bene pubblico che aspettano soltanto un leader che sappia parlare alla loro testa e al loro cuore? ma dove la vedete questa gente?
io vedo gente che aspetta soltanto qualcuno che parli al fegato e al portafoglio. ed evidentemente a milano questi costituiscono la maggioranza. costa tanto farsene una ragione?
Giusto Alberto, anche se Luigi non ha del tutto torto, in Italia gli opportunisti-raccomandati-figli di papà-evasori abbondano e pur essendo in quantità minore rispetto alla maggioranza hanno comunque un potere ed un'influenza notevole.
Per non parlare della persone che fanno politica per interesse personale (sia di csx, che di cdx).
In ogni caso i cittadini hanno la loro colpa se dopo 5 anni di Formentini e 10 di Albertini, 5 di Berlusconi hanno votato di nuovo per il centro destra, non ci si può nascondere sempre dietro stampa-tv-politici e giustificare tutti i cialtroni che votano CONVINTAMENTE E CIECAMENTE per queste persone, che sono TANTI e non li convinceresti neanche se rimanessero con le pezze al culo.
Idem per i siciliani che votano Cuffaro.......
Continuo a sostenere che non si possa dare la colpa all'elettorato se la Moratti ha vinto. E' inutile dire che i milanesi sono intrisi di berlusconismo e si girano dall'altra parte quando vedono cose storte, principalmente perché se questo accade è colpa della politica.
Le persone non cambiano da sole, cambiano solo se qualcuno si prende la briga di aprir loro gli occhi, se la politica riesce, finalmente, a parlare a con parole comprensibili.
Davide, la tua analisi è ingenerosa e ingiusta. I dati parlano chiaro, l'elettorato di centrosinistra ha perso fiducia nella classe politica. Alcuni hanno reagito bene (hanno votato ferrante), altri hanno reagito male, cioè non hanno votato. Ma non c'è da stupirsi. Non so se hai sentito la diretta di radio Popolare, ma quando venivano intervistati i soliti majorino e Mirabelli sembrava di risentire il vuoto pneumatico che abbiamo sentito in piazza quando parlava fassino. Politichese, politivchese, politichese e mancanza assoluta di idee e contenuti.
succhiare consenso da rifondazione...???
rifondazione un partito inutile...???
aaaaargh...!!! li ho votati...!!!
e non sono neppure di sinistra...
i partiti inutili a mio parere, sono quelli che stanno vicini al centro..., spesso e volentieri pronti a spostarsi a seconda di come tira il vento...
i moderati..., che per la loro moderazione..., possono in effetti stare da una parte o dall'altra indifferentemente...
in Italia serve un movimento che sia slegato dalle logiche di potere... e che stia in tutto e per tutto con i cittadini/lavoratori/disoccupati...
per una qualità della vita migliore...
e per una diversa visione della stessa...!!!
altro che sti partitelli pronti a distruggere tutto per una poltrona...
la prima cosa da fare è eliminare i monopoli...
da lì in avanti la strada è in discesa...
Parafrasando uno dei mitici titoli di Cuore:
Unmiioneduecentocinquantaseimiladuecentonovantuno TESTE DI CAZZO MILANESI AL VOTO.
I LIMITI DELLA DEMOCRAZIA.
Quel milione e passa di persone sono tuoi simili (che ti piaccia o meno).
Si vota rifondazione per una rigorosa politica di sinistra e invece si incorre nello stesso errore di chi vota i radicali convinto di dare il proprio voto
a sinistra
Comunque la prospettiva di un governo sotto assedio, che deve difendere un vantaggio flebile e che si regge su equilibri incerti, che possono essere rovesciati da un momento all'altro, esce da queste elezioni completamente rovesciato. Quelli sotto assedio sono loro, che perdono, continuano a perdere e sono costretti a arroccarsi nei pochi fortini che a fatica conservano.
Ieri sera ho visto qualche immagine sul tg4 dalla sede del comitato della Moratti e c'era inquadrata una tesa e sconsolata Santaché, chiaramente trepidante nell'attesa di sapere se almeno qui avrebbero retto. Una scena sintomatica: questa sottoselva di personaggi improbabili che hanno spadroneggiato arrogantemente nei momenti delle vacche grasse, come faranno ora a ricondurre i loro larghi appetiti alle sole poltrone disponibili in comune? Un comune in cui hanno la maggioranza dei seggi, ma non possono più contare su un consenso straripante.
Non mi lascerei andare al confortante pensiero che sia facile metterli in difficoltà e fare entrare in crisi la giunta entrante. Quella è esattamente l'illusione in cui si sono cullati loro per non ammettere la sconfitta di aprile. Però mi sembra chiaro che lo scenario drammatico che agitavano di una maggioranza col fiato sul collo e piagata dai malumori interni fotografa in realtà molto più fedelmente la loro situazione.
Salvatore: mi è chiaro che non convincerò mai un fedele berluscone a cambiare idea. Ma credo sia legittimo pretendere che la politica porti alle urne tutto il proprio elettorato potenziale. La campagna è stata un disastro, ti rendi conto che l'unico evento decente è stato il concerto del parco Palestro, organizzato dallo staff di Ferrante? I dati sono chiarissimi: l'elettorato di centrosinistra ha votato poco i partiti. In parte si è astenuto, in parte ha votato Ferrante. Di questa mancata vittoria - che era a portata di mano - i partiti portano tutta la responsabilità. E mi auguro che abbiano la decenza e l'onestaà intellettuale di ammetterlo.
io non concepisco il voto alla lista ferrante come un voto contro i partiti. ferrante era sostenuto dai partiti, chi ha votato la sua lista, ha votato anche loro.
poi c'era il voto disgiunto: se anche l'elettorato di sinistra non digerisse i partiti, avrebbe potuto votare in massa il candidato.
non lo ha fatto, significa che è in minoranza, indipendentemente dai partiti.
Alberto, non vivendo a Milano ho "immaginato" la campagna elettorale del csx dal tuo blog, ed avevo capito da tempo che era un disastro e che Ferrante correva praticamente da solo, inoltre il risultato ottenuto è comunque buono nel "complesso".
Quello che preoccupa me, penso alle ultime elezioni nazionali, è vedere che una buona parte dell'Italia difficilmente si stacca dal suo pensiero conservatore, bacchettone e dalla politica strettamente legata al proprio portafoglio.
Credo che in ogni elezione nazionale il centro sinistra debba fare sempre il doppio della fatica per riuscire ad entrare nel cuore della gente e questo non solo per le capacità comunicative del cdx ma proprio perché le idee di sinistra non fanno presa sull'elettorato italiano, che continua ad essere tremendamente conservatore e molto bigotto.
Il rinnovamento della politica è necessario, ma i vedo ancora più necessario un totale rinnovamente culturale di questo paese, noto grettezza e pressappochismo in tutto, dai rapporti sociali al lavoro, io vedo un QUOTIDIANO che non mi piace per niente.
Il giorno in cui vedrò una società diversa, più aperta e tollerante, più curiosa, più propensa alla conoscenza, attenta alla qualità del lavoro, propensa ad "investire", credo che il resto verrà da se.
PS Un esempio?
Qualche tempo fa ad esempio ero rimasto colpito da un sondaggio fatto nelle università italiane da cui risultava che la maggior parte degli studenti non solo non conosceva il motivo della protesta studentesca in Francia, ma molti non sapevano neanche che in Francia ci fosse una protesta!
quella società, c'è..., ma non è in Ita(g)lia...
la trovi senza fatica in Danimarca in Estonia e forse in Olanda...
Salvatore: come speri che cambi la società? Non cambia da sola, cambia solo se la politica si impegna a farla cambiare.
La politica, però, è refrattaria ai cambiamenti e gran parte della stessa sinistra è parte di quel meccanismo del guardare al personale, all'interesse microscopico.
Salvatore: gli italiani sono conservatori, scarsamente dotati di senso dello stato, egoisticamente opportunisti, preferiscono ricorrere alla furbizia invece che all'intelligenza. Si d'accordo è vero e sono cose che sappiamo. Io non penso che si uscirà indenni dal berlusconismo, ce l'abbiamo attaccato addosso e ci faremo i conti a lungo, almeno con quello che ha prodotto culturalmente, esaltando i peggiori difetti italici. Però ribadisco, secondo me è finito: se non è sconfitta questa.
Peccato per Milano. L'Italia ha bisogno di poter contare su Milano e che la sua seconda città sciolga l'incatesimo di cui è vittima. Una Milano alla deriva e non presente a se stessa promette sul lungo termine disastri e non solo per i suoi cittadini. In fondo sia Craxi che Berlusconi che la Lega vengono fuori in un qualche modo proprio dall'esclusione della nostra città dai circuiti nazionali, che per contraccolpo produce queste forme di rappresentazione devianti.
Davide, io personalmente ho votato la Lista Ferrante perché l'ho trovata una cosa nuova, con persone più interessanti e con progetti più coraggiosi e concreti rispetto ai partiti del centrosinistra. E il fatto che sia nata, in seno al suo candidato, significa che anche quel candidato era qualcosa di nuovo e di diverso dai tradizionali partiti del centrosinistra. Qualcosa che, forse, andava tesaurizzato un po' di più. E questo candidato, per quanto proposto dal centrosinistra, ha dimostrato nei fatti di saper vedere oltre, quando occorreva, e anzi di poter diventare un faro, un'occasione per cambiare, un traino per tutta la coalizione. In molti casi è stato poco seguito. E poco capito, a mio parere. La sua maggior capacità e decisione rispetto a quella del centrosinistra "di partito" a Milano è stata netta. Votare per la sua Lista è quindi inevitabilmente anche un po' cercare di far capire al centrosinistra milanese che forse è ora di cambiare. Spero si riesca a fare tesoro di questa esperienza.
Quanto al resto, ho sempre pensato che difficilemtne avremmo vinto: ma questa esperienza, se letta nel modo giusto, e cioè costruttivo, può fare da ponte a una sicura vittoria futura. Anche perché la Moratti, al di là di via della Spiga, di Milano non sa una mazza.
La politica certo, la televisione certo, ma c'è dell'altro che non riesco a recepire.
Di sicuro da quando ho l'età per ragionare mi sento spesso un "represso" in una società che spesso ragiona in modo diverso da me, mi sembra di vivere in un posto dove nonostante tutto esistono ancora Conti, Duchi, Vassalli, Valvassini, Valvassori, buffoni di corte e i servi della gleba, questi ultimi schiavi della loro stessa ignoranza e mediocrità, intenti a guardare al massimo al giorno dopo e a procurarsi un tozzo di pane rancido.
Ma dovrebbero essere passati 1000 anni da quei tempi o no? :-D
Lega vengono fuori in un qualche modo proprio dall'esclusione della nostra città dai circuiti nazionali, che per contraccolpo produce queste forme di rappresentazione devianti.
Postato da Antonio Martedì 30 Maggio 2006 alle 11:52
Non capisco il perché spesso Veneti e Lombardi si sentano degli esclusi e sentano sempre la necessità di avercela con qualcuno...
Gente capace sicuramente, ma senza l'appoggio della politica e dello Stato l'Italia sarebbe stata più povera e quelle regioni sarebbero state molto meno ricche di quanto sono.
La Moratti ha vinto con 349 mila voti, noi dell'unione il 9 aprile ne avevavmo presi 391 mila e stavolta poco di 315 mila...
La Milano del centro sinistra è smidollata superficiale amorale e ha perso da sola per coglioneria e sottovalutazione consentendo a 76 mila propri elettori di sbattersene delle comunali. Ero tornato a Milano per impegnarmi sono molto deluso da molti e potrei quasi fare nomi e cognomi ma lasciamo perdere
Quello che dice paolo è drammatico. Numericamente drammatico. Come cazzo si fa? non ci voglio credere.
perchè lasciar perdere...???
adesso è andata così...,
ma si può impedire che si ripeta un simile scempio in una città come Milano, solo, se chi ha lavorato per ottenere un cambiamento reale, adesso non si tira indietro e porta in piazza le dietrologie in modo chiaro e onesto...
altrimenti restano solo parole (sic..!!)
Hutter: bhe ma quanto aveva preso il centrodestra alle politiche? E' un accostamento di dati che mi pare abbia poco senso.
"Salvatore: come speri che cambi la società? Non cambia da sola, cambia solo se la politica si impegna a farla cambiare." (nico.)
È proprio il contrario. La politica cambierà solo se la società - e i cittadini - si impegneranno a farla cambiare.
Se dobbiamo stare qui ad aspettare che chi governa "ci salvi da noi stessi" tanto vale che torniamo alla monarchia assoluta (e non è una battuta).
basta piangersi addosso! guardate qui:
http://www.corriere.it/Primo_Piano/Politica/2006/Notizie/Amministrative2006/mappaPotere.shtml
l'azzurro pian piano sparisce. considerate anche che qualche ballottaggio (per es a catanzaro) è fra sinistra e centro-sinistra.
a catanzaro dominiamo, e non vogliamo festeggiare?!?!
:)
danjar: ok, facciamo che sia come dici tu. Spiegami, però, come avrà origine tale cambiamento.
Io sono dell'idea che i cambiamenti non si producono da soli, ma se mi convinci del contrario, ti do ragione.
Nico, non è che la "rivoluzione francese", tanto per dirne una, l'hanno fatta i partiti o coloro che giravano intorno al potere...:-)
Salvatore: d'accordo, la rivoluzione francese, stai parlando del 1789, non mi sembra un argomento tanto attuale :-)
Ok, attuale...non è che Chavez è ritornato al potere dopo il colpo di Stato grazie alla diplomazia..:-)
credo che la volontà di cambiamento parta dall'essere umano singolo...
ma se poi non è coadiuvata dalla politica, l'entusiasmo si spegne e si risprofonda nel buio...
in Francia..., la gente ga detto basta...!!!
ma subito, sono intervenuti alcuni personaggi, che hanno preso per mano la protesta, indirizzandola... e tenendo acceso il fuoco della protesta...!!!
se la protesta fosse restata nelle sole mani dei cittadini (comuni) si sarebbe spenta in breve tempo...
occorre sempre un leader o più d'uno che tengano alto il livello di attenzione e di inkazz**** del popolo...
Sottoscrivo gli interventi di Roberta e di Paolo Hutter, mitico giornalista di RP.
Possiamo almeno affermare che Ferrante non solo non ha catturato i voti nel cdx, o almeno intercettato quelli degli scontenti, ma non ha nemmeno portato tutti gli elettori del csx alle urne. Ottimo prefetto, ma non ha incarnato il candidato sindaco di cui Milano aveva bisogno, per uscire dalle pastoie della cdl con la compagnia delle opere e compagnia bella e per sognarsi diversa.
Paolo: sai che se quei nomicognomi vorrai farli, qui ci sarà sempre un megafono a tua disposizione.
pa.ro.: non riconosco Ferrante nella tua analisi. Ferrante ha intercettato eccome, basta che guardi il voto della sezione Milano centro, basterebbe quello per pretendere le dimissioni immediate di tutta la nomenklatura ulivista. Chi non ha lavorato sono i partiti, che hanno lasciata a casa tonnellate di elettori schifati dalla loro unica capacità: farsi la guerra tra loro.
Si vabbè, e quello giusto era Dario Fo. Ma dai, pa.ro, ma per favore...
Con praticamente qualsiasi altro candidato, avremmo avuto il 30%. Consegnando definitivamente la città alla destra. E invece, candidando Ferrte, a dispetto di chi è andato avanti con arroganza e spocchia per mesi a drire che non era il candidato giusto, chissà quale alatro candidato "giusto" egli fantastica di avere, si è arrivati a oltre il 47%. A quanto eravamo con Antoniazzi?
Dai, pa.ro, non pensavo arrivassi a tanto. Questa, dal mio punto di vista, è disonestà intellettuale bella e buona. Ferrante merita solo di sentirsi dire "grazie" per quel che si è speso e "scusa" per chi, molti partiti del centrosinistra, non ha saputo coglierne a dovere gli slanci. Questa snobberia da sinsitra di salotto piagnona che se la prende con chi gli fa comodo, per tirare acqua al suo mulino, è intollerabile.
Caro Achab che ne sai della mia onesta intellettuale. Ma che dici scusa, ho votato Ferrante tramite la lista Fo, nonostante non sia mai stato il candidato scelto. Di che disonestà parli?
A Milano abbiamo avuto più o meno le stesse percentuali delle politiche, per cui gli astensionisti ci sono stati eccome nel csx.
Se non vuoi riconoscere che Ferrante non ha apportato la novità di cui Milano aveva bisogno, mi spiace perchè vuol dire che non hai sentito la città in questi ultimi mesi, dove la speranza si trasformata in rassegnazione.
Dai conta i voti che sono neutri e onesti e poi ne riparliamo.
Ferrante la gente non l'ha quasi nemmeno percepito come alternativa.
Non riesco a non essere ottimista, mai. Se in politica si getta la spugna, allora la politica non ha più senso. Politica è un alvoro conitnuo, un macinare giorno per giorno. Sapersi accontentare dei risultati, senza fermarsi. Sapersi prendere le batoste, saper ripartire. Capire i propri errori, prima di tutto.
Ferrante ha perso per una serie di motivi, però segnali positivi ci sono stati. Non è stato un tracollo. I partiti dovrebbero interrogarsi, questo sì. La loro presenza in campagna elettorale è stata scarna, spesso inutile. Da Roma si sono mossi troppi in pochi. Milano, oramai, non la conosce più nessuno (tranne noi che ci viviamo). Secondo me la strada per uscire dalla fanghiglia è ancora una volta quella del lavoro, della conoscenza e dello sporcarsi le mani. Bisonga parlare di cose reali, della città e della vita dei suoi cittadini con un 'realismo' innovativo, non spendere parole vacue, qui non c'è bisogno. I milanesi sono troppo pragmatici per innamorarsi solo delle idee (cosa che a volte è estremamente salutare). In Sicilia c'è la mafia, e la cultura mafiosa, da battere. A Milano, e in Lombardia, c'è lo striscante indifferentismo e qualunquismo e liberismo e berlusconismo. In tutti e due casi si tratta di prospettive culturali da modificare. Ci vogliono tempo, volontà e fantasia. E oggi, forse, siamo sulla buona strada. Mi piacerebbe che fossimo sempre di più ad interessarci, anche solo quello, a ciò che ci accade intorno. Sarebbe questo l'inizio della nostra piccola rivoluzione.
per Alberto, non potrebbe essere che anche i partiti del csx, che tanto colpa hanno, si siano resi conto che Ferrante non avrebbe vinto perchè Ferrante?
L'ho sentito in tutti i suoi interventi, dire che non è stato efficace nella comunicazione mi sembra di usare un eufemismo e l'ho votato pure.
Non so cosa dire. Io non vivo a Milano, ma ci lavoro. Ho ascoltato la campagna elettorale, ho seguito i discorsi dei leader. Purtroppo però ho anche visto che dietro Ferrante c'era il vuoto. Vuoto politico, vuoto di idee, il nulla. Solo l'antiberlusconismo divenuto antimorattismo. Il tutto condito da un battage mediatico con temi e contenuti vecchi di 30 anni. Ma come si fa oggi, a Milano, conoscendo la metropoli, a chiedere di votare a sinistra "per una Milano più felice"? Ma dove vive certa gente? Anche la Moratti ha fatto una campagna con molti slogan. Ma dalla sinistra esigo qualcosa di più della "Milano solidale" e la "Milano dei diritti". Esigo un progetto, esigo una visione, esigo credibilità. Tutte cose che la sinistra, durante questa campagna elettorale, non è riuscita a dare. E quindi, in questo caso, i demeriti della sinistra superano, e di molto, i meriti della destra per accaparrarsi il governo della città. Quand'e' che anche a Milano si potrà avere una sinistra moderna, con un progetto per la città?
Amandier sono anch'io ottimista, si deve ricominciare per la prossima scadenza.
Ma ricominciamo ricordandonci di come è la nostra città e che qui dobbiamo trovare la forza di una candidatura vera e coinvolgente e carismatica e di valore, espressione della cultura, della politica e della società milanese che è molto complessa e spesso sottovalutata.
Pa.ro, non so di che parli: e di quanto mi sono sbattuto e ho ascoltato la città in questi mesi, ti assicuro che non ne hai idea. Disonestà itnellettuale, per me singifica incoerenza logica: il tuo ragionamento non mi pare sereneo, ma viziato dal pregiudizio di fondo per cui mesi fa hai deciso che Ferrante era un "questurino".
I voti li conto e vedo che 5 anni fa eravamo a poco più del 30%. E oggi al 47%. E, ripeto, se avevi un nome più "adeguato", allora fammelo. E, per conoscenza diretta di persone e fatti, ti posso assicurare che di tutto puoi accusare Ferrante ma non di "rassegnazione" o di scarso slancio. Le accuse che rivogli a lui, dovresi rivolgerle ai partiti. Compresa, in parte, la lista per cui hai votato che per votare a fatto capire che si turava il naso non una ma ottanta volte e che il suo appoggio lo dava, sì, ma facendo una fatica bestiale: per me se appoggi, appoggi fino in fondo. Solo così si vince. Il centrosinista ha appoggiato fino a un certo punto. Chi freddamente per un motivo di snobismo da radical chic, chi spiazzato dalle "troppo" decise prese di posizione di Ferrante. La verità, per me, è che si poteva vincere eccome. E non si è vinto perché molta gente ha votato ideologicamente a destra a prescindere dai candidati, e perché non si è andati tutti con la convizione necessaria fino in fondo a difendere Ferrante: si pensi agli episodi del primo maggio e del 25 aprile, dove è stato lasciato solo, e anche a quelli dei fatti di Buenos Aires dove si è beccato di tutto, senza ricevere alcuna solidarietà e supporto "forte" dai partiti di centrosinsistra.
pa.ro: ammesso e non concesso che ferrante sia inadeguato, se i partiti se ne sono accorsi in corso d'opera la loro responsabilità casomai cresce, visto che l'hanno scelto. Ma non è questo il caso: ferrante non è uomo da scaldare cuori, è uomo da fare riflettere. Io mi lascio scaldare da dario Fo, ma non ho difficoltà ad ammettere che Bruno Ferrante ha incaassato il mio voto e il mio appoggio con la concretezza, la coerenza, l'onestà, l'intelligenza. Queste doti valgono zilioni in più dell'essere degli scaldacuori.
PS suggerisco a te e ad Achab di continuare a discutere evitando di scadere nelle accuse: i vostri contributi sono molto interessanti, non li svilite scazzandovi. Grazie.
La questione dei partiti a Milano è circolare: non convincono perché sono deboli e non hanno presa sulla città; visto che non convincono gli viene chiesto di fare un passo indietro, cioè di essere ancora più deboli. Quindi è un problema che si autoalimenta. Anche perché un qualche tipo di organizzazione non estemporanea è comunque necessaria per mobilitarsi e alternative solide fanno fatica ad emergere.
l'evidenza è che dopo la vittoria alle elezioni nazionali il csx milanese si è dileguato abbandonando ferrante al suo destino. l'impressione, infida e velenosa, è che a livello nazionale e locale, si sia preferito concentrarsi sulle grandi piazze del centro e del sud abbandonando MIlano al suo destino. Se fosse per me, sarebbero già saltate molte teste. La prima sarebbe quella di chi dichiara che le liste civiche portano problemi e sconfitte. Le liste civiche creano problemi a chi deve dividersi potere, cariche e prebende, questa la realtà.
Salvatore: ritornando al serio, in tutti i casi di cui parli, il popolo non si muove da solo, da un giorno all'altro, c'è sempre dietro qualcuno che muove, agita, infiamma, convince.
Le masse, da sole, non prendono decisioni, riescono a scegliere tra le possibilità disponibili, proposte da singoli o da gruppi.
Questa non è una visione negativa delle masse, tutt'altro, infatti se ben motivate possono prendere decisioni importanti e con coscienza; tuttavia, condizione necessaria affinché ciò avvenga è che siano informate, sensibilizzate (ovvero processi che vengono avviati da gruppi particolari e non dalle masse stesse).
Nico, nascono prima i movimenti o prima i leader, è una domanda difficile..., spesso sono le masse stesse ad "eleggere" un leader, altre volte è il leader che mobilita le masse scavando nella loro psiche.
Io preferisco i movimenti che partono dal basso, anche perché di leader alla Bossi o Berlusconi non ne vorrei più, ne a destra ne a sinistra.
Si dice ad esempio che la sinistra ha in mano la "cultura" del paese, se così fosse qualcuno mi spiega l'ignoranza degli studenti che ho raccontato qualche commento più su?
salvatore la rivoluzione francese non l'hanno fatta i partiti perchè allora non esistevano, diciamo che l'hanno fatta la lobby dei notabili esclusi dal potere temporale e monarchico, erano avvocati, mercanti, che pur avendo risorse intellettuali ed economiche per censo non avevano diritti da esigere, è sempre una classe dominante quella che fa da apripista, una leadership contestualizzata allo specifico periodo che si vive.un gruppo senza organizzazione nè visibilità non attecchisce al punto tale da sovvertire l'ordine costituito.
maria
L'ignoranza, a mio avviso, è spiegabile nell'ottica di ciò di cui stiamo discutendo: la politica ci ha voluto rendere ignoranti, in modo da poterci manovrare. Se è vero ciò, dunque, è vero anche l'inverso, ovvero che la politica ci può appassionare, ci può informare, portandoci a scelte più coscienziose.
Per quanto riguarda la questione della primogenitura tra movimenti e leader, la questione è anche qui piuttosto semplice, poiché un movimento non è una massa, ma è frutto del sentire (momentaneo) della massa. Per farti un esempio a noi molto vicino, guarda alla storia politica del cavaliere: ha compreso quale fosse il sentire dell'italiano medio (tasse più basse, più sicurezza, stato meno invadente, ecc...) ed ha creato un movimento (politico) che ha cambiato l'Italia (in peggio, su questo siamo di sicuro d'accordo).
Vorrei comunque ricordare che la sinistra ha toppato la campagna elettorale già alle politiche e invece di veder teste saltare abbiamo visto gran pacche sulle spalle
Ho ricontrollato i dati.
Il centro destra tra 9 aprile e ieri ha perso 80.900 voti noi ne abbiamo persi 71.800. Così abbiamo ridotto lo scarto di diecimila voti. Grazie al cavolo.
Tra quei 71 mila crumiri ci sono nostri amici compagni conoscenti. Il problema era trattenerli a Milano o farli tornare.
(A torino è stato il cd a perdere 100 mila voti e il cs ne ha persi solo 26 mila)
La vostra città dapprima ha snobbato Dario FO e dopo ha addiritttura consacrato la Moratti... ho detto tutto... che delusione che siete
alberto, volevo dire esattamente le cose che hai detto ma non ne sono stato capace.
volevo esprimere il mio dispiacere, me ne dispiace di non averlo saputo fare.
io non abito a Milano, come sai, quindi non sono toccato dal risultato elettorale, ma Milano è una grande metropoli, che meritava di essere meglio amministrata.
sandro, mi sono espresso male, volevo dire milanesi doc, di settima generazione, senza nulla togliere agli adottivi.
putroppo è andata così, Letizia Moratti darà prove di forza a ripetizione, è una dirigista che si è messa in mente di fare politica.
nella scuola ha prodotto guasti tremendi, basta chiedere a sibilla.cumana che è una prof. del sud.
la delusione per la mancata vittoria di Ferrante non è inferiore all'allarme della rielezione di Cuffaro, detto Totò.
ma lì, nel profondo sud isolano è un altro mondo.
sandro: che teste avresti fatto saltare, quelle del governo appena insediato? Così oggi arrivavamo alle amministrative dandogli veramente una chance di recupero, se non di trionfo.
Sì, alberto, hai ragione: abbassiamo i toni. Personalmente sono oltremodo frustrato da questo risultato, perché c'ho messo l'anima, c'ho lavorato personalmente (seguendo passo passo l'evoluzione del programma e dei contenuti), ci ho creduto, ho seguito in tutte le sue fasi, da novembre ad adesso, la crescita, il consolidamento di Ferrante e della sua Lista civica. E' dura da mandare giù oggi, sapere che forse i partiti hanno delle responsabilità, che, come dice Hutter, 71.000 nostri elettori non sono andati a votare. E sopratutto, questo detto a livello personale, pensare che Ferrante possa non ripetersi. Nel senso che certe occasioni o si prendono al volo oppure non le ribecchi.
Questi mesi mi hanno ridato voglia e passione civile. E' un peccato vedere che per pochi voti siano andati in fumo. E viene anche difficile dirisi, ma è doveroso, che è comunque utile per il futuro. Non so.
Secondo me a Milano è nata una vera e propria militanza di cxdestra. L'aver perso alle politiche li ha resi "più impegnati" e meno menefreghisti. Prova ne è che l'astensionismo non ha pagato per nulla.
Sono rimasta impressionata da quante volte ho letto Berlusconi sulle schede, magari poi annullate, magari attribuite solo al sindaco e non alla lista, anche quelle del consiglio di zona.
Dalla conferenza stampa di Bruno Ferrante di poco fa:
"I partiti della coalizione avrebbero potuto credere un po' di più nelle possibilità di vittoria, se ci fossero stati più convinzione ed entusiasmo avremmo conquistato la vittoria. Dopo il 9 aprile - ha aggiunto Ferrante - ho avuto l'impressione che i partiti che sostenevano la mia candidatura considerassero Milano persa, come una proiezione del voto politico su quello amministrativo". Parlando della mancanza di entusiasmo avvertita nei partiti, Ferrante ha precisato di non riferirsi "a leader nazionali o ai dirigenti dei partiti in particolare". "Non do patenti di responsabilità", ha aggiunto Ferrante, secondo il quale "i partiti hanno lavorato anche bene", ma "forse le tante sconfitte hanno fatto perdere l'entusiasmo". "In campagna elettorale si possono fare molte cose, ma bisogna crederci, trasmettere entusiasmo, fiducia e speranza", ha concluso l'ex prefetto aggiungendo che "bisognava cogliere di più il segnale di voglia di cambiamento dei milanesi". "E' stato un confronto giocato sempre alla pari, non ho mai avvertito il peso di una sudditanza o di una sconfitta pregiudiziale. Con Letizia Moratti - spiega Ferrante - partivamo da posizioni diverse, sia di tipo elettorale-politico, per la forza che a Milano ha il centrodestra, sia perché i mezzi erano assolutamente sproporzionati".
Feancamente non mi pare di aver mai alzato toni, solo cerco esporre il mio parere e quello di tantissime persone che conosco, magari con passione, ma non credo con maleducazione.
Tentiamo di fare qualche pacata riflessione.
- che Ferrante non sia stato il candidato ideale per Milano, caro Achab, lo hanno deciso gli elettori, non noi che lo abbiamo votato nostante tutto.
- Ferrante non è stato percepito diverso dalla Moratti o meglio dal cdx, se non per il discorso civile sugli immigrati extracomunitari, discorso che ha incontrato il csx, ma che ha allontanato l'elettore del cdx.
- Milano è una città anziana, che ha paura, sugli anziani ho sentito poco, a parte il tram e il cinema gratis del Silvio B.
- Milano è intrisa di berlusconismo. Il fattevi gli affari vostri gridato dall'arcoriano qui ha fatto presa e tutto quanto è comunità, stato sociale viene vissuto da molti ceti medi e medio-alti solo come un intralcio al proprio profitto o successo economico personale e allora una promessa di riduzione dell'Ici fa presa. E non dimentichiamoci della compagnia delle opere che ormai è ramificata in tutte le attività cittadine, dagli asili alle mense universitarie alle attività commerciali ed industriali. Lupi e Formigoni, due nomi una garanzia.
- Si è parlato di mantenere i grandi progetti, senza fare distinzione tra meropolitana e colate di cemento, per esempio. Nessuno che abbia avuto il coraggio di proporre, per esempio l'abbattimento della sopraelevata di Monteceneri, praticamente una strada dentro casa per gli abitanti della zona. O almeno proporre il superamento con la costruzione di un tunnel o pensare ad una metropolitana sotto la circonvallazione.
- Capisco la depressione di chi ci aveva creduto, ma non capisco l'accusa di derisione.
Abbiamo perso tutti, mica solo Ferrante e i suoi supporters.
Avremo ancora Zecchi o Sgarbi alla cultura, non c'è proprio nulla e nessuno da deridere, lo lo sforzo profuso da molti compagni per cambiare è stato immane, purtroppo non è bastatto. Abbiamo solo sbagliato candidato, indipendentemente dal suo valore come persona, e abbiamo di nuovo la città in mano alla destra e in mano ad una mediocre signora, moglie di..., ex disastroso ministro dell'istruzione (di classe) e ex incapace presidente Rai.
Certo i nostri amati partiti di csx qualche analisi dovranno pur farla e farsela, l'astensione del csx qualcosa avrà pure significato.
La conferenza stampa di Ferrante rispecchia praticamente in toto quella di Sarfatti lo scorso anno alle REgionali.
Mi pare che l'abbattimento del cavalcavia di Monteceneri sia nel programma di Donna Letizia, visto che è collegato alla famosa autostrada sotterranea per raggiungere Garibaldi da Certosa.
MA CHE COSA CREDETE DI FARE? AVEVA RAGIONE GIULIANO FERRARA QUANDO AFFERMO': CHIUNQUE VINCA IO SARO' SEMPRE TRA QUELLI CHE COMANDANO, VOI SARETE TRA QUELLI CHE NON CONTANO NIENTE (TRADUZIONE CHE NON CONTANO UN C...O.
LA VOLETE SMETTERE DI SOGNARE?
LO VOLETE CAPIRE CHE IN QUESTO MODO NON CAMBIARA' MAI NULLA? LO VOLETE CAPIRE CHE ALLA GENTE INTERESSANO GRANDI FRATELLI, FATTORIE, NANI, BALLERINE, GIOCO DEL LOTTO, CALCIO FARLOCCO, PREVISIONI DEL TEMPO E, SE PROPRIO HA BISOGNO DI CULTURA, I QUIZ DI MIKE BONGIORNO E DI AMADEUS?
LO VOLETE CAPIRE O NO?
DIMENTICAVO FRA I PROGRAMMI CULTURALI: LA VITA E LE OPERE DI CALCIATORI, ATTORI ED ATTRICI, CANTANTI E VELINE CHE GUADAGNANO MILIARDI MENTRE TUTTI NOI CI GUADAGNEREMO SOLO...IL PARADISO (A MENO CHE IN QUESTA VITA DI MER.A AVREMO BESTEMMIATO TROPPO PERDENDO ANCHE QUESTA OPPORTUNITA - ALMENO COSI' DICE SANTA ROMANA CHIESA CATTOLICA APOSTOLICA!!)
PORCO IL MONDO!!
Anzitutto i fatti, prima delle opinioni: stamattina alle 10 ancora si stavano scrutinando i voti dei consigli di zona. Una volta Milano era la prima a dare i risultati definitivi, ed erano Crotone e Catanzaro, dove ieri a mezzanotte c'era già l'esito, a passare le notti al seggio. Milano è ormai irrimediabilmente destinata a un declino totale, umano, sociale, culturale, economico, mentre la politica ha già toccato il fondo da anni, e quindi si va avanti a scavare, e scavare, e scavare.
Inutile fantasticare di confronti con Barcellona o Berlino, quando i valori e gli interessi che questa città esprime sono quelli di Treviso e Varese. Bruciato e dolosamente eliminato il migliore candidato che potessimo giocare, c'è da ricominciare daccapo. Da dove ? Mah, forse da un nuovo candidato da giocare tra cinque anni, e che al momento non vedo dove si possa trovare. Da quel poco che resta della parte migliore di questa città, per esempio dalle pagine di questo blog. Ferrante non resterà in Consiglio, lo credo bene, come farebbe a sedersi accanto a quelli che non hanno creduto in lui e che forse hanno tirato a perdere, perchè sapevano bene di non avere gli uomini, le risorse, le idee, forse nemmeno la voglia di governare Milano ?
A proposito delle mostre di Arte organizzate dalla sinistra a Milano: domenica vedo la mostra di un artista inglese organizzata dalla provincia di Milano al palazzo dell'Arengario, in piena piazza Duomo. Entro, con mia moglie e mio figlio. All'interno, due ventilatori un pianoforte bianco, una fila di lampadine che si accendono e si spengono, e in fondo il video di una donna che vomita su un maxi schermo.
Se questo è il modo con cui l'assessorato alla cultura della provincia di Milano ha intenzione di spendere i suoi 9 milioni di bilancio annuale, altro che destra.
Per fare meno danni alla città sarebbe stato sufficiente un assessore troglodita.
pa.ro, veramente non ti capisco, la tua mi pare una posizione rancorosa e prevenuta. Nemmeno i punti che citi sono veri (non ho il tempo per rispondere punto punto, ma se lo trovo lo faccio volentieri). E non capisco perché. A chi giova una posizione come la tua? Sembri Moratti quando, non sapendo con chi prendersela, a fine stagione caccia l'allenatore.
PS: l'appello al voto lanciato dallo stesso Ferrante sabato, suona oggi, dopo le considerazioni fatte sui partiti, veramente amaro.
Purtroppo molte cose sono più grandi di me e non le capisco....
ma dire che qualcuno abbia mollato la presa e fatto perdere Ferrante deliberatamente mi sembra assurdo e ingiusto....
Io ho lavorato alla campagna elettorale con l'ulivo e vi assicuro che abbiamo lavorato come i matti fino a ieri sera... Anzi fino a stanotte... Ho visto rientrare in sezione rappresentanti di lista stravolti e delusi per i risultati.... E parlo anche di gente classe '39...
Durante tutta la campagna ci siamo consumati nell'organizzare tutte le occasioni possibili per parlare alla gente, incontrare le persone, spiegare......
Ribadisco, trovo davvero ingiusta l'accusa che si rivolge ai partiti di aver mollato il colpo...
Per dirne una: giovedì sera in piazza Duomo lo spettacolo è stato deprimente. Pecoraro Scanio, Fassino, Rutelli che parevano ospiti invitati controvoglia al matrimonio di un amico di un amico di un amico, mentre loro avrebbero preferito restarsene al mare. Questa l'impressione suscitata in me, cittadino, lì presente. Stessa cosa per Prodi: perché andare a una semplice conferenza stampa, come invitato. Quando dall'altra parte abbiamo Bossi, Fini, Berlusconi che vanno a "imporre" come una sorta di chiamata alle armi il voto per la Moratti al loro elettorato. Consci evidentemente che la posta in gioco era altissima e che i rischi di perderla lo erano anche di più. Perché Repubblica dava così poco risalto al voto di Milano fino a ieri? Perché Milano si dava per persa.
Laciliegina: racconti una storia nota. Quella è la meravigliosa base dei DS, un patrimonio inestimabile che la dirigenza sta sperperando giorno dopo giorno e che sarà abbandonata definitivamente al proprio destino con la nascita del Partito democratico. Ma la dirigenza se si stravolge e si consuma, lo fa per il proprio sgabello. E Ferrante è stato mollato, nel corso di decine di discussioni, di scambi di accuse, di battute feroci di cui abbiamo avuto notizia ogni giorno e che non abbiamo riportato, per decenza, ma anche per la vergogna di far parte di una coalizione di simili cialtroni. Ferrante è stato lasciato solo dall'Ulivo, come Dario Fo è stato lasciato solo da Rifondazione. E lasciando soli i candidati, questi partiti hanno lasciato soli noi, i cittadini, regalandoci alla Moratti. Il tutto senza un minimo di rimorso, come è suonato chiaro a sentire le indecenti frasi di circostanza di Mirabelli e Monguzzi al Micap di Radio Popolare questa mattina. Ho la tresta che brulica di aggettivi, ma li tengo per me. Non meritano neppure un insulto.
secondo me, perché è pieno di vigliacchi. se si pensa che solo "Left" ha scritto dell'affarismo. Non pretendevo Repubblica, ma almeno l'Espresso, e in qualche trafiletto chiunque di mediamente serio un po' random... invece no. e allora c'è stata vigliaccheria generalizzata.
Carolina
il msg sopra era per Achab.
Scusa Achab, ma dove vedi il rancore?
Non riesco a capire il tono delle tue risposte.
Ma lo dico con dispiacere.
Esprimo miei sentimenti e riflessioni.
Non ho creduto in Ferrante, ma l'ho votato.
Cosa vuoi chiedermi? Ferrante si sta comportando peggio di Antoniazzi che ebbe l'umiltà, lui si agnello sacrificale sull'altare della destra, di restare in consiglio senza accuse ai partiti, che poi nell'area dei partiti qualcuno si sia accorto che qualcosa non stava funzionando già da tempo, non è mica colpa mia. Credo che le colpe vadano equamente distribuite tra elettori, partiti e candidato. Facciamoci una seria analisi tutti.
Achab te la prendi con me senza motivo, non capisco l'acredine solo perchè esprimo perplessità, te lo ripeto ho votato Ferrante, turandomi il naso si, ma l'ho votato. Che dovevo fare: essere entusiasta, anche?
Spiagaci tu perchè abbiamo perso, invece, così ci si chiarisce.
I motivi per cui abbiamo perso sono tanti. Uno è sicuramente nelle parole di Ferrante stesso.
ANtoniazzi che accuse poteva lanciare? Era sotto di quasi 20 punti. Se Ferrante, da solo, visto che i partiti erano gli stessi, ne ha mobilitate da solo quasi il 50%, forse è lecito pensare che Ferrante non fosse proprio questo candidato da buttare via. E poi ripeto, non sono vere molte delle cose che dici, citando punti del programma di Ferrante. Non mi sembra una posizione equilibrata, la rispetto, ma non la condivido minimamente. Che candidato migliore vedevi? Per vincere, intendo?
Ci deve essere un equivoco, il mio elenco si riferiva a cose che io pensavo, non ho attinto dal programma di Ferrante.
Antoniazzi perse in un latro clima elettorale:
Ferrante ha preso la stessa percentuale, più o meno, delle politiche e delle regionali dello scorso anno.
Perchè l'elettorato di csx non è andato in massa a votare, solo per colpa dei partiti, che pure contano? Non credo. Mi spiace deludere, ma il buon Bruno non è stato percepito come persona della riscossa o della svolta.
Detto questo, conviene guardare avanti, cerchiamo tra i quadri dei partiti e della società civile una persona disposta a lavorare per i prossimi cinque anni in preparazione del 2011. Proviamoci almeno a seminare, forse raccoglieremo.
qui dal caldo sole di puglia
sento un'immensa delusione per voi milanesi
che viete beccati la moratti!
la stupenda città di milano per 5 anni in mano
a quella specie di donna che aveva già ampiamente dato prova di sè all'istruzione........?!?!!
E' un fatto, purtroppo!!!
sono troppo lontana, geograficamente parlando, dalla realtà di Milano.
forse le responsabilità non sono tutte da attribuire ad un un unico motivo/parte in causa.
bisognerebbe tenere in debito conto le tante variabili che sono intervenute a condizionare la campagna elettorale.
mi viene in mente, prima fra tutte la potenza mediatica,economica e il budget di spesa a disposizione di letizia! numeri grossi, non noccioline!
ma certo solo questo non basta a spiegare il mancato successo di ferrante,
e non basta a spiegare come mai la maggioranza dei milanesi non abbia saputo dimostrare di essere stufa dei tanti anni di governo della città da parte del cdx...
bohhh...sinceramente stento ancora a crederci :-(
Non sono d'accordo. Ma penso sia inutile discutere oltre. Sono convinto che con il tempo, Ferrante e questa occasionoe verranno rimpianti e per molto tempo. Qualcuno di fede interista aveva parlato di 5 maggio ironizzando (forse Davide), mettiamola così: questo è stato il 5 maggio della sinistra Milanese. In cui, come allora, non tutti, forse, hanno remato abbastanza. Poi a pagare è sempre l'allenatore.
Tutta questa discussione è nata da due modi diversi di intendere l'elettorato; da una parte un'idea di elettorato attivo, in grado di decidere da sè; dall'altra un elettorato passivo, che assorbe stimoli e basta.
Dal mio punto di vista, l'elettorato di massa (quello che decide le elezioni) è passivo, non è in grado di scegliere da solo, ha bisogno di essere convinto. Questa convinzione non può provenire solo dalla figura del candidato sindaco, quando si vota non si sceglie solo lui!
Ferrante ha sicuramente assolto bene il suo ruolo, ha tenuto testa alla moratti fino all'ultimo (ne è prova il risultato elettorale incerto), ciò che è mancato è un'adeguata azione di coinvolgimento che contornasse la sua figura, quella che poteva e doveva venire dai partiti della coalizione.
Il rimprovero da fare ai partiti è proprio questo.
torno proprio ora da Milano. no, non sono stato io a parlare del 5 maggio.
comunque vedo che non avete accolto il mio invito a gioire per il dominio della sinistra a catanzaro!
peccato :)
e cmq i tronfi e piccoli leaderuzzi della sx lombardo-milanese censureranno le nostre critiche, si chiuderanno a riccio, tanto hanno le loro poltronucce sicure sicure in consiglio comunale.
(visitate il sito www.dsmilano.it)
inoltre a loro non frega niente che ferrante non sia sindaco di milano.
e del resto neanche alla sinistra romana.
noi non esistiamo.
milano non esiste, la lombardia e il veneto non esistono.
queste terre desolate-desolanti sono la fetta di potere per i loro colleghi di centrodestra, in modo che non rompano troppo le balle.
e va bene così.
voglio scappare da milano.
Dal sito di Forza Italia:
GIRO: A ROMA DUE VINCITORI, VELTRONI E BERLUSCONI
Ma che film hanno visto questi?
A Roma Forza Italia supera appena il 10%! :-D
Vieni, vieni in città,(A Roma)
che stai a fare in campagna,(A Milano)
se tu vuoi farti una vita
devi venire in città.(A Roma)
Com’è bella la città,
com’è grande la città,
com’è viva la città,
com’è allegra la città.