È ora di azzerare tutti i vertici
di Claudio Schirinzi
Diceva Andreotti, o meglio glielo faceva dire Montanelli in un'intervista immaginaria, «Ho fiducia nei nostri successori. Ottimista? Al contrario: ho fiducia in loro perché sono sicuro che ci faranno rimpiangere». Ecco, nel centrosinistra milanese è il tempo dei successori. E anche dei rimpianti. Dove sono i Craxi, i Cossutta, i Guzzetti, i Tognoli, i Quercioli, i Granelli di oggi? È possibile che da anni il centrosinistra milanese non abbia saputo creare, allevare, inventare una nuova classe dirigente politica? Il fatto che da quasi vent'anni la sinistra sia fuori dalla stanza dei bottoni di palazzo Marino (l'ultima volta ci entrò nel 1988 con la giunta non rossa, ma rosa guidata da Pillitteri) merita qualche riflessione. E così pure il fatto che è più facile ricordare l'ultimo scudetto vinto dall'Inter che non l'ultimo dirigente nazionale del centrosinistra espresso da Milano.
Il segretario della Quercia, Franco Mirabelli, ammette: «Abbiamo perso un'occasione storica». Ha ragione. Se con tutti gli errori e le omissioni compiuti dall'Unione in campagna elettorale, Ferrante è arrivato a un passo dalla vittoria, significa che la partita non era impossibile. E probabilmente ha ragione anche Ferrante quando dice che i partiti della sua coalizione non hanno creduto fino in fondo alla possibilità di vincere. Così è mancato l'entusiasmo, è venuto meno lo spirito di squadra, hanno preso il sopravvento i distinguo, le polemiche interne, gli scontri verbali fra alleati. Questa volta per la sinistra la sconfitta è ancora più amara perché la vittoria non era impossibile. Ma il problema non è di oggi: viene da lontano.
La prima volta che si è votato per l'elezione diretta del sindaco, il centrosinistra ha schierato Nando Dalla Chiesa, un sociologo che sulla vicenda «Mani pulite» non aveva fatto sconti a nessuno guadagnandosi la diffidenza di tutti i socialisti e di molti comunisti. Vinse Formentini. Cinque anni più tardi la sinistra candidò l'imprenditore Aldo Fumagalli contro l'allora sconosciuto Gabriele Albertini. Fumagalli perse e si ritirò dalla vita politica, scomparve.
Nuove elezioni e fu la volta di Sandro Antoniazzi, ex sindacalista della Cisl, mite e perbene. Vinse ancora Albertini e Antoniazzi, dopo cinque anni a palazzo Marino nel ruolo teorico di capo dell'opposizione, ora non è neppure riuscito a farsi rieleggere. Infine è stata la volta dell'ex prefetto Ferrante. È possibile che il centrosinistra quando è il momento di scegliere un candidato debba sempre inventarlo su due piedi?
Se a Milano ci fosse un Pier Luigi Bersani o un Enrico Letta e la sinistra avesse candidato Ferrante per non schierare un uomo di partito, per cercare consensi sui temi della sicurezza, per raccogliere voti fra i moderati, sarebbe stata — quella sì — una scelta. Ma la realtà è che il centrosinistra ha schierato Ferrante perché al suo interno non aveva un solo candidato davvero competitivo. E Ferrante, ancora una volta, non è un investimento per il futuro, non sarà il vero capo dell'opposizione, non è una risorsa da far crescere lavorando fin da oggi per la rivincita del 2011. Alle prossime elezioni comunali il centrosinistra si ritroverà a ripartire da zero come tutte le altre volte.
E ancora: se i consigli di zona sono il vivaio dei consiglieri comunali di domani che prospettive ha il centrosinistra visto che ha perso in otto circoscrizioni su nove? Che fine ha fatto quel radicamento sul territorio che dovrebbe essere la marcia in più dei partiti storici rispetto al cosiddetto «partito di plastica» (come la sinistra definisce sprezzantemente Forza Italia)? Che fine ha fatto quella reputazione di buon governo che nelle elezioni amministrative favorisce tradizionalmente la sinistra?
Mirabelli ha ragione a fare autocritica, ma dovrebbe trarne le conseguenze estreme. Di più: tutti i partiti del centrosinistra milanese dovrebbero azzerare i loro vertici, saltare una generazione, puntare su nuove leve, nuovi nomi, nuove facce. La forza di chi ha perso tutto è di non avere più nulla da perdere.
nn sono milanese, ma la provincia bergamasca nn è molto diversa; i dirigenti della sx o del sindacato sono ne + ne - dei professionisti, questo è il PROBLEMA e in quanto tali visceralmente attaccati alle loro poltrone e quando qualcuno sembra volerli scalzare, mettono in atto tutti gli strumenti xchè questo non avvenga. Vi ricordate Scalfarotto e le primarie del csx?
al solo presentarsi di un candidato sconosciuto iniziò il valzer dei sospetti, la richiesta dei pedigree, la subdola delegittimazione...
questa è la dirigenza di sx, compresa rifo, comunisti e diessini. Dato, infine, che non sanno fare altro e non hanno schiena per zappare, l'unica alternativa che ci dobbiamo augurare è un triplo carpiato (nn sarebbero i primi) nel centrodx con ruolo dirigenziale.
Solo in questo caso potremmo assicurarci la vittoria alle prossime amministrative
icastico: fanno schifo !
Tognoli? avete nostalgia di Tognoli???
A dire la verità poi, ieri su Repubblica (Milano Cronoca p. III), Ferrante dice che gli unici che gli sono stati vicino sono Fassino, Majorino e Mirabelli. Il suo riferimento allo scarso sostegno sembra riferito ad altri...
veramente. basta.
Carolina
Si sta leggendo da tutte le parti che bisogna "riflettere". E cominciare dando le dimissioni?
primo della lista ci metterei Majorino,
inguardabile e inascoltabile,
a 30 è già il peggio burocrate.
Ma chi lo schioda a quello???
Ho visto Mirabelli a Telelombardia l'altra sera. Urlava come un pazzo, non aveva niente da dire, non si era nemmeno preoccupato di fare un analisi dei risultati elettorali. Era vergognoso...non mi riconosco in questi dirigenti. Devono lasciare spazio a chi ha più capacità e meno arroganza
Majorino lascia per entrare in consiglio comunale. Ora, visto che non è un fesso, si tratta di vedere se - passando da dipendente dei DS a dipendente della collettività - avrà il buonsenso di rendersi conto che non si tratta di fare riflessioni, ma di girare di 180 gradi il proprio sguardo sulla realtà cittadina. E smetterla di millantare successi e vittorie che - quando sono venuti - sono venuti "nonostante" loro.
perchè non metti anche Penati nell'elenco??
Ma, secondo voi, Majorino frequenta OMB?
No, perchè sul Corriere ha dichiarato che nessuno gli ha chiesto le dimissioni...:-)
gigi non mi toccare Penati!
per me è un mostro sacro, lo trovo l'unico degno nel centro-sinistra milanese..
Beh, noi non siamo nessuno.
mi dispiace per i milanesi e mi dispiace per Ferrante, che è una persona seria, affidabile e
stimabilissima.
Altri dovrebbero mettersi in discussione e fare seria autocritica...
La sinistra milanese, i DS in particolare, si sono adeguati al vento della padania, pensano di vincere con le parole; la base ha finito di incazzarsi, li ignora e intanto gli altri fanno man bassa di tutto, perché trovano la strada spianata.
In parte è vero, ma Milano non esprime solo la sottocultura della Padania. E' anche una città con un livello culturale alto e poco provinciale. Il problema è che alcuni dirigenti, in particolare DS, sembrano funzionari di paese, lontani anni luce da ciò che la sinistra esprime.
i problemi della federazione milanese (dei DS) sono annosi, anche ai tempi del pci milano non brillava, era anzi dominata dalle nebbie miglioriste (o peggioriste secondo i punti di vista).
peccato perchè sotto quel coperchio che filava con la milano da bere, fremeva il grande popolo delle sezioni, progressivamente licenziato dalle scelte di un partito leggero e d'opinione. popolo che garantiva una connessione con il tessuto sociale e un possibile rapporto reciproco tra i problemi e il ceto politico.
i problemi oltre che della federazione milanese sono anche della mia connessione.
se vinceva corritore mò c'avevo il uaifai aggratis!!!!
;))
Io Ferrante manco sono tornato a Milano a votarlo...
La realtà dei fatti? C'è uno scollamento totale tra la politica e la società civile. I politici vivono su un loro pianeta distante anni luce dal nostro. Se questo funziona a destra dove i suoi elettori non vogliono altro che delegare qualcuno che rappresenti i loro interessi economici, è catastrofico per la sinistra che, idealmente, si vorrebbe interessata alla partecipazione e al coinvolgimento della sua base. Milano è città provinciale, non esprime più idee. L'avanguardia è rappresentata da un marciapiedi allargato per fare spazio ad un happy hour o da un edificio che si alza di un piano. le crepe sui muri che aumentano, i tombini che rigettano acqua ad una pioggerellina primaverile, i ragazzi che non sanno più dove andare per imparare a "stare insieme", gli anziani che trovano rifugio nei centri commerciali d'estate quando fa caldo, appartamenti che costano investimenti di dieci vite (e gli abitanti che se ne vanno): questa è la nostra città per noi che la viviamo. Ma nessuno sembra vederla. O meglio nessuno fa nemmeno sapere di aver colto il messaggio. Si deve tornare a scendercin piazza anche per gli affitti che salgono, i call center che sfruttano e uccidono il futuro dei ragazzi che ci lavorano, i quartieri che espellono i suoi abitanti. E basta con la difesa degli interessi delle lobby a discapito della comunità che oramai non esiste più.
Brava Lucia.
Hai colto in pieno un sacco di problemi di questa città.
Io sono Consigliere di Zona 1, rieletto per la terza volta, e nel prossimo mandato al posto che 41 Consiglieri saremo 31 ... perchè? Perchè la legge prevede questo numero se la popolazione è sotto i 100.000 abitanti. La Zona 1 nuova aveva 105.000 abitanti ... adesso siamo 96.000. In 9 anni abbiamo perso quasi il 10% della popolazione, perchè non ce la si fa, le case costano, siamo invasi da festaioli notturni, tartassati dalle multe (che i festaioli non prendono), non c'è più il negozio dove comprare il pane o la verdura (escluso Peck e roba del genere). Un disastro che nei prossimi anni sarà ancora più grande
Nel 2011 un candidato sarà veramente forte. Lo avete solo intravisto e accarezzato. Non ci avete creduto che potesse essere vincente da subito. Bene, io scelsi DAVIDE CORRITORE alle primarie e continuerò a sostenere che è lui l'uomo giusto per una sinistra vincente anche a Milano. Basta con la difesa dell'orticello. E' ora che si cambiano i vertici e si facciano primarie vere. Altro nome da segnalarvi PIER MARAN, 26 anni consigliere comunale. Anche lui è una persona da lasciare crescere e su cui scommettere. Dal consiglio di zona 5 darò loro una mano. postato da GIANNI ESPOSTO, 26 anni.
io voto lucia, se si candida è lei il sindaco ideale.
rivoglio le bocciofile, i bar loschi con il biliardo sul retro e quartieri nei quali la gente viva, faccia la spesa, i bambini siano conosciuti da tutti e possano girare soli e tranquilli ...
Leggo ora tutti gli interventi, e - oltre a ringraziare per gli apprezzamenti nei miei confronti - vorrei lasciare una riflessione dedicata a Pier Francesco Majorino. In questi ultimi mesi Pier ha dato prova di grande umanità nei miei confronti in alcuni momenti critici.
La sua sensibilità mi ha colpito, anche perchè trattasi di dote non così diffusa nel mondo politico.
E poi è giovane. Ci lamentiamo tanto della mancanza di nuove leve, e poi le uccidiamo in culla? E poi a settembre si sposa. Insomma, propongo assoluzione per Pier: essere un DS non può costituire di per sè un reato.
...Invece in Sicilia: ci sono state le regionali e con i risultati che tutti sappiamo , l' opinione comune dei sinistroidi rimane positiva x il traguardo raggiunto.Perchè?Perchè se la lista Borsellino nn ha neppure raggiunto la soglia di sbarramento del 5%?Perchè si parla di buon traguardo se nn era presente neanche una lista di Rifondazione nè i verdi?Perchè se le donne che andranno ala Regione inclusa la Borsellino sono solo3?tanti e tanti altri interrogativi mi continuano ad inquietare: Milano e Sicilia strano filo di arianna?!arrivedecci
Milano e la Sicilia sono distanti anni luce in termini politici. E i risultati si vedono semplicemente guardandosi intorno. A Milano si è perso perchè come ha sottolineato Ferrante, è vero che qualcuno non si è dato da fare fino in fondo. La lista il suo dovere l'ha fatto fino in fondo. Qualcun altro invece non ci ha creduto fino alla fine. Ma il giudizio su MAJORINO è troppo severo e non lo merita affatto. E' uno dei pochi che ho visto in giro a volantinare e a darsi da fare davvero. Almeno le nuove leve cerchiamo di aiutarle e non di massacrarle sperando che siano DIO in TERRA, compreso me che ho 26 anni, gli stessi dell'altro giovane PIER .. MARAN. Impegnamoci tutti per rafforzare il gruppo giovani.
Zanardi, vogliamo tutti che Milano torni a vivere e non ad essere una città brutta come la vediamo oggi. Se però non si capisce che è compito di ognuno di noi costruire una Milano migliore, interessandosi, partecipando, dando un piccolo contributo, facendolo con completo disinteresse e animando i partiti del centrosinistra (che spero diminuiscano e confluiscano almeno una parte nel partito democratico), allora forse riusciamo a cambiarla questa città. Dobbiamo impegnarci tutti. Diamoci da fare!!Non solo chi è stato eletto.
Davide, non metto in dubbio che anche Pier abbia un'anima. Ha anche scritto un libro a testimoniarlo, un libro vero non l'ennesimo saggio di politichese arcaico. Ma il giudizio sulla persona (che è cosa privata) non ha a che fare col giudizio sul politico. Che - per quanto mi riguarda - è negativo. Lo dico da amante deluso: ho sperato che un giovane intelligente come Majorino potesse davvero significare un seme di cambiamento. Non lo è stato, spalmandosi su ogni Panzeri che gli è passato davanti e rinunicando a diventare il protagonista di cui Milano aveva bisogno.
Mi dispiace. L'uomo Pier non solo è assolto, ma neanche viene processato, anzi gli si augura ogni felicità con la futura famiglia. Ma il Pier segretario dei DS per quanto mi riguarda è condannato ai lavori forzati (in consiglio comunale). E siccome ora non è più dipendente privato, ma pubblico (quindi anche mio, perdona il qualunquismo, ma in questo caso ci sta), dovrà stare bene attento a picconare dalla mattina alla sera per sperare nella riabilitazione.
Volevo dire la mia su: "Sinistra, voto e rappresentanza"
Premettendo che le elezioni si vincono con i voti, pensiamo solo un momento a come questi si portano a casa...
Senza fare troppa teoria su cos'è il Voto e cosa la Rappresentanza, quindi come si "gestisce" la democrazia, vorrei far notare che si è parlato troppo spesso di come portare al proprio mulino gli indecisi.
Dal basso vedo che tutte le mediazioni,invece, non fanno che allontanare quelli che dovrebbero essere già acquisiti.
Gli indecisi NON SONO COSì IMPORTANTI! Faranno comunque quel che gli suggerirà la coscienza.
La domanda che mi pongo è:
"Mediando posizioni e programmi, riesco a portare a casa più voti di quelli che posso perdere?"
Con accordi preelettorali, alleanze e grandi ammucchiate, possiamo convincere i nostri ascoltatori (e in questo momento siete voi ascoltate me) che il nostro percorso li porterà nella direzione in cui vogliono andare?
X es. mi sono trovato, forse nelle politiche del '96(?) già uninominali, nel collegio di Sesto S. Giovanni, sì, lo so, è un discorso complicato e va approfondito troppo, candidato al senato per la sinistra Pizzinato.
E' uno che quando ero uno studente sbarbato dell'ITIS (sempre di Sesto, primino nel 1975,
i cui studenti erano figli degli operai che tutt'ora muoiono DI "fabbrica") mandava il servizio d'ordine del suo sindacato con gli stalin a dividere le classi, anzichè unirle.
Con la puzza sotto il naso, l'ho votato...
Parallelamente alla Camera x la sinistra era candidato Bianchi (Mario mi pare), seppure sestese un emerito sconosciuto.
Mi dicevano: "Ma sì, è delle ACLI, però è un bravo Cristiano, di sinistra, lui e quelli dell'oratorio S. Giuseppe, ecc."
E' stato eletto anche lui, ma io un democristiano di m.... non lo voto e basta!
Tant'è che arrivato alla Camera è subito diventato capogruppo dell'UDC (o dell'UDEUR? se sbaglio questa sigla è colpa dell'allergia alla DC).
Alla faccia dell'emerito sconosciuto!!!
Trovo disgustoso che tra Partiti ci si accordi per promuovere simili personaggi in seggi sicuri
a scapito delle idee e delle scelte di tanti altri.
Conclusione
- Da lustri ormai il primo partito è quello dell'astensione e anche in queste elezioni è ingrassato.
- La logica del "Meno Peggio" è ormai logora e non la si regge più (e personalmente sostengo che dalla nascita (1990) l'unico partito di centro sia il PDS - già, non c'è più e gli eredi fanno una politica concorrenziale di destra pensando di togliere anche "sinistra" dalla denominazione - e
su quel quadro di partito che è Penati mi censuro, pur pensando che prima con Fiorenza Bassoli abbiamo toccato il fondo). E m'è capitato di fare pure il confronto con una discoteca che, ai suoi tempi, per me era un mito: Punto Rosso Hard Rock. Il primo anno. Poi Punto Rosso Rock. Terzo anno Punto Rosso. Dopo ci fu la Grande Nevicata e crollò il tetto (chiusura e morte del locale - ma mi aspettavo sarebbe poi diventata Punto ... e basta!
- Vista l'aria che tira ci tocca di vota in volta ringraziare: il compagno Martinazzoli, la compagna Rosy Bindi, il compagno Indro Montanelli, il compagno Adriano Celentano, il compagno Enzo Biagi, Francesco Kossiga e Oscar Luigi Scalfaro, e persino il compagno Chicco Mentana... (che escalation!)
Oh! Ma come siamo messi??? Che sia compagno, e antifascista, anche Previti che vorrebbe tutti fuori dalle carceri?
- Siamo contaminati dall'esportazione americana della Democrazia. Ma perché i sostenitori di questo modello in pratica non sono coerenti con la teoria? Kerry ha perso le elezioni? Via! A casa! Si trova qualcuno più bravo che riuscirà a superare la situazione.
Allora, perché Rutelli (candidato premier contro Silvio nel 2001) adesso è vice RuotaDiScorta? Fuori! ...e CiccioBello mi fa incazz.. anche perché da laico che era - radicale, verde, ecc - adesso è laido, anche co-presidente di quel Movimento per la Vita che indisse un referendum per l'abolizione della 194.
Sicilia: 20 anni fa le città che avevano più sportelli bancari in proporzione agli abitanti erano Catania e Palermo. Da 10 anni a questa parte è Sesto S. Giovanni (fonte Corsera). Se è vero che Sesto è "zona depressa" allora probabilmente è anche vero che si sono spostete le economie e in Sicilia si fanno i soldi ma a Milano (e Sesto in particolare) si riciclano!
Grazie per la pazienza e per lo sfogo.
la ricerca del consenso è la bestia nera di un partito democratico.
mia figlia stamattina mi diceva che da lei (15 anni)
nel suo liceo torinese, i suoi compagni sono fieri di sentirsi e chiamarsi camerata, or dunque non sono figli di proletari, non sono ignoranti, hanno soldi a palate e sono fascisti e forzisti, loro adolescenti e le loro famiglie.
molte volte ho dovuto tenere testa, come rappresentante dei genitori, anche a professori che dichiaratamente parlavano come emuli della moratti, scuola classista, e riservata a pochi, fortunatamente non tutti sono così, ma molti hanno perso una certa sensibilità verso i ragazzi, a destra quanto a sinistra.
perchè è successo?
come abbiamo potuto non saper più trasmettere valori e principi e farci soppiantare da discorsi berlusconiani e bossiani?
siamo sicuri che la sinistra sia immune da quel fascino da piccolo borghesi che agguanta e soffoca come una guaina mortale?
perchè per molti, sia classi proletarie o di arricchiti, credono in un pagliaccio come berlusconi inquisito e colluso con la mafia?
sicuri che noi di sinistra abbiamo saputo parlare oltre che ai cuori anche alle tasche degli italiani?
abbiamo progetti sulla microcrinalità, sugli extracomunitari, sul disagio giovanile, sulla sicurezza delle città, sugli anziani?
oltre a fare giochetti di scacchiera a tavolino sulle formazioni, i candidati, o ad ancorarci a poltrone che ormai arricchiscono anche a sinistra, sappiamo progettare?
ricordatevi del successo mediatico di berlusconi che firmava un contratto.
parole con fatti. una signora , la sentivo in quegli anni casulamente su un autobus, diceva ad un'amica:"ai visto berlusconi ieri sera a porta a a porta? ha firmato un contratto! come dal notaio!"
ecco di cosa ha bisogno gente semplice, che non conosce la politica fin nei meandri più nascosti, impegno, progettualità| berlusconi seppe intercettare questo bisogno,e da buon pragmatico l'uso a suo uso e consumo.
l'italia è la nazione di machiavelli, e conosce la democrazia solo da 60 anni, troppo giovane per essere smaliziata, fino a 20 anni fa c'era gente che non sapeva nè leggere nè scrivere, pensiamo a cos'eravamo e troveremo le risposte per la rinascita.
buona festa della repubblica a tutti.
maria
mi vergogno come una ladra ho scritto ai senza h , maròòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòò!
maria
Ma no mira/maria il tuo era 1 lapsus freudiano x' considerando la vekkietta dell'autobus 1 pokino ignorantella le hai voluto attribuire anke nello scritto quella patina d'ignoranza/semplicità ke le si confaceva.
X questo motivo hai inconsciamente ma giustamente tolto l' "H".
firmato:
Giorgia salva mira ;o))))
troppo buona giorgia, niente orecchie d'asino? ora sto meglio, grazie!
maria
Le orekkie d'asino le diamo a ki se le merita davvero.. E c sarebbe l'imbarazzo della scelta ehm..
Nn certo a te ke in quanto a contenuti 6 grandiosa. 1 H in + o in - nn cambia la sostanza.
1 bacione
giorgia a parte che mi hai fatto arrossire come una ragazzina, non è che sei il mio professore d'italiano redivivo? lui diceva sempre così, giorgia smascherati e confessa l'arcano sei o non sei lui? dovresti essere sui novantanni circa, basso, pelato e antipatico!
maria
mira, le acca (h) vanno e vengono senza problemi. non c'è di che vergognarsi.
è un po' anche il linguaggio diretto del blog.
A me pare che Milano non abbia votato per i compagni per un motivo preciso e chiaro: è una città moderna, la città più moderna d'Italia, fa parte dell'area produttiva e innovativa più forte di tutta l'Europa e una delle prime del mondo.
Come potete pensare che una realtà così possa accettare tranquillamente di farsi governare dai comunisti e dalla loro mostruosa compagnia di giro?
Che cosa hanno a che fare i comunisti con Milano, se non tentare di devastarla come hanno fatto l'11 Marzo e come si preparano a replicare, stavolta benedetti dal governo amico, il prossimo 17 Giugno?
Ma vi rendete conto dell'abisso che separa i compagni dalla gente che lavora?
Forse no, perchè se ve ne foste resi conto, non vi sareste fatti rappresentare da Bruno Toticchio Ferrante, un povero sbirro che rispetto al grande Abatantuono aveva di diverso solo l'accento.
Autocritica vera dovrebbero fare i compagni: ma è proprio quello che non faranno mai, perchè subito dopo cercherebbero di sbianchettarsi.
:-))) insomma, Grisù. :-))) secondo lei bisogna che la sinistra impari a dialogare con le tifoserie calcistiche!!! :-)))
Carolina
Maestà, la mia è solo una ribellione per questo modo autoassolutorio di analizzare una sconfitta che sta nelle cose e non nelle persone.
Credo che la sinistra abbia abbandonato la modernità da moltissimo tempo (nè saprei dire da quanto ... ma se penso che attirò tutta l'intellettualità europea tra gli anni 20 e 40 del secolo scorso proprio con l'appeal della modernità!).
Ora, Milano è una delle più importanti città del mondo, non può essere conquistata dai piagnoni, dai moralisti, dai verdi, dai bacchettoni, dai forcaioli, dai mistici del declino.
La sconfitta è tutta lì, e semmai la colpa delle vostre classi dirigenti è quella di non avervelo detto. Ma forse non potevano.
Guardi, il dramma italiano oggi è proprio in quel fatidico 50% su cui si sono divisi la dx e la sx. Che un grande Paese come l'Italia abbia un 50% di conservatori (la sx, ovvio) è un grosso problema sia per gli Italiani sia per chi ci ha a che fare.
Mi genufletto.
La capisco, Ser Grisostomo, e apprezzo la Sua lealtà alla Maestà sovrana. :-) Per gli altri: ho un Ridanciano all'estero :-))) Anzi, non un Ridanciano qualsiasi bensì la Riverita Opposizione di Ridanciania. :-))) Dovevo venire a scrutare una volta accortami. :-))) Nel merito, Preziosa Opposizione, direi che forse si è omessa di valutare, e può essere anche di menzionare, la fusione dei due imperi calcistici cittadini!!! :-)))
A presto, caro Grisù in multicanale, :-))) si tenga in forma perché come ben sa la Sua Sovrana gradisce più le dotte disquisizioni del balloon! :-))) Sarà un po' elitaria, ma è il successo del nostro regno spirituale e temporale! :-)))
Carolina
Ridanciana su Splinder... :-)))
Quello che ho letto anch'io sul corsera era la conferma di quanto avevo già espesso nei commenti post elezioni che hanno visto la Moratti prevalere anche se di misura.
E' quella breve distanza che separa i candato di centro sinistra dall'ex ministro che mi interessava osservare e valutare; se Ferrante era il candidato più accreditato per vincere è altrettanto vero che nessuno pensava che potesse succedere e che anche con il massimo sforzo organizzativo, che non c'è stato, non ce l'avrebbe fatta.
Non è così, è mancato il coraggio o di seguirlo o di non aver scelto con grande anticipo un candidato dal volto nazionale. L'articolo di Scnirinzi è la diagnosi su un malato che non intravede la guarigione. Spero di sbagliarmi.
Qualcosa vorrà ben dire se tutte le volte che la sx si presenta ad un'elezione importante tira sempre fuori dal comò un travestimento bizzarro ed ingannevole: a Milano il povero Ferrante (che ci azzecca con la sx il Ferrante? - chiederebbe il compagno Di Pietro). Alle politiche con il più colossale imbroglione di tutti i tempi, lo spiritista Prodi, presunta spia del KGB (vedi mozione Batten all'Europarlamento), quello che il trattato di Maastricht è idiota.
Ma potete presentarvi una buona volta al popolo sovrano e dire: siamo qua, siamo comunisti, la nostra storia è questa, questi sono i nostri pregi e questi i nostri difetti?
L'astronomica distanza morale tra i compagni e Berlusconi (o la Moratti) è che Berlusconi e la Moratti ci mettono la loro faccia. Voi ci mettete quella di uno sbirro oppure quella di un fantasma della DC delle Partecipazioni Statali.
Minchia! Scusate se è poco.
La stessa ricerca di colpevoli, dopo una sconfitta, ha quest'aria di continuare a non volere girare attorno al problema.
Ci vuole una classe dirigente.
Non c'è perchè i giovani sono tenuti prigionieri in cantina, dovendo mantenere 1,5 vecchi a testa con i contributi pensionistici, e non potendo trovarsi un lavoro come vogliono perchè i sindacati fanno la guerra alla legge Biagi, ed essendo costretti così a marcire all'Università a fare Scienze della Comunicazione che non servirà mai a niente. Cazzo, ma sono solo io a leggere l'assurdità di tutto questo?
Maestà! Son prono ai suoi comandi - ma ad una condizione: che io resti sempre e rigorosamente minoranza. Poi potremmo andare a fare questo gioco in tutti i blog che Lei indicherà con il suo prezioso scettro (non me lo dia sulla testa, però).
Grisostomo. Questa fu una bega mesi fa. Peraltro nell'intellighenzia, non particolarmente nel popolino. Si fidi di una Maestà democratica e costituzionale. :-) Oscar Wilde disse già cose circa l'importanza dell'immagine, a volte più "concreta" della realtà. In ogni caso la faccia qui l'ha data un movimento "migliorista". E l'ha data in tutti i modi, siano essi belli o buoni o raramente tutte e due le cose. Siamo a cose vecchie insomma, tipo il Manzoni che parlava degli spagnoli non potendo dire degli austriaci. Il che è comunque molto di più di scambiare le amministrative per le politiche, come vedo che anche lei sta facendo.
Del resto lei è piemontese... Lo facessero per caso anche i Ridanciani di altre zone... :-)))
Sua Maestà di Braganza :-)))
Carolina
Grisostomo. Questa fu una bega mesi fa. Peraltro nell'intellighenzia, non particolarmente nel popolino. Si fidi di una Maestà democratica e costituzionale. :-) Oscar Wilde disse già cose circa l'importanza dell'immagine, a volte più "concreta" della realtà. In ogni caso la faccia qui l'ha data un movimento "migliorista". E l'ha data in tutti i modi, siano essi belli o buoni o raramente tutte e due le cose. Siamo a cose vecchie insomma, tipo il Manzoni che parlava degli spagnoli non potendo dire degli austriaci. Il che è comunque molto di più di scambiare le amministrative per le politiche, come vedo che anche lei sta facendo.
Del resto lei è piemontese... Lo facessero per caso anche i Ridanciani di altre zone... :-)))
Sua Maestà di Braganza :-)))
Carolina
Oddio, parlo certamente anche per me, che sono un dx moralmente deteriore.
Manca la classe dirigente. Ognuno per sè.
Io per la Regina.
L'Opposizione
L’intervista di Majorino di ieri su La Repubblica mi meraviglia perché
continua a perorare le stesse giustificazioni a fronte di una sconfitta che
sino al giorno prima pareva una vittoria, decantata in tutti i luoghi e
circostanze. Ancora una volta si giustifica una sconfitta anteponendo risultati che, a suo dire, sarebbero i migliori degli ultimi anni.
Può essere ma in politica conta chi vince e non chi perde meglio. Non si vuole
ammettere invece che si è sbagliata direzione, scelte, programmi e anche persone: in una parola non si è fatto quello che la gente si aspettava
e che chiedeva in tutti i luoghi e circostanze a partire dalle richieste dei comitati. Quindi presumo che una parte non sia andata a votare –
circa 70.000 - xchè non si riconoscono
> in una politica conservatrice che antepone le persone alle idee e ai programmi. Hanno perso più tempo, Majorino e soci, a stabilire gli
organigrammi della futura giunta, che a lavorare al programma. Al Cantiere non c’erano dirigenti di partito di spicco né consiglieri comunali
-finanche Beltrami Gadola qualche giorno fa sottolineava come dall’esperienza
del cantiere sia uscito un programma annacquato, diverso da quello elaborato: un documento-sintesi mai visto prima, quale idee programmatiche dei partiti della coalizione. Che cosa ci si voleva aspettare da un
simile comportamento? La delusione di chi ci aveva lavorato con tanto entusiasmo,
dispendio di tempo e la conseguente decisione dei più di non dare credito ad una classe dirigente che prima include, parla di partecipazione, ma poi,esclude brutalmente.
Chiedevamo forte discontinuità a partire dai contenuti e ci è stato fornito un
programma “fotocopia” della destra. Perché quindi votare per la coalizione di Ferrante? Qualcuno ce lo dovrebbe spiegare. Ora come ora il
centrosinistra, con questa classe dirigente è inadeguata, è incapace di intercettare, rappresentare e interpretare le dinamiche della città e dei suoi cittadini. Ora basta, si cambi in fretta, altrimenti ci vorranno altri 20 anni prima che si torni al governo della città. Una svolta radicale che parta dai progetti e da una nuova classe dirigente. Abbiano, questi
signori,la capacità e l’onestà di lasciare il campo ad altri.Nel settore privato sarebbe già stati dimissionati.
Angelo Valdameri
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