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Alberto Biraghi
Risponde Roberto Caputo
A proposito del post che lo riguarda scrive Roberto Caputo:
«E' proprio vero che, come diceva il saggio Lenin, l'estremismo è la malattia infantile del comunismo. Ed è altrettanto vero che è tipico della violenza fascista insultare e diffamare le persone senza conoscerne la storia politica e quello che hanno fatto. I 432 "compari" (e comunque sono più di 500) sono al 90% persone del popolo che abitano in periferia a Milano, che vivono del proprio lavoro e che, con il loro stipendio fanno fatica ad arrivare alla fine del mese. Non certo frequentano i salotti radical chic. Sono andati a votare il 28 maggio e non sono rimasti alle loro barche al mare. Un po' di rispetto almeno per loro! E, comunque, il mio giudizio sull'esito elettorale è qui pubblicato in modo assolutamente incompleto e conseguentemente distorce il mio pensiero. Per quanto riguarda la "poltroncina" non era l'"ultima" in quanto sono già eletto in Consiglio Provinciale.
Infine, a mio avviso, la comunicazione attraverso "blog" non permette un confronto reale e completo quindi sono disponibile ad un incontro faccia a faccia. Roberto Caputo»
Risposta:
«E’ finita l’illusione di Forza Italia come partito liberal-democratico di massa. E’ un partito padronale, senza democrazia. La Margherita invece, è un movimento aperto dove convivono il riformismo cattolico e quello socialista». Caro Caputo, mi pare che la frase sia sua. Ora, la sua "storia politica", per quanto si evince dai quotidiani, è una susseguirsi di acrobazie che l'hanno traghettata da Pillitteri a Penati attraverso Berlusconi, ma senza passare dal via. Ovviamente sempre alla ricerca del "riformismo più riformista" che c'è. Non è necessario essere violenti e/o fascisti per scoprirlo, basta una ricerca su Google per fare un confronto (impietoso) tra i risultati di una candidatura blindata con Forza Italia (i suoi 10.894 voti alle provinciali) e una semi-privata con l'Ulivo (i suoi 432 voti - fonte
sito del Comune - alle comunali). La prima condizione dà molto più gusto, che se poi si riesce a mantenere la sedia passando in soccorso del vincitore come ha fatto lei (ovviamente sempre a caccia del vero "riformismo", ovviamente sempre per amore del "popolo"), il gusto aumenta in ragione geometrica.