Furbetti del quartierino e non, Wanna Marchi, Cesare Previti. E molti, molti politici
L’indulto così come è stato pensato riguarda anche casi di corruzione già a sentenza e casi che ci devono arrivare ancora. Ci sarà un esercito che andrà ai servizi sociali
di Marco Travaglio
L’indulto è come la patente a punti. Chiunque, fino al maggio 2006, ha concusso, ha corrotto o s'è fatto corrompere, ha abusato dei suoi poteri per favorire qualcuno, derubato lo Stato col peculato o la sua società con la bancarotta, truffato il prossimo, truccato gare d'appalto, incassato fondi neri, frodato il fisco, falsato bilanci, turbato il mercato finanziario con l'aggiotaggio, scalato banche violando le leggi, speculato con l'insider trading, giocato con la salute dei dipendenti provocando infortuni o addirittura decessi nei luoghi di lavoro, e fino a oggi temeva - in caso di condanna - di andare in carcere a scontare la pena, può tirare un sospiro di sollievo: partirà da meno tre. Nel senso di meno 3 anni di pena, da detrarre da eventuali condanne definitive. Per i reati puniti più severamente (per esempio, la bancarotta o la rapina), l'indulto comporterà semplicemente uno sconto di pena. Per quelli puniti con sanzioni più blande (tutti quelli dei colletti bianchi), significherà azzerare le pene del tutto o quasi. E comunque garantirsi l'esenzione dal carcere: in Italia infatti si scontano dietro le sbarre solo le pene superiori ai 3 anni (sotto, c'è l'affidamento al servizio sociale: cioè l'assoluta libertà con qualche opera buona). Risultato: chi rischia pene fino ai 6 anni scende a 3, e non sconta nemmeno un giorno. Non solo: l'indulto cancella pure le pene accessorie (interdizione da pubblici uffici, cariche societarie, professioni): i condannati resteranno in Parlamento, nella pubblica amministrazione, nei mestieri che esercitavano mentre delinquevano. Giudici, pm e investigatori dovranno portare a termine indagini e processi già sapendo che sarà tutto inutile, o quasi: come per la Juventus, il campionato degli inquirenti partirà con una forte penalizzazione.
L'elenco dei beneficiari di questo colpo di spugna a orologeria, che sta per esser varato urbi et orbi con la scusa delle carceri affollate, è lungo chilometri. In cima alla lista, com'è noto, c'è Cesare Previti (pregiudicato per corruzione giudiziaria), che scenderà da 5 a 2 anni, lascerà gli arresti domiciliari e rientrerà in Parlamento, almeno finché la Camera non si deciderà a dichiararlo decaduto per l'interdizione perpetua. Poi c'è Silvio Berlusconi, imputato per corruzione del testimone David Mills e per i diritti Mediaset (appropriazione indebita, falso in bilancio e frode fiscale), insieme a Confalonieri (falso in bilancio) e ai figli Marina e Piersilvio (indagati per riciclaggio).
Poi ci sono i protagonisti di tutti gli scandali degli ultimi due anni. Comprese le teletruffe di Wanna Marchi e Stefania Nobile: condannate a 10 anni in primo grado, se patteggiano in appello scendono a 6 anni, e con l'indulto a 3: in pratica, non tornano mai più in carcere. I protagonisti dell'inchiesta penale su Calciopoli, a Napoli), non dovranno neppure patteggiare: le pene per la frode sportiva sono talmente basse da vanificare il futuro processo a Moggi, Carraro, Giraudo, Galliani, Mazzini, De Santis, Pairetto, Bergamo, ai figli di papà targati Gea e così via. Idem per Bancopoli (aggiotaggio e altri reati finanziari, a Milano e Roma), che vede inquisiti l'ex governatore Fazio e i multicolori furbetti del quartierino: Fiorani, Gnutti, Ricucci, Coppola, Consorte, Sacchetti, Billè, Palenzona. E sono ancora al vaglio degli inquirenti le posizioni dei politici beneficiati dal munifico banchiere di Lodi: i forzisti Brancher, Grillo, Dell'Utri, Romani e Comincioli, il leghista Calderoli e l'Udc Tarolli. Poi c'è la banda Parmalat, imputata a Milano e a Parma: da Calisto Tanzi in giù, fino ai banchieri (a cominciare da Cesare Geronzi) suoi presunti complici nella truffa a migliaia di risparmiatori. E c'è la banda Cirio di Sergio Cragnotti, anch'essa specializzata in bond-carta straccia. In una tranche collaterale del caso Parmalat sono indagati per corruzione De Mita (Dl) e Burlando (Ds), e in un'altra ancora, per finanziamento illecito, l'ex ministro Alemanno (An). Il "meno tre" potrebbe far comodo anche al forzista Raffaele Fitto e ai suoi coindagati a Bari per le presunte tangenti dal gruppo Angelucci. Per non parlare dei protagonisti dell'ultimo scandalo di Potenza: Vittorio Emanuele e due uomini di Fini: Salvo Sottile e Francesco Proietti Cosimi.
Ma c'è pure un esercito di deputati e senatori nei guai con la giustizia per vari reati, tutti compresi nell'indulto (conflitto d'interessi? Forse). Marcello Dell'Utri è imputato a Palermo per calunnia contro tre pentiti. Francesco Storace e il suo entourage sono accusati a Roma di associazione a delinquere per aver spiato illegalmente Marrazzo e la Mussolini. Il Ds ribelle Vincenzo De Luca, neosindaco di Salerno, è indagato per concussione, abuso, truffa e falso. An voterà no all'indulto, salvo due ex ministri, entrambi indagati: uno è Alemanno, l'altro è Altero Matteoli, rinviato a giudizio per favoreggiamento nell' inchiesta sugli abusi edilizi all'Elba. E la lista "nera" non finisce qui: Ugo Martinat è inquisito a Torino per turbativa d'asta e abuso per alcuni appalti Tav; e Silvano Moffa lo è a Velletri per corruzione. Nutrita anche la pattuglia Udc: se cade l'aggravante mafiosa del favoreggiamento, l'indulto serve a Totò Cuffaro; e, in caso di condanna, servirà di certo al neo- onorevole Vittorio Adolfo, accusato a Sanremo di corruzione, truffa e turbativa d'asta; a Giampiero Catone, imputato per truffa e bancarotta a Roma e L'Aquila; ad Aldo Patriciello, coinvolto nello scandalo molisano della circonvallazione di Venafro; e a Teresio Delfino, indagato per associazione a delinquere e truffa nella gestione allegra dell'Enoteca d'Italia;senza dimenticare Giuseppe Drago, condannato in primo grado a 3 anni e 3 mesi per peculato per aver svuotato la cassa della presidenza della regione Sicilia quando ne era governatore. Idem come sopra per altri ex Dc come Pino Firrarello (FI) e Nuccio Cusumano (Udeur), imputati per gli appalti truccati dell'ospedale di Catania.
A condurre le trattative col centrosinistra per l'indulto è stato l'on. avv. prof. Gaetano Pecorella (FI), che non solo difende Berlusconi in vari processi per reati non esclusi dall'indulto; ma, a quel che si sa, risulta ancora indagato a Brescia con l'accusa di aver pagato il supertestimone Martino Siciliano, affinchè ritrattasse le accuse al suo cliente Delfo Zorzi per le stragi di Piazza Fontana e Piazza della Loggia. Il reato ipotizzato è favoreggiamento: anch'esso compreso nel Grande Condono.
vergogna.
questa non è una questione che riguarda la pena detentiva ma esclusivamente un provvedimento che mira a togliere dai guai i soliti pre-potenti.
a qualcuno non interesserà se previti da detenuto continua a percepire il suo stipendio da parlamentare e non si è degnato di dare uno straccio di dimissioni, non interesserà che il "signor" previti usufruisca per i suoi arresti domiciliari della scorta armata pagata coi nostri soldi che lo accompagna nelle sue passeggiatine quotidiane.
per fortuna c'è chi a queste cose guarda con interesse e preoccupazione, per fortuna c'è chi si è accorto che tutto lo sdegno dimostrato dalla sinistra in questi cinque anni di leggi vergognose altro non era che ipocrisia, se la prima cosa "importante" per questa sinistra è togliere dai guai previti & co.
ma davvero credete che questa legge serva per i poveracci, per i rubagalline ? come pure per le intercettazioni davvero credete che si voglia salvaguardare la privacy della anne falchi e delle gregoraci ?
questi se solo dovessero pagarsi le multe per divieto di sosta e parcheggio in seconda e terza fila, toglierebbero pure questi dal codice della strada.
è che la disonestà ce l'hanno nel dna e tutto va bene pur di salvarsi il culo dalla giustizia prima e dalla galera dopo.
io mi vergogno della classe dirigente e politica di questo paese.
la civiltà di un paese si misura anche col grado di onestà dei suoi governanti e della sua classe dirigente, che tolgano i reati di cui sopra e poi facciano tutti gl'indulti che vogliono, perchè così non sono credibili.
ma forse non lo sono mai stati.
nel programma dell'unione c'era anche questo ?
L'avvocato delle ottocento vittime dell'amianto accusa
"Con le nuove norme i parenti non vedranno un soldo"
Indulto, "Eternit pronta a risarcire
ma poi ha fatto marcia indietro"
di MARCO TRAVAGLIO
L'ex impianto Eternit di Casale Monferrato
TORINO - Non ci sono soltanto i reati finanziari e quelli di Tangentopoli. Ci sono anche i caduti sul lavoro. E le malattie professionali. E i morti da amianto: 3 mila soltanto per gli stabilimenti Eternit. L'indulto, e ancor di più l'amnistia prossima ventura, rischiano di mandare in fumo il maxiprocesso che si aprirà l'anno prossimo a Torino contro i big boss della multinazionale svizzera: fra questi, il "Berlusconi elvetico" Stephan Schmidheiny, il fratello Tomas (assistito da Carlo Malinconico, segretario generale di Palazzo Chigi) e il loro socio belga, barone Louis De Cartier de Marchienne.
Insieme a una decina di dirigenti e amministratori dei cinque stabilimenti italiani (Cavagnolo, Casale Monferrato, Reggio Emilia, Bagnoli e Siracusa), che dal 1906 fino a vent'anni fa hanno avvelenato la vita a migliaia di lavoratori e cittadini comuni, i tre magnati devono rispondere di disastro doloso e di un'infinità di omicidi colposi. Grazie all'indulto, difficilmente finiranno mai in carcere (anche se condannati a 6 anni, scenderebbero a 3 e otterrebbero l'affidamento ai servizi sociali, cioè resterebbero a piede libero).
Grazie all'amnistia di 5 anni, annunciata per la ripresa autunnale, non verserebbero nemmeno un euro alle vittime e ai loro familiari. E dire che, fino a due settimane fa, i legali degli indagati e delle parti lese erano a un passo dall'accordo per un cospicuo risarcimento ai malati e ai parenti dei morti. Poi, in seguito a una strana telefonata, tutto è sfumato.
"E' accaduto due settimane fa a Lugano", racconta a Repubblica l'avvocato Sergio Bonetto, che insieme al collega genovese Paolo Pissarello rappresenta 800 vittime. "Eravamo riuniti col liquidatore della Bacon, la società che controllava gli stabilimenti italiani della Eternit. Per tre ore abbiamo discusso, incontrando ampia disponibilità dei rappresentanti indiretti della famiglia Schmidheiny a riconoscere i danni e a rifonderli in misura accettabile. Prima d'impegnarsi nero su bianco, il liquidatore ha chiesto di fare una telefonata ed è uscito.
E' rientrato un'ora e mezza dopo, scuro in volto: "Scusate - ci ha detto - ma mi hanno appena revocato il mandato. Dicono di avere avuto la garanzia che entro l'anno arriverà l'amnistia". Non ci è rimasto altro che alzarci e andarcene. Ora, a settembre, nella riunione periodica con i malati e i parenti delle vittime, dovremo comunicare la triste notizia: se passa l'amnistia, nessuno vedrà un soldo di danni".
E l'indulto? "Beh - osserva l'avvocato - la prospettiva di uno sconto di pena così rilevante anche per reati tanto gravi come l'omicidio colposo da amianto, che provoca il mesotelioma pleurico, l'asbestosi, il carcinoma polmonare non solo in chi lavora negli stabilimenti, ma anche in chi abita nelle vicinanze, è un'ulteriore garanzia di sostanziale impunità. Se penso alla fatica che abbiamo fatto per raccogliere le carte che inchiodano l'Eternit, le perizie, le testimonianze, sfidando il potere di quelle potentissime lobby... E se penso che, solo a Casale, si scoprono ancor oggi 35-40 nuovi casi di mesotelioma all'anno...".
L'inchiesta Eternit, coordinata dal procuratore aggiunto Raffaele Guariniello, è in dirittura d'arrivo: dovrebbe concludersi, con le consulenze tecniche e gli studi epidemiologici, entro fine anno. Ma se, in dibattimento, dovesse cadere l'ipotesi più grave e difficile da dimostrare - il disastro doloso - le eventuali condanne per gli altri reati rientrerebbero facilmente nei 3 anni dell'indulto.
Non basta. L'avvocato Bonetto è parte civile anche in un altro processo, che inizierà a Torino il 7 ottobre: quello a carico degli ex vertici di Fiat Auto (68 manager e dirigenti, da Paolo Cantarella e Roberto Testore in giù), rinviati a giudizio per lesioni colpose gravi o gravissime nei confronti di 187 operai delle carrozzerie Mirafiori. Il processo mette in discussione l'organizzazione dei ritmi di produzione, che avrebbero causato nei lavoratori varie "sindromi da sforzo ripetuto" alle mani, alle spalle e alle braccia. Accuse gravi, ma punite con pene molto basse, certamente inferiori ai 3 anni "tagliati" dall'indulto.
Il procuratore Guariniello, che coordina il pool "Salute e sicurezza", prevede un colpo di spugna pressoché totale di gran parte dei suoi processi anche per i reati ambientali, per il doping e per la tutela consumatori. Come quelli a carico delle multinazionali Bayer e Glaxo, per i presunti danni alla salute provocati da farmaci come il Lipobay e il Lanoxin. Per questi reati, oggi, in carcere non c'è nessuno. Grazie all'indulto, non ci entrerà nessuno nemmeno in futuro.
(25 luglio 2006)
occorre perlomeno ricordare che l'indulto, a differenza dell'amnistia, non toglie le pene accessorie. Quindi l'interdizione perpetua di Cesarone dovrebbe comunque restare.
Questi fatti mi ricordano i prodromi della rivoluzione francese. I nostri "beneamati" politici stanno passando ogni limite di decenza. L'assoluta mancanza di rispetto di questa marmaglia per i cittadini è tipico dello status di impunibilità della nobiltà settecentesca. Sono nauseato, allibito e incazzato. Il 9 aprile sapevo di votare il meno peggio, ma non pensavo arrivassero a tanto. Questi disgraziati vengono pagati con buste paga di mediaset, sono ricattabili, e sono fatti della stessa pasta degli altri:
http://video.google.it/videoplay?docid=5630847029464102694&q=violante
Magari più subdoli, ed io mi sono stufato.
Rivoglio la ghigliottina (e Scalfaro con la parrucca incipriata...)
Ma non capite che fa tutto parte di un piano:avendo di molto diminuito i fondi per i servizi sociali (anche per andare in guerra in missioni pacificatrici - solo 10000 uomini, porca madosca) hanno pensato bene di rinforzare i servizi sociali con questi galantuomini. SERVIZI SOCIALI: attenti alla vostre casse che quelli sono esperti nello svuotarle!!!
Questo è un golpe, niente di più e niente di meno. Bisogna sradicarli tutti dalle loro poltrone con le buone o con le cattive.
Tutto previsto da mesi: date la giustizia a Mastella e questo è l'ovvio risultato.
Poi avete dato gli esteri a D'Alema (quello della "missione di pace" in Kosovo) e si rifinanzia l'Afghanistan... Aspetto ancora qualche bella uscita di Rutelli, fin troppo silenzioso in questi mesi.
Sul decreto per le liberalizzazioni il governo ha già fatto marcia indietro sui Taxi ("si può trattare..."), lo farà sui farmaci nei supermercati (perchè le cose buone degli americani noi le evitiamo e poi ci prendiamo da loro tutte le immani cazzate che producono?).
Aspetto ancora che si metta mano alla legge elettorale, ma non penso che qualcuno lo farà (in fondo fa comodo a tutti loro il poter decidere a tavolino chi verrà eletto).
Questo è il governo di centrosinistra. Sinistra?!? Sinistra di che?
torniamo ai girotondi!
E' una porcheria insopportabile! Chissà se Di Pietro riuscirà a fermare questo alto tradimento del parlamento. Comunque, non possiamo rimanere con le mani in mano! Cazzo!
"Questi fatti mi ricordano i prodromi della rivoluzione francese"
Beh, speriamo che anche l'evoluzione degli eventi sia la stessa.
A me ricorda l'Argentina prima che arrivasse il salvatore: el General Videla (quello dei desaparecidos).
Stiamo andando totalmente in merda
Comincio a guardare in quale altra nazione potrei andare a vivere. Questa fa schifo.
Questa è merda. Questa è la politica in Italia. Ti scaldi in campagna elettorale, pensi che con la sinistra al governo ci sarà aria fresca. No, non cambia un cazzo. L'unico a salvarsi sarebbe Di Pietro se non avesse accettato nel suo partito dei miserabili come il presidente della commissione difesa. Tutto sempre uguale, tutti uguali. Questa è merda.
Salvare Previti, ecco la priorità del governo Prodi. Il conflitto di interessi? Come disse Fassino in modo nemmeno tanto velato in campagna elettorale, non è tra le priorità. Ci penserà il prossimo governo... Berlusconi
Salvare Previti, ecco la priorità del governo Prodi. Il conflitto di interessi? Come disse Fassino in modo nemmeno tanto velato in campagna elettorale, non è tra le priorità. Ci penserà il prossimo governo... Berlusconi
sì, mi sta bene tutto, ma almeno quest'indulto dovrebbe aiutare anche i poveracci che si ritrovano a vivere in situazioni disastrose, finendo per pagare molto più di quello che prevede la pena ricevuta. I problemi del sovraffollamento delle carceri e del tasso di suicidi in costante aumento non sono una favola.
E poi credete veramente che, con o senza indulto, i personaggi sopra citati avrebbero scontato la propria pena in carcere?? Si sa che chi è ricco in prigione non ci finirà mai...
Se passa hanno perso il mio voto, e non credo solo il mio. A questo punto che differenza c'è con il governo Berlusconi? Non si rendono conto del suicidio politico che stanno perpetrando?
Ispirato da fritz vorrei lanciare un neologismo
fresco di giornata il perònismo,va utilizzato per descrivere situazioni o interventi che abbiano in nuce la seguente indecidibile contraddizione:
"va tutto bene,però..."
Amici, diciamocelo: stiamo diventando minoranza irrilevante. Esigere che la legge sia uguale per tutti è diventato "giustizialismo", esigere una politica estera che rispetti la nostra Costituzione è diventato "radicalismo anacronistico", Travaglio (un discepolo di Montanelli) è diventato un comunista giacobino, Di Pietro (un cattolico moderato) è "sconnesso dalla realtà". Ormai in Italia il grosso degli elettori (ossia gli unici soggetti che interessano ai politici) sono dei moderati riformisti di centro, che pendono leggermente a destra o a sinistra ma hanno sostanzialmente le stesse idee - cioè nessuna, o al massimo quelle che gli mette in testa il clero e/o la TV.
Mi meraviglio sempre meno del fatto che chi invece idee e convinzioni ce le ha ancora, o perlomeno ne mantiene qualcuna residua, sia sempre più emarginato.
Wow splendido commento Larry.
Basta!!!!!!!!!!!!!E' sempre la stessa storia, si ripete ad ogni cambio di governo. Le speranza del "pololo di sinistra" sono state sempre tradite e, dopo la raccolta dei voti, si fa solo l'interesse di pochi, soliti e noti.
La giustizia, la sanità, le pie illusioni di poter vivere in una nazione più giusta, dove la speranza di uguaglianza e di equità(non solo fiscale)sono e saranno sempre mere chimere.
C'è solo un piccolo problema: chi cazzo votare? A destra c'è cacca, ma anche a sinistra le cose sono identiche. E' sempre di moda il gattopardesco " si cambia tutto affinchè tutto rimanga uguale". Peccato per chi come me ha votato a sinistra con la speranza che almeno qualche cosa di " sinistra "questo governo avrebbe fatto e detto.
Ci sono decine di migliaia di persone che languono in carceri sovraffollate e indecenti. Molti di loro sono stati condannati in processi dei quali non hanno capito nulla, assistiti da avvocati d'ufficio, spesso contumaci. Se per liberare queste migliaia di persone devo liberare previti (che in galera non c'è e mai più ci andrà) lo accetto. Non mi piace ma lo accetto e la soddisfazione di chiamarlo pubblicamente "delinquente", fino a qualche mese fa era un povero perseguitato - ricordate, mi ripaga più che saperlo in cella (nella quale è rimasto pochi giorni). La diferenza tra sinistra è destra stà anche in questo: per liberare 10.000 poveracci sono disposto a mettere fuiri qualche decina di cialtroni mentre loro per liberare qualche decina di cialtroni sono disposti a mettere fuori 10.000 poveracci. Riguardo all'articolo di Travaglio si è fatto ottenebrare, come spesso gli capita, dal furore. I risarcimenti non centrano nulla con l'indulto e con l'amnistia xcosì come l'indulto non ferma nessun processo in corso...
Paolo...
non credo che Travaglio si sbagli...
leggi questo:
http://www.repubblica.it/2006/07/sezioni/politica/indulto-di-pietro/eternit/eternit.html
Paolo ha scritto:
La differenza tra sinistra è destra sta anche in questo: per liberare 10.000 poveracci sono disposto a mettere fuori qualche decina di cialtroni mentre loro per liberare qualche decina di cialtroni sono disposti a mettere fuori 10.000 poveracci.
Nelle intenzioni forse una differenza c'è, ma nei fatti la realtà è la stessa.
Io preferisco sentirmi complice della carcerazione ingiusta di un innocente e della sofferenza eccessiva di molti delinquenti, purchè la giustizia funzioni colpendo anche i colletti sporchi.
siamo tutti nessuno escluso ostaggi di ali baba e i 2000 ladroni.tanto abbiamo l'appellativo di popolo sovrano:ma sovrano di che. paghiamo come nel sud il pizzo ai nostri politici e nessuno si lamenta.siamo governati da ladri,drogati,pedofili,maniaci sessuali,bugiardi,imbroglioni,froci e potrei continuare all'infinito ma tanto il mio lamento non farà eco