Caro Prodi, ecco tutta la verità (e niente di più) sui Pacs
di Franco Grillini
Sono anni che cerco di avviare una discussione che entri nel merito del progetto sui pacs, per evitare polemiche inutili su questioni che non esistono. Ben venga l'intervento di Paolo Prodi, se finalmente ciò dovesse accadere.
Prima di tutto: nessuno pretende, con l'introduzione dei pacs, di imporre una regolamentazione giuridica alle famiglie di fatto che intendano continuare a restare tali perché hanno volontariamente scelto, potendolo fare, di non sposarsi. Il pacs è, come dice la sigla stessa, un patto, un negozio giuridico. Le parti possono sottoscriverlo o meno: la scelta è esclusivamente loro, non dello Stato. Poi si potrà discutere se, per tutelare il partner più debole di una convivenza di mero fatto e scoraggiare comportamenti di mala fede da parte dell'altro convivente, non possa essere opportuno introdurre delle difese giuridiche minimali, come spesso si è fatto per tutelare la parte più debole di un contratto (e anche di contratti conclusi senza dichiarazioni, ma solo con la loro semplice esecuzione): io personalmente sarei favorevole, ma questa è una discussione che non riguarda i pacs.
Che bisogno c'è di questo nuovo schema tipizzato di negozio giuridico? Le ragioni sono due: da un lato rispondere al nuovo pluralismo delle forme sociali di convivenza, «formazioni sociali entro cui si svolge la personalità» dei singoli (art. 2 della Costituzione, come ormai riconosciuto anche dalla consolidata giurisprudenza della Corte costituzionale). Se, per loro ragioni che non sta alla politica sindacare, molti nostri concittadini preferiscono convivere senza sposarsi ma non per questo desiderano che il loro rapporto non goda di qualche riconoscimento pubblico che semplifichi loro l'esistenza e che li tuteli dagli eventi improvvisi e potenzialmente catastrofici che sono parte della vita, non si capisce perché lo Stato non debba prendere atto di questa nuova situazione, ampiamente riconosciuta in tutti i paesi dell'Europa occidentale.
L'altra ragione riguarda quella cospicua minoranza di nostri concittadini (circa il 5%, come ovunque nel mondo) che ancor oggi non hanno il diritto di sposarsi perché sono omosessuali e, caso unico ormai fra i grandi paesi dell'Europa occidentale, e caso quasi unico (assieme ormai alle sole Austria, Irlanda e Grecia) nella nostra parte del continente (inclusa ormai anche larga parte dell'Europa centrale), non hanno nemmeno alcuna tutela giuridica nei loro rapporti famigliari. Noi possiamo anche capire l'imbarazzo e le sofferenze di quei cattolici che sono più ligi alle indicazioni della gerarchia e al peso della tradizione, e non ci va di gioire delle sofferenze altrui, ma ci sono realtà di cui prima o poi dovranno prendere atto, come hanno dovuto prendere atto del fatto che la terra gira intorno al sole.
Noi esistiamo, non abbiamo (non tutti almeno) la vocazione dello zio Tom, e non siamo disposti a continuare ad essere giuridicamente discriminati sulla base di quello che siamo (o sulla base di comportamenti che sono conseguenza diretta di quello che siamo, il che è lo stesso). Da più di un terzo di secolo nei paesi liberi l'omosessualità non è più un tabù indicibile, come lo è ancora nel mondo islamico: quindi non si può continuare a ignorare una vicenda ormai tante volte testimoniata dai diretti interessati. Un omosessuale non "decide" di essere tale più di quanto non lo faccia un eterosessuale: il proprio orientamento sessuale lo constata, se ne accorge, è dato come il colore dei suoi occhi e dei suoi capelli. E il più delle volte è univoco: ad essere indifferentemente bisessuali sono relativamente in pochi. Spesso, ancor oggi, gli adolescenti e i ragazzi omosessuali a lungo non accettano questa parte della propria identità personale, perché, ancor oggi anche se assai meno di un tempo, almeno in certi ambienti fra cui quelli cattolici più rigidi, essa è oggetto di discriminazione, talvolta di scherno o di violenza (fino in qualche caso alla violenza omicida: e i giornali parlano allora di «delitti gay». Ma non rabbrividireste se l'assassinio di un ebreo fosse definito «delitto ebraico»?). Queste difficoltà psicologiche e questi comportamenti discriminatori e violenti sono largamente dovuti anche al mancato riconoscimento formale da parte del contesto sociale.
E allora, ancora una volta, chiediamo: perché un vedovo e una vedova ultrasettantenni, che cioè non potranno, neppure in linea di principio, avere figli per via naturale, né per via di inseminazione artificiale (impossibile oltre che vietata), né per via di adozione, possono scegliere liberamente, risposandosi fra loro, quale assetto attribuire ai loro propri rapporti giuridici e patrimoniali, mentre questo continua ad essere vietato a una coppia di conviventi dello stesso sesso?
Di fronte a una tale discriminazione (la discriminazione omofobica è «la forma più odiosa di discriminazione» secondo una deliberazione adottata anni fa dall'Assemblea parlamentare del Consiglio d'Europa) logico sarebbe stato chiederne puramente e semplicemente la fine, come hanno fatto l'Olanda, il Belgio, la Spagna, il Canada, il Massachusetts. Oppure scegliere la soluzione più moderata, quella, largamente prevalente nei paesi dell'Occidente liberale, che ha introdotto un istituto giuridico diverso dal matrimonio solo per il nome (non si chiama matrimonio) e perché non comprende l'adozione. Proprio perché conosciamo l'arretratezza di gran parte della classe politica e non cerchiamo prove di forza, ma ci interessa invece fare ogni giorno un passo avanti, magari piccolo ma chiaro, nella direzione di un'Italia più civile, noi abbiamo proposto una terza soluzione ancor più moderata, la più moderata fra quelle adottate dai paesi che hanno legiferato in materia. Si tratta appunto del «patto civile di solidarietà», adottato solo in Francia (dove il dibattito ora verte sulla soluzione «spagnola») e nel granducato del Lussemburgo. La definizione, ironia della sorte (o meglio dell'ignoranza italiana in materia) era stata richiesta dai politici francesi, che avevano trovato troppo radicale quella originale di «contratto di unione civile».
Il pacs servirà alle coppie di sesso diverso che lo desiderino come strumento per regolare la propria unione in modo più «leggero» di quel che prevede la legislazione matrimoniale (magari, come spesso accade in Francia, per sposarsi dopo qualche anno); a quelle dello stesso sesso come strumento pratico per evitare situazioni dolorose e catastrofiche, e come primo passo verso quella «pari dignità sociale» (art. 3 primo comma della nostra Costituzione) che ancora, inspiegabilmente, in Europa ormai quasi soltanto in Italia, ci si ostina a negarci.
Chiederci di accontentarci di ancora di meno di questa proposta ultramoderata significa puramente e semplicemente dire che si vuole che riconosciamo di essere degli Untermenschen. Spero che almeno nel centrosinistra ci si renda conto che la pretesa sarebbe davvero intollerabile.
Grillini mi è sempre piaciuto, non da ultimo per l'ironia pungente, e penso che anche in questo caso abbia ragione da vendere. Oltretutto adesso la Chiesa è proprio in offensiva massima contro le libertà civili. Lo è sempre stata, ma sta rasentando lo schifo assoluto se pensiamo anche al fatto che ormai è il 2006. Lo so perché mi tocca occuparmi di iniziative più o meno culturali cattoliche e il rientro è proprio a base di 'sti temi qua... A volte ho avuto belle sorprese anche, tipo quando han predisposto lo smarcamento da Bossi (fosse anche per i soldi, ma era giusto!!!), qui invece ogni due minuti vorrei poter mettere le loro perle di curriculum, di bibliografia e/o di proposte ne "la faccia come il culo". Per intendersi, osano chiedere cose tipo: "quale storico troverà le origini ecclesiastiche della *leggenda* per cui i gay e le donne non avrebbero avuto un'anima?". alla faccia. sarà stata pure una leggenda, ma la gente l'hanno accoppata. Per non parlare del fatto che riesumano perfino Aristotele per gettare autentiche palate di m su tutto il movimento di liberazione sessuale. avversari moderni, e in grado di rispondere poi: Sartre e de Beauvoir, della serie altro che "fuori il Vaticano dalla gnocca", se quella è l'attuale linea bisogna camminare rasente i muri. E ovviamente... riduzionismo e negazionismo, un vero orrore, Grillini fa bene pure a chiamare le cose con il loro nome e a rifiutare che si facciano compromessi del genere a sinistra!
Carolina
Scrivere al parroco di campagna secondo me non è il modo migliore per ottenere i pacs..comunque stiamo a vedere..
dedalus, questa lettera non è indirizzata a Romano Podi, ma a Paolo Prodi, storico del diritto (sì, sono fratelli. capita, nelle Unuversità italiane, ma questo è un altro discorso). Ora vediamo se riesco a trovare l'articolo cui Grillini risponde
intanto, giusto per buttare benzina sul fuoco, io credo che potrebbe essere una buona idea chiedere alle organizzazioni che aderiscono alla consulta islamica un impegno contro l'omofobia.
ed eccolo qui, infatti.
http://www.gaynews.it/view.php?ID=38739
copio, incollo e leggo
Guarda che i prodi sono tutti baroni (universitari) catto..della peggior specie!
intanto, giusto per buttare benzina sul fuoco, io credo che potrebbe essere una buona idea chiedere alle organizzazioni che aderiscono alla consulta islamica un impegno contro l'omofobia.
Chiedi loro di chiudere baracca; è la stessa cosa
Fa piacere che Grillini citi il mondo islamico come vero repressore delle libertà dei gay, e non la chiesa cattolica...
eh certo, in Italia la controparte sui Pacs è l'Islam. non certo la Chiesa cattolica, giammai, che al confronto è una bocciofila in cui ci si limita a scambiare due chiacchiere tipo le seguenti:
1) "gli omosessuali esistono? eh, ma non dovrebbero".
2) oppure "il cristianesimo [sic] dà comunque la possibilità di essere casti" (della serie che secondo loro gli ebrei lapidano i gay).
3) altra versione "vogliono l'eguaglianza? allora rinuncino a essere diversi".
o anche (giuro, è roba che si legge nel 2006 è per quello che non mi tengo più dall'incazzo...)
4) "esistono, perché non sanno che l'immagine e somiglianza a Dio si realizza nell'unione della carne fra un uomo e una donna" ... tradotto "gli omosessuali non sono a immagine e somiglianza di Dio, gli inquisitori e i fascisti sì vero? *leggenda* ovviamente, ma la citano a man bassa intanto!
e 5) "vi spieghiamo meglio, pekorellen. kome tizeva Aristotelen, tonna ezzere kontenitoren ke uomo fekontaren perché zezzo è tentro teoria ti animalen sozialen... foi riproturre spezien e ztaren in matrimonien o foi riproturre spezien e zmollaren tonnen per fare kazzo ke vi paren komprezen theologen, ma mai foi potere fare zezzo e non riproturre spezien..."
come diceva qualcuno, anatrema! dell'Islam parliamo con calma!!!
Carolina
Carolina...
l'ultima parte in tettesko e' da antologia
ehehehehhehe, meravigliosa!
La differenza fondamentale,Carolina, e che la Chiesa Cattolica "critca" i gay a parole. L'Islam li perseguita, anche fisicamente. OGGI. La Chiesa non lo fa più da tre-quattro secoli.
Kaiser, a parte che anche le parole hanno un peso, ma sai che cos'è il potenziale di tutti quelli raggiunti da Bibbie tradotte dai cattolici, da catechismi, da omelie etc.??? Il problema principale non è che Ruini metta personalmente le mani addosso a persone omosessuali, è che si trovino "volenterosi carnefici" di omosessuali in tutto il mondo compreso quello [sic] cristiano come poi è già capitato e non 3-4 secoli fa, magari proprio perché nessuno a partire dalle loro autorità religiose si è occupato minimamente d'inculcare in loro del rispetto per le leggi e per le persone. e qui si parla di Pacs e in Italia è la Chiesa cattolica e non l'Islam il principale oppositore a essi... Chiesa che adduce argomentazioni del genere...
grazie Corradinho... a presto/domani... mi rimetto a lavorare ora...
Carol
carolina: splendido il tuo punto 5!
:-)
kaiser: mi sa che tu devi trombare.
Grillini ha pefettamente ragione. Presenterò presto a Palazzo Marino, mi auguro in compagnia di un nutrito gruppo di consiglieri comunali, una mozione per avviare a Milano l'introduzione del registro delle unioni civili.
Ma perche' accontentarsi dei pacs ? Qualcuno di voi mi spiega cosa c'e' di cosi' mostruoso e eccessivo e intollerabile nel matrimonio tra omosessuali ?
Una proposta ultramoderata per tenersi buono il Vaticano ? Ma i cattolici hanno le loro idee (che rispetto ma non condivido) e non credo che pacs o matrimonio faccia differenza
O forse e' solo opportunismo politico per tenere insieme il governuccio di Prodi ?
BABILONIA
Paolo, non c'è niente di "mostruoso"! penso che sia detto che è una proposta supermoderata perché altrimenti tutta la destra e parte del clero ci danno dentro con le accuse e con le falsità. che poi ci danno dentro lo stesso, solo su altre cose. la Chiesa è capace di insistere per anni sulla teologia del valore sacramentale del matrimonio... e quando uno dice che non si parla del loro ordinamento, ma di quello statale ha subito pronta la tesi che anche la collettività laica ha interesse al "controllo sociale" (e di nuovo Aristotele, e di nuovo citazioni pelose perché da loro mai seguite dai Vangeli, e di nuovo pigliare per fessa la gente... loro si occupano di fede o di controllo sociale? cattolici o presbiteriani? e tutte le volte che se la ridono delle leggi perché a loro non convengono?). Notare bene che io sono tutt'altro che anticlericale, dico solo che queste argomentazioni a me suonano farlocchissime, e che il rispetto la Chiesa dovrebbe anche reciprocarlo alle volte.
Carolina
X Carolina.
Lei è solo anticlericale.
Non è affatto vero, Silvia, e ne trova la dimostrazione facilmente nei miei interventi qui, sul mio blog www.ridanciana.splinder.com e nella mia personale esistenza. Sono solo una persona laica. E che se legge un discorso razzista legge un discorso razzista, non una qualsiasi speculazione metafisica.
Carolina
Carolina,
Ma se tanto la destra (??) e i cattolici ci danno dentro, perche' limitarsi? Perche' proporre un compromesso che comunque non sarebbe accettato? Noi vogliamo che la nostra societa' e il nostro paese siano piu' giusti e equi nei confronti di tutti, e se Silvia pensa che questo sia anticlericale peggio per lei. Io non sono cattolico e non accetto che il clero mi imponga la sua visione della societa'. Io non voglio obbligare i cattolici eterosessuali a sposarsi con persone dello stesso sesso percio' non accetto che i cattolici eterosessuali proibiscano agli omosessuali di sposarsi tra di loro.
Comunque dal governo di Prodi non mi aspetto niente, percio' questa resta una interessante discussione teorica
Paolo, d'accordo. probabilmente perché siamo a un livello in cui ci sono ignoranza e pregiudizio anche nella nostra classe dirigente. o livelli di opportunismo scandalosi (in effetti, non solo a destra!). e c'è gente politicante che se la sfanga nelle campagne elettorali tenendo banco con disquisizioni a volte anche deliranti e liberticide sul pistolino e sulla patatina senza che nessuno abbia il coraggio di dir loro che i problemi del Paese si affrontano un po' più seriamente, con un po' più di rispetto e se proprio vogliamo dirla tutta non dico con una visione a 360 gradi, ma almeno più in alto dell'altezza delle patte dei pantaloni (noi siam costretti a guardare molto in alto, causa periodici passaggi di cospicue ondate di m culturale, giuridica e politica). Probabilmente qui si pensa a una tavola da surf modello 'basic' :-)
Carolina
X Carolina
Dire che la persecuzione a parole, a insulti,perpetrata dalla Chiesa cattolica nel nostro Paese,e non solo da quella(conosco tanti laici non credenti che vanno in giro a dire che "i froci fanno schifo")e quella perpetrata dai Paesi islamici e da ad es. Cuba(che nessuno nomina mai, ma chissa' perche'...)a livello fisico sono praticamente la stessa cosa e' come dire che il maschilismo imperante che si respira qui da noi ovunque e in particolare al Sud e' la stessa cosa dell'infibulazione...cioè una colossale stronzata!
x Paolo
perfettamente d'accordo con te! la sinistra nostra non ha i maroni x essere sinistra..in Spagna sono cattolicissimi eppure guarda zapatero..e appena Zapatero se n'e' uscito con la proposta del matrimonio gay, qui da noi Prodi e' corso dal Papa a tranquillizzarlo..che vergogna!c'e' ancora qualcuno che crede che al Governo ci sia una coalizione di sinistra?!
Ho detto quello? Ho detto che anche le parole hanno un peso!
Carolina