Ottima iniziativa.
Ho sentito che la Signora Moratti in questi giorni farà promozione in Cina e Giappone per candidare Milano all'Expo del 2015 - anche questo passo sponsorizzato dal governo Prodi -
Potremmo al suo ritorno farle pervenire la registrazione di tutto quanto e chiederle di intervenire ......
secondo me migliorerà le cose. a Milano. mentre l'Italia, boh.. però le borse sotto gli occhi che Letizia sfoggia accuratamente ora, dopo le ferie (trascorse a san patrignano, come minimo :-))) le donano, e parlare di Leonardo da Vinci dopo le elezioni è bello... non si deve affrontare la pena di tirare fuori Dan BrAUn contro i cUmunisti, che oltretutto non danno soddisfazione alcuna visto che non se ne accorgono... e dirò di più, all'Expo 2015 i milanesi avranno la possibilità di esibirsi proprio personalmente, purché muniti di permesso di soggiorno... inoltre la presenza già da oggi di comitive di turisti groenlandesi compensa di gran lunga ll calo subito dalla Milano by night autoctona...
Carolina
scusate ma perchè dei ds c'è un monzese e non un milanese? non perchè abbia qualcosa contro Civati che è un ottimo consigliere però mi sembra un pò strano
Avevamo invitato Majorino ma ha preferito sposarsi :-)
Scusatemi, ma io non vedo nulla di nuovo nei primi 100 giorni della Signora Moratti.
Se si esclude l'ipotesi (ripeto IPOTESI) di portare a Milano l'expo del 2015, c'è una continuità incredibile nei modi e nei metodi della Giunta Albertini.
La Sindaca non va in Consiglio Comunale, i parcheggi si stanno scavando dappertutto e le cosiddette revisioni dei piani con consultazione dei cittadini sono solo sulla carta. Il road pricing, così come annunciato, altro non è che una tassa del tipo "se paghi inquini". Negli asili nido non ci sono i posti mentre si annuncia il contrario (a meno che mandare una mamma con il suo bambino da porta romana a viale monza tutti i giorni non voglia significare averle trovato un posto, le scuole materne ed elementari (come i inidi) continuano a chiedere Scottex, carta igienica, sapone ed altro alle famiglie, le strade fanno pena etc.
Oerò si parla di una ruota panoramica a fianco all'Arena, di un ristorante di lusso al Castello e altri ammennicolo di questo genere.
Si racconta della linea 5 della metropolitana senza riconoscere che prima (almeno per rispettare l'ordine dei numeri) bisognerebbe fare la 4.
Ditemi voi cosa c'è di buono in questi primi 100 giorni. Se poi per voi è buono che la Moratti e Veltroni si trovino nello stesso albergo o che Penati e la Sindaca mangino insieme al Festival dell'Unità ... ok! Chi si contenta gode.
Chi avesse voluto operare una svolta postalbertiniana a Milano lo poteva fare
Non mi è chiara la frase di Fidanza sulla superiorità dei politici nei confronti dei tecnici. La stagione della tuttologia è abbondantemente terminata, sarebbe bene che le nuove generazioni si rendessero conto che proprio su temi tecnici come rete, traffico, inquinamento, l'ideologia deve lasciare spazio alla scienza.
Bella iniziativa. Fa piacere vedere esponenti di schieramenti opposti capaci di dialogare civilmente. Perché i pezzi da 90 in TV non fanno che litigare?
bravo Ciwati. :-) (inutile dire che il vietcong liberale lo amo, cmq cavolo... andateci duri tutti con i difetti di Milano ché una cosa che occorre proprio è un risveglio... e una percezione viva del "resto del mondo"...)
Carol
Secondo me la Moratti sta facendo bene, soprattutto considerando quello che ci si aspettava. Ora la questione traffico e inquinamento è nodale. Se saprà dare un segnale forte e chiaro di discontinuità col passato, avrà dimostrato di essere una sindaca della città e non di un partito o di una lobby come era invece Albertini. Se invece farà l'ennesima scelta di compromesso che non cambia nulla, se farà una domenica a piedi in più, vorrà dire che alla fine avevamo ragione in campagna elettorale, che anche lei ha i suoi interessi da tutelare.
la moratti a milano non ha fattto nulla e non farà nulla. cioè farà quello che occorre a lei, alle sue società, a sampatrignano, ai suoi amici preti. il resto non le interessa.
E' un vero pericolo che i milanesi non possono più permettersi di correre.
Cotroneo ha ragione però anche se non l'abbiamo votata possiamo risvegliare le coscenze e fare in modo che qualcosa cambi.
Per esempio mi pare che Penati sia stato chiaro.
Il discorso della Milano Metropoli ecc è valido ma bisogna attuarlo.
La sinistra deve fare e non chiacchierare.
Quanti anni abbiamo perso ?????
Io ho votato Letizia Moratti. Sono contento di averlo fatto perché credo che darà prestigio alla città e contribuirà al rilancio. Penso che le forze politiche della sua coalizione dovrebbero essere meno critiche e più collaborative.
Io non mi fido finchè non sento il parere di Maria Adelina Lourdes...
saluto tutti e rispondo brevissimamente a roberta sulla questione "tecnici/politici".
non mi reputo un tuttologo e sono assolutamente convinto della necessità che la scienza e la tecnica diano un contributo importante all'azione politica e amministrativa. ma dare un contributo non vuol dire sostituirsi ad essa. i tecnici hanno colmato un vuoto nella fase di delegittimazione della politica post-tangentopoli, ora quella fase è finita e bisogna riaffermare il valore alto della politica, intesa come capacità di interpretare i bisogni della comunità. spesso dietro scelte spacciate come "tecniche" si nascondono scelte molto politiche. ecco, io ritengo che le scelte politiche spettino alla politica, coadiuvata nel miglior modo possibile da un supporto tecnico.
solo x spiegarmi. OMB è uno spazio vostro e ve lo lascio. saluti
Quando certi politici vogliono mascherare la propria incompetenza, danno del tecnocrate chi ha le competenze.
Non voglio il ritorno del "politico puro, ma incompetente". Quello che lasciava fare ai tecnici di cui si fidava, quello è un politico inutile, meglio allora che i tecnici guidino politica.
Dare semplicemente l'indirizzo spesso significa poi perdere di vista l'evolversi di qualunque progetto, che non controllato decade e fallisce.
Saluto tutti e mi complimento con Alberto per l'inaugurazione di questi dibattiti tematici sulla città su cui insisterei molto in futuro.Sottilineo, sperando di non essere accusato di inciuci, che il clima era anche favorito dalla presenza di due esponenti della maggioranza aperti al confronto.
E poi il tutto si svolgeva dentro Palazzo Marino, in una bellissima sala accanto all'aula del Consiglio. Insomma modalità e simboli da rinnovare, magari anche per conoscere i tanti consiglieri in gamba (di cui alcuni molto giovani) che oggi si danno da fare in quel consiglio. Dunque forza Alberto e prosegui su quella strada:sarebbe la prima volta che vengono organizzati dibattiti trasverasli su Milano dall'interno del Palazzo.L'Eco di Palazzo Marino..
Moreno: un "politico puro ma incompetente" è un coglione, perché i casi sono due: o non è stato capace di avere tecnici che sanno spiegare le cose in maniera non troppo tecnica, oppure non è capace lui di capire le cose.
Per come vedo io le cose, il politico deve avere la visione politica (che è diversa da quella tecnica), ma non può farlo se non ha un'idea di quello di cui si parla. Compito del tecnico è appunto sapere così bene gli argomenti da essere in grado di spiegarli.
mi piacerebbe tanto ascoltare ma ho l'audio rotto.
maria
X .mau.,
ma se mettiamo direttamente il tecnico che è anche politico, non prendiamo due piccioni con una fava? O meglio, l'assessore con la delega ad una certa materia che conosca la materia ha già la competenza per sapere quali siano le priorità senza che gliele descriva il tecnico.
Abbiamo già visto i danni che stava per fare un dentista alle riforme costituzionali.
moreno la classe politica deve separare gli ambiti, ma si avvale di consulenze tecniche di cui le amministrazioni sono già fornite, gli ambiti di lavoro sono diversi.
un politico indirizza una linea programmatica il tecnico ha il compito di suggerire i mezzi e i metodi confacenti con le leggi , oppure di suggerire eventuali modifiche.
un dentista può fare il politico perchè deve intercettare i bisogni di chi rappresenta.
calderoli fa semplicemente questo, intercetta il suo elettorato e cerca di portare avanti le iniziative che gli chiedono di fare.
in fondo fa esattamente il suo lavoro politico.
anche se a noi non piace.
maria
Maria: chi ha competenze amministra meglio, inutile fare giri di parole.
L'ambito è diverso, ma prendere decisioni sapendo quel che si fa, non affidandosi a "certi tecnici" interessati.
moreno calderoli sa esattamente cosa fa , il suo unico obiettivo è non deludere chi lo vota, chi vota caledroli esprime attraverso lui una scelta ben precisa a meno che tu non pensi che la gente che va a votare debba essere selezionata, allora non sarebbe più democrazia ma altro.
tocca all'opposizione dimostrare gli errori e rimediare ai torti, di tecnici sono pieni gli uffici non è un problema averne i suggerimenti.
maria
Tu confondi politico con politicante.
Io distinguo un ruolo ideologico da quello amministrativo.
Fare l'assessore è diverso da fare il parlamentare, sono due ambiti diversi.
Padoa Schioppa è meglio di Cesare Salvi all'Economia o no?
moreno credimi è la stessacosa.
sono stata consigliere comunale, presidente della commissione lavoro ove partecipano maggioranza,opposizione e tecnici dell'argomento, prima di fare qualcosa viene tutto concordato, discusso o avversato successivamente diventa delibera o determina, ci sono vari passaggi prima che vengano prese delle decisioni, compreso quando c'è vera politica, discussione anche nelle sedi di partito.
se padoa schioppa ha una credibilità sua personale che mette a servizio della collettività, certo è un onore per noi averlo nel nostro governo, è una carta in più, ma penso sia necessario anche pronunciate doti di coraggio, di rischio e di grande sensibilità a determinarne la statura politica.
maria
dimenticavo un altro forte valore:
la mediazione.
Facciamo un esempio, in un piano regolatore il "politico puro" si ferma alle linee guida.
Ad esempio, se ti dicono che in una certa area verranno costruiti N parcheggi, il politico-tecnico ti dice che per avere N parcheggi, questi dovranno essere troppo stretti, si accorge che il tecnico gli sta proponendo una soluzione che ciurla nel manico, giusto per raggiungere l'obiettivo.
Il mio è volutamente un esempio semplice, ma che spiega molte disfunzioni nei lavori pubblici delle nostre città.
E' una questione di punti di vista.
La competenza è sicuramente un punto in più a parità di onestà e determinazione nel raggiungimento di obiettivi.
le commissioni sono sia politiche che tecniche, si può operare con la stessa obiettività , oltre ci sarebbe solo la buona fede o la malafede, nulla nasce per caso o voluto per caso.
ti faccio un esempio, se invece di livia turco che non è medico, ma neanche infermiera, al ministero della sanità avessero messo un primario, bravissimo, eccezionale, di fama mondiale, ma colluso con le ditte farmaceutiche, con le aziende medicali, oppure addirittura un seguace di mengele di quale utilità potremmo avvantaggiarcene?
maria
Cara mira, a parte che bisogna distinguere caso per caso.
Comunque non è ancora più grave il politico che viene "buggerato" dal tecnico?
Ti faccio un esempio pratico.
Il PCI negli anni '80 entrò nella giunta del Comune di Milano, i "tecnici" convinsero i politici del PCI ad affidarsi a Ligresti per la costruzione delle case popolari, perchè era il costruttore più efficente.
Alcuni di questi "polli-tici" erano davvero convinti che stavano facendo il bene delle fasce di popolazione più debole appaltando i lavori al costruttore, questo è ancora più grave di chi è conscio della corruzione del sistema.
negli anni 80 c'era una legislazione diversa nelle amministrazioni pubbliche,
oggi le competenze sono nette e distinte e i tecnici si assumono ruoli e competenze di cui si assumono responsabilità penali e legali, ogni loro giudizio ha uno specifico iter, altrettanto per quanto compete per chi riveste la carica pubblico-politico.
maria
scusa volevo scrivere civili e non legali, quelle sono già sottointese.
maria
Capisco il tuo punto di vista mira, il tuo ragionamento non mi dispiace, nel senso che chi fa politica ovviamente non può essere un tuttologo, ma dopo un po' deve essere almeno un "cultore della materia" di cui si occupa come si diceva all'Università nei bei tempi andati.
Una cosa non esclude l'altra, ma in tempi di rinnovamento di una classe dirigente, affidarsi a chi già ha competenze non lo trovo scandaloso, soprattutto per emergenze e carenza di "personale politico" valido.
dimenticavo moreno, che le commissioni, come i consigli comunali e circoscrizionali, sono aperte al pubblico, perciò associazioni, cittadini organizzati, possono controllare il lavoro degli eletti e verificare lo stato delle proposte.
la legislazione dà molte opportunità ai cittadini di verificare il comportamento dei politici, ma vuoi la pigrizia, vuoi il clientelismo a cui gli stessi cittadini molte volte non si sottraggono, anzi corteggiano e ripiegano su politici demagogici , bravi solo a gridare ma poco a lavorare seriamente.
maria