Il pozzo senza fondo
Da varie agenzie una dichiarazione di Filippo Penati:
«La Provincia è pronta a comprare le quote di Autostrade per l'Italia in Tem e Pedemontana per garantire che non rallenti il percorso di realizzazione delle due infrastrutture. Si tratta di una operazione alla quale la Provincia è pronta per il timore che la fusione tra Autostrade e Abertis possa costituire un rallentamento al processo di investimenti per la realizzazione di Pedemontana e Tem». La scusa è la solita: opporsi alle privatizzazioni. Ma per farlo, la
merchant bank Penati & soci ricorre a un artificio che è quasi peggio, quello di acquistare attraverso la controllata ASAM, un pozzo senza fondo colmo di debiti che sembrano difficilmente appianabili.
Il prestito concesso da Banca Intesa per acquistare le quote di Serravalle (260 milioni, di cui 242 spesi in quote, gli altri chissà) grava come un macigno. Asam genera oneri finanziari da svariati milioni l'anno e gli utili provenienti dalle strade sono un atomo di ossigeno nel vuoto cosmico.
«La Provincia si comporta come
una società di investimenti che compra quote di strade e
autostrade sprecando, strapagandole, denaro pubblico», commenta Forza Italia. Come dar loro torto?
Al cittadino che finanzia stipendio (lauto) e privilegi (abbondanti) all'esercito di Penati, Minotti, Sapelli, Vimercati, Matteucci e compagni (si fa per dire), non resta nenache più la speranza di poterli mandare a casa. Infatti, dopo aver annunciato il nuovo shopping milionario per il quale dovrà farsi prestare altri soldi e far pagare alla collettività un altro fiume di interessi, il presidente provinciale ha anche riaperto le danze per la sua ossessione, la città metropolitana: «noi siamo pronti a sostituire la Provincia con la città metropolitana, che avrà competenze su
pochissime materie che riguardano il territorio, come il traffico, l'ambiente, le risorse idriche» (ovvero tutto ciò attorno a cui scorrono fiumi di denaro).
Non volendo votare Berlusconi (o magari Briatore, che potrebbe addirittura essere più ignorante), se non succede qualcosa che ribalti le carte in tavola, nel 2009 saremo costretti ad avallare i sogni di onnipotenza di questo professore di applicazioni tecniche dall'ambizione sconfinata e dei suoi inquietanti suggeritori.
18.10.06 16:00 - sezione
milano