Nella notte del voto sparirono le schede bianche...
La tesi di Deaglio: per la prima volta ce ne sono state
poche e distribuite allo stesso modo sul territorio
di Roberto Cotroneo
Tutto in una notte. Il vero o il falso, i dubbi, le certezze, le dimostrazioni scientifiche, e poi i programmi ai computer, il lavoro al Viminale, gli sguardi tesi dei leader della sinistra, e di quello del centrodestra. E poi Berlusconi, e Prodi, e quel pasticciaccio brutto delle elezioni di aprile. Quando vinse il centrosinistra, ma per pochissimo. Quando in un giorno soltanto si passò da cinque punti percentuali di differenza a quei risicati 25mila voti. Da una vittoria netta di Prodi, annunciata, ribadita, e riconfermata, ogni giorno della campagna elettorale da tutti i sondaggisti, alla vittoria per una manciata di schede, che ha cambiato il destino del governo di Prodi, e soprattutto della stabilità politica nel nostro Paese.
Che cosa è successo se lo è chiesto Enrico Deaglio, direttore di «Diario», che sul pasticciaccio brutto di piazza del Viminale ha girato un film, intitolato: "Uccidete la democrazia. Memorandum sulle elezioni di aprile", che sarà allegato alla rivista in Dvd il prossimo 24 novembre. E prima di lui se lo sono chiesti tre giornalisti,nascosti dietro lo pseudonimo di «Agente italiano» che hanno scritto un libro di fantapolitica, chiamiamola così, con nomi di maniera, per sostenere che al Viminale quella notte si consumò il delitto perfetto. Ovvero si spostarono i voti delle schede bianche in direzione non tanto della Casa delle Libertà, ma in direzione esclusiva di Forza Italia.
Fantapolitica, volumi che non hanno autori, dicerie, voci. Ma non solo: anche notizie, dettagli e storie molto limpide che qui vanno raccontate. Che cosa è successo? Deaglio non ha nessuna intenzione di anticipare tutti i contenuti del suo dvd, denominato "docu-thriller" prima del 24 novembre, ma già sul numero di "Diario" di oggi spiega una cosa: «c'è un tabù, le elezioni sono il modo per attuare la democrazia in un paese democratico. Alterare i risultati delle elezioni è un modo per negare la democrazia. Il tabù in questo modo è infranto». Procediamo con ordine, e vediamo cosa può essere accaduto.
10 aprile. Ore 15.00 cominciano gli exit polls e poi nelle ore a seguire le proiezioni elettorali. Il centrosinistra parte subito con una vittoria netta, ma con il passare delle ore questa vittoria netta si assottiglia in un modo costante. Per semplificare, ogni ora che passa il centro sinistra scende di 0,5 e il centro destra sale di 0,5. I dati ufficiali del ministero dell'Interno, non ancora resi noti fino ad oggi, dicono una cosa. Le schede bianche delle ultime politiche sono state 400 mila. Un dato molto basso, di solito, in tutte le consultazioni elettorali sono molte di più. Quante di più? Nel 2001 erano 1.600.000. Quattro volte di più. Si potrebbe dire che nelle ultime elezioni, lo scontro radicale tra i due schieramenti ha convinto gli astensionisti più indefessi, e ha fatto diminuire il dato delle schede bianche? Difficile che sia accaduto fino a questo punto. Ma le vie degli elettori sono infinite.
Peccato però che a questo dato fortemente anomalo, se ne aggiunga un altro, che sfiora la fantascienza. I dati delle schede bianche, da che mondo e mondo, non sono mai omogenei se li si considera regione per regione. Per cui se a Milano nel 2001 si astennero il 6 per cento degli elettori, a Napoli si arrivò al 10, e a Torino al 3, etc. etc. Tutto questo dipende dal fatto che l'Italia è un paese molto diverso regione per regione, pochissimo omogeneo.
Cosa succede nelle elezioni del 2006? Secondo i dati del Viminale, non solo le schede bianche sono soltanto 400.000, ma la percentuale delle bianche, in tutte le regioni italiane, per la prima volta nella storia, è costante, tra l'1 e il 2 per cento in tutte le città e in tutte le regioni.
Questo numero è ancora più clamoroso delle 800mila schede in meno del 2001. Perché numericamente è una probabilità quasi impossibile, ed è più facile vincere al superenalotto, piuttosto che si verifichi una eventualità di questo genere. Allora? Deaglio nel suo film, girato assieme a Beppe Cremagnani, parla con tecnici, politici, giornalisti, esperti di informatica, e cerca di trasformare la fantapolitica in politica vera e propria. Certo, Fassino quella notte era molto teso. Pisanu sembra abbia avuto uno scontro durissimo con Berlusconi. Il motivo? Si dice che Berlusconi volesse invalidare le elezioni, e chi li conosce bene dice che tra Pisanu e Berlusconi da quella notte di aprile c'è il gelo totale.
Ma è difficile capire cosa sia successo. Facile capire invece perché è proprio sulle schede bianche che si gioca la partita. Quando le prefetture passano, elettronicamente, i voti al Viminale, le schede bianche diventano un dato di nessun interesse, perché non entrano nel conteggio della suddivisione dei seggi. A quel punto basta inventare un piccolo software capace di deviare i dati delle schede bianche a un raggruppamento politico, in modo automatico, e il gioco è fatto. Nel film di Deaglio Clint Curtis, esperto informatico americano, candidato per i democratici, ex repubblicano, lo mostra in pratica. In mezz'ora scrive il programma, e fa vedere come funziona. Utilizza anche un margine di casualità il suo programma, nel senso che le sequenze numeriche delle schede, hanno delle pause, poi accelerano, e non si comportano in modo uniforme. Dando la sensazione di un conteggio realistico e in progress. E il risultato è assai verosimile.
Deaglio assicura che il finale del suo film sarà molto sorprendente e adesso non intende rivelarlo, e c'è da chiedersi se sarà un fuoco di paglia o una bomba politica dalle conseguenze imprevedibili? L'americano Curtis sostiene che quel genere di broglio è come il delitto perfetto. E soprattutto si sa molto bene che è pressoché impossibile ricontare tutte le schede, anche se si volesse. Solo che le previsioni degli exit polls hanno sbagliato soltanto due dati. Due soli, in quella benedetta notte. Il primo è il dato delle schede bianche: se ne aspettavano 1.200.000. Il secondo è il dato di Forza Italia, inferiore al risultato. Secondo Deaglio lo scontro di quella notte tra Pisanu e Berlusconi concerneva esattamente questo argomento, e questi dati. Quella notte, Marco Minniti, entrando agitato e scuro in volto al Viminale, disse: "ci stanno rubando le elezioni". Ma a questo punto bisogna chiedersi due cose, che una risposta non ce l'hanno, o se ce l'hanno entrano veramente nella fantapolitica più bizzarra. Perché, se il programma funzionava così bene, non ha funzionato anche per i 25 mila voti che hanno fatto la differenza? E dunque: perché non si poteva finire l'opera? Seconda domanda: perché Berlusconi ha continuato a ripetere per giorni e giorni che voleva che si ricontassero tutte le schede? La seconda domanda può avere una risposta più facile. La miglior difesa è l'attacco. E va bene. Ma la prima rimane un mistero della Repubblica, che forse Deaglio ci svelerà il prossimo 24 novembre. O forse non verrà mai svelato da nessuno. Come nessuno potrà mai dire che queste non siano altro che congetture. Fantapolitica, roba buona per i dietrologi, da aggiungersi ai tanti misteri della notte della Repubblica, che non a caso apre la sua storia del dopoguerra con un ipotetico broglio sul Referendum Istituzionale. Mistero o no, fantasia o no, rimane certo il fatto che il programma per alterare i dati è un giochetto da ragazzi e soprattutto che nelle elezioni del 2006 quelli che hanno lasciato in bianco la scheda erano pochissimi, e in perfetto equilibrio, come una magia elettorale che non è mai riuscita in nessun paese normale. Sempre che l'Italia si possa considerare un paese normale...
Pochi giorni fa mi sono visto Cinderella Man, un film strepitoso. Uno di quei film che ti confermano, se mai ce ne fosse bisogno, che per fare il regista occorre talento, capacità, cultura, preparazione, organizzazione e chi più ne ha più ne metta.
Ora, che questo ex-medico, ex-fighetta di LC, ex-sicuramente qualcos'altro, si metta a fare il regista di denuncia per svelare al mondo intero la trama tramata dell'ennesimo complotto all'italiana, mi fa venire il latte alle ginocchia, come diceva mia nonna.
Michael Moore è diventato davvero ricco dopo i suoi due film-documentari.
Anche a Deaglio, sono sicuro, piacciono i soldi, come a tutti.
Ma non parlate di cinema, please.
Il cinema è una cosa seria.
Non è cinema. E' inchiesta su un medium diverso dalla carta.
... A parte il fatto che e' stato assolutamente ridicolo, da parte di un governo uscente, accusare l'opposizione non ancora subentrata di brogli che, a parita' di condizione, potevano essere piu' facilmente commessi dal primo, piuttosto che dalla seconda.
Abbiamo subito i "film" sul complotto elettorale enunciati da Berlusconi via etere? Ben vengano anche quelli su DVD contro di lui... Tutt'al piu', sara' par condicio.
Attendo di vederlo.
Aleph, eri davvero OT ;~)
Il cinema è una cosa seria. Il commento di Aleph no.
"Non è cinema. E' inchiesta su un medium diverso dalla carta."
Ok, anche se si parla di "film di Deaglio" questa è una risposta più che plausibile.
Pochi giorni fa mi sono visto Cinderella Man, un film strepitoso.
Visto anche io, mercoledì su SKY. Ma sei ubriaco, aleph??? Un film strepitoso quello!???
Ma che gusti hai? comincio a preoccuparmi.
E' uno dei film più patetici e melassossi che il buon ex-ricky Cunnigham per gli amici, abbia mai diretto.
Molto, molto meglio, quello davvero grande, "A beutiful mind".
In sostanza, credo, mantenedo in vita il tuo infelice e inspiegabile paragone, che qualsiasi cosa faccia deaglio, difficilemnte possa essere inferiore a Cinderella man.
certo che per passare dall'estrema sinistra al fanatismo per i film hollywoodiani più retorici e scontati deve essere successo qualcosa.
Scusate per l'OT:
"inducendo lo spettatore a leggere Cinderella Man come l'ennesimo episodio di Rocky, ambientato nella grande depressione tanto per cambiare un po' le cose."
Ho letto ora la recensione che fece alberto di Cinderella Man. Ecco a me ha fatto esattamente quell'effetto. E allora preferisco Rocky, quello del primo episodio. Più vero, più credibile.
Achab, internet è un grande mezzo ma a volte è fastidioso per le incomprensioni che crea.
Cinderella Man è un signor film sotto tutti i punti di vista: regia, fotografia, attori.
E non è un'invenzione cinematografica il fatto di aver ambientato la storia nel periodo della grande depressione "tanto per cambiare un pò le cose".
E' realmente successo lì, in quel momento.
Non so che altro dire.
ps: se posso alleviare la tua preoccupazione, almeno un paio di volte all'anno mi rivedo il Raggio Verde...
ALpeh, cosa vuol dire è realmente successo lì?
Che è una storia vera? beh, già lo so, e allora?
Lo trovo un film patetico e melassoso. Molto americano. Molto retorico.
E la tua polemica sull'inchiesta di Deaglio mi pare davvero fuori luogo. Si può benissimo fare con la macchina da presa cose molto più interessanti di quelle che ha fatto Ron Howard in quel film, anche se non si posseggono capacità tecniche (quelle tutte acquisibili, per altro), come "fotografia, regia, attori". Non ti sto a ricordare il cinema di Pasolini (personalmente un monumento contro questo superficiale scambiare la bravura di un regista con le sue capacità tecninche, molto spesso fatte in realtà dai "mezzi" a sua disposizione). Ma ti dico che Moretti, con pochi mezzi e poche capacità tecninche (nel senso che "tecnicamente" non è un grande regista) ha fatto film (okkey, cose con la macchina da presa) mille volte più valide. Un film come Cinderella Man cade una volta che tu metta da parte la "tecnica", cioè la fotografia, gli attori ecc. Il film in sè, la trama, la scenggiatura, il plot è poca cosa. La storia di un pugile poverissimo che torna sul ring e vince. che differenza c'è da un Rocky qualsiasi? Che è una storia vera? Beh, c'è modo e modo di raccontarla una storia vera. Pensa a come è raccontata la storia di Kassius Klay nel film "Alì". Pensa a "Toro scatenato". Cinderella man ha anzi il difetto di mostrarci il protagonista in modo "irreale", calcando la mano in modo davvero ingenuo su tutti i classici della povertà (la scena dell'elemosina, i bambini che respirano e si vede il fiato, in casa sotto le coperte, la scena della radio alla fine ascoltata nel sottoscala), in modo degno di un Remì o di un libro Cuore. Togliendo cioè la "realtà", che è invece l'unica cosa che da una storia vera dovresti sforzarti di non togliere.
E invece i Moretti possono mettere in scena una storia finta magari più vera. o i Deaglio fare con la macchina da presa un'inchiesta più interessante e meglio scritta di un plot narrativo hollywoodiano.
Mi sa stiamo sconfinando in una discussione senza fine.
Però questa non la capisco: "Un film come Cinderella Man cade una volta che tu metta da parte la "tecnica", cioè la fotografia, gli attori ecc."
Allora vuol dire che sta in piedi se gli lasci i mezzi tecnici a disposizione della settima arte...
Hai menzionato Toro scatenato: uno dei massimi esempi di cinematografia sportiva.
Ti ricordo che la scelta di Scorsese di girare in bianco-nero è una scelta puramente tecnica, giammai stilistica.
Fallo a colori quel film. Resta in piedi?
Io dico di no perché sarebbe un'altra cosa.
Se ti piace il cinema non puoi non aver apprezzato il modo in cui Howard ha girato quel film, è perfetto sotto tutti i punti di vista.
Se poi mi dici che a volte cade nel manierismo, in questo posso essere d'accordo.
Ma il film c'è.
E' una discussione troppo lunga. Hai ragione.
Peccato, sarebbe interessante.
Comunque no, Cinderella Man mi ha deluso molto. Dopo "A beutiful mind" mi aspettavo molto, molto di più.
>e' stato assolutamente ridicolo, da parte di un governo uscente, accusare l'opposizione >non ancora subentrata di brogli
A Napoli si sintetizza così: "la prima gallina che canta è quella che ha fatto l'uovo".
"A Napoli si sintetizza così: "la prima gallina che canta è quella che ha fatto l'uovo"."
Si dice così anche in Sicilia, e sottoscrivo in pieno.
Che poi è la versione raffinata di quello che si dice da me : chi sente per primo la puzza ha scorregiato...
aleph: capisco il tuo rancore per deaglio (tutto racchiuso nella storia della vostra generazione e delle scelte da voi fatte), ma "cinderella man" e' una gran cacata, un prodotto commerciale che spicca dalla massa degli altri prodotti commerciali solo perche' la produzione media di hollywood, tra rifacimenti di serials degli anni '70 e di comics ancor piu' attempati, e' crollata ai minimi storici e non si vede una generazione di "raging bulls" in grado di riportarlo a buoni livelli; vuoi un grande film sulla boxe? "the million dollar baby".
e lascia perdere il rancore, se si riesce a fare anche un buon film o dell'informazione onesta e corretta, i soldi sono sempre ben guadagnati.
Ma che ci azzecca cinderella man con deaglio?
Hanno ragione tutti quelli che sono intervenuti spiegandolo... Non c'è altro da dire, solo che Aleph è forse capitato sul blog sbagliato...
Il fatto che non abbiano fatto quel zic in più per vincere le elezioni è molto semplice da interpretare secondo me.
1) Dimostrare che il paese è diviso perfettamente a metà anche se non lo è ti autorizza o a richiedere cariche per la tua parte politica(fatto) o avanzare proposte per un governo di larga coalizione(fatto)
2) Se avessero vinto non avrebbero saputo gestire le difficoltà del paese, te lo immagini un Berlusconi che fa una finanziaria da 40 mld per mettere a posto il paese da lui stesso Sconquassato?
3) iniziano ad arrivare le infrazioni dall'Europa per i "danni" fatti in questi anni, se arrivano con il Centrosinistra al Governo per l'opinione pubblica la colpa è loro, soprattutto della "Sinistra Radicale".(fatto)
L'obbiettivo loro era ed è fare fare una fine pessima a questo governo ed assicurarsi le elezioni future contando sui una rinascità di un ideologia sempre più anticomunista, ormai anti socialista e in definitifa anti sinistra, per poter fare una bella Unione tra Forza Italia D.S. An e Margherita e forse UDC e giocarsela tra loro formando 2 partitoni alla Gelli.
Hola L'Anomalo
Nessuno può dire se il film di Deaglio racconti una storia vera o ci sono invenzioni; ci sono fatti però inoppugnabili: 1) tutti i sondaggi davano il CS in vantaggio di 3-5 punti percentuali avanti la CDL ridottisi improvvisamente in pochissimi giorni a + 0,1%:non è un pò strano?
2) le schede bianche sono sempre state oltre 1200000; questa volta sono state appena 1/3:anche ciò non è un pochino sorprendente? Berlusconi è stato incriminato e poi prescritto (ma in questo momento non lo ricordo bene ) per commercio di sentenze , corruzione di giudici , acquisto di false testimonianze : non viene da pensare che abbia potuto progettato di truccare i risultati elettorali ? A pensare male si fa peccato però....... (Andreotti)
Come ho fatto a non capirlo subito, quella notte stessa, che stava accadendo l'impossibile (tutti i poll sbagliati, il CS che scendeva e il CD che saliva, entrambi inesorabilmente, mai un'inversione di tendenza, nemmeno per un quarto d'ora). Grazie Deaglio.
PS La magistratura non potrà stare a guardare, oltretutto se c'è il reato ha avuto i suoi effetti nefasti, pensate a quelli che non sono stati eletti per un soffio, a quelli che al contrario si sono pappati il seggio, e più in generale ai problemi che il senato spaccato in due parti uguali vive ogni giorno.
Oggetto: Schede bianche sparite.
Io suggerirei, di fare una verifica incrociata con tutti gli uffici elettorale dei comuni d'Italia.
visto come andavano i risultati eletorali io pensai immediatamente ai brogli.
Se pensate a quello che è venuto fuori dai vertici del sismi (dossier falsi fabbricati per screditare il leader dell' opposizione, vicedirettori di giornali (farina/libero) a libro
per spiare colleghi e fare da megafono ai presunti scandali) quella dei brogli non è un' ipotesi molto lontana dagli standard morali di quelle persone.
I sondaggi davano il centro-destra in vantaggio perhcè molti elettori di centro-destra non volevano partecipar ai sondaggi....
Ma su...la sinistra poi ha condotto una campagna elettorale ridicola parlando di tasse e tasse. Infine Berlusconi ha fatto quel colpo di teatro dell'abolizione dell'Ici sulla prima casa.. Per questi tre motivi la sinistra ha vinto per un soffio le elezioni....
Che siano forzitalioti o cidiellini in genere, sinistri o ulivisti in genere stessa solfa: letteralmente disumanati dall'odio, dallo spirito di fazione, dall'ignoranza (bestiale): come libertario sono sempre più fiero di sentirmi un alieno in questa feroce repubblica dei partiti e dei poli, dove valori come l'indipendenza intellettuale e morale sono sopraffatti costantemente dalla tendenza a portare il cervello all'ammasso (a proposito non è umiliante leggere un giornale di partito, qualsiasi giornale di partito?...per me lo è). Fiero quindi di essermi sottratto al circo barnum dei ludi cartacei, schifato dalla putredine ideologica che affiora da queste due sentine maleodoranti chiamati poli, entrambi iperbole immaginaria e antitesi reale del liberalismo: giudizio culturale non certo moralistico, il mio, che anzi in genere mi procura un certo ribrezzo nei soggetti ad esso adusi, ben sapendo, illuminato dall'esperienza storica e da qualche pregiato esempio di cui sopra, che tale forma di giudizio applicata al nemico politico nasconde spesso uno spirito ostille alla libertà individuale; meglio rifugiarsi nella repubblica delle idee: Tocqueville, Constant, Nozick...quando capirete che il problema è la politica stessa, non il nemico politico di turno sui cui riversate il vostro odio.
Quanto al DVD di Deaglio che ho appena visionato, devo dire che non mi aspettavo che un giornalista come il succitato, che ogni tanto aveva dato segni di una certa autorevolezza, pur nel quadro di un saldo schieramento ideologico, come la contro-inchiesta sulle fandonie della cosidetta "strage di Jenin", ammanite dal Nazifesto e altre forsennate fonti filoarabe interne al suo schieramento, potesse confezionare un prodotto di tal fatta, che offende l'intelligenza e il buon senso - cose per me più importanti della destra e della sinistra, del sopra e del sotto, a differenza, mi rendo conto, della maggior parte delle persone che popolano lo sventurato stivale - del malcapitato spettatore, mostrando per altro una totale ignoranza delle procedure elettorali.
Dunque, con l'ausilio dell'immancabile esperto americano, il novello Morriconi, alias E. Deaglio, avrebbe scoperto quanto segue: un complotto ordito dai vertici del precedente esecutivo per alterare niente meno che i dati che affluiscono al Viminale a SCOPO PURAMENTE INFORMATIVO, ESSENDO PRIVI DI QUALSIASI RILEVANZA GIURIDICA, (!?)seguendo il noto iter comunicativo che parte dai presidenti di seggio, passa attraverso i comuni e le prefetture, lasciando impregiudicato il procedimento giuridicamente rilevante che si basa sulla trasmissione dei VERBALI SOTTOSCRITTI DAI PRESIDENTI DI SEGGIO dal segretario e persino dai rappresentanti di lista, che contengono anche i dati sulle schede bianche e nulle, agli uffici circoscrizionali delle Corti di Appello, che provvedono a verifiche formali e decisioni su voti contestati, e li trasmettono in estratto all'ufficio nazionale elettorale della Cassazione che proclama i risultati ufficiali. Orbene, i dati della Cassazione derivanti dalle somme dei numeri contenuti nei verbali corrispondono a quelli comunicati informalmente al Viminale che li ha resi pubblici progressivamente nella notte come sempre ha fatto, ma a prescindere da ciò, l'aspetto comico e delirante della vicenda sta proprio nella natura farsesca del "broglio" attribuito a Pisanu, che lungi da avere qualsiasi capacità fraudolenta, avrebbe sortito gli stessi effetti dell'alterazione del voto nel compito in classe consegnato ai genitori 10 giorni prima delle udienze: patetico. Autentici brogli di piccola portata sicuramente avvengono da noi, ma nell’unico luogo sensibile, i seggi elettorali, dove in certe zone a forte insediamento politico monocolore scarsamente presidiate da rappresentanti di lista avversi, con una probabile omogeneità di presidente e scrutatori, è possibile appropriarsi qualche scheda di dubbia attribuzione: qui in Romagna si sa che i compagni di solito qualcosa sgraffignano, presumo che in altre realtà i berlusconiani facciano altrettanto.
Ciò detto, caro One More Blog ti saluto e ti restituisco alla tua beata visione manichea e demonologica del mondo.
PS:
Aggiungo appena che è segno di profonda ignoranza credere che il ministero degli interni sia un luogo privilegiato per i brogli, nel sistema giuridico italiano brogli massicci sono difficili perché richiedono una organizzazione estremamente ramificata a livello di scrutatori, presidenti di seggio e/o magistrati degli uffici circoscrizionali delle Corti di Appello: nè i primi né i secondi sono nominati dal governo; beata ignoranza dicevano i vecchi...
Sarebbe il colmo che a differenza di tutte le maggioranze precedenti, quella attuale non possa più continuare a insabbiare i procedimenti sui ricorsi dell' opposizione in seno alle giunte delle elezioni dei due rami del parlamento, con il rischio di un riconteggio generale ottenuto alla fine da un' opposizione lesta ad atteggiarsi a vittima calunniata: il rischio di un ribaltamento c'è sempre in questi casi e non per improbabili brogli di segno avverso, ma per la semplice eventualità di errori che possono aver inciso su uno scarto così ridotto di voti.
Infine un pietoso velo sulle "prove" addotte: la semplice teorica esistenza di software in grado di alterare i risultati incamerati per via telematica (sì, quelli del ministero che non contano, ma non quelli veri dei verbali...), il calo delle schede bianche e nulle (dovuto essenzialmente al ritorno al proporzionale)e le voci di litigi tra il Berlusca e il suo ministro, (forse dovute, visto lo spirito certo poco isituzionale del primo, alla pretesa di ottenere dal suo fido una dichiarazione di inattendibilità dei risutati in attesa della proclamazione della Cassazione, data l'esiguità dello scarto e le solite lamentele dei rappresentati di lista del suo partito nei fortilizi rossi vecchi e nuovi (la Campania, ad es., dove certo la musica non è cambiata in termini di senso civico dopo la conquista del potere e la sostituzione delle clientele bassoliniane e dalemiane a quelle democristiane).