Marco Simoni ha scritto per OneMoreBlog: Chi lo dice che il Partito Democratico non si può fare, che le differenzetradizioniidentità da rispettare, che nonmoriremomaisocialistidemocristiani etc? Quando queste panzane da fumo negli occhi si poseranno a terra ad opera del caldo sole delle 10 che fa evaporare la nebbia, vedremo cose forti. Per esempio, esiste un blog che si chiama
Pennarossa. Ho saputo per caso che trattasi di un gruppo che comprende alcuni grigi partitocrati. Sono la famosa "base" dei partiti, quella che attacca i manifesti, convince le vecchiette che Berlusconi non va votato (dunque ci salva il culo), e anche, certo, disciplinatamente dà le preferenze, e vota ai congressi, come indicato dal dirigggente di turno. Tuttavia, si tratta anche di persone libere e giovani. E' sempre la stessa logica del bullismo, che spaventa e fa restare nascosti, fino a quando uno, finalmente, reagisce.
Pennarossa non è una blog-star. E' un blog collettivo, ma un po' anonimo. Ha un sacco di "difetti" rispetto alla logica un po' manichea del blog
"tette e contatti". Però ha avuto una intuizione giusta. Ha lanciato una petizione on-line contro il sito di bigotti che voleva oscurare la fiction di Lino Banfi che lunedì va a raccontare in italiese di due lesbiche sposate in Spagna ma originarie del meridione. Intendiamoci, la famiglia perbenista continuerà ad essere contro i PACS anche dopo la visione di Banfi. Forse però Banfi potrà instillare un seme di dubbio in una figlia 15enne che sarà costretta ad elaborare una argomentazione più sofisticata del bigottismo per essere contro i PACS. Le argomentazioni più sofisticate, per forza, spostano il dibattito in avanti.
Pennarossa, in un battibaleno, ha raccolto i consensi di
Anelli di fumo radical-radical cervello in fuga.
Ivan Scalfarotto, di cui tutti sapete. E moltissimi altri blog che non linko per pigrizia. Pennarossa, dal nulla davvero, con l'idea giusta e nessuna paura dei bulli, ha persino colpito su
Repubblica.it. La petizione viaggia, ed è bene che tutti la firmiate anche se al fotofinish (seguite il link a Pennarossa, in alto) a futura memoria: chi mena per primo mena due volte, diceva il mio bullo.
Il punto è che sul merito delle cose esiste un centrosinstra e, direi, una Italia democratica, che fuori e dentro i partiti, fuori e dentro i confini, sta anni luce avanti, ed è capace di mobilitarsi come un sol uomo per le cose importanti, come, per esempio, la libertà. Anche senza tette, e banalità varie a fare da catalizzatore.