secondo me amato ha ragione. se i partiti non si danno una sveglia, l'italia si ritrova nella merda. ma non la merda di adesso, quella vera con la guerra civile.
Amato sta parlando ai leader dei partiti che dovrebbero aderire al "partito democratico".
Suoi partners nel governo attuale.
E' un linguaggio chiaro ed esplicito.
Ha messo insieme i tasselli del puzzle degli utimi accadimenti italiani.
In ordine: alla manifestazione del 2 dicembre organizzata da forza italia a roma, si sono visti volti di persone che mai immagineresti tra le fila di partiti così ricchi di evasori fiscali, di leghisti-razzisti verso il proprio verso il nostro sud italiano prima che ancora verso gli extracomunitari, di imprenditori che chiudono le aziende in Italia per sfruttare manodopera extraterritoriale privando l'italiano della clase medio-bassa di un futuro di lavoro a parità di diritti-doveri.
Tra quella gente sfilavano poveracci , hanno intervistato una signora che non aveva denti in bocca tanto era disgraziata, gridava contro il governo prodi e ineggiava berlusconi, pagata?
si è detto che sono stati portati lì, con il pranzo nella borsa e viaggio pagati, può essere ! tutto ci sta, ma se si è trovata tanta gente umile , disposta per un pranzo a sfilare in un corteo ed appoggiare i propri sfuttatori e coloro che ci stannno impoverendo qualcosa non torna.
Vuol dire, semplicemente, che noi tra questa gente non ci siamo più, che nessuno è più in grado di parlare loro e di essere credibile.
questa è la condizione ideale che si crea quando dando loro un forcone in mano s' innesca la ressa e la sommossa, ogni rivoluzione nasce con questi presupposti, dipende sempre chi è alla testa di questa orda di scontenti e chi manipola la reazione.
una volta può essere danton, un'altra robespierre, l'altra lenin, l'altra ancora mussolini o peggio ancora hitler.
la Storia ci offre una gran quantità di spunti e precedenti simili a cui attingere a piene mani.
Un altro evento incredibile e di chiara lettura è stata l'accoglienza data ai tre segretari sindacali a Mirafiori, chi mastica sindacato sa benissimo che ci sono sempre gli scontenti di turno , che sempre e cmq dissentono più o meno vivacemente dai relatori, solitamente sono tollerati e ci sono tecniche di contenimento, ad esempio parlare a turno, iscrizione a rotazione tra i vari interventi pro e a favore, servizio d'ordine pronto ad intervenire in caso di vivace intemperanza, di solito si prende sotto braccio l'incavolato di turno e lo si porta a ragionare fuori dalla sala, oppure gli stessi compagni di lavoro ti fischiano dietro se esageri nei contenuti, ma questa volta non è stato così.
il dissenso era chiaro, visibile, tollerato e appoggiato, io non ho mai visto in tutti questi anni di assemblee padri e madri di famiglia avvicinarsi al tavolo dell'oratore , che non erano poi persone qualsiasi ma addirittura i segretari tra l'altro, e urlare in faccia con tanta veemenza ed acredine, c'era rabbia ed odio in quegli occhi, non dissenso.
Amato l'ha capito e ha lanciato l'allarme!
Ora vedremo se saranno in grado di chiudere le stalle prima che i buoi escano.
maria
il finale del caimano
Maria: sono d'accordo su tutto. Ma non posso dimenticare che i responsabili di questo sfascio sono gli stessi che - secondo Amato - dovrebbero porvi rimedio.
Come si può pensare che gente come D'Alema (ormai tanto distaccato dalla realtà da farsi il partito senza elettori), Fassino (il mediatore a tutti i costi, incapace di prendere posizione su qualunque cosa), Rutelli (l'ufficio stampa del Vaticano al governo) possano cambiare rotta? Questi sono dei cyborg, ormai privi di qualsiasi scintilla di umanità, inossidabili, programmati sulla tutela della propria sopravvivenza.
La politica in Italia è uno sfascio totale, il Palazzo nutre una quantità impressionante di parassiti nullafacenti che costano cifre insospettabili, i leader politici sono per la maggior parte mediocri. Credimi, non è solo la signora sdentata che non ne può più, sono anche tante persone che i denti li hanno ancora a domandarsi per quale ragione un piazzista baciato dalla fortuna come Berlusconi sia peggiore di un mestatore algido come D'Alema.
Io, tra loro, me lo domando ogni giorno e nonostante ogni giorn o non riesca a rispondermi, tiro avanti perché sono stato educato da un padre che ha soggiornato per un anno abbondante a Belsen pur di non collaborare coi fascisti. Ma per chi non ha avuto un padre come il mio la vedo davvero difficile mantenere la rotta.
Alberto, la soluzione forse è contestare solamente o cercare di togliere i partiti democratici (o quel poco che ne resta di democratico) dalle mani di questi gozzovigliatori nullafacenti?
O il sistema lo si cambia da dentro o standone fuori lo si lascia sprofondare, lasciandolo crollare per avere una nuova dittatura populista.
Partecipazione non è uno slogan, fossi in te domani andrei in una segreteria e mi prenderei la tessera di un partito, se lo facessimo in cento o in mille forse poi qualcosa cambierebbe, io non mi arrendo, anche se dentro siamo pochi e meno siamo meno potere decisionale abbiamo.
Moreno: non accetto più, ma proprio più, la litania del "sistema lo si cambia da dentro". Niente da fare, la sento dire da troppo tempo e da troppe persone, sneza che nulla cambi. Il sistema non è disposto a farsi cambiare da dentro, chi ci prova o la smette o viene emarginato. La piovra politica ha creato una rete di anticorpi troppo efficiente, sa bloccare ogni tentativo di intrusione. Gli esempi non mancano.
Guarda, non voglio fare nomi per pura carità, ma anche qui a Milano vedo con tristezza che il meccanismo si ripete, sempre uguale a se stesso. Ogni tentativo di imboccare strade nuove si scontra con l'immobilismo dell'apparato ormai quasi privo di consenso popolare, ma abbarbicato alle sue briciole di potere. L'unico modo per entrare è conformarsi. Chi non si conforma viene guardato con astio e/o sospetto e/o disprezzo e trattato di conseguenza.
Forse per questo la Destra nonostante il becerume è vincente, c'è la speranza e la fiducia, da noi il disfattismo qualunquista del tutto è marcio e non si può cambiare nulla ormai ha preso il sopravvento, mi chiedo che senso abbia lamentarsi, denunciare, scrivere se poi si è delle tigri di carta che non contano un c...zzo. O meglio si rischia solo di essere dei collettori di voti del malcontento pronti a catturare il consenso di gente frustrata per poi deluderla il giorno dopo, una volta arrivati alla cadrega.
questo non è altro di quel che vanno a dire i gruppi attivi nei quartieri (almeno a Milano) da un po' di anni: incipiente rischio di disgregazione del tessuto sociale, rigurgiti di neofascismo, aumento della violenza privata e non... io direi che è positivo che gente come Amato se ne faccia carico. anche perché evidentemente ciò significa che siamo sotto i parametri anche solo della previsione di un qualche tipo di vantaggio economico... ma comunque non solo per indole sospettosa. e anche perché vuol dire che l'Unione almeno tenta di farsi carico delle istanze dal basso, laddove in precedenza si era visto solo il più basso tentativo di sfruttarle in modo populistico e ad appannaggio di pochi... il punto 3) poi è l'appello supremo da rivolgere ai politici...
Carolina
A Forza Italia i giovani sono convogliati da Dell'Utri in nuovi movimenti interni al partito per rinfrescare il sangue del partito.
A che fase sono gli stessi tentativi nei partiti della sinistra?
Quanti 20-30enni vengono ascoltati nei partiti di governo?
Quante e quali idee fresche provengono in questi partiti da una base di entusiasti?
Forse l'unico pertito di sinistra che davvero fa sue le istanze dei giovani e' rifondazione comunista che accoglie i giovani del movimento no-global.
I DS mi ricordano piu' il depresso (anche se bravissimo) Nanni Moretti, molto realpolitik.
Miche', ho appena avuto modo di conoscere LaCiliegina, stessa sezione (DS, proprio diversamente da tutte le mie aspettative ti assicuro!!!) di David Bidussa, di Marco Campione e di molti altri e guarda che son qualcosa di eccezionale queste persone, a volte anche solo 25 - 27enni.
Carolina
questa intervista implica una (tardiva) presa d'atto che bisogna smettere di essere concilianti con berlusconi?
se un 'moderato' come Amato arriva a dire cose del genere, vuol dire che siamo agli ultimi momenti utili per evitare la deriva.
e perchè amato & co. non ci hanno pensato prima ? perchè fino ad ora tutti zitti per la paura di fare il gioco della destra? io non voglio essere obbligata a scegliere un partito soltanto perchè nella mia parte politica qualcuno ritiene che sia LA soluzione, a me del p.d. non me ne frega un cazzo, sono stufa di accettare alleanze con gente impossibile reclutata per fare numero, in questo modo l'unione non fa la forza, fa solo schifo, e lo stiamo vedendo anche ora.
Non voglio concedere più a questi signori il beneficio del dubbio finchè non avranno risolto il conflitto d'interessi e non avranno fatto una legge antitrust degna di questo nome, unici strumenti per neutralizzare l'avversario berlusconi, se non lo faranno sono venduti.
altro che partito democratico.
senti anche tu. "giuro" sulla testa di nessuno :-) che non sono mie posizioni, tantomeno di principio. garantisco che son anche stata molto colpita dalle analisi di Bidussa del partito democratico, ad es.quelle che ravvisavano in esso i rischi di un "deserto culturale" (!!!) e che di mio non lo amerei.
ma esistono ebrei sempre non conniventi con la destra e di altra generazione (yum e che ti offrono pure datteri della Terra Santa e panettone e panna con strati a dir poco da torta nuziale a casa loro trattandoti pure come se fossero papà di tutti gli ospiti) che credono nell'offerta di opportunità che può dare il partito democratico, ovviamente fuori dalle attuali pastoie di gente che non ha ancora capito il pericolo di deriva populista...
e io ho intenzione di tenere conto anche del parere di queste persone!!!
Carolina
Ci sono logiche dalle quali uscire: la logica che i giovani a Sinistra devono stare solo nei centri sociali, liberi di fumarsi canne (e rimanere frustrati ed inattivi nell'azione e nel pensiero), di scendere nei cortei come carne da cannone, ma guai a pensare con la loro testa e a voler entrare nelle decisioni.
Se non sei un giovane di questo tipo, allora sei organico? Io non ci sto a questa logica del piffero, scusatemi.
Carolina, non ho capito il tuo messaggio precedente. Cos'e' la ciliegina?
Chi è LaCiliegina... è una Sexy One More Blogger... :-)
Carolina
laciliegina non è una cosa, sono io!
diessina di 27 anni
Avevo capito che ciliegina fosse un sito web.
Ciliegina, mi perdonerai, ma siccome non sono ancora un frequentatore assiduo di questo blog, vorrei chiederti: cosa fai in concreto nel tuo partito per svecchiarlo dalle vecchie idee?
Grazie
Michele
Che ci fosse in Italia un "processo di sudamericanizzazione" in corso era ormai chiaro da parecchio tempo. Che la democrazia "scricchiola", anche. I "partiti democratici" non sono la soluzione a tutto questo, specialmente se le scelte politiche continueranno a non essere fatte "sulla base di ciò che si ritiene giusto, ma di ciò che genera consenso." E a sinistra, diessini e margheritine con il concetto di giustizia hanno poca dimestichezza. Ne ha un po' di più quel Caruso di Rifondazione (guarda caso proveniente dai centri sociali, e non dalla Goldman & Sachs...) che descrive dall'interno i CPT, quelli stessi CPT che a Roma, nel marzo 2004, quando i DS vennero sonoramente contestati, "i militanti del partito di Fassino si domandavano cosa fossero" (http://www.repubblica.it/2004/c/sezioni/politica/iraqita1/corteopace/corteopace.html)... Che pena. E questi colpevoli ignoranti andrebbero a gettare le basi del partito democratico? Gli insulti presi allora forse non son stati abbastanza.
Moreno, fossi in te domani non andrei affatto "in una segreteria e mi prenderei la tessera di un partito" (a caso?!)... Proverei piuttosto a partecipare ad una democrazia che desse realmente senso a tale definizione: opterei quindi per una gestione partecipata, dal basso, della stessa; senza andare ad ingrandire le file di chi ha sempre qualcosa da guadagnare da quello che fa.
La val di Susa insegna.
L'unico modo per entrare nel sistema, come dice Alberto, è conformarsi: per questo occorre combatterlo dall'esterno, evitando di prendersi lo stipendio e la pensione di cui gode oggi quello stesso Caruso di Rifondazione, e domandandosi per quale strano (?) motivo a manichini come lui o Luxuria quello stipendio l'abbiano dato senza troppi problemi, mentre ad un certo Marco Ferrando non abbiano nemmeno dato la possibilità di presentarsi. Perchè?
"processo di sudamericanizzazione" la frase sottindende un profondo spirito razzista. Non si capisce cosa ci sia di negativo nella signora Bachelet, nel signor Lula etc. La cosa curiosa è che in giro per il mondo quando si vuole indicare un processo politico confuso incomprensibile e contorto si dice "italianizzazione".
@michele
premetto che non ho avuto tempo di seguire tutto il thread, però visto che mi fai una domanda diretta ti rispondo...
intanto in sezione ci vado, sempre!
di pratico aiuto e dico la mia nell'organizzazione delle iniziative varie che mettiamo in piedi.
Ma la mia esperienza è limitata perchè sono tesserata da settembre 2005 e di fatto ho beccato l'annata elettorale, quindi più che altro abbiamo svolto attività sul campo.
Quest'anno si sta rivelando invece molto interessante per via della discussione interna riguardante il PD. In questo caso cerco sempre di dire la mia e di portare il punto di vista di una giovane donna, futura professionista, e comunque con una visione ancora quasi esterna al partito...
spero di aver risposto alla tua domanda e preciso che laciliegina è il mio nick, ovviamente; in realtà mi chiamo michela come te
Moreno: prima di tutto ti invito a rileggere le regole di partecipazione a questo sito e a osservarle. Questo tuo commento le viola una mezza dozzina di volte, ma per questa sola volta evito di cassarlo come meriterebbe visto che sono parte in causa. Per favore, in futuro rispetta le regole, ne guadagnerà il dibattito.
Rispondo: non so se proprio tutto sia merda, sono certo che molto lo sia. E sono certissimo che non esista la possibilità materiale di cambiare qualcosa da dentro. Credo fortemente nell'informazione come strumento di democrazia, quindi - visto che è l'unica cosa che so fare - provo a fare quello, dando visibilità a chi colgo in sintonia.
Moreno, la logica dei giovani sballoni fumati e lobotomizzati dei centri sociali...è una "logica del piffero" TUTTA TUA, e ha ben poco di logico: è una generalizzazione banale e qualunquista, che ti fa comodo. Tu sparli di "voler entrare nelle decisioni", ma il rifiuto del sistema è già di per se stessa una decisione.
Prendere una tessera di partito non ti aiuterà, così come non ti aiuterà adottare un bambino a distanza per salvare l'Africa.
In "Terra E Libertà" di Ken Loach uno dei principali protagonisti, una volta acquisita la necessaria consapevolezza, finisce inevitabilmente per stracciare la tessera del partito. Cosa significa secondo te?
Significa che la libertà politica sta nella lotta dal basso dei popoli, ma la storia è una rivoluzione tradita da chi non la desidera davvero.
arcovazzi: vien quasi malincoinia a resplicare, ma come ha scritto Furio Colombo su l'Unità un paio di settimane fa, il "regime sudamericano" è ormai un topos entrato nell'uso comune della lingua italiana. Fare le pulci su un termine comprensibilissimo, comunque tutt'altro che razzista, denota una voglia di seminare zizzania in una discussione peraltro interessante, a cui ti prego di non dare sfogo.
curioso, pensavo che i topos entrati nel linguaggio comune fossero indice qualunquismo e peggio e stupisce che non se ne accorga Colombo che sui luoghi comuni dell'antisemitismo a sinistra ha scritto cose interessanti. Suggeriscovi di leggere la stampa tedesca dopo le elezioni ed il pareggio tra centro destra e centro sinistra dove da più parti veniva denunciato il pericolo dell'italianizzazione della politica. Comunque obbedisco e mi fermo!
Ciliegina,
grazie della risposta. Io sono un professionista un po' vecchio e stanco, ma ho ancora fiducia nei giovani come te e Alberto Biraghi.
Vi prego di informarci su ogni vostra iniziativa, soprattutto se e corredata da interessanti siti web.
In bocca al lupo.
Michele: grazie per l'aggettivo ("giovane"), ma non lo merito :-D
Guardate che in Iran sta succedendo quello che vorreste succedesse in Italia: una rivoluzione. Una rivoluzione di giovani sta inneggiando contro il presidente iraniano Ahmadinejad mentre presenta le sue tesi antisemitiche a una conferenza organizzata per rinnegare l'olocausto.
http://www.repubblica.it/2006/12/sezioni/esteri/iran-olocausto/iran-olocausto/iran-olocausto.html
@gabriele
questa è una bellissima notizia!
alberto permettimi di dissentire da questa linea, il fatto che tre segretari sindacali affrontino un 'assemblea sindacale a Mirafiori è un atto di grande momento democratico, non dare questa chiave di lettura è una grave carenza politica.
Poi che la sinistra inciampi spesso nel particolarismo, nella paura dell'azione, è una grave carenza che stiamo pagando tutti e non oso neppure immaginare dove e come approderemo.
Nessuno si sta sottraendo alla critica , aiutiamo a fare critica costruttiva, siamo chiamati utti a fare la nostra parte, tu con questo blog stai già facendo molto a mettere a disposizione spazio, tempo e intelligenza, questo è il giusto vettore per un vero movimento di opinione.
maria
Maria: "nessuno si sta sottraendo alla critica" mi pare una frase un po' così. Hai idea di cosa è successo a Milano dopo la sconfitta all'elezione comunale che si doveva/poteva vincere? OK, non è succesos nulla.
alberto tu localizzi troppo, circoscrivi tutto a Milano, dimentichi che questa città è reduce di tangentopoli? una classe politica decapitata, una realtà che cerca di influenzare tutto il sistema politico-sociale-economico italiano, un partito azienda ricco di danaro che scorre a fiumi, una realtà becera e qualunquista come quella leghista, ci vorrebbe un titano da voi per arginare i danni arrecati in passato, la ricetta giusta?
sarà ingenuo pensarlo ma è il momento peggiore questo per immaginare un Salvatore propiziatorio, penso sia necessario serrare le fila questo, scegliete interlocutori validi, affidabili, costruire un programma d'intenti, so che parlo in modo improprio e inconsueto per omb, ma io altre ricette non vedo, non ho mai creduto ai miracoli ma alle alleanze sì.
maria
"E sono certissimo che non esista la possibilità materiale di cambiare qualcosa da dentro."
Posizione legittima, ma non puoi pretendere che sia un dogma per tutti.
Sulla funzione di informazione, mi sta benissimo e questo blog lo apprezzo per la sua apertura, ma tra informazione e lettura dei fatti con interpretazione critica si finisce per fare propaganda ideologica e quindi per prendere una posizione politica, che deve trovare una rappresentanza e la rappresentanza deve essere organizzata per essere efficace, chiamala partito, chiamala movimento, chiamala setta, chiamala circolo o come ti pare.
Quando qualcuno fa qualcosa oltre la critica diventa "fare politica" e non la si fa da soli.
Ci sono diverse possibilità:
1) vecchie strutture e vecchie persone;
2) vecchie strutture e nuove persone;
3) nuove strutture e vecchie persone;
4) nuove strutture e nuove persone.
Io preferisco le opzioni 2 e 4, perchè preferisco le persone, a volte nel dare la colpa del male assoluto alle strutture si finisce per andare alla soluzione 3) che è sicuramente peggiore della 2), oppure a favorire la soluzione 1).
Rispetto il vostro dibattito e noto che avete punti di vista molto interessanti anche se un po’ diversi.
Tuttavia queste polemiche risultano mi risultano sterili come le dispute teologiche medievali sul sesso degli angeli (che peraltro oggi sono tornate di gran moda).
Riallacciandomi alla notizia di Teheran, secondo me il rinnovamento deve partire dai giovani. Sono i giovani, soprattutto gli universitari che devono portare avanti azioni concrete, ma non una generica protesta che scimmiotta quelle vecchie del 1968, ma nuove e intelligenti forme di protesta, simili a quelle dei girotondi, ma portate avanti dai giovani.
Chi di voi e’ in ascolto di quel mondo? I nostri studenti e i nostri giovani hanno ancora qualcosa da offrire?
michele per carità spazio ai giovani, figurati se non sono d'accordo, ma attenzione io penso sia molto negativo pensare che solo i giovani possano cambiare la situazione.
il fallimento del '68 è stato proprio questo, i giovani si scollegarono dai padri in modo irrazionale e scomposto, guardali oggi come serrano le fila e rendono impermiabili dall'esterno qualsiasi novità, da destra a sinistra, tutti ex amici ed ex leader sessantottini, non si possono saltare generazioni, i danni sarebbero notevoli, la società è fatta di tutti i soggetti , uno non può esludere l'altro.
i giovani devono pungolare e pretendere attenzioni e spazi, ma di qua a pensare che siano gli unici portatori di ideali e valori ci andrei molto cauta.
maria
Michele il governo italiano fosse ritenuto scomodo dall'amministrazione statunitense e dall'establishment mondiale oggi avresti letto sul tuo quotidiano di fiducia che la contestazione del Motorshow era il segnale di una imminente rivoluzione dei giovani per la libertà, la democrazia, il cambiamento, contro l'oscurantismo, etc. etc.
Suvvia, ancora date credito alla Repubblica quando parla di paesi extra-europei?
Michele, giusto per capire: cosa ci sarebbe di tanto intelligente nei "girotondi" che non c'era nel 1968? Forse la saggia (?) decisione di SCOMPARIRE non appena sale al potere il non più criticabile "governo amico"? Io non la chiamo intelligenza, questa...
I nostri studenti e i nostri giovani vorrebbero forse avere ancora qualcosa da offrire, sì: ma se è quello che gli hanno saputo trasmettere i loro padri, è ben poco... "Il fascismo 2000 é cominciato con l'indifferenza trasmessa blandamente dai padri ai figli. E si è trasformata in una religione. Il denaro, tanto denaro, diventa l'obiettivo irrinunciabile della nuova civiltà. Le idee, e l'informazione che le trasmettono, sono gadgets secondari da seppellire nell'irruenza dei profeti del consumismo. Stiamo allevando una generazione con questi comandamenti. Consumare per essere; il resto non vi riguarda." (http://www.onemoreblog.org/archives/013420.html).
Tonino, non ho capito il senso del tuo intervento. Maria, grazie della tua bella risposta, molto saggia devo dire. Pero' io sono piu' dalla parte dei giovani (mia opinione, per carita').
Siamo tutti qui a cercare ricette di rinnovamento, anche se dice il contrario, Alberto una speranza spero la coltivi, una rifondazione di tutta la sinistra, con donne e uomini nuovi e non galoppini, il partito democratico per essere una cosa nuova non potrà avere solo persone vecchie e metodi di cooptazione del consenso a dir poco da soviet.
In questo spero entri di tutto e di più.
In cui si scontrino anche idee diverse, ma dove si arrivi ad una sintesi chiara che sia sintesi e non compromesso.
Preferirei avere mille A. Biraghi che un M. D'Alema come compagni di partito.
E' una mia speranza, Alberto lasciamela.
Lorenzo,
supponiamo che tu sia uno studente universitario carico di spirito di ribellione e a capo di un nuovo movimento per il rinnovamento politico del paese.
Come chiameresti il movimento?
Che fini vorresti perseguire?
Come ti porresti nei confronti dell'attuale governo?
Con quali progetti?
Moreno, permettimi: come si può sognare una coalizione in cui "entri di tutto e di più", "in cui si scontrino anche idee diverse, ma dove si arrivi ad una sintesi chiara che sia sintesi e non compromesso"? Meno male che poi sarei io quello giovane e idealista...! Il terribile funzionamento dell'Unione non ti basta? Riescono a dividersi persino sulla commissione d'inchiesta sul G8 (nonostante compaia come impegno nel programma di governo), ma si abbracciano con Previti e Dell'Utri per votare un indulto che nessuno aveva mai promesso...
Detto questo, ovviamente anch'io "preferirei avere mille A. Biraghi che un M. D'Alema come compagni di partito". Solo che io preferirei non avere compagni di partito: i compagni, senza partito, sono sufficienti.
Michele, ciò che mi chiedi esiste già, non devo essere io a inventarlo. Si chiamano COBAS, sindacati di base, della scuola, si chiamano movimenti studenteschi, si chiamano centri sociali, si chiama Movimento dei movimenti, o come lo si vuole chiamare; si pongono tutti in maniera critica nei confronti dell'attuale governo così come al precedente (cosa che gli adulti girotondini non riescono a fare...sarà la maturità o l'ipocrisia?), e riescono incredibilmente ad associare le proposte alle critiche (cosa che non tutti sanno, dal momento che tutti si interessano solo alle vetrine sfasciate). Sono gli unici a trattare certi temi, gli unici a contestare certe politiche, gli unici a farsi prendere a botte mentre Prodi stringe la mano a Berlusconi alla festa delle forze armate.
Ma qua continua ad esserci gente che parla di ragazzini che si fanno le canne, quando c'è ALTRA gente che è finita a farsi massacrare a Bolzaneto: e VOIALTRI cosa fate, invece?
Michele, rispondevo più a Gabriele che a te. Credevo che il link a Repubblica l'avessi postato tu.
Comunque, i circoli di dell'Utri sono stati pensati, indovina un po', per ottenere un radicamento sul territorio simile a quello su cui possono contare i partiti della sinistra. Berlusconi si è più volte lamentato di non poter competere, nonostante i larghi mezzi, con la macchina organizzativa di volontari, tesserati, circoli, associazioni sindacali e via dicendo.
Solo che fuori e dentro i partiti è invalsa l'idea che il viatico per modernizzarsi fosse quello di alleggerire la pesante e antiestetica struttura, invece che cercare di modernizzare davvero la propria proposta.
Lorenzo, i movimenti posso condividerli, ma senza poi andare con un partito in Parlamento è inutile, è un po' come giocare all'oratorio a pallone invece che provare la carriera professionistica nel calcio.
Scusa il paragone irriverente.
Dell'extraparlamentarismo di matrice sessantottina che ci resta? Qualcuno uscito da quelle "sette" poi si è sparso in tutto l'arco Parlamentare, da Forza Italia al Rifondazione.
Si può comunciare a livello locale dalle circoscrizioni, dai Comuni, dalle Province, dalle Regioni, è una proposta che faccio, ci vuole pazienza forse anche troppa, lo so, ma non possiamo essere 50 milioni di presidenti del consiglio, come siamo 50 milioni di CT della nazionale di calcio.
Maria, tu sei un tesoro, e penso che più persone come te farebbero davvero bene a tutti: torinesi, milanesi e ogni altro!!!
Solo una cosa con tutto il mio affetto: prova a pensare, chessò, a Napoli uscita dagli scenari alla Francesco Rosi, a Roma uscita da non so più che, tutti sono usciti da qualcosa ... solo i milanesi in realtà non vogliono uscire da niente.
E qui non ci son state le cose peggiori: ok Tangentopoli, ma come tutto, aveva nomi e cognomi, in questo caso di tizi che rubavano, non era un fenomeno alieno; e poi qui ci son al limite gli stessi mali (non so nemmeno se con la medesima intensità) che vivono gli altri, più alcuni davvero autoinflitti.
Questo non lo dico certo per polemica anzi, ma per confusione: io non so più che cosa pensare, questa è la verità.
e mi vien da incazzarmi anche, per il mare di opportunità anche maggiori di quelle di tanti altri, "leggiadramente" gettate al cesso, o perché-tanto-Milano-non-è-Palermo o perché-ma-c'è-qualcosa-che-non-va-sul-serio? o direttamente ahinoi per menefreghismo (e incapacità di formulare un progetto su cui coinvolgere che non sia quello della brutta-città-bagascia, "volgarmente detto" del capitale più o meno onesto e più o meno circolante).
Moreno: con mia viva sorpresa, mi ripropongo di approfondire perché non ne so molto, cmq ho scoperto anche che c'è gente per bene che vuole il partito democratico per motivi sempre per bene. :-) tipo tutelare il nostro sistema democratico, magari facendo a meno di qualche particolarismo, ma anche di diversi ricatti e minacce.
dinamiche queste con cui va sans dire che Alberto Biraghi non c'entra, fosse per me la penserei esattamente come te e come lui, il fatto è che il mondo gira indipendentemente da quel che io penso per cui cerco di star attenta anche a 'sti sviluppi.
poi è impossibile chiedere alla sottoscritta un'adesione completa a un partito, molto più facile avere una mia lealtà a persone con cui mi trovo bene; però anche detto questo, per quel che conta poi visto che io conto 1, l'Unione non è la stessa cosa del nano e fra i suoi militanti non c'è affatto tutta gente acritica e c'è anzi molta gente in gamba, a volte del tutto mal rappresentata dalle dirigenze..
e al massimo è qui, nelle dirigenze, invece, che ci son personaggini che per me sarebbe meglio si dimettessero e che sempre a mio avviso non si sarebbe dovuto far salire a certi incarichi... perché sono proprio umanamente poco raccomandabili qualunque teoria politica abbiano (es. gente con troppo pelo sullo stomaco, gente che tace dinnanzi a certi comportamenti violenti, gente che ha il senso della realtà di Maria Antonietta...), ma a parte che queste sono le mie opinioni e non verità rivelate, quello è un altro discorso, molto più ampio, e poi son singole persone, non "la sinistra".
Carolina
Moreno: sui CT dici parole d'oro, non ho ben capito perché lo fai risalire agli anni '70, o meglio posso immaginarlo e mi piacerebbe sentirne le ragioni; farlo in maniera liquidatoria non rende giustizia a un momento di cambiamento che ha coinvolto tutta la società, non quattro teste calde. E Maria, quel movimento alla fine è rimasto senza acqua non solo per limiti suoi, ma per carenze enormi del PCI (e di un pezzo intero d'Italia, quella uscita del dopoguerra che questi non li capiva proprio) ad aprirsi alle spinte dal basso e delle nuove generazioni.
Ci sono stati dentro l'area progressista due parti che non si sono incontrate e da lì tutta la spirale involutiva su cui lo stragismo ci ha messo il sigillo.
un'altra volta l'intelligenza di maria ha in modo chiarissimo espresso il punto.
Adesso spetta a chi è in questo momento a capo dei gruppi dirigenti di centrosinistra (proprio a loro non ad altri, chi sono gli altri Gitti?) capire il malessere disperato e silente di milioni di nostri concittadini a cui anni di governo espressione di lobbies "particulari" hanno tolto anche la speranza.
Siamo agli ultimi giri di giostra o questi (D'alema, Fassino, Rutelli Bersani ecc ma anche i demagoghi come Diliberto, Pecoraro e Giordano) capiscono che è necessario rinnovarsi anche con coraggio battendo strade pericolose per chi ha fatto della politica un modo per "fare carriera", o siamo perduti.
Ma bisogna anche avere il coraggio di buttare quello che non è più difendibile. Cosa significa difendere il pubblico impiego senza pretendere efficienza, impedire una riforma delle pensioni che libera risorse per il welfare e per le pensioni dei giovani trincerandosi dietro la demagogia dei 35 anni, una sinistra moderna deve dare fiducia, credere che le persone possano responsabilmente aiutarsi a crescere e con esso fare sviluppare il paese, con uno stato che aiuta chi merita.
Avere il coraggio di abbracciare il mercato dandone una interpretazione moderna.
Compito di una politica alta è dare una missione unificante al paese un sogno (concreto non di plastica come le scenografie mediaset) che ci liberi dai fantasmi del libano(non nel senso della guerra civile ma in quello della balcanizzazione della società) che incombono.
Questo manca in Prodi qui sta il punto.
Alcune volte i gruppi dirigenti riescono a essere al di sopra degli interessi e delle vischiosità burocratiche (in molti casi anche conprensibili per chi ha donato anni della priopria vita alla politica) speriamo che la consapevolezza di essere a un punto morto compia il miracolo
ps avete letto il sondaggio di repubblica sul grande centro ? se non si danno risposte vere concrete il risultato è questo
Grazie Carolina:-)
Comunque per me il signor Alberto Biraghi farebbe la sua porca figura a confronto con un sacco di maneggini che per carità di patria non cito con nomi e cognomi e che si propongono come enfant-prodige a Sinistra.
Non fosse altro per il fatto che al suo posto un rompiballe bastiancontrario come me l'avrei cacciato dal blog 5000 post fa, se non è spirtio democratico questo:-)
E' una intelligenza che va applicata.
Lo confesso, a costo di essere più realista del re, sono per la sua discesa in campo.
"i movimenti posso condividerli, ma senza poi andare con un partito in Parlamento è inutile"
Guarda Moreno, qualcuno ci ha anche pensato, come certe aree del Movimento (Disobbedienti) che candidarono i "Senza volto" alle primarie dell’Unione... Fu una proposta provocatoria, ma c'erano dei messaggi, delle richieste, delle proposte. Sinceramente a me parve più che altro una buffonata, fonamentalmente perchè già si sa che certi temi e certe istanze, che tu lo voglia o no, non entreranno MAI veramente in Parlamento. Ora c'è Caruso con Rifondazione che prova a dir due parole su legalizzazione delle droghe leggere, guerra imperialista, CPT, e Biraghi con OMB giustamente gli dà voce, perchè quel che dice è giusto; ma è considerato un caso umano, che viene accettato in quanto folkloristico (il "no global" in Parlamento) ed essenzialmente ben poco dannoso. Se qualcuno davvero dicesse o facesse qualcosa di seriamente fastidioso per il sistema lo farebbero fuori subito, così come han fatto fuori Marco Ferrando - ripeto - ancor prima del tempo.
Il paragone calcistico non è "irriverente", è incongruente: chi gioca a pallone all'oratorio non ha alcuna influenza sul calcio professionistico e soprattutto su chi lo segue. Lo sforzo dei movimenti va invece soprattutto nella direzione di risvegliare una società addormentata, ipocrita, ignava, silente, per mezzo di manifestazioni aggreganti di piazza o azioni di disturbo spettacolari alla Greenpeace.
Se vuoi far qualcosa a livello locale, come dici, non prendere una tessera di partito: piuttosto, entra in un comitato di cittadini e contribuisci dal basso a risvegliare la coscienza politica del tuo paese. Think global, act local.
"per me il signor Alberto Biraghi farebbe la sua porca figura (...) Lo confesso, a costo di essere più realista del re, sono per la sua discesa in campo."
Io, al contrario, leggerò OMB fino a quando il signor Alberto Biraghi non deciderà di scendere in campo.
Chi gioca a pallone in oratorio non ha nessuna influenza sul calcio professionistico come chi sta nei movimenti non ha nessun influsso sui partiti che effettivamente hanno il potere politico, anzi i movimenti sono il caravanserraglio dove si lasciano autoghettizzare i "rompicoglioni", illudendoli di contare qualcosa.
Lorenzo la tua è pia illusione.
Ti contraddici da te, dicendo che dai movimenti (più per candidatura provocatoria) è arrivato in Parlamento solo Caruso.
Insomma la stanza dei bottoni manco la fanno annusare.
Moreno: grazie della stima. No, non allontano nessuno mai, salvo i pochi fessacchiotti che colgo come seminatori di zizzania. I rompicoglioni che ci credono mi piacciono, anche se a volte non gliele mando a dire.
Quanto alla discesa in campo, sarebbe l'ultimo gesto della mia vita dopo aver venduto l'oggetto più caro che ho(una chitarra) dovessi nutrire mia figlia dopo essere finito sul lastrico.
E comunque non farei molta strada in politica, non ci sono proprio tagliato. Se è lecito confrontarmi con un sommo, tengo sempre salda l'immagine del grande Indro Montanelli che rifiutò lo scranno di senatore. Perché non candidaimo Maria Cascella?
Maria Cascella la amiamo tutti, sì, io ci sto.
wow però guarda che poi diventa un partito eh? altro che fare * rompicoglioni... :-)))
Carolina
Moreno, è evidente che "chi sta nei movimenti non ha nessun influsso sui partiti che effettivamente hanno il potere politico", lo ha dimostrato Rifondazione con quest'ultimo governo. Ma io non ho detto che il Movimento avrebbe un influsso sui partiti, sei TU che continui a parlare di partiti partiti partiti come se esistessero solo i partiti... Si dà il caso che esistano, PRIMA dei partiti, le PERSONE! E sulle persone un certo influsso si può avere, come ce lo hanno (ben più forte, purtroppo) i media. Anche per questo esistono i media "alternativi" come OMB, altrimenti Biraghi che si sgola a fare?! Non mi pare tanto complicato.
"Lorenzo la tua è pia illusione."
Pure la tua, te l'ho già spiegato.
Però erano anni che qualcuno non mi diceva "ehi, per cambiare il mondo bisogna prendere la tessera di un partito"! Sono senza parole.
"Ti contraddici da te, dicendo che dai movimenti (più per candidatura provocatoria) è arrivato in Parlamento solo Caruso."
Veramente bazzica per certi ambienti anche la Heidi Giuliani ed altri. Non mi contraddico proprio in niente, dal momento che io non ho chiesto nè a lei nè a Caruso di presentarsi. Questa continua ad essere una TUA proposta.
A me interessano le PERSONE: sono le persone a scegliere di votare l'ordine e la disciplina, e vorrei che questo atteggiamento cambiasse; vorrei che il cambiamento avvenisse per le strade, tra la gente, prima che in Parlamento: sennò il gioco si riduce a cercare di prendere più voti dei fascisti, per poi portare avanti politiche similari. Gli uni creano i CPT, gli altri inventano la Bossi-Fini; e se nessuno protesta è perchè la gente, pur lamentandosi sempre, pensa che nella stanza dei bottoni, in fin dei conti, non si lavori poi così male, e soprattutto che non esistano alternative.
ma oggi sta accadendo proprio una cosa che non denota similarità fra gli schieramenti: Prodi, Amato etc. stanno dicendo cose che normalmente dicono gli operatori della politica o del volontariato di quartiere, denunciando come la condizione sociale della maggior parte delle persone è stata ferita dal neofascismo... secondo me questo l'Udc e tutti quelli là non lo farebbero mai, davvero. al limite farebbero un'altra cosa (che han già fatto poi ad nauseam): spacciare per attenzione al tessuto sociale tutti i possibili stereotipi razzisti uniti a fregole di controllo e di forcaiolismo e peggiorare ulteriormente l'andazzo.
Carolina
segnalo che anche oggi fassino ha ribadito la necessità delle riforme senza le quali tutto il sacrificio per riportare ordine nei conti pubblici è inutile.
Forse vediamo una luce ?
Parola d'ordine si alla fase 2 del governo (che si somma alla volontà di prodi di fare nascere il PD) ci serve come l'aria!!!!
moreno perchè vuoi ricondurre tutti ad una tessera di partito ?
addirittura nella tua proposta di candidatura ad alberto ,era quasi esplicito l'interesse ad avere una conferma alle tue idee :che uno non può dedicarsi a qualcosa per passione , che uno non può discutere per confrontarsi , che uno non possa aprire un blog per il piacere di discutere con gli altri .no per te col blog ci fa proselitismo , e non accettando le voci che non derivano da un tesserato e non trovando un partito che lo rappresenti appieno, il partito se lo fa lui , e "scende in campo" (ma proprio sta frase dovevi dire)
su questo argomento avevamo già discusso ,e disapprovavi chi non gioca di squadra .
hai cambiato idea all'improvviso per voler candidare uno a-partitico ?
Purtroppo leggo solo ora questo interessante articolo e tutti i commenti, qualche mia "sensazione":
-non sperate che questo governo e/o qualcuno all'interno del parlamento voglia far qualcosa di diverso dal mantenere la propria poltrona. Non bisogna più andarli a votare, bisogna cambiare le cose al più presto e bisogna farlo dall'esterno (con che metodi si può discutere)
-processo di sudamericanizzazione: in questo periodo lo vedo più come complimento, avere qualche Chavez e Morales non ci farebbe certo male. Se populismo vuol dire favorire la gente povera (la stragrande maggioranza nei loro paesi) e dar contro alle multinazionali sfruttatrici strapiene di utili ben venga.
Attenzione: il mio discorso è ben diverso, antonella_c hai ragione, la mia visione è di gente che dalla società civile entri nei partiti, non mi piacciono i "funzionari" di partito.
Ovvio che se una persona ha un lavoro, non può dedicarsi a tempo pieno alla politica, ma giunto mettiamo a 35-45 anni, avendo già dimostrato capacità ed una certa caratura morale nelle associazioni, nell'ambito lavorativo o in qualunque altro, se decide di metterci la faccia in politica, magari a livello locale e svecchi certi schemi, ben venga.
Purtroppo scedere a patti con strutture organizzate come i partiti se si vuol vincere conta (altrimenti si resta isolati e marginali e non si conta un cazzo), ti potrei citare alcuni esempi extra-partito o extra-logiche di partito e ben diversi: un liberal come Illy che governa con Rifondazione, un rifondarolo come Vendola che governa con i margheritini e comunque entrambi fanno una politica alla quale danno una forte caratterizzazione "personale", fuori dalle logiche immobiliste imperanti (soprattutto a sx).
Questa per me è una strada praticabile. Poi non pretendo di avere la verità in tasca e non voglio tesserare nessuno.
Piccolo OT di orgoglio campanilistico. Sono certo che la pletora di cantieri e cantierucoli in cui una mandria di incolti portaborse si alambicca il cervello per trovare un escamotage che permetta di mettere assieme Binetti e Mussi, dibattito sul PD come questo se lo sognano. Grazie a tutti.
Moreno, tra i due esempi che porti c'è una certa differenza. Illy è il signore che difende il Cpt di Gradisca dagli attacchi dei presunti "manifestanti violenti" (http://italy.peacelink.org/migranti/articles/art_15370.html e http://www.ecologiasociale.org/pg/cpt_mp_26_09_05.html)...mentre Vendola condanna i Cpt: «L’Italia se ne vergognerà» (http://www.ecologiasociale.org/pg/cpt_mv_09_10_05.html). Una bella differenza, direi.
Ma queste sono solo opinioni personali che contano quello che contano: poco.
Ora, la domanda è: come si fa a sperare nella "buona volontà" dei singoli per modificare certe "logiche imperanti"? E' impensabile voler portare avanti certe lotte solamente seguendo un percorso istituzionale, per di più condotto da un singolo personaggio: la "buona volontà" di Vendola non porterà a nulla se parallelamente non dovesse esistere un movimento che nasca e lotti all'interno della società. I partiti, con questo, c'entrano poco. Ma se proprio vuoi a tutti i costi un partito, tanto uno vale l'altro, perchè non provi con questo: http://www.partitoumanista.it/ ? Paura di restare ancora isolato e marginale e non contare un cazzo? Beh, ma questo, se porti avanti certe idee, lo devi tenere in conto: la gente, a destra come a sinistra, continuerà a votare in massa la sicurezza e la disciplina, a meno che dal basso non si riesca a cambiare qualcosa. Dal basso, nella gente, non nei partiti.
Lorenzo, immaginavo che saresti uscito con la solita frase "Illy non è di sinistra", ma la mia regione ha fatto passi da gigante con lui: una legge regionale sul buon lavoro che ha permesso di avere un lavoro a tempo indeterminato ai precari (e ti garantisco che ne ho visto gli effetti), oppure l'aumento e l'estensione dell'assegno per la nascita di un figlio, insomma COSE CONCRETE E DI SINISTRA, cose che Prodi aveva promesso in campagna elettorale a livello nazionale e che dubito riuscirà a mantenere, in Friuli Illy le aveva già fatte.
Lo stesso vale per Vendola con il suo "contratto etico" per i giovani che vanno fuori a studiare con borse di studio impegnadosi poi a tornare in Puglia per far crescere la propria terra.
Insomma uomini nuovi ed idde nuov, insomma PATTI CHIARI.
Vallo a spiegare a Mussi il cui problema della ricerca è vedere se piazzare alla presidenza dell'Area Science Park di Trieste il raccomandato dei DS rispetto a quello della Margherita.
Questi sono gli uomini che si riempiono la bocca della parola Sinistra.
"immaginavo che saresti uscito con la solita frase "Illy non è di sinistra""... Caro mio, non è la frase ad esser "solita", sono i LORO comportamenti ad esserlo.
Il dato che riporti sembrerebbe essere interessante e certamente positivo per alcune persone, ma per la questione-precarietà non sarà certo una singola regione a risolvere un problema che è enorme ed è legato ad un certo tipo di sviluppo e di economia.
Vogliamo parlare di cose concrete e di sinistra? Di patti chiari? E' presto detto: Illy vuole la TAV (http://www.opinione.it/pages.php?dir=naz&act=art&edi=223&id_art=4327&aa=2006 e la risposta di Agnoletto: http://www.notav.it/modules.php?name=News&file=article&sid=2548), e per questo è pronto ad aprire le braccia alla Casa delle Libertà, opponendosi invece all'informe e maleodorante calderone degli ambientalisti “arrabbiati” e della sinistra radicale. Uomo nuovo? Bah.
Dimenticavo di ricordare che il buon Illy è un facoltoso imprenditore nato e cresciuto nell'azienda di papà ed oggi vicepresidente di Illycaffè.
Come dire: a governarci è sempre la stessa classe dirigente, altro che sinistra!. Uomini nuovi, eh? Ma per favore... Continuo a non capire come tu possa fidarti e credere che questa gente possa fare davvero qualcosa per TE.
Opporsi alla TAV è puramente ideologico,
senza infrastrutture non c'è sviluppo e progresso, a meno tu non sia per la "decrescita felice" ipotizzata da quattro pazzoidi che ci farebbero vivere come i quaccheri. Io voglio poter scegliere di vivere diversamente dai quaccheri e se mi ammalo vorrei che mi arrivasse un medicinale prodotto in Svezia senza dover aspettare che me lo porti a piedi un sant'uomo ecologista che passa sullo sterrato della via franchigena.
Sui CPT, lancio una provocazione: sono una necessità, devono garantire condizioni umane, non devono essere lager, ma delle strutture di accoglienza per chi arriva ci vogliono.
Se poi vuoi vedere anche i centri caritas come lager questa è la visione ideologica e strumentale che ha Agnoletto.
Come sempre questa è la mia opinione, non una verità assoluta, prego non insultatemi per questo.
Lorenzo io ti ho citato due cose concrete e di Sinistra, che sono state fatte dalla giunta Illy in regione con mezzi e competenze limitati.
Dimentichi che Illy a 18 anni è uscito di casa ed ha pure fatto il facchino al porto, lo ritengo più di Sinsitra che qualche signorino figlio di dirigenti che è andato all'Università a tirare una sola molotov senza neppure laurearsi e che ora siede su scanni ben più alti.
Moreno, anche se sarebbero proprio insulti che meriteresti, non arriverò a tanto, giusto per non uniformarmi ai berluscones.
Opporsi alla TAV è sacrosanto e tutt'altro che ideologico. Quello per cui "senza infrastrutture non c'è sviluppo e progresso" è un ritornello che ti hanno insegnato per bene, da destra e da sinistra, e che motivi con ragionamenti che nemmeno un bambino di 6 anni riuscirebbe a concepire. Forse non ti sei mai domandato chi ci guadagna da certe opere, e senz'altro non ti sei mai preoccupato di chi ci rimette. La tua è una fede insensata e immotivata, come tutte le fedi. La tecnica e il progresso sostituiranno ben presto un Dio che è agonizzante ed un capitalismo alla frutta.
Chi dice no alla TAV non si ferma al "rifiuto ideologico", ma propone anche piani di sviluppo sostenibili, in contrasto con la crescita infinita che ti fa tanto godere, ma che è - per l'appunto - insostenibile. A te la storia non insegna niente: ti saresti fatto convincere come un pollo ad accettare la diga del Vajont, per poi crepare sotto l'inodazione, mentre i capitalisti criminali se la squagliano in Argentina. Io invece - mi spiace per te - mi sarei salvato: sai, io sono un criticone comunista attaccato alle ideologie...
Sui CPT, lancio una proposta che è tutt'altro che una provocazione: vorrei che ci finissi tu, Moreno, e che fossi costretto a chiederti il MOTIVO per cui ti ci hanno sbattuto dentro.
Auguroni, spero che buttino via la chiave.
"Illy a 18 anni è uscito di casa ed ha pure fatto il facchino al porto"
Sì, e Berlusconi cantava sulle navi da crociera... Ma che belle queste favolette tutte italiane dei piccoli fiammiferai divenuti imprenditori miliardari (con in tasca la tessera della P2)!!!
Ora tutti quanti potete capire che cervello possiede uno che crede nei partiti e nella rappresentanza politica, e disprezza (perchè non sa cosa siano) l'autorganizzazione e le assemblee popolari.
Moreno, facci un favore: taci.
a lorè nun t'arrabbiare ;-)
un pò d'archivio su grotte , strade sterrate e progresso...
http://www.onemoreblog.org/archives/012575.html
Senti Lorenzo, quelli come te che fomentano l'odio contro i padroni, poi coi padroni ci vanno a letto.
Io non ho invidia sociale, per me l'impresa non è un male, anzi neanche un male necessario, è un bene necessario, un mondo in mano ai dirigenti statali come in URSS non lo voglio, meglio il vecchio imprenditore paternalista.
"Ora tutti quanti potete capire che cervello possiede uno che crede nei partiti e nella rappresentanza politica, e disprezza (perchè non sa cosa siano) l'autorganizzazione e le assemblee popolari."
Potrei replicarti che il tuo cervello è ottimo invece.
Capopopolo dei miei stivali italiota da armiamoci e partite, sai pure Benito ha cominciato come te da socialista rivoluzionario ed i suoi epigoni sindacalisti alla D'Antoni non son da meno.
Moreno, a dir peggio delle cose che scrivi ci è riuscita solo una persona che mi delirava di come il sistema capitalista fosse come un "trenino della felicità" formato da "tante individualità (chiamiamole locomotive) che mettono a frutto idee e innovazioni per il bene dell'umanità", e poi "alla locomotiva si attaccano i vagoni, ovvero tutte quelle persone che non sono state illuminate dalla stessa magia ma che prestano la loro opera per consentire ciò. Questi sono i dipendenti." Roba da essere internati (o da vincere un posto tra i dirigenti di Forza Italia).
Tu comunque ci sei poco distante.
L'"invidia sociale" non c'entra proprio un ca**o, c'entra la volontà di cambiare le cose, che non è certo tipica del riformismo, dei DS e del Partito Democratico dei quali tu sei un fervido sostenitore.
Vai a dirlo ai familiari delle vittime di Porto Marghera che l'impresa è "un bene necessario", se ne hai il coraggio! Stanno ancora aspettando giustizia (http://www.narcomafie.it/news_archivio/news_2001_16.htm) dal tuo Stato riformista amico dei padroni.
Senti Lorenzo,
non ho voglia di discutere su questo piano e questo è l'ultimo mio intervento verso di te, niente di personale.
'Vai a dirlo ai familiari delle vittime di Porto Marghera che l'impresa è "un bene necessario".'
Fai lo stesso ragionamento dei fascisti che dicono grazie a quel criminale sanguinario di Giacca responsabile della strage di Porzus che tutti i partigiani sono criminali.
Ai tuoi esempi mistificatori della realtà non ho più voglia di replicare.
Moreno, di esempi ce ne sarebbero MIGLIAIA! Proprio per questo non sono proprio per niente "mistificatori della realtà"! Sei tu che non li vuoi vedere, non sono io a fare di tutta l'erba un fascio.
Tu probabilmente sei tra coloro i quali hanno ancora il coraggio di credere che quella del Vajont, ad esempio, sia stata semplicemente una "tragedia", quando s'è trattato di un CRIMINE DI STATO ("La tragedia del bacino del Vajont provoca la morte di 1989 persone. Lo stato è il massimo responsabile del disastro, nella persona dei componenti del Consiglio superiore dei lavori pubblici che facevano parte sia della commissione di approvazione del progetto che di quella preposta alla verifica dei lavori. Un progetto che non avrebbe mai dovuto trovare attuazione data la natura franosa dei terreni"). E da cosa è stato causato un tale crimine? Da qualche cattivone? NO! Dalla volontà di tenere in vita un certo tipo di sistema economico di sfruttamento: "il capitalismo ha il volto delle vittime del Vajont" (Enzo Balestrieri, regista di "Quella notte..." http://news.cinecitta.com/people/intervista.asp?id=702).
...SVEGLIAAAA!!!