«La corruzione è un fenomeno che avvertiamo diffuso, credo che ognuno di noi debba riflettere sul proprio operato. Dobbiamo pensare criticamente a quello che facciamo, ricordare che oltre ai diritti abbiamo dei doveri. [snip] È vero, c’è una corruzione che vediamo diffusa come se ci fosse una sorta di concezione rapinatoria della vita – e la cattiva politica ne è complice -. La corruzione, il potere fine a se stesso, sono conseguenza di una caduta della politica. [snip] La politica smarrisce il suo senso se non è orientata a grandi obiettivi per l’umanità, se non è orientata alla giustizia, alla pace, alla lotta contro le esclusioni e contro le diseguaglianze»
Il discorso di insediamento e quello del 25 aprile (in cui ha messo in chiaro che “i morti non sono tutti uguali, c’erano quelli dalla parte giusta e quelli dalla parte sbagliata”) sono stati eccellenti. Oggi a Torino Sergio Mattarella ha confermato di avere a cuore alcuni valori che tanti, troppi pezzi grossi hanno smarrito da tempo. Queste parole intransigenti sulla corruzione sono una boccata d’ossigeno.
Alla fine ‘sti vecchi democristi hanno più chiaro il valore della democrazia di tanti moderni dem.