Enrico Fedrighini riassume la vicenda con chiarezza: “Pensare che qualcuno voglia lasciare un segno di sé stravolgendo il paesaggio dell’opera di Bottoni è inaccettabile”. Eppure quanto potrebbe accadere a un’ampia area del parco milanese costruito sulle macerie dei bombardamenti.
Oggi il Monte Stella è un magnifico parco di alberi e prati, ma qualcuno vorrebbe trasformarne un’area importante in un mausoleo. L’ammirazione e la gratitudine dovuta ai Giusti dovrebbero di per sé suggerire di rinunciare a uno scempio, privo di significato, artisticamente discutibile e comunque totalmente antitetico rispetto al progetto di Bottoni.
E oggi anche Monte Stella ha i suoi “Giusti”, che prendono posizione e fanno sentire la loro voce per difenderlo da uno scempio insensato. Sono gli urbanisti Meneghetti, Mioni, Berdini, Brenna, Gibelli, Gardella. I professori di Composizione architettonica del Politecnico Vitale, Bonaretti, Fosso e Bordogna. Carlo Bertelli, Piero Bevilacqua, Salvatore Settis e il vicepresidente emerito della Corte Costituzionale Paolo Maddalena, la scrittrice Erminia dell’Oro e Vivian Lamarque.
La notizia sul Corriere Della Sera.