“Nella giornata di ieri, ha conosciuto una certa circolazione questo video in cui Massimo D’Alema spiega la sua versione della crisi greca, spiegazione che ha raccolto un notevole numero di condivisioni, nonché centinaia di commenti piuttosto eccitati.” (NdR tra i filo-Tsipras). Ma “la domanda è semplice: davvero questo intervento dimostra la levatura intellettuale del personaggio e la sua non comune padronanza degli argomenti? La risposta è un abbastanza fragoroso no. Nei 2 minuti a disposizione non c’è praticamente nulla di ciò che egli dice che non risulti fattualmente inaccurato quando non direttamente fuorviante.
Vediamo perché”.
Il vizio italiano di osannare chiunque dica la cosa con cui siamo d’accordo si conferma a ogni grande evento. E lorsignori non mancano di approfittare di questa nostra debolezza. E allora ecco Massimo D’Alema (quello sempre “molto intelligente”, secondo il luogo comune in voga da 40 anni, benché mai dimostrato dai fatti) che spara una sere di sciocchezze, imprecisioni e affermazioni fuorvianti.
Tra tanti commenti spalmati, merita un applauso l’articolo di Massimo Parisi pubblicato da Gli Stati Generali, in cui si smonta la pantomima del fu-lider di una presunta sinistra inamovibile e arrogante, alimentata da di inciuci e capitani coraggiosi, di cui non è sensato avere nostalgia.
Si è sviluppato un bel thread su Facebook. E anche un altro sul wall di Giuseppe Attardi.