Cortesemente, se qualcuno tra i lettori di questo blog ha relazioni con la signora Carmela Rozza (PD), assessore a Milano all’arredo urbano, potrebbe trasferirle questo spunto di riflessione sulle sue parole a proposito di chi si oppone alla trasformazione del Giardino dei Giusti in 6mila metri quadrati (più di un campo da calcio) di muri e auditorium, considerandoli inutili e/o dannosi? Grazie in anticipo per la collaborazione.
Gentile signora Carmela Rozza (PD),
Visti gli eventi romani di queste ore, le propongo uno spunto di riflessione.
I fatti: una maggioranza di liberi cittadini democraticamente eletti in Zona 8 a Milano ha bocciato un progetto orribile, che vorrebbe trasformare il Giardino dei Giusti in un mausoleo all’aperto da 6mila metri quadrati, con muri alti oltre due metri e un auditorium all’aperto difficilmente utilizzabile.
La riflessione: secondo lei questa maggioranza civica è “inquietante” perché trasversale, cioè comprende persone con differenti sensibilità politiche che si sono unite su un tema tecnico specifico. Benissimo. Ma allora quale aggettivo dovremmo usare per definire l’asse Pd-Sel-Lega-CasaPound-M5S-Forza Nuova che a Roma sta facendo di tutto per rimuovere un sindaco eletto dai cittadini, uno che magari avrà pure fatto qualche cazzata, ma che sicuramente è vari ordini di grandezza migliore di chi l’ha preceduto e di chi con tutta probabilità lo seguirà?
In altre parole, signora Rozza: il suo partito a Roma si è associato ai peggiori fascismi e populismi per fucilare (politicamente s’intende) Ignazio Marino. Non crede che questa alleanza – in cui il suo partito è coinvolto attivamente con tutti i caporioni in prima fila – comporti per ogni sincero democratico qualche inquietudine in più rispetto a quella squisitamente tecnica della Zona 8 milanese?