Oggi, per quel che si vede, Piazza XXIV Maggio è all’insegna del mal fatto, della folle sovrapposizione di competenze, dello spreco d’inutili cordoli monumentali, di selva di pali, alcuni verde ramarro altri grigi, collocati a caso e con una varietà di pavimentazioni che ricordano la giubba di Arlecchino. Si è persa una bella occasione: dopo otto anni di dibattiti e scontri culturali e politici si arriva a una realtà che nega qualsiasi tentativo di cambio di passo nell’arredo urbano.
Da Arcipelago Milano l’opinione di Luca Beltrami Gadola sulla ristrutturazione di piazza XXIV Maggio.