Di tempo ancora ce n’è, ma in fondo comincia a stringere e il suo passare diventa tanto più evidente se, in modo diretto o in diretto, i nomi che da tempo girano per il futuro di Milano iniziano a muoversi o rendono più esplicite le loro mosse. La settimana in corso, infatti, è iniziata con una lunga intervista a Repubblica di Beppe Sala, l’ad di Expo. Lunga e intima come non era mai successo prima.
Ricomincia il totosindaco con una riflessione di Jacopo Tondelli su Gli Stati Generali a partire dal “non-insuccesso” di Expo. I nomi sono i soliti, ma l’ipotesi Giuseppe Sala prende forza, anche se al momento solo tra gli addetti ai lavori, perché certamente non appare un nome capace di infiammare le folle. Non pochi milanesi gli rimproverano la renitenza a comunicare i dati di Expo e la presenza ai vertici di Expo in tempo di scandali e arresti.
Tra gli altri nomi Ambrosoli, Fiano, Majorino, Maran, Quartapelle, alcuni dei quali in fase di evaporazione. Ne restano esclusi almeno due che potrebbero fare notizia, ma di questo parleremo più avanti.