Ieri ho postato su Facebook col commento “sono contento” la notizia che Cristiana Alicata (che non conosco, ma di cui nel tempo ho seguito la storia politica) è entrata nel CdA dell’ANAS. Cristiana è nel PD dalla prima ora, cofondatrice, membro attivo di quel gruppo di giovani raccolti attorno a iMille che una decina di anni fa hanno cominciato a farsi sentire, chiedere, pretendere e che oggi, pian piano, stanno sostituendo la vecchia generazione nelle stanze del potere.
Tra loro – assieme ad alcuni inetti ma imbucati-raccomandati-figlidarte – ci sono anche tante persone valide, quantomeno portatrici di titoli accademici e solide esperienze professionali. Com’è appunto il caso di Cristiana Alicata. Considerando l’abitudine di mandare perfino in cima ai ministeri persone senza un giorno di lavoro all’attivo e senza una laurea, il caso di un’ingegnere che ha lavorato per anni nel suo settore dovrebbe far piacere.
Come prevedibile le reazioni sono in gran parte negative. “Renziana”, “ricompensa”, “rosicona”, eccetera. Sono consapevole di avere una cerchia di amici, conoscenti e follower dura e pura, però credo che nel 2015 un po’ di sano realismo non guasterebbe.
1 – sempre e comunque chi va al potere mette i suoi nelle posizioni strategiche. Al di là degli aspetti di “ricompensa” (che ci sono, basti vedere cos’è accaduto a Milano con la vittoria di Giuliano Pisapia), c’è anche il fatto che un leader si circonda – sempre e comunque – di persone di cui si fida. I cerchi magici non li ha inventati Matteo Renzi e probabilmente nessuno li smonterà mai, in Italia come ovunque.
2 – comunque, da quanto vedo, Matteo Renzi (NB: che non ho votato e probabilmente oggi non voterei), sta piazzando nei ruoli operativi anche persone più giovani, nuove, fuori dalle reti di affari-potere. Questo ha un valore pragmatico, perché spezza le trame, inceppa quei meccanismi occulti, radicati e bel oliati, che ben conosciamo anche qui in Lombardia, Milano e provincia, dal piccolo interessuccio alla corruzione pesante.
3 – comunque, quando una persona ha una laurea in ingegneria, ha lavorato coerentemente con questa laurea e in più si è sbattuta per anni per i diritti civili, ebbene, anche se è vicina al premier spaccatutto a me dà molto meno fastidio di tanti personaggi senza arte né parte che occupano posizioni di responsabilità a tutti i livelli (governo incluso). Viviamo in un Paese in cui un tipi come Formigoni e Penati hanno avuto (e in parte ancora hanno) un potere enorme, ricordiamolo, poi guardiamo Cristiana Alicata (che si è anche dimessa dalla direzione PD per coerenza) e rendiamoci conto che comunque qualcosa sta cambiando. Poco è comunque meglio di nulla.