“Correva l’anno 1979 e, presso la casa editrice di Elvira Giorgianni e del marito Enzo Sellerio, quello straordinario intellettuale (prima ancora che scrittore) che era Leonardo Sciascia avviava la collana “La memoria”, selezionando dal passato o dal presente pillole letterarie che con la preservazione della memoria o con il ripristino (anche postumo, tardivo, risarcitorio) della verità storica avessero una qualche attinenza. È in questa collana – oggi gloriosamente avviata al numero 1000, in trentasei anni trascorsi fra le perle scritte o scelte da Sciascia e qualche giallo di mano abile, talvolta un po’ commerciale – che trova collocazione editoriale “L’affare Vivaldi” di Federico Maria Sardelli; e non potrebbe ipotizzarsi collocazione più appropriata, per tanti motivi.”
Il romanzo di Federico Maria Sardelli è un piccolo capolavoro. Invece della recensione scritta da uno che non le sa scrivere, si propone quella (eccellente) di Giuseppe Guggino.