L’imprevista (dai sondaggisti) vittoria di David Cameron, che ha conquistato la maggioranza assoluta, verrà sezionata, analizzata, commentata, discussa da tutto il mondo. Ma è un evento che tocca da vicino anche noi, soprattutto per le ripercussioni che potrà avere sull’Europa. Ecco i primi pensieri dopo la lettura dei giornali.
- In Europa Occidentale una destra decente – quando esiste – è oggi più vincente di una sinistra altrettanto decente. Se poi la sinistra è un po’ affaticata, la destra dilaga proprio.
- Comunque anche nei Paesi di solida tradizione democratica c’è una percentuale fisiologica di xenofobi nazionalisti (e pure un po’ cafoni).
- Tale percentuale è alimentata anche da potenziali elettori di sinistra che nelle zone più disagiate individuano nei diversi la causa del proprio malessere, la classica guerra fra poveri che giova ai fascisti.
- Nei Paesi con le palle la destra decente non è pregiudizialmente antieuropeista, ma…
- …i Paesi con le palle hanno un limite di compromesso che sono disposti ad accettare in nome della UE, oltre quel limite cominciano a considerare di mandare tutto in vacca.
- Gli Scozzesi non si sono mai sentiti e mai si sentiranno inglesi.
- Anche in Gran Bretagna i sondaggisti hanno sempre meno senso.
- In Gran Bretagna i politici dopo una sconfitta pesante si dimettono e tornano a lavorare.
Per un’opinione più seria si può leggere l’analisi di Alberto Simonini su La Stampa.