“In sostanza il meccanismo era: il partito continuava a essere il vero padrone del giornale, però i soldi ce li mettevano degli altri che poi sarebbero stati ricompensati dal potere politico che il partito stesso aveva. Già qui, come si vede, la situazione non era delle più limpide. Se poi ci si aggiunge che il buco economico creato da questo giornale era in parte riempito con i soldi pubblici stabiliti da una legge che il partito stesso aveva fatto (con altri, in situazioni simmetriche), la puzza di marcio inizia a crescere parecchio.”
Perfetto l’articolo di Alessandro Gilioli sull’ennesima crisi de l’Unità.