“Power tends to corrupt and absolute power corrupts absolutely. Great men are almost always bad men, even when they exercise influence and not authority; still more when you superadd the tendency of the certainty of corruption by authority.”
La frase qui sopra è di John Emerich Edward Dalberg Acton, 1st Baron Acton. Mi è venuta in mente oggi, dopo una chiacchierata che ha riconfermato la mia sensazione che non ci sia niente da fare, che anche gli insospettabili appena approdano a Palazzo perdono la testa.
Cambiano, fisicamente e nei modi. Indossano un travestimento che spacciano per autorevolezza istituzionale, ma è arroganza e prepotenza. Pensano di essere arrivati lì perché sono migliori. Si considerano importanti e salvatori di un Paese in emergenza e per (il)logica conseguenza si considerano immediatamente al di sopra delle regole.
Tutti. Nessuno escluso. L’ho appena scoperto su un’altra persona che credevo avrebbe saputo resistere. Macché. Il potere devasta chiunque, corrompe.
Ecco. Per riformare il Paese bisognerebbe prima riformare la politica, che è il sistema del potere, eliminando il concetto stesso di “potere”. Ma visto che sono lorsignori quelli che dovrebbero farlo, non lo faranno. E continuerà tutto sempre così. Il Barone Acton la sapeva lunga.