“Tre morti in tre giorni a Milano tutti causati dall’elevata velocità, eppure il buon Pisapia ancora tace, come se la cosa non lo riguardasse. E infatti la cosa non lo riguarda perché i pedoni falciati sulle strisce o sulle ciclabili non fanno più notizia, la velocità elevata nelle nostre città è ordinaria amministrazione che a Milano viene combattuta con cartelli che sembrano chiedere per piacere di rispettare i limiti di velocità, mentre la forma delle strade invoglia a pigiare forte sull’acceleratore”.
Lo scrive Paolo Pinzuti, su BikeItalia. E aggiunge: “serve coraggio, sicuramente più di quello che serve per fare un percorso politico che inizia con una campagna elettorale in bicicletta e finisce con gli ammonimenti ai ciclisti che passano con il rosso e vanno contromano”.
Già. A Milano le auto scorrazzano, l’unica repressione è sui divieti di sosta, di vigili non se ne vedono, se si vedono fanno altro, ciclisti o pedoni muoiono, ma ciclicamente compaiono commenti indignati sui “ciclisti senza luci” o i “ciclisti contro mano”. A causa dei quali – dice ISTAT – nel 2014 non è accaduto alcun incidente con conseguenze per sé e per gli altri, perché le cause sono sempre distrazione e violazione delle regole da parte di chi è al volante.