Anche quest’anno, sono convinti gli uomini di Expo, ci saranno altri fondi- come alcune voci del capitolo “comunicazione” – che non verranno spesi. Infine ci sono altre fonti da cui attingere. [snip] Nel futuro dell’area, poi, non c’è soltanto il destino delle strutture da definire. Che cosa ne sarà di tutto “l’arredamento”? Dai vari oggetti di arredo urbano fino al materiale tecnologico della cittadella, ma anche di via Rovello, dell’Expo village o di altri sedi: un patrimonio ancora da quantificare. I tecnici passeranno agosto a fare l’inventario, poi si tratterà di decidere che cosa farne. Un’ipotesi, al netto di quello che potrebbe essere donato al Comune, è di mettere all’asta gli oggetti ricavando somme.
Curiosità: ma se risparmiano milioni tagliando la “comunicazione” e “mettendo all’asta gli arredi”, quanto avevano previsto di spendersi in comunicazione e arredi?
La citazione è da un articolo di Repubblica del 25 luglio.