“Partiamo da una verità di base: tutto quello che la maggioranza degli italiani sa della morte di Carlo Giuliani è falso. [snip]. Lo riscontriamo da anni, e lo abbiamo visto con maggiore intensità dopo le sentenze della Cassazione sui giorni del G8. La “camionetta isolata e bloccata” in piazza Alimonda, un estintore (vuoto) trasformato in arma letale… L’ignoranza su quell’episodio è trasversale, non conosce appartenenze di partito o coalizione. E’ passata – anche nelle aule di tribunale – una “verità di regime”, confezionata già nella prima ora dopo l’uccisione di Carlo e mantenuta grazie a un’accorta vigilanza mediatica. Ma vigilanza contro cosa?”
Il 20 luglio bisogna sempre rileggere questo articolo dei WuMing. Perché ancora oggi sono sempre troppi quelli che straparlano di Carlo Giuliani senza sapere, senza aver visto, senza aver letto, senza aver subito.