“Il sindaco siamo noi che pensiamo di avere il diritto di conquistare dieci metri all’incrocio perché il semaforo è verde anche se davanti ci sono un milione di macchine ferme, e allora è ovvio che bloccheremo l’incrocio quando diventerà verde per gli altri, ma è troppo complicato capire che si può andare avanti solo quando dall’altra parte c’è abbastanza spazio.”
Un ottimo articolo di Alessandro Gilioli risponde al “rigurgito di bigotteria veltroniana” (cit. Fulvio Abbate) di #romasonoio. Essere buoni cittadini non significa ripulire orgogliosamente la monnezza che – in un modo nell’altro – abbiamo contribuito a produrre. E’ avere consapevolezza di essere parte di una collettività (quindi – se mai – #romasiamonoi) e che ogni nostra azione – anche quella apparentemente insignificante come gettare una carta in terra – modifica il tutto di cui siamo parte in meglio o in peggio.
Milano è un po’ meno nel guano di Roma, ma anche noi abbiamo il nostro bel merdaio a cui pensare. Eppure basterebbe proprio poco per trasformare la città, raddoppiando la qualità della vita di tutti. In vista della campagna elettorale per le primarie e poi le amministrative 2016, propongo un decalogo lapalissiano (con allegato automobilistico ancor più lapalissiano) che – se applicato – contribuirebbe a dare un volto diverso alla città.
- Paga il biglietto del tram
- Rispetta le coda senza ammassarti
- Chiedi lo scontrino fiscale
- Non dire al negoziante amico che può non fare lo scontrino fiscale
- Dai del lei anche a chi ha la pelle scura o gli occhi a mandorla
- Non insudiciare i luoghi pubblici (cessi in primis)
- Non fare uso di cocaina
- Sbarazzati della spazzatura nei modi previsti
- Sostituisci la sirena dell’antifurto con la chiamata a un servizio di sicurezza
- Rispetta questo allegato per l’automobilista:
- Usa l’auto solo se veramente non hai alternative
- Rispetta i limiti di velocità
- Non parcheggiare in seconda fila
- Non viaggiare sulle corsie preferenziali
- Agli attraversamenti pedonali rallenta e se c’è un pedone fermati
- rispetta la distanza di sicurezza quando superi un ciclista
- Rispetta i semafori
- Non entrare nell’incrocio se non c’è spazio per uscirne
- Non accompagnare i bambini a scuola in auto
- Non suonare il clackson se non in caso di grave pericolo reale
- non tenere il motore acceso in sosta, anche breve, anche d’estate
Una campagna di sensibilizzazione (e repressione in alcuni casi) su questi temi potrebbe produrre effetti positivi. Qualcuno dei candidati ha voglia di fare sue, in toto o in parte, la proposta?