“[…] Ho pensato che era arrivato il momento di […] compiere un’azione che è parte della migliore tradizione pacifista e non violenta. Da lunedì mattina, 29 giugno, ho deciso di sospendere di assumere cibo fino a quando non avremo una certezza sulla data della cessazione di questa grave violazione dei diritti umani che si consuma nel nostro Paese. “
Ivan Scalfarotto ha iniziato lo sciopero della fame per le unioni civili. Tra tanti commenti, quello di Carlo Traina sul suo wall Facebook.
“Tra le tante cose che Scaldarotto scrive, ne sottolineo una: il fatto che in Italia il tema dei diritti civili per gli omosessuali viene considerata una battaglia dei soli omosessuali, mentre dovrebbe essere combattuta da tutti. Invece da noi questa rivendicazione viene commentata (quando va bene) da stupide ironie o – peggio – contrastata da manifestazioni omofobe. Su una cosa non sono d’accordo con Scalfarotto: sulla difesa incondizionata nei confronti del PD e di Renzi. Perché se è vero che sui temi dei diritti civili non sono politicamente accettabili forzature quali il voto di fiducia, è altresì vero che Renzi fino ad ora – a parte discorsi di circostanza – non ha voluto imprimere a queste leggi la stessa accelerazione imposta in altri casi.”