“Sarà l’indole d’imprenditrice, o la sveltezza di pensiero sempre mascherata nel look tutto tacchi e borse e messa al servizio – ma per scelta – delle dichiarazioni più mostruose, delle sparate trash, della polemica finché morte non ci separi. Magari mal digerita da qualche cerchio magico, magari a tratti in disgrazia: ma Berlusconi di lei non ha voluto, o saputo, fare a meno. E così adesso per la prossima candidatura a Milano si fa anche il suo nome, segno indubbio di fecondità politica.”
Su l’Espresso un eccellente ritratto di Daniela Santanché scritto da Susanna Turco. E’ chiaro ai vari Bussolati, Rozza & C. che putacaso questa si presentasse, mentre loro continuano a fare i gradassi (e nonostante i recenti sondaggi positivi sull’ipotesi Umberto Ambrosoli) lei se li mangia tutti in un boccone, senza poi neanche bisogno di “farci sopra un rutto” (cit. Fausto Amodei)?