“Servono un investimento sulle forze dell’ordine – cosa che il governo sta attualmente facendo – e la certezza della pena. Non servono i carro armati per le strade, ma chi delinque deve andare incontro a sanzioni certe. A Milano, invece, il comune dovrebbe fare rispettare le regole, sgomberando le occupazioni di case e i campi abusivi. Le occupazioni a Milano sono tantissime e portano a situazioni di insicurezza sociale, dove fioriscono elementi di criminalità e di soprusi. Gli sgomberi da soli, però, non sono sufficienti.”
I candidati alle primarie per le amministrative 2016 cominciano a farsi vedere e a mandare segnali al proprio bacino di elettori potenziali. Emanuele Fiano sceglie di far valere la sua esperienza romana – al Copasir e in Commissione sicurezza – mettendo i temi della sicurezza al centro di questa intervista all’Espresso.
E’ un tema cardine delle destre, quindi è possibile che lo studio dell’elettorato e delle altre ipotesi di candidatura nel centrosinistra abbiano indotto Fiano a spostare la propria campagna al centro, per raccogliere voti potenzialmente in bilico, a costo di perderne a sinistra (dove è già attivo Pierfrancesco Majorino). Se la strategia potrà risultare vincente dipenderà molto anche dal candidato di centrodestra.
Questi riferimenti forti a sicurezza e repressione possono essere letti come un’ipoteca di Fiano sulla poltrona di assessore alla sicurezza se le primarie esprimeranno un altro candidato o se addirittura saranno soppresse per fare spazio a un candidato deciso nelle stanze dei bottoni.