Oggi in Comune si diceva che la Balzani ha indetto un incontro, quindi probabilmente si candida. Altrettanto potrebbe fare la De Cesaris, secondo alcuni. Majorino resiste, Fiano latita ma non si è tirato indietro (almeno parrebbe). Qualcuno parla di un ritorno di Stefano Boeri (che dopo le glorie del Bosco Verticale potrebbe raccogliere un bel consenso).
Tutto questo – a fare i dietrologi – accade non a caso e in parte anche per frammentare il fronte NOSALA™ e far vincere le primarie a SALA™, un po’ come successe nel 2006 con Bruno Ferrante, un candidato il cui profilo ha molte somiglianze con quello dell’uomo Expo: son entrambi di (si fa per dire) destra, impegnati a sembrare di (si fa per dire) sinistra. La vittoria alle primarie consentirebbe ai ranghi del PD di gioire per la “grande giornata di democrazia” e poi andare festanti alla sconfitta elettorale, perché la maggior parte di chi non vota Sala alle primarie con tutta probabilità non lo vota neppure nel momento che conta. A questo proposito è interessante notare come cada a fagiolo la dichiarazione del Celeste (probabilmente riciclato nel ruolo di “agente provocatore”), perfetta per togliere altro consenso di sinistra al candidato del premier Renzi.
In sintesi:
- il PD rottama e ribalta i ranghi, toglie Bersani e mette Renzi, ma stringi stringi è un partito il cui sistema operativo è incapace di imparare dall’esperienza.
- Hem… ma la famosa “continuità con Pisapia” che fine ha fatto?