Allora, se la notizia data da Il Fatto Quotidiano sarà confermata, la successione a Giuliano Pisapia potrebbe essere una lotta all’ultimo manager: Paolo Scaroni per il centrodestra e Giuseppe Sala per il centrosinistra. La cosa interessante è che i due candidati sarebbero perfettamente intercambiabili tra i due schieramenti.
A leggere Il Fatto Quotidiano, l’uomo proposto da Berlusconi e che “non dispiace a Salvini” (parola di Silvio) è “cugino dell’ex ministra socialista Margherita Boniver, amico dei boss craxiani Massimo Pini e Gianni De Michelis, Scaroni ha un rapporto forte soprattutto con Luigi Bisignani, ex giornalista, ex democristiano, ex P2, eterno lobbista, con una condanna a 2 anni e 8 mesi per la tangente Enimont e un patteggiamento a 1 anno e 7 mesi per la cosiddetta P4”. Sempre vicino ai socialisti insomma (anche se di quelli che a Sandro Pertini mettevano il cimurro).
Per contro, nella storia di Giuseppe Sala non solo non compaiono vicinanze col centrosinistra (se non recenti e di puro servizio), ma sarebbe stato piazzato alla Moratti come DG del Comune da Bruno Ermolli, gran consigliere di Berlusconi (e già qui l’elettore di centrosinistra si domanda dove stia la “continuità” sbandierata da Lorsignori con Giuliano Pisapia, radicato nella sinistra culturalmente, politicamente e professionalmente).
Insomma, a leggere i curriculum si fa presto ad accorgersi che i due schieramenti potrebbero in tutta serenità scambiarsi i candidati senza grossi traumi. Poi Lorsignori si stupiscono se le persone si fanno tentare dal “voto di protesta” e “dall’antipolitica”.