“Il governo di Milano era nelle mani dell’amministratore delegato di Expo: l’uomo di fiducia di Letizia Moratti e del suo clan. Non un “manager”, ma uno scemo che non si è accorto di niente; oppure il più mariuolo di tutti, che è riuscito a sfangarla. Comunque sia, nessuno stupore se alla fine della sindacatura Pisapia, quell’uomo sia venuto a prendere ufficialmente possesso del suo vero ruolo: e con l’investitura del Pd.”
Lo scrive Guido Viale su il manifesto. Al di là di partigianeria ed esagerazioni, l’articolo contiene considerazioni interessanti, tra cui la bufala dei referendum propositivi (nessuno dei quali è stato non dico realizzato, ma neppure preso in considerazione). Per non parlare di arresti, ruberie e infiltrazioni avvenuti all’insaputa del futuro sindaco di Milano.