Vedo con enorme fastidio che sulle bacheche legate a Giuseppe Sala sono ricomparsi gli stessi “squadristi dem” – sia veri sia fasulli – che a suo tempo infestavano le bacheche legate a Giuliano Pisapia. Gli stessi nomi con gli stessi profili opachi hanno ripreso i loro interventi a gamba tesa, soffocando ogni dissenso a colpi di insulti, sarcasmi e minacce, bloccando con prepotenza qualunque confronto. La buttano in vacca, accendendo i flame dando al gestore la scusa per cancellare tutto, inclusi gli interventi critici o sgraditi.
Nel maggio 2011 saltarono fuori dopo la vittoria, per soffocare i commenti dei perplessi dalle prime scelte della giunta neo insediata. Oggi sono risbucati dalle loro tane ancora prima delle elezioni, spesso contribuendo a creare nei luoghi di confronto su Facebook un clima che certo non giova a un candidato le cui prospettive di vittoria sono molto meno solide di quelle di Pisapia nel 2011.
E’ ora che qualcuno avvisi i “gestori della presenza in Rete” (così la chiamano loro) del candidato Giuseppe Sala che bisogna levarsi dai piedi al più presto tutti i punk virtuali che infestano i suoi social, perché la loro presenza ha un effetto deleterio sull’entusiasmo di chi capita su quelle bacheche per dire la sua, manifestare perplessità, fare domande magari scomode, ma forse determinanti per una decisione di voto.
C’è bisogno di serenità, collaborazione, rigore comunicativo per distinguersi dagli altri, per dimostrare che se anche i candidati sono simili – e lo sono più di quanto sarebbe logico – chi sta dietro è profondamente diverso per sensibilità e rispetto del prossimo.
PS: le tecniche per gestire in modo proattivo i luoghi telematici di confronto sono note, se serve una consulenza mi metto a disposizione a titolo totalmente gratuito e disinteressato.