Trovo demenziale per una persona di sinistra o centro sinistra di non dare il proprio voto a Giuseppa Sala o darlo a un candidato di destra in funzione delle ipotetiche ripercussioni di quel suo voto sul governo, nell’illusione di “dare una spallata a Renzi”. Legittimo che Renzi stia sulle palle, però poi Milano si tiene il sindaco cinque anni e Renzi magari se ne va prima, e comunque cosa diavolo c’entra Renzi con i prossimi cinque (o dieci) anni di Milano?
Trovo demenziale per una persona di sinistra o centro sinistra di non dare il proprio voto a Giuseppa Sala o darlo a un candidato di destra per ragioni che hanno a che fare con la riforma istituzionale. Perché comunque vada il referendum, il sindaco poi ce lo teniamo con assessori annessi, anche se si chiamano Gelmini e Albertini. E perché su quella riforma ci sono molti autorevoli giudizi critici, ma anche molti autorevoli giudizi positivi, quindi vale la pena di non giudicarla sulla base dell’uso demagogico che se ne sta facendo (io personalmente non ho deciso se e come voterò al referendum, ancora leggo, ascolto e cerco di capire).
Ci sono molte buone ragioni sensate per non votare Giuseppe Sala, ce ne sono almeno altrettante che invece suggeriscono di votarlo. La libertà di votare l’uno o l’altro (o di non votare del tutto) è una delle ultime che ci restano, non è giusto sprecarla sulla base di motivazioni costruite e indotte dalla propaganda.
Continuo a pensare a cosa farò al ballottaggio, non è facile decidere, per fortuna c’è ancora una settimana. Ma qualunque cosa io decida, la mia scelta non sarà influenzata dalle emozioni. Milano è troppo importante.
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