Giuseppe Sala: il gabinetto inteso come cesso

Beppe Sala sul cessoEgregio Giuseppe Sala, immagino (mi auguro) che nel segreto del suo gabinetto (inteso come il cesso di casa, non la stanza di lusso a Palazzo occupata da un bellimbusto a 300mila+ euro/anno di costo per i milanesi) lei abbia ben chiara una situazione che non giustifica alcun ottimismo. Visto che lei è (politicamente) l’amaro calice da bere per non avere una Gelmini assessore alla cultura le dico come può provare ad avere al ballottaggio il voto che le ho negato al primo turno.

Vediamo.

  1. La sicurezza ha a che fare più col traffico che con immigrati e clandestini. Si impegni a riportare i vigili nelle strade, a implementare sistemi per la repressione delle violazioni pericolose, a rimettere ordine nell’eccesso di permessi sulle preferenziali, a rendere sicuri gli attraversamenti pedonali, alla valorizzazione delle ciclabili.
  2. Nel 1978 a Hong Kong, con le tecnologie dell’epoca, è stata costruita una metropolitana che passa sotto il mare in un anno. Pare che M4 imporrà la chiusura di via Foppa per sei anni. Un’eternità. Dica come intende rimediare a questa vergogna, che blocca mezzi pubblici e crea ulteriore caos, incentivando l’uso dei mezzi privati.
  3. A queste elezioni hanno partecipato personalità estranee alla politica e di notevole spessore. Si impegni a lasciar fuori dai giochi i soliti vecchi arnesi, i Tritto, i Confalonieri, i Baruffi, la schiera di mogli, mariti, fidanzate, amici, amici di amici e porti a bordo i Mazzei, Musacchia, Scognamiglio, Nicodano e tanti altri che da soli, senza aver dispensato favori pubblici per cinque anni, senza spinte del partito, hanno saputo portare voti e consenso al centrosinistra. Sono il bene più prezioso di queste elezioni, abbia il buon senso di valorizzarli.
  4. Cacci a pedate chi le gestisce la comunicazione, perché sta facendo danno. Si faccia consigliare su chi prendere da qualcuno fuori dai giochi, scelga giovani brillanti, disinteressati alla poltrona, lontani dai Bussolati, Martina, Mirabelli e altro apparato storicamente perdente. Chieda a Mazzei notizia su Alessio Baù. Alternativa: io lavoro in Rete da prima della nascita di Mosaic, so riconoscere al volo un cazzaro da uno capace, se vuole una mano per la selezione gliela regalo volentieri, senza dirlo a nessuno, poi sparisco subito senza chiedere nulla per me.
  5. La squadra di governo. Fu la delusione più grande il 31 maggio 2011, quando Giuliano Pisapia svelò una giunta di stretta osservanza Cencelli. Ci garantisca una giunta di tecnici, faccia nomi di spessore, scelti in base alla competenza e non ai sussurri di Martina e Bussolati. Faccia dei nomi di qualità, sono il miglior viatico per la salvezza da Salvini.

Altro a venire. Mi stia bene.