“Leadership, oggi, non è affidarsi alle definizioni di sé, ma è entrare nel merito dei problemi. Prendere posizione su integrazione, povertà, lavoro, Islam, Europa, guerra al terrorismo e all’Is, tutela del territorio, grandi opere, lotta alla mafia e alla corruzione, idea di Stato. Leadership, dunque, significa innanzitutto sciogliere il nodo dei rapporti con la Lega e con Fratelli d’Italia, che su ciascuno di questi temi hanno posizioni di vanaglorioso estremismo inconciliabili con il pensiero stesso di un partito di governo.”
A chiunque abia un po’ di sale in zucca risulta chiara la necessità di una destra decente, moderna, liberale. Ma al momento Stefano Parisi – il più probabile candidato alla successione di Berlusconi – non sembra pronto a dire le cose giuste, come sottolinea Flavia Perina in un lucido commento pubblicato da Strade.