Ok, usciamo dall’Euro e ricominciamo a stampare la nostra lira che quando c’era “si stava tanto meglio” (una bestialità che che dicono loro, ma per assurdo facciamo finta che sia vero). Poi già che ci siamo smontiamo anche l’Europa, perché vogliamo tornare alla nostra “sovranità” anziché essere “servi delle banche e della Merkel”.
A questo punto con l’uscita dell’Italia sarebbe la fine per l’Europa, che si disintegrerebbe. In questo caso gli unici a uscirne senza tutte le ossa rotte sarebbero proprio i tedeschi, la cui economia è l’unica sana. Per noi (ma anche per francesi e spagnoli) ci sarebbero inflazione galoppante, collasso dell’economia, fuga di capitali all’estero, ingovernabilità, povertà.
Invece i tedeschi soffrirebbero un anno o due, poi ricomincerebbero a correre e gli altri Paesi che non desiderano finire come la Somalia dovrebbero aggregarsi al loro carrozzone. Ma non a livello di partner, come oggi, con tutta la flessibilità che viene concessa anche a noi. No, come “servi” (ma stavolta veri), alle condizioni stabilite da loro, prendere o lasciare. Perché la Germania non avrebbe bisogno di nessuno, quindi definirebbe le regole in assoluta autonomia.
Qualcuno lo dica non tanto a Grillo e Salvini (che lo sanno bene, ma hanno il culo parato), ma al numero intollerabile di dementi che gli danno retta.