L’idea balzana di organizzare un rally automobilistico nel centro di Milano poteva venire solo a quelle teste bacate della giunta della Regione Lombardia. Non c’è da stupirsi, considerando faccia, storia e propensioni dei fascioleghisti che governano la regione più ricca d’Italia, gli stessi che hanno illuminato il Pirellone di Milano con l’inno all’intransigenza omofoba e teocratica del Family Day.
Quello che stupisce è che il sindaco di Milano, uno che si dice di centrosinistra, non solo abbia concesso le vie del centro cittadino per questo scempio dell’ambiente, della cultura e del buon senso, ma anche abbia definito l’evento “una bellissima idea”.
In Italia muoiono 2,3 persone ogni giorno uccise dalla velocità e dalla disattenzione degli automobilisti. Di queste 4 al mese muoiono a Milano. La celebrazione della velocità in auto non appartiene a questo secolo.
Per questo Giuseppe Sala dovrebbe vergognarsi: per aver offeso i propri elettori, che da sempre chiedono una città più a misura d’uomo, e per aver dato supporto a un evento motoristico diseducativo, anacronistico e in controtendenza rispetto alle scelte delle grandi città d’Europa.
E se non si vergogna lui, vuol dire che al posto suo ci vergogneremo noi che l’abbiamo votato.
Il comunicato congiunto di FIAB Ciclobby e Genitori Antismog.
Milano, 30 giugno 2017
Apprendiamo dalla stampa con sconcerto, incredulità e rabbia che la Regione Lombardia ha promosso a Milano un rally automobilistico, con un tracciato che interesserà in modo diffuso non solo la città e la sua area metropolitana, ma addirittura il centro storico, con passaggi anche in piazza Castello e in Duomo, dunque persino in piena AreaC.
Riteniamo inaccettabile che in una città già pesantemente congestionata dal traffico, con gravi problemi di inquinamento atmosferico e da rumore, problemi tanto noti, anche nei loro effetti, quanto lontani dall’essere risolti, si possa autorizzare e promuovere una manifestazione nella quale le vie cittadine diventano il circuito di una gara di veicoli a motore.
Non ci è chiaro quale visione dello sviluppo urbano esprimano queste iniziative, quale contropartita ne riceva in cambio Milano, né se una simile attività possa davvero definirsi “evento sportivo”, concetto nel quale dovrebbe prevalere un’idea salutare, qui all’evidenza assente.
Ma in ogni caso dubitiamo fortemente che questo sia il modo per promuovere una città attrattiva ed accogliente, sostenibile e a misura di persona.
Riteniamo, oltretutto, che simili scelte si pongano in aperta contraddizione con l’impianto di politiche ambientali, come AreaC, che si pongono l’obiettivo di scoraggiare e ridurre l’afflusso di traffico privato motorizzato, a favore di trasporto pubblico e mobilità dolce.
Lo diciamo, pacatamente ma con forza, a tutte le istituzioni milanesi e lombarde: state dando un messaggio sbagliato, di cui davvero non si sentiva il bisogno!
Con impegno, e talvolta con fatica, le nostre associazioni ambientaliste, con molti cittadini, da tanti anni lavorano, anche insieme alle istituzioni e alle amministrazioni locali, per favorire lo sviluppo di città sane, piacevoli, ambientalmente consapevoli e con elevati standard di qualità della vita.
Se Milano vuole seriamente essere all’avanguardia nelle politiche della mobilità sostenibile, come può offrire il suo palcoscenico a iniziative che di sostenibile non hanno proprio nulla?
Chiediamo
al sindaco Giuseppe Sala, anche nel suo ruolo di sindaco della città metropolitana, alla vice sindaco Anna Scavuzzo, all’ Assessore alla Mobilità e Ambiente Marco Granelli e all’Assessore a Turismo, Sport e Qualità della vita Roberta Guaineri
di ritirare il patrocinio del Comune di Milano alla manifestazione
e di non consentire il ripetersi di analoghe iniziative in futuro.
Firmato: FIAB Ciclobby e Genitori Antismog