Nell’ultima settimana ho fatto anch’io un’indagine informale sulle intenzione di voto basata sugli “amici” di Facebook attivi sulla mia pagina. Insomma, quando uno commentava cercavo sui miei post politici andavo a cercare sul suo wall un’intenzione di voto e un’informazione sulla situazione socio-professionale. Se avevo i due dati li aggiungevo a un foglio excel, ovviamente anonimi.
Il risultato è abbastanza sorprendente per quello che riguarda Liberi E Uguali e Potere Al Popolo, ovvero i due sedicenti partiti “di sinistra” (NB: che, letti i programmi, giudico reazionari) potenziali complici della inopinata, ma possibile consegna del paese alla peggior destra del dopoguerra.
Il totale di “aventi diritto” a essere inseriti nel sondaggio è stato di 246 persone. Tra queste, quelle definibili con ragionevole certezza come “sostenitori e/o ipotetici elettori” dei due partitulli sono 17, a rappresentare circa un 7% del totale (un dato incredibilmente vicino ai sondaggi).
Quello che sorprende rispetto a quanto uno si immagina è il dato sulla situazione socio-professionale: 15 dei 17 considerati dichiarano nel proprio profilo un buon livello di istruzione e una condizione che lascia presumere una condizione economica consolidata, quindi dispongono di un reddito garantito o quantomeno la sicurezza economica.
Ovvero: l’ironia di chi parla di gauche caviar ci sta tutta, soprattutto tra gli ammiratori della pasionaria in Rolex già presidente della Camera. Tra gli altri 229, quelli individuati come precari, studenti, disoccupati e di cui ho potuto cogliere le intenzioni di voto sono divisi 60-40% tra PD e M5S.
Riflessione: il risultato, per quel che può valere, dice che oggi si può essere duri e puri di sinistra solo se non si hanno preoccupazioni economiche. Altrimenti ci si rivolge o a proposte meno campate in aria, oppure a proposte totalmente deliranti, un po’ come quando uno a boccette non sa come cavarsela e spara la biglia forte nel mucchio.
Ultimo dato che mi rassicura: sulla mia bacheca non è attivo alcun possibile elettore della ghenga fascio-berlusconiana, forse anche perché i pochissimi che sono passati a imbrattarla nel tempo rappresentano anche l’eccezione alla mia regola di non bloccare nessuno.