Secondo Radio Popolare “la cosa renziana” starebbe per nascere: “Il piano di Matteo Renzi per uscire dal Pd e fondare un nuovo movimento trova riscontri anche a Milano. Nei prossimi giorni si terrà nel capoluogo lombardo una riunione di sostenitori del disegno, che attualmente è una delle ipotesi attorno a cui l’ex segretario sta lavorando per il proprio futuro politico.”
Non pochi ascoltatori di Radio Popolare hanno sollevato un sopracciglio (più o meno ironicamente) dopo aver letto l’ipotesi di Luigi Ambrosio su un nuovo progetto politico di Matteo Renzi e Maria Elena Boschi, irridendo quella che molti definiscono “ossessione” nei suoi confronti da parte della sinistra ortodossa, cui viene ascritta Radio Popolare. Io ho risposto così sul thread:
Secondo me è un’ipotesi realistica (nda: che Matteo Renzi stia pensando alla sua “cosa”) e i tweet del 5 marzo di vari renziani vicinissimi al cerchio magico la avvalorano. Ma non credo che lo farà.
Lui è bravissimo a coinvolgere le persone che contano, a creare reti e trovare alleanze, ma non si capisce come potrebbe trovare il consenso elettorale (ancora necessario per andare al potere, anche se non si sa fino a quando) in un Paese spaccato, in cui oltre il 50% degli elettori ha detto chiaramente che non vuole più rivedere facce e modelli di prima.
Cioè: per quanto Renzi si presenti con un progetto politico credibile dagli addetti ai lavori, magari con una squadra di strateghi e comunicatori coi controcazzi, resterebbe il problema dei voti: il bersaglio della comunicazione oggi è la pancia e quel bersaglio nessuno lo sa colpire quanto M5S e Lega. Neppure il Vaticano muove voti quanto loro.
IMHO Renzi e MEB sono troppo scaltri per ficcarsi in un’operazione da risultato a una cifra.
A meno che… A meno che l’obiettivo vero non siano i quattrini del PD, in questo caso l’ipotesi ci sta di più, col 50%%del PD più altri aggregati puoi impadronirti delle chiavi di casa.
Ma spero che non sia così, altrimenti il LUOGOCOMUNISMO™ “sono tutti uguali” tornerebbe pesantemente alla attuale.
- Il primo articolo di Luigi Ambrosio sul sito di Radio Popolare
- Il secondo articolo di Luigi Ambrosio sul sito di Radio Popolare
- Il thread sul wall di Luigi Ambrosio