Antefatto: i Genitori Antismog sono una associazione milanese impegnata in una virtuosa azione di volontariato e lobbying a vantaggio della vivibilità di Milano. In questi giorni stanno sperimentando – a proprie spese e con il benestare dell’amministrazione cittadina – una serie di iniziative sul territorio mirate a rendere più accoglienti alcuni luoghi della città che sono oggi terra di conquista del parcheggio selvaggio. Tra queste l’ingresso del Trotter, costantemente assediato dalle auto parcheggiate abusivamente. Apriti cielo.
Si oppone Luigi Santambrogio, curioso visto che è presidente di Italia Nostra Lombardia, poi ricordi che ha un passato come assessore con il sindaco leghista Formentini e capisci come mai. Santambrogio lancia un post su Facebook condividendo un thread di tale Samuele Piscina (presidente di Municipio 2 putacaso in quota Lega) in cui l’intervento è definito addirittura una “IDIOZIA” (così, tutto maiuscolo).
È avvilente dover sempre rimarcare come in Italia non ce la si possa fare a leggere le cose con oggettività. Ogni cosa è giudicata sulla base dell’appartenenza e sempre all’estremo: se è dell’altra sponda è una totale cagata, se è della propria è un capolavoro. In questo i leghisti sono maestri e questo giovanotto di brutte speranze non fa eccezione. Il thread contiene interventi imbarazzanti per qualunque persona con uno straccio di buon senso (non solo per un “pidiota” o un “sinistro”, come si dice oggi). Il clou è quello che vuole trasformare Milano in un autodromo togliendo ZTL, Area B e C e zone pedonali, consentendo il parcheggio ovunque, allargando le corsie delle auto, levando i limiti di velocità, insomma tornando alla mobilità anni ’60 (poi guardi il suo profilo, vedi che è un “ultras” del calcio e tutto torna). L’amministrazione milanese è definita dai fan del politico come un disastro (un esempio: “mi sono sempre chiesta perchè quando un Sindaco e la sua giunta fanno solo danni non si possano cacciare a calci è da Pisapia che siamo in continuo peggioramento e ostaggio di quattro deficienti”).
Ora: ho votato Sala a fatica (già un po’ deluso da Pisapia, non avevo accolto favorevolmente la candidatura del manager di Expo), ma da milanese che ama la sua città ne ho seguito il lavoro, imparando ad apprezzarlo. Oggi lo considero uno dei migliori sindaci nella storia di Milano. E se qualcuno scrive che sta facendo danno a Milano, penso che delle due l’una: è stupido o è ipocrita. Milano non è mai stata così florida (produciamo al 10% del PIL, siamo laboratorio di innovazione, siamo ai vertici delle città più visitate al mondo, sono in elaborazione progetti straordinari per migliorarla (riqualificazioni, periferie, edilizia sociale, ciclabilità, pedonabilità, eccetera).
Quando la giunta ha fatto cose che non condividevo (es: il Giardino dei giusti) ho sempre criticato argomentando. Penso che un milanese che ama Milano dovrebbe fare così, perché abbattere a tutti i costi solo per instaurare un potere di colore diverso (tra l’altro un potere che sta dando dimostrazioni chiarissime di non saper governare) fa male a tutti. E’ un atteggiamento stupido, pretestuoso, da ignoranti.
Nello specifico dell’iniziativa: la prima critica è su “i trenta posti auto” (peraltro illegali) perduti. Qui viene da chiedersi come mai si vedono parcheggiate in strada non solo utilitarie scassate, ma auto che costano come due box. Domanda: ma non potevi comprare un’auto normale e col resto il posto per parcheggiarla, che oltretutto investivi i soldi anziché gettarli?
La seconda critica è al “degrado” (parolaccia usata quasi sempre strumentalmente da chi si oppone a prescindere) che l’iniziativa innescherebbe. Come se quattro tavoli potessero produrre “bivacchi e disturbo alla quiete pubblica” (sottinteso leghista: da parte di “zingari”, “tossici”, “ubriaconi” e perché no “negri” e “froci”) o “fenomeni di movida e disturbo”. Quattro tavoli assurgono a causa delle criticità sociali primarie (per chiamarle in modo non razzista) di qualunque metropoli, su cui peraltro Milano è messa infinitamente meglio di Parigi, Londra Los Angeles. Ma dai.
Da ultimo c’è la cosa che le panchine sono di bassa qualità e se non saranno distrutte si distruggeranno da sole. Mannaggia. Queste aree sono dichiaratamente un esperimento. Come fosse un plastico. I risultati aiuteranno gli urbanisti a definire percorsi e metodi. Ma ci vuole tanto a comprenderlo?
PS: un grazie ai Genitori Antismog per l’impegno.